Compresse rivestite con film per uso orale.
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La bacampicillina è risultata efficace nella terapia di
una varietà di infezioni causate da ceppi sensibili di
batteri Gram-positivi e Gram-negativi, in particolare:
-�������� infezioni dell’apparato respiratorio
superiore e inferiore sostenute da ceppi sensibili di
pneumococchi, streptococchi, stafilococchi non
penicillinasi-produttori edH. Influenzae;
-�������� infezioni dell’apparato genito-urinario
sostenute da ceppi sensibili diE. Coli, enterococchi,
stafilococchi non penicillinasi-produttori,P. Mirabilis e
N. Gonorrhoeae;
-�������� infezioni della pelle e dei tessuti molli
sostenute da ceppi sensibili di stafilococchi non
penicillinasi-produttori, streptococchi ed
enterococchi;
-�������� infezioni intestinali da ceppi sensibili di
Shigella e Salmonella (inclusala S. Typhosa);
-�������� infezioni odontostomatologiche acute e
croniche sostenute da germi sensibili.
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Adulti e bambini oltre i 7 anni di età: 1,6-2,4 g in
due somministrazioni giornaliere a seconda della gravità
dell’infezione.
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La bacampicillina è controindicata in soggetti con nota
ipersensibilità alla penicillina e/o alle cefalosporine.
E’ controindicata, inoltre, la somministrazione
contemporanea di disulfiram. Ipersensibilità individuale
accertata verso i componenti o sostanze strettamente correlate
dal punto di visto chimico.
Soggetti affetti da mononucleosi infettiva (vedi anche 4.4).
Generalmente controindicata in gravidanza (vedi anche 4.6).
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In pazienti trattati con penicillina sono state riportate
reazioni di ipersensibilità (anafilattoidi) gravi e talora
fatali. Queste si manifestano più facilmente in soggetti
con una storia di ipersensibilità alla penicillina o ad
allergeni diversi. In caso di reazione allergica, si deve
sospendere la somministrazione del farmaco ed istituire
un’opportuna terapia d’urgenza (adrenalina e, se
opportuni, ossigeno, steroidi per via endovenosa e ventilazione
assistita, compresa l’intubazione). Come per qualsiasi
altro antibiotico, è essenziale una constante osservazione
per cogliere i segni dello sviluppo di microrganismi non
sensibili, compresi i funghi. Nel caso ciò si verifichi,
va sospesa la somministrazione del farmaco e istituita una
terapia opportuna. Se la terapia viene prolungata, è
opportuno effettuare valutazioni periodiche delle funzioni
renale, epatica ed emopoietica, specie nei prematuri e nei
neonati. Alte concentrazioni urinarie di ampicillina possono dare
risultati falsi positivi nella ricerca di un’eventuale
glicosuria; per tale motivo si raccomanda, per questo tipo di
analisi, l’uso di reattivi enzimatici a base di
glucosio-ossidasi.
Un’alta percentuale di pazienti affetti da mononucleosi
trattati con ampicillina presentano un esantema. Per tale motivo
nessun antibiotico della famiglia delle ampicilline deve essere
somministrato a questo tipo di ammalati. L’impiego
contemporaneo di allopurinolo ed ampicillina aumenta notevolmente
la percentuale di reazioni cutanee di tipo esantematico rispetto
ai pazienti trattati con sola ampicillina. Può verificarsi
il caso di individui con ipersensibilità alla penicillina
che hanno reazioni gravi se trattati con cefalosporine. Prima del
trattamento indagare su eventuali precedenti reazioni di
ipersensibilità a penicilline, cefalosporine o altri
allergeni.
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L’uso contemporaneo di allopurinolo ed ampicillina
può fare aumentare la percentuale di reazioni cutanee di
tipo esantematico. Non sono note interazioni o
incompatibilità con altre classi di farmaci.
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Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima
infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva
necessità, sotto il diretto controllo del medico.
In donne gravide è stata osservata, durante l’uso
di ampicillina, una diminuzione reversibile del tasso ematico
dell’estriolo coniugato totale, dell’estriolo
glucuronato, dell’estrone coniugato e
dell’estradiolo.
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Non è stato riportato alcun effetto della
bacampicillina sulla capacità di guidare e sull’uso
di macchine.
