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Atracurio Besilato Faulding Iniettabile è indicato come
adiuvante in anestesia generale nelle procedure chirurgiche che
richiedono il rilasciamento della muscolatura scheletrica, per
facilitare l’intubazione endotracheale e la ventilazione
controllata. é anche indicato per facilitare la
ventilazione controllata nei pazienti ricoverati presso le
unità di terapia intensiva.
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Utilizzo in anestesia generale
Atracurio Besilato Faulding Iniettabile deve essere
somministrato solo per via endovenosa. Non somministrare
l’Atracurio Besilato Faulding Iniettabile per via
intramuscolare. L’utilizzo della via intramuscolare causa
irritazione tissutale e non vi sono dati clinici a supporto di
questa via di somministrazione. Al fine di evitare uno stato di
sofferenza al paziente, Atracurio Besilato Faulding Iniettabile
non deve essere somministrato prima dell’induzione dello
stato di incoscienza.
Atracurio Besilato Faulding Iniettabile non deve essere
mescolato nella stessa siringa o somministrato simultaneamente
attraverso lo stesso ago con soluzioni alcaline come i
barbiturici. Come per tutti i farmaci bloccanti neuromuscolari,
il dosaggio di Atracurio Besilato Faulding Iniettabile deve
essere personalizzato, si raccomanda pertanto il monitoraggio
della funzione neuromuscolare.
Dosi iniziali in bolo per intubazione endotracheale
Si raccomanda di trattare il paziente con una dose iniziale di
atracurio besilato compresa tra 0,3 e 0,6 mg/kg (in funzione
della durata richiesta del blocco) da somministrare in bolo
endovenoso; si ottiene un rilasciamento adeguato della durata di
15-35 minuti. L’intubazione endotracheale, in genere,
può essere eseguita entro 90 - 120 secondi
dall’iniezione endovenosa di 0,5 - 0,6 mg/kg di
farmaco.
Il blocco neuromuscolare massimo si raggiunge in circa 3 - 5
minuti dalla somministrazione della dose. La ripresa spontanea
dalla fine del blocco completo avviene in circa 35 minuti,
calcolati dalla ricomparsa della risposta tetanica al 95% di
ripresa della normale funzione neuromuscolare.
Nonostante gli effetti dell’atracurio siano potenziati
(del 35% circa) dall’anestesia con isoflurano o enflurano,
per l’intubazione endotracheale è possibile
utilizzare la stessa dose iniziale di atracurio besilato (0,3 -
0,6 mg/kg) se iniettata prima della somministrazione di questi
anestetici inalatori. La dose iniziale di atracurio deve essere
invece ridotta di un terzo circa se somministrata dopo
ottenimento dell’anestesia allo steady-state con isoflurano
o con enflurano. é opportuna una riduzione più
modesta del dosaggio durante l’anestesia con alotano in
quanto questa causa un effetto potenziante solo marginale (il 20%
circa) sugli effetti dell’atracurio.
Dosi di mantenimento
Iniezione endovenosa intermittente: Il blocco neuromuscolare
può essere prolungato con dosi supplementari di 0,1-0,2
mg/kg di atracurio. In generale durante l’anestesia
bilanciata, somministrando dosi supplementari di 0,1mg/kg, la
prima dose supplementare è richiesta dopo 20-45 minuti
dalla dose iniziale in bolo e, successivamente, ogni 15-25
minuti. La necessità delle dosi deve, però, essere
determinata a seconda delle richieste e delle risposte
individuali del singolo paziente. Le dosi supplementari
successive non provocano accumulo dell’effetto bloccante
neuromuscolare.
Somministrazione per infusione: Dopo la dose iniziale di
atracurio in bolo endovenoso, il blocco neuromuscolare può
essere mantenuto, durante procedure chirurgiche prolungate,
somministrando il farmaco per perfusione endovenosa continua ad
una velocità di 0,3-0,6 mg/kg/ora. La perfusione deve
essere iniziata solo dopo evidente recupero spontaneo precoce
dalla dose iniziale di atracurio in bolo. Le soluzioni
perfusionali di Atracurio Besilato Faulding Iniettabile
(concentrazione compresa tra 0,5 mg/ml e 5 mg/ml) si preparano
diluendo Atracurio Besilato Faulding Iniettabile in un adatto
diluente (consultare la tabella riportata in basso). Atracurio
Besilato Faulding Iniettabile può essere somministrato in
infusione durante l’intervento di bypass cardiopolmonare
alle velocità di infusione sopra indicate.
