- [Vedi Indice]Belivon è indicato nel trattamento delle psicosi schizofreniche acute e croniche.
Belivon inoltre migliora i sintomi affettivi (come p.e. depressione, senso di colpa, ansia) associati alla schizofrenia.
Belivon può essere somministrato sotto forma di compresse o di gocce orali, soluzione.
Passaggio al trattamento con Belivon di pazienti provenienti da altra terapia antipsicotica:
Qualora si ritenga terapeuticamente appropriato istituire un trattamento con Belivon si raccomanda di sospendere gradualmente la terapia precedente e iniziare contemporaneamente quella con Belivon.
Analogamente qualora si ritenga opportuno istituire un trattamento con Belivon in sostituzione di quello con un altro antipsicotico ad azione prolungata, iniziare il trattamento lo stesso giorno previsto per la somministrazione del farmaco depot.
La necessità di continuare la somministrazione di farmaci antiparkinsoniani dovrebbe essere rivalutata periodicamente.
- Adulti
Il dosaggio medio ottimale è compreso tra 2 e 4 mg due volte al giorno, con un dosaggio medio consigliato di 3 mg due volte al giorno da raggiungere gradualmente nei primi tre giorni di trattamento: iniziare in prima giornata somministrando 1 mg due volte al giorno, in seconda giornata 2 mg due volte al giorno e in terza giornata 3 mg due volte al giorno. Da questo momento in poi il dosaggio potrà rimanere invariato o essere ulteriormente individualizzato a seconda delle necessità del paziente.
La somministrazione di dosi superiori ai 5 mg due volte al giorno non ha mostrato di essere superiore in efficacia alle dosi più basse e può causare sintomi di tipo extrapiramidale. Poiché la sicurezza di dosaggi superiori a 8 mg due volte al giorno non è stata valutata non dovrebbero essere impiegati dosaggi superiori a tali livelli.
Qualora sia necessario un maggiore effetto sedativo, una benzodiazepina può essere associata al trattamento con Belivon.
- Anziani
Si raccomanda di iniziare il trattamento somministrando 0.5 mg due volte al giorno. Tale dosaggio potrà essere adattato individualmente con aumenti posologici di 0.5 mg due volte al giorno fino a 1-2 mg due volte al giorno.
Belivon dovrebbe essere impiegato con cautela in questa particolare categoria di pazienti finché non verrà acquisita una maggiore esperienza clinica.
- Bambini
Non sono disponibili dati nei soggetti di età inferiore ai 15 anni.
- Insufficienza renale ed epatica
Si raccomanda di iniziare il trattamento somministrando 0.5 mg due volte al giorno. Tale dosaggio potrà essere adattato individualmente con aumenti posologici di 0.5 mg due volte al giorno fino a 1-2 mg due volte al giorno.
Belivon dovrebbe essere impiegato con cautela in questa particolare categoria di pazienti finché non verrà acquisita una maggiore esperienza clinica.
Belivon è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al prodotto.
Età pediatrica. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento.
In relazione all'attività alfa-bloccante di Belivon possono manifestarsi fenomeni di ipotensione ortostatica, specialmente durante la fase iniziale di incremento della dose. In caso di ipotensione dovrebbe essere considerata la possibilità di ridurre il dosaggio. Belivon dovrebbe essere somministrato con cautela in pazienti con malattie cardiovascolari (p.e. scompenso cardiaco, infarto miocardico, alterazioni della conduzione, disidratazione, ipovolemia o malattie cerebrovascolari) e il dosaggio dovrebbe essere gradualmente adattato come raccomandato.
I farmaci con proprietà antidopaminergiche possono indurre la comparsa di discinesia tardiva, prevalentemente caratterizzata da movimenti ritmici involontari della lingua e/o della faccia. È stato riportato che la comparsa di effetti extrapiramidali rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di discinesia tardiva. Poiché con Belivon è stata riscontrata una minore incidenza di sintomi extrapiramidali rispetto alla terapia con i neurolettici classici, il rischio di comparsa di discinesia tardiva dovrebbe diminuire. Qualora si manifestassero i segni ed i sintomi di una discinesia tardiva, dovrebbe essere considerata la possibilità di interrompere ogni trattamento antipsicotico.
In corso di trattamento con farmaci antipsicotici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche della S.N.M. sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi, alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupor e al coma, e livelli elevati della creatininfosfochinasi (CPK).
Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva; particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione. Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato.
Si raccomanda di dimezzare la dose iniziale e gli incrementi successivi nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale ed epatica.
È opportuna una certa cautela quando Belivon viene somministrato nei pazienti parkinsoniani, potendo in teoria verificarsi un deterioramento della malattia.