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Come con altre penicilline ci si possono aspettare reazioni
secondarie limitate essenzialmente a fenomeni di
sensibilità. Tali reazioni si verificano più
facilmente in soggetti con una anamnesi positiva per allergia,
asma, febbre da fieno, orticaria. Sono state riferite, associate
all’uso di penicilline ad ampio spettro attive per via
orale, le seguenti reazioni secondarie:
Tipo
gastrointestinale: glossite, stomatite, dolore
epigastrico, nausea, vomito, diarrea. In studi clinici
controllati l’incidenza di diarrea con bacampicillina
è stata circa un decimo di quella con ampicillina orale.
Come per tutti gli antibiotici ad ampio spettro, anche con
bacampicillina è possibile, in corso di trattamento,
l’evidenziarsi di colite pseudomembranosa.
Reazioni da ipersensibilità :
come con ampicillina, con una certa frequenza sono stati
riferiti: rash ed eritemi maculo-papulosi; sono stati anche
segnalati orticaria, eritema multiforme e occasionalmente
dermatite esfoliativa. L’orticaria, gli altri rash cutanei
e le manifestazioni del tipo malattia da siero possono essere
controllati con antistaminici e se necessario con corticosteroidi
sistemici. Se si verificano tali reazioni, la bacampicillina deve
essere sospesa, a meno che nell’opinione del medico la
condizione da trattare minacci la vita del paziente e sia
curabile soltanto con una terapia con bacampicillina.
Fenomeni epatici: particolarmente nei lattanti
è stato notato un modesto aumento della SGOT. Il
significato di questo dato non è noto.
Fenomeni a carico dell’apparato
emo - linfatico: anemia, trombocitopenia,
porpora trombocitopenica, eosinofilia, leucopenia ed
agranulocitosi sono condizioni riferite. Di solito sono
reversibili con la sospensione del farmaco e sono ritenuti
fenomeni da ipersensibilità. Inoltre sono segnalati in
letteratura casi di nefrite interstiziale acuta insorta in corso
di trattamento con penicillina ma non si conoscono segnalazioni
analoghe da ascriversi alla bacampicillina.
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Non sono stati finora riportati in letteratura casi di
iperdosaggio.
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Una volta subita l’idrolisi ad ampicillina, la
bacampicillina esplica attività antibattericida,
ovviamente con lo stesso spettro antibatterico
dell’ampicillina. Viene inattivata dalle penicillinasi e
pertanto non è attiva nei confronti dei batteri
penicillinasi-produttori.
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La bacampicillina è assorbita rapidamente e quasi
completamente a livello dello stomaco e del duodeno.
Nell’uomo i picchi di concentrazione sierica sono circa 2-3
volte quelli che si ottengono dopo dosi equimolari di
ampicillina.
Il legame con le sieroproteine è basso,
dell’ordine del 18%. Circa l’80% di una dose di
bacampicillina somministrata per via orale si reperisce nelle
urine in forma attiva. La compromissione della
funzionalità renale determina una riduzione della
velocità di escrezione dell’ampicillina. I tassi
ematici sono ridotti dall’emodialisi.
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Gli studi tossicologici su diverse specie di animali hanno
dimostrato che la bacampicillina, a dosi analoghe a quelle
impiegate in terapia, è ben tollerata. Non influenza
l’attività riproduttiva e non esplica azione
teratogena né mutagena.
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Compresse rivestite con film da 400 mg, 800 mg, 1,2
g:
cellulosa microcristallina, magnesio stearato, titanio
biossido, polietilenglicole 6000, idrossipropilmetilcellulosa,
lattosio.
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Non sono note incompatibilità con altre classi di
farmaci.
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24 mesi.
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Non sono previste particolari precauzioni per la
conservazione.
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Blister accoppiato PVC/alluminio
astuccio da 12 compresse rivestite con film da 400 mg
astuccio da 12 compresse rivestite con film da 800 mg
astuccio da 12 compresse rivestite con film da 1,2 g
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Nessuna in particolare.
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PLIVA Pharma S.p.A – Via Tranquillo Cremona, 10 –
20092 Cinisello Balsamo (MI)
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- BACAMPICILLINA PLIVA
� 400 mg compresse rivestite con film - A.I.C. n°
034282018/G
- BACAMPICILLINA PLIVA 800 mg compresse rivestite con film
� A.I.C. n° 034282020/G
- BACAMPICILLINA PLIVA 1,2 g compresse rivestite con film
� A.I.C. n° 034282032/G
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12.10.2002
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Ottobre 2002
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