L’ipotermia indotta, a temperature corporee di
25-26°C, riduce la velocità di inattivazione
dell’atracurio, pertanto, a tali temperature, il blocco
neuromuscolare completo può essere prolungato dimezzando
la velocità originale di infusione.
Compatibilità con le soluzioni perfusionali: Atracurio
Besilato Faulding Iniettabile diluito a 0,5 mg/ml con le seguenti
soluzioni perfusionali e conservato a 30°C lontano dalla luce
è risultato stabile per i periodi di tempo riportati nella
seguente tabella:
Soluzioni perfusionali���������������������������� Periodi di
stabilità
Fisiologica 0,9% ����������������������������������� 24
ore
Glucosio 5% ���������������������������������������� 24
ore
Glucosio 4% e Sodio Cloruro 0,18% ��� 24 ore
Ringer USP ������������������������������������������� 24
ore
Ringer lattato ���������������������������������������� 4
ore
Atracurio Besilato Fauldingdiluito a 5 mg/ml con le seguenti
soluzioni perfusionali e conservato a 30°C lontano dalla luce
in siringhe di plastica da 50 ml è risultato stabile per i
periodi di tempo sotto specificati.
Soluzioni perfusionali ��������������������������� Periodi di
stabilità
Fisiologica 0,9% ����������������������������������� 24
ore
Glucosio 5% ���������������������������������������� 24
ore
Glucosio 4% e Sodio Cloruro 0,18% ��� 24 ore
Ringer USP ������������������������������������������� 24
ore
Ringer lattato ���������������������������������������� 8
ore
Risoluzione del blocco neuromuscolare
Il blocco neuromuscolare indotto dall’atracurio
può essere invertito dai farmaci anticolinesterasici quali
la neostigmina o la piridostigmina solitamente associati ai
farmaci anticolinergici quali l’atropina o il glicopirronio
che prevengono gli effetti collaterali muscarinici indotti dagli
anticolinesterasici. Durante l’anestesia bilanciata il
blocco può essere risolto dopo 20-35 minuti dalla dose
iniziale di atracurio o dopo 10-30 minuti dall’ultima dose
di mantenimento di atracurio con la ricomparsa della contrazione
muscolare.Normalmente l’inversione completa del blocco
neuromuscolare avviene dopo 8-10 minuti dalla somministrazione
dei farmaci anti-colinesterasici.Raramente è stata
osservata difficoltà respiratoria, possibilmente correlata
all’incompleta inversione, dopo l’antagonismo
farmacologico del blocco neuromuscolare da atracurio. In comune
con i farmaci di questa classe, anche per l’atracurio
aumenta l’incidenza del blocco neuromuscolare residuo se la
reversibilità è attuata somministrando gli
anticolinesterasici in presenza di livelli profondi di blocco
oppure se si utilizzano dei dosaggi insufficienti di tali
farmaci.
Facilitazione della ventilazione meccanica nei pazienti
ricoverati presso le unità di terapia intensiva
Il blocco neuromuscolare prodotto dalla dose iniziale in bolo
di 0,3 - 0,6 mg/kg può essere prolungato somministrando
un’infusione continua di atracurio besilato ad una
velocità compresa tra 11 e 13 microgrammi/kg/min (0,65 a
0,78 mg/kg/ora). Può esserci variabilità
inter-paziente per la richiesta delle dosi e queste possono
aumentare o diminuire con il tempo. In alcuni pazienti la
velocità di infusione richiesta può essere di 4,5
microgrammi/kg/min (0,27 mg/kg/ora) in altri di 29,5
microgrammi/kg/min (1,77 mg/kg/ora). La velocità di
recupero spontaneo del blocco neuromuscolare dopo infusione di
atracurio besilato nei pazienti in terapia intensiva è
indipendente dalla durata della somministrazione.
é previsto il recupero spontaneo in circa 60 minuti del
“TOF ratio”>0,75 (rapporto tra altezza della prima
e della quarta risposta muscolare del “treno di
quattro” stimoli);
negli studi clinici è stato osservato un intervallo
compreso tra i 32 - 108 minuti.
