AMPIPLUS SIMPLEX 250 - CAPSULE.
AMPIPLUS SIMPLEX 500 - CAPSULE.
AMPIPLUS SIMPLEX 2,5% - SCIROPPO.
AMPIPLUS SIMPLEX 5% - SCIROPPO.
AMPIPLUS SIMPLEX 250 - INIETTABILE.
AMPIPLUS SIMPLEX 500 - INIETTABILE.
AMPIPLUS SIMPLEX 1.000 - INIETTABILE.
AMPIPLUS SIMPLEX 250 - CAPSULE
Ogni capsula contiene:
Principio attivo: ampicillina 250 mg.
AMPIPLUS SIMPLEX 500 - CAPSULE
Ogni capsula contiene:
Principio attivo: ampicillina 500 mg.
AMPIPLUS SIMPLEX 2,5% - SCIROPPO
Ogni flacone contiene:
Principio attivo: ampicillina 1,5 g.
AMPIPLUS SIMPLEX 5% - SCIROPPO
Ogni flacone contiene:
Principio attivo: ampicillina 3 g.
AMPIPLUS SIMPLEX 250 - INIETTABILE
Il flacone contiene:
Principio attivo: ampicillina sodica 265,7 mg pari ad ampicillina 250 mg.
AMPIPLUS SIMPLEX 500 - INIETTABILE
Il flacone contiene:
Principio attivo: ampicillina sodica 531,5 mg pari ad ampicillina 500 mg.
AMPIPLUS SIMPLEX 1.000 - INIETTABILE
Il flacone contiene:
Principio attivo: ampicillina sodica 1.063 mg pari ad ampicillina 1.000 mg.
Capsule per uso orale.
Granulato per sospensione orale estemporanea.
Polvere e solvente per soluzione iniettabile.
Infezioni da germi Gram-negativi e Gram-positivi sensibili all'ampicillina quali:
Infezioni delle vie respiratorie: faringiti, tonsilliti, laringiti, sinusiti, otiti medie, bronchiti acute e croniche, bronchiectasie, broncopolmoniti, pleuropolmoniti, polmoniti, complicanze batteriche di affezioni virali.
Infezioni delle vie urinarie: cistiti, uretriti non specifiche, pieliti, cistopieliti, pielonefriti acute e croniche.
Infezioni gastro-intestinali: gastroenteriti, dissenteria bacillare, salmonellosi, febbre tifoide e paratifoide resistenti al cloramfenicolo o in soggetti con intolleranza al cloramfenicolo, portatori di bacilli tifici e paratifici.
Infezioni delle vie biliari: colecistiti, angiocoliti.
Malattie veneree: gonorrea.
Infezioni varie: setticemie, meningiti, endocarditi, infezioni della pelle e dei tessuti molli.
ADULTI
Infezioni vie respiratorie: 250-500 mg ogni 6 ore. Infezioni vie urinarie: 250-500 mg ogni 6-8 ore. Infezioni gastrointestinali: 500-750 mg ogni 6-8 ore. Febbre tifoide e paratifoide e portatori: 1-1,5 g ogni 6-8 ore. Infezioni vie biliari: 250-500 mg ogni 6-8 ore. Gonorrea: 1 g in unica soluzione, meglio se ripetuto dopo 4-6 ore. Infezioni varie: 250-500 mg ogni 6 ore.
BAMBINI
Fino a 5 kg di peso corporeo 200 mg/giorno; da 5 a 25 kg di peso corporeo 25-50 mg/kg/giorno; oltre i 25 kg dosaggi come per gli adulti; queste dosi vanno frazionate nella giornata ogni 4-6 ore.
INIETTABILE
La somministrazione intramuscolare ed endovenosa è utilizzabile quando la forma infettiva è particolarmente grave, e si richiedono rapidi ed elevati livelli ematici, o nei casi in cui la via orale non è utilizzabile.
- [Vedi Indice]
SCIROPPO
Aggiungere acqua fino alla freccia indicata sull'etichetta. Tappare, capovolgere ed agitare vigorosamente. Ogni cucchiaino contiene 125-250 mg di ampicillina; lo sciroppo va conservato al fresco, meglio se in frigorifero e consumato entro 7 giorni. Se conservato a temperatura ambiente è stabile per 4 giorni. Agitare sempre prima dell'uso.
INTRAMUSCOLARE
Sciogliere il contenuto del flacone con la fiala solvente. Agitare vigorosamente ed utilizzare subito; la fiala diluita e conservata non va utilizzata.
ENDOVENOSA
250 mg - 500 mg - 1 g: sciogliere in 10-20 mL di soluzione fisiologica o in acqua per preparazioni iniettabili. Agitare vigorosamente e somministrare per iniezione endovenosa lenta.
Ipersensibilità già nota alle penicilline ed alle cefalosporine. Infezioni sostenute da microorganismi produttori di penicillinasi.
L'ampicillina non offre particolari vantaggi nelle infezioni da germi sensibili alla penicillina G, né è attiva sugli stafilococchi penicillinasi-produttori e quindi scarsamente sensibili alla penicillina. È possibile allergia crociata con la penicillina G. Reazioni di ipersensibilità e di anafilassi grave sono state riportate per lo più a seguito di impiego parenterale di penicilline, molto raramente a seguito di impiego orale. L'insorgenza di tali reazioni è, comunque, più frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilità verso allergeni multipli, di asma, febbre da fieno ed orticaria. Può esistere allergenicità crociata tra penicilline e cefalosporine. Prima di iniziare una terapia con una penicillina è quindi necessaria una anamnesi accurata. In caso di reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina o altre opportune misure di emergenza. L'uso prolungato di penicilline, così come di altri antibiotici, può favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi funghi, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche.
Durante i trattamenti prolungati con dosi elevate sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.