Dosaggi
Uso nei bambini: Il dosaggio nei bambini al di sopra di un
mese di vita, come negli adulti, è proporzionale al peso
corporeo, ma per la notevole variabilità individuale della
risposta neuromuscolare dei pazienti pediatrici è
essenziale monitorare il blocco neuromuscolare.
Uso nei neonati: Non sono disponibili dati sufficienti che ne
consigliano il dosaggio nei neonati, ma è noto che questo
gruppo di pazienti presenta una maggiore sensibilità ai
farmaci miorilassanti non depolarizzanti.
Uso negli anziani: Negli anziani si consiglia la dose standard
di atracurio che però deve essere somministrata
lentamente.
Uso nei pazienti con ridotta funzionalità renale e/o
epatica: Si consigliano i dosaggi standard per tutti i livelli di
funzionalità renale o epatica anche nelle insufficienze
terminali.
Uso nei pazienti con malattie cardiovascolari: Nei pazienti
con gravi patologie cardiovascolari la dose iniziale di atracurio
deve essere somministrata in almeno 60 secondi. Consultare anche
la sezione “Avvertenze speciali e precauzioni
d’uso”.
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Ipersensibilità nota o presunta al prodotto.
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Atracurio Besilato Faulding Iniettabile deve essere
somministrato solo da anestesisti, o sotto la stretta
sorveglianza di questi, e devono essere disponibili mezzi
adeguati per l’intubazione endotracheale e la ventilazione
assistita con possibilità di somministrazione di ossigeno
a pressione positiva e con possibilità di eliminazione
dell’anidride carbonica. L’anestesista deve essere
pronto a controllare oppure ad assistere la ventilazione e devono
essere disponibili farmaci anticolinesterasici per il recupero
dal blocco neuromuscolare. L’Atracurio non ha alcun effetto
sulla coscienza, né sulla soglia del dolore e nè
sulle attività cerebrali. In chirurgia deve essere usato
solo dopo l’instaurarsi di una adeguata anestesia generale.
In comune con gli altri bloccanti neuromuscolari, anche con
l’atracurio esiste la possibilità di rilascio di
istamina. Va quindi usata cautela nella somministrazione di
atracurio nei pazienti che hanno nella storia clinica una
sensibilità aumentata agli effetti
dell’istamina.
Atracurio Besilato Faulding Iniettabile non deve essere
somministrato per via intramuscolare. Il pH della soluzione di
Atracurio Besilato Faulding è acido e pertanto non deve
essere mescolato con le soluzioni alcaline (per esempio soluzioni
contenenti barbiturici) nella stessa siringa o somministrato
simultaneamente, durante l’infusione endovenosa, attraverso
lo stesso ago. A seconda del pH della risultante miscelazione
Atracurio Besilato Faulding potrebbe essere inattivato con la
precipitazione di acidi liberi. Nel caso in cui come sede di
iniezione venga scelta una vena di piccolo calibro si raccomanda
di perfondere la vena, dopo la somministrazione di Atracurio
Besilato Faulding Iniettabile, con soluzione fisiologica. Nel
caso in cui vengano somministrati attraverso lo stesso ago o
cannula farmaci anestetici e Atracurio Besilato Faulding
Iniettabile è importante che dopo la somministrazione di
ciascun farmaco la vena venga perfusa con soluzione fisiologica.
L’Atracurio può causare marcati effetti nei pazienti
con miastenia gravis, sindrome di Eaton-Lambert o altre malattie
neuromuscolari in cui è stato notato il potenziamento
degli effetti dei farmaci non-depolarizzanti. In questi pazienti
è particolarmente importante ridurre il dosaggio e
utilizzare gli stimolatori dei nervi periferici per stabilire il
grado di blocco neuromuscolare indotto. Le stesse precauzioni
vanno prese nei pazienti affetti da gravi squilibri
elettrolitici. L’atracurio, alle dosi terapeutiche
raccomandate, non causa un significativo blocco vagale o
gangliare, pertanto non contrasta durante l’intervento
chirurgico la bradicardia secondaria ai molti farmaci anestetici
o alla stimolazione vagale. Rispetto agli altri farmaci
miorilassanti, la bradicardia indotta dall’anestesia
è quindi più frequente dopo atracurio.
Come per gli altri farmaci bloccanti neuromuscolari, nei
pazienti ustionati può insorgere resistenza
all’atracurio. In questi pazienti può essere
necessario aumentare il dosaggio del farmaco a seconda
dell’intervallo di tempo trascorso dall’ustione e
dell’estensione dell’ustione. L’atracurio deve
essere somministrato in oltre 60 secondi nei pazienti in cui una
caduta della pressione arteriosa può essere
particolarmente dannosa, ad esempio nei soggetti ipovolemici.
Atracurio Besilato Faulding Iniettabile è ipotonico e non
deve essere somministrato nella stessa linea delle trasfusioni
ematiche.
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Analogamente agli altri farmaci bloccanti neuromuscolari non
depolarizzanti, l’entità e/o la durata degli effetti
dell’atracurio possono aumentare in conseguenza
dell’interazione con i seguenti farmaci:
Anestetici inalatori: l’atracurio è potenziato
dall’isoflurano, dal desflurano, dal sevoflurano e
dall’enflurano e solo minimamente potenziato
dall’alotano. Antibiotici: tra cui gli aminoglicosidi, la
polimixina, la spectinomicina, le tetracicline, la lincomicina,
la clindamicina e la vancomicina.
Farmaci antiaritmici: lidocaina, procainamide, chinidina.
Beta-bloccanti: propranololo.
Calcio antagonisti: diltiazem, nicardipina, nifedipina,
verapamil.
Diuretici: furosemide, tiazidici, acetazolamide e forse il
mannitolo.
Farmaci bloccanti gangliari: trimetafano, esametonio.
Altri: dantrolene, solfato di magnesio per via parenterale,
ketamina, sali di litio e chinino. Il trattamento combinato di
farmaci neuromuscolari bloccanti non depolarizzanti e atracurio
può causare un blocco neuromuscolare di maggiore
entità rispetto a quello secondario alla somministrazione
della dose totale equipotente di atracurio. Il risultante effetto
sinergico può variare a seconda dell’associazione
dei farmaci usati. Un miorilassante depolarizzante come la
succinilcolina non deve essere somministrato per prolungare gli
effetti del blocco neuromuscolare dei non-depolarizzanti come
l’atracurio in quanto si può causare un prolungato e
complesso blocco difficilmente reversibile con i farmaci
anticolinesterasici.
L’uso preventivo della succinilcolina abbrevia il tempo
per il massimo blocco di circa 2-3 minuti e può aumentare
la profondità del blocco neuromuscolare indotta
dall’atracurio, la dose iniziale di atracurio deve essere
pertanto ridotta e non deve essere somministrata prima che il
paziente si sia ripreso dagli effetti bloccanti neuromuscolari
causati dalla succinilcolina.
Raramente alcuni farmaci possono aggravare o smascherare una
miastenia gravis latente oppure indurre una sindrome miastenica;
un aumento della sensibilità all’atracurio sarebbe
conseguente a tale sviluppo. Tra questi farmaci sono da anno
verare diversi antibiotici, i beta-bloccanti (propranololo,
oxprenololo), gli antiaritmici (procainamide, chinidina), alcuni
farmaci antireumatici (clorochina, d-penicillamina), il
trimetafano, la cloropromazina, gli steroidi, la fenitoina e il
litio.
L’uso dei corticosteroidi con i farmaci bloccanti
neuromuscolari ha causato un effetto antagonista sul blocco
neuromuscolare. Inoltre, il trattamento concomitante prolungato
con questi farmaci può aumentare il rischio e/o la
gravità della miopatia con conseguente protratta paralisi
flaccida dopo interruzione del farmaco bloccante neuromuscolare.
Nei pazienti in trattamento cronico con farmaci antiepilettici
(p.es., fenitoina o carbamazepina) l’instaurarsi del blocco
neuromuscolare è probabilmente ritardato e la durata del
blocco stesso ridotta.
Come principio, è possibile individuare la maggior
parte di queste interazioni monitorando il blocco neuromuscolare
fino a completa risoluzione.
Ciò nonostante, il blocco neuromuscolare potrebbe
manifestarsi nuovamente trattando con antibiotici il paziente nel
periodo post-chirurgico.
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L’Atracurio attraversa la placenta ma non sembra causare
effetti collaterali degni di nota sul feto o nel neonato. Sebbene
gli studi negli animali abbiano indicato che l’atracurio
non possiede effetti sfavorevoli sullo sviluppo fetale, tuttavia,
come avviene per tutti i bloccanti neuromuscolari, in gravidanza
esso deve essere utilizzato solo se il potenziale beneficio per
la madre supera i potenziali rischi per il feto; inoltre,
l’uso durante i primi tre mesi di gravidanza deve essere
evitato.
Non è noto se la somministrazione dei miorilassanti
durante il parto vaginale causa effetti immediati o tardivi sul
feto o se causa la depressione respiratoria nel neonato per cui
possono essere necessarie manovre di rianimazione; aumenta invece
la necessità dell’uso del forcipe.
Atracurio Besilato Faulding non attraversa la placenta in
quantità clinicamente significativa pertanto può
essere impiegato per mantenere il blocco neuromuscolare durante
il taglio cesareo. In uno studio aperto, l’atracurio
besilato (0,3 mg/kg) veniva somministrato a 26 donne durante
l’intervento di taglio cesareo.
L’atracurio non ha causato alcun effetto degno di nota
sui neonati nonostante si sia osservato il passaggio, anche se
solo di modeste quantità del farmaco, attraverso la
placenta. Dovrà comunque essere considerata la
possibilità di insorgenza di depressione respiratoria nel
neonato. Nelle paziente trattate con solfato di magnesio la
risoluzione del blocco neuromuscolare potrebbe non essere
soddisfacente e il dosaggio dell’atracurio deve essere
necessariamente ridotto.
Non è noto se l’atracurio viene escreto nel latte
materno. Dopo la somministrazione del farmaco
l’allattamento al seno deve essere interrotto per 24
ore.
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Essendo l’atracurio indicato in anestesia generale la
considerazione degli effetti del farmaco sulla capacità di
guidare o sull’uso di macchine è irrilevante.
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Come avviene per la maggior parte dei bloccanti
neuromuscolari, esiste per l’atracurio il rischio di
effetti collaterali secondari al rilascio di istamina nei
pazienti suscettibili. Dai risultati di studi clinici condotti su
875 pazienti, si evince un’ incidenza dell’1% di
arrossamento cutaneo per dosaggi fino a 0,3 mg/kg e un picco del
29% per dosaggi di 0,6 mg/kg o superiori. L’incidenza di
ipotensione transitoria variava rispettivamente dall'1 e al 14%
per i dosaggi sopra specificati. Tra gli altri effetti
collaterali riportati si segnalano broncospasmo, tachicardia e
rare reazioni anafilattoidi. Gli studi su larga scala di
farmacovigilanza dell’atracurio hanno rivelato
un’incidenza dell’ordine del 10% circa degli effetti
collaterali indesiderati ritenuti possibili o probabilmente
secondari al farmaco. Sono state registrate reazioni cutanee
localizzate, arrossamento cutaneo generalizzato e ipotensione nel
2-3% dei pazienti. L’ipertensione, la tachicardia e la
bradicardia sono state registrate nell’1% circa dei
pazienti. Il broncospasmo è stato rilevato nello 0,2%
circa dei pazienti. Sono stati registrati per l’atracurio i
seguenti effetti collaterali:
Generali:Reazioni allergiche (reazioni anafilattiche o
anafilattoidi) che in rari casi sono risultate gravi (shock,
scompenso cardiaco, arresto cardiaco), edema angioneurotico.
Muscolo-scheletriche: Blocco insufficiente, blocco
prolungato
Cardiovascolari: Ipotensione, ipertensione, vasodilatazione
(arrossamento), tachicardia, bradicardia, ipossiemia.
Respiratori: Dispnea, broncospasmo, laringospasmo, asma.
Dermatologici: Rash, orticaria, eritema generalizzato,
arrossamento cutaneo, reazioni nel sito di iniezione.
A seguito di trattamenti prolungati con atracurio besilato in
pazienti critici in terapia intensiva, sono stati registrati dei
casi di debolezza muscolare e/o miopatia.
La maggior parte dei pazienti era trattata contemporaneamente
con corticosteroidi. Non è stato stabilito il rapporto
causale con l’atracurio. Sono stati riferiti rari casi di
epilessia in alcuni pazienti ricoverati in unità di
terapia intensiva in trattamento sia con atracurio che con
numerosi altri farmaci. Questi pazienti erano comunque affetti da
una o più condizione medica che predisponeva
all’epilessia (trauma cranico, edema cerebrale, encefalite
virale, encefalopatia ipossica, uremia). Gli studi clinici non
hanno evidenziato alcuna correlazione tra la concentrazione
plasmatica di laudanosina e la manifestazione dell’attacco
epilettico.
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La sintomatologia principale del sovradosaggio è
costituita dalla paralisi muscolare prolungata con le sue
sequele.
L’esperienza da sovradosaggio dopo somministrazione
parenterale di atracurio è limitata. Il rischio di
sovradosaggio iatrogenico può essere ridotto monitorando
attentamente la risposta delle contrazioni muscolari dopo
stimolazione dei nervi periferici. Gli alti dosaggi di atracurio
producono i sintomi secondari al prolungamento degli effetti
farmacologici. Il sovradosaggio può aumentare il rischio
di rilascio di istamina e degli effetti collaterali
cardiovascolari, in particolare di ipotensione. Qualora
risultasse necessario il supporto cardiovascolare, questo deve
includere la corretta postura, la somministrazione di liquidi e
l’uso di farmaci vasopressori se necessari. é
essenziale mantenere le vie aeree pervie e praticare la
ventilazione assistita a pressione positiva fino a quando non si
sia ristabilita una respirazione spontanea adeguata. Può
essere necessaria una sedazione completa poiché
l’atracurio non altera lo stato di coscienza. La durata del
blocco neuromuscolare può essere prolungato ed è
opportuno monitorare il recupero con lo stimolatore dei nervi
periferici. Il recupero può essere accelerato dalla
somministrazione di agenti anticolinesterasici come la
neostigmina o la piridostigmina in associazione ai farmaci
anticolinergici come l’atropina somministrati non appena
sono evidenti i segni del recupero neuromuscolare spontaneo.
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L’Atracurio Besilato Faulding Iniettabile è un
farmaco bloccante neuromuscolare non depolarizzante (ATC codice
M03A C04) con una durata d’azione intermedia. Si
somministra per via endovenosa per ottenere il rilasciamento
della muscolatura scheletrica.
I farmaci bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti
antagonizzano l’effetto del neurotrasmettitore acetilcolina
legandosi competitivamente sui recettori colinergici della
membrana post-sinaptica, nella giunzione neuromuscolare. Questi
effetti possono essere inibiti o invertiti somministrando i
farmaci anticolinesterasici come la neostigmina o la
piridostigmina. Come per gli altri farmaci bloccanti
neuromuscolari non depolarizzanti l’aumento della dose di
atracurio comporta la riduzione dell’intervallo di tempo
necessario per l’insorgenza della paralisi e inoltre
comporta un aumento della durata del massimo blocco. Quando
inizia il recupero del blocco neuromuscolare da atracurio, esso
procede molto più rapidamente rispetto al recupero da
tubocurarina, da alcuronio e da pancuronio. A prescindere dalla
dose, l’intervallo di tempo dall’inizio del recupero
(dal blocco completo) al recupero totale (calcolato con il
ripristino della risposta tetanica al 95% della normale) è
di circa 30 minuti durante anestesia bilanciata e di circa 40
minuti durante anestesia con alotano, enflurano o isoflurano. I
dosaggi ripetuti non hanno alcun effetto cumulativo sulla
velocità di recupero. Con una dose iniziale di atracurio
besilato fino a 0,5 mg/kg, i livelli plasmatici di istamina
aumentano in maniera dose dipendente del 15% mentre le variazioni
emodinamiche in questo intervallo di dosaggio sono modeste. A
seguito della somministrazione di 0,6 mg/kg di atracurio
besilato, i livelli di istamina aumentano del 92% e si correlano
ad un calo transitorio (5 minuti) della pressione ematica e ad un
breve episodio di arrossamento cutaneo (2-3 minuti). Per la
maggior parte dei pazienti questi effetti hanno solo un modesto
valore clinico, mentre nei pazienti sensibili il rischio di
rilascio di istamina alle dosi raccomandate (pazienti con
malattie cardiovascolari o respiratorie gravi) potrebbe
rappresentare un pericolo. Gli studi in maiali suscettibili di
ipertermia maligna hanno evidenziato che l’atracurio
besilato non provoca tale sindrome. Gli studi clinici nei
pazienti suscettibili di ipertermia maligna hanno dato gli stessi
risultati. L’atracurio besilato non sembra avere effetti
sulla pressione intraoculare, il che lo rende idoneo
all’impiego nella chirurgia oftalmica.
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Nell’uomo la farmacocinetica dell’atracurio
besilato, nell’intervallo compreso tra 0,3 e 0,6 mg/kg,
è essenzialmente lineare. L’emivita di eliminazione
è di circa 20 minuti. L’atracurio si lega alle
proteine nell’ordine dell’82%. Il volume di
distribuzione dell’atracurio è di 0,16 l/kg.
L’atracurio oltrepassa la placenta umana in quantità
non clinicamente significative.
La durata del blocco neuromuscolare causato
dall’atracurio non si correla con i livelli plasmatici
delle pseudocolinesterasi e non è modificata
dall’insufficienza renale. Ciò è coerente con
i risultati degli studi in vitro che hanno evidenziato
l’inattivazione nel plasma dell’atracurio tramite due
meccanismi non ossidativi: l’idrolisi esterasica
catalizzata da esterasi aspecifiche; e
“l’eliminazione Hofmann”
un meccanismo chimico spontaneo non enzimatico che avviene a
pH e temperatura fisiologici. La velocità dell’
eliminazione Hofmann, che rappresenta la principale via di
degradazione dell’atracurio, aumenta con l’aumentare
del pH e della temperatura, mentre si riduce quando sia la
temperatura che il pH si abbassano.
La limitata esperienza clinica sulla somministrazione a lungo
termine di atracurio evidenzia che l’emofiltrazione o
l’emodialisi influenzano solo minimamente i livelli
plasmatici dell’atracurio e dei suoi metaboliti. Non sono
invece noti gli effetti dell’emoperfusione sui livelli
plasmatici di atracurio e dei suoi metaboliti.
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Carcinogenesi/Mutagenesi: Non sono stati eseguiti studi sulla
carcinogenesi.
L’atracurio ha dato risultati negativi nei test di
mutagenesi su geni batterici e sul danno cromosomico del midollo
osseo di ratto. Il test è risultato positivo per il
linfoma di topo ma solo per concentrazioni del farmaco altamente
citotossiche. Una singola risposta positiva non viene valutata
clinicamente rilevante.
Tossicità sulla riproduzione: Non sono stati eseguiti
studi sulla fertilità, né sulla crescita
post-natale e nè sullo sviluppo e funzione della
prole.
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Acido benzensolfonico e acqua per preparazioni
iniettabili.
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Il pH di Atracurio Besilato Faulding Iniettabile è
acido; pertanto il farmaco non deve essere addizionato nella
stessa siringa contenente soluzioni alcaline, come i barbiturici,
né può essere somministrato simultaneamente
attraverso lo stesso agocannula durante l’infusione
endovenosa.
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18 mesi.
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Conservare a temperature comprese fra 2°C e 8°C, al
riparo dalla luce. Non congelare. La data di scadenza indicata si
riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente
conservato.
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Astuccio contenente 5 fiale da 3 ml di vetro Tipo I (ogni
fiala contiene atracurio besilato 25 mg/2,5 ml).
Astuccio contenente 5 fiale da 5 ml di vetro Tipo I (ogni
fiala contiene atracurio besilato 50 mg/5 ml).
Astuccio contenente un flaconcino da 30 ml di vetro Tipo I con
tappo di gomma (il flaconcino contiene atracurio besilato 250
mg/25 ml).
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Il prodotto non contiene conservanti. Dopo l’uso va
gettato anche se utilizzato solo parzialmente.
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Faulding Farmaceutici srl - Via Fiorelli, 12 Ð 80121
Napoli Italia
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Atracurio Besilato Faulding Iniettabile 25 mg/2,5 mL: AIC
034833018/M
Atracurio Besilato Faulding Iniettabile 50 mg/5 mL: AIC
034833020/M
Atracurio Besilato Faulding Iniettabile 250 mg/25 mL: AIC
034833032/M
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11.2000
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