I neurolettici classici possono abbassare la soglia convulsiva. Si consiglia prudenza nella somministrazione del farmaco in pazienti epilettici.
I pazienti dovrebbero essere avvisati di astenersi da una assunzione esagerata di cibo considerata la possibilità di un aumento di peso corporeo durante il trattamento.
In caso di terapia prolungata effettuare periodici controlli della funzionalità epatica e renale.
Tenere fuori della portata dei bambini.
Durante il trattamento con Belivon sono stati osservati casi di aumento di peso (si veda il paragrafo `04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso'), edema e aumento dei livelli degli enzimi epatici.
Come accade con i neurolettici classici, i seguenti effetti sono stati osservati occasionalmente in pazienti psicotici: intossicazione da acqua dovuta o a polidipsia o alla sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH), discinesia tardiva, sindrome neurolettica maligna (SNM), alterata termoregolazione (in rarissimi casi, generalmente conseguenti a numerosi fattori associati, compresi caldo o freddo eccessivi, possono comparire alterazioni gravi della temperatura corporea) e convulsioni.
Non sono stati valutati sistematicamente i rischi connessi con l'assunzione di Belivon in concomitanza con altri farmaci. Sulla base degli effetti primari di Belivon sul SNC, il farmaco dovrebbe essere somministrato con cautela in associazione con altri farmaci ad azione centrale. Belivon può potenziare gli effetti dell'alcool.
Belivon può antagonizzare gli effetti della levodopa e di altri agenti dopamino-agonisti.
È stato osservato che la carbamazepina riduce i livelli plasmatici della frazione antipsicotica di Belivon. Effetti simili sono stati osservati con altri induttori degli enzimi epatici. Pertanto, il dosaggio di Belivon dovrebbe essere riconsiderato ed eventualmente ridotto qualora venga sospeso il trattamento con la carbamazepina o con altri induttori degli enzimi epatici.
Le fenotiazine, gli antidepressivi triciclici e alcuni beta-bloccanti possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di risperidone, ma non quelle della frazione antipsicotica. Quando Belivon viene assunto insieme ad altri farmaci che si legano fortemente alle proteine, non si verifica uno spiazzamento clinicamente rilevante di entrambi i farmaci dalle proteine plasmatiche.
Il cibo non influenza l'assorbimento di Belivon.
La sicurezza di impiego di Belivon durante la gravidanza non è stata definita. Sebbene negli animali da esperimento risperidone non abbia mostrato una tossicità diretta sul sistema riproduttivo, sono stati osservati alcuni effetti indiretti prolattino- e SNC- mediati. In nessuno studio clinico sono stati osservati effetti teratogeni da attribuire a risperidone. Pertanto, risperidone dovrebbe essere usato in gravidanza solo se i benefici attesi superano i rischi potenziali connessi con l'impiego del farmaco.
Non è noto se Belivon nella donna venga escreto con il latte materno. Negli studi sugli animali, il risperidone ed il 9-idrossi-risperidone vengono escreti nel latte materno. Pertanto, le donne in trattamento con Belivon non dovrebbero allattare.
Belivon può interferire con quelle attività che richiedono piena capacità di attenzione; pertanto, i pazienti dovrebbero essere avvisati di non guidare o adoperare macchinari finché non sia nota la sensibilità individuale a tale effetto.
Belivon è generalmente ben tollerato e in molti casi è stato difficile distinguere gli effetti indesiderati dai sintomi della malattia di base. Gli effetti indesiderati osservati con Belivon sono di seguito elencati:
Comuni
Insonnia, agitazione, ansietà, cefalea.
Meno comuni
Sonnolenza, affaticamento, vertigini, disturbi della concentrazione, stipsi, dispepsia, nausea, vomito, dolore addominale, visione offuscata, disturbi della sfera sessuale, incontinenza urinaria, rinite, rash ed altre reazioni allergiche.
In corso di trattamento con Belivon è stata riscontrata una minore incidenza di sintomi extrapiramidali rispetto alla terapia con i neurolettici classici. Tuttavia, in alcuni casi possono manifestarsi i seguenti sintomi extrapiramidali: tremori, rigidità, aumento della salivazione, bradicinesia, acatisia, distonia acuta. Tali sintomi sono generalmente modesti e reversibili con la riduzione della dose e/o con la somministrazione, se necessario, di farmaci antiparkinsoniani.
Occasionalmente, in particolare dopo somministrazione di elevate dosi iniziali di Belivon, sono stati riportati ipotensione (ortostatica), tachicardia riflessa o ipertensione (si veda il paragrafo "Avvertenze speciali e speciali precauzioni per l'uso").
È stata anche riportata una modesta riduzione del numero dei neutrofili e/o trombociti.
Belivon può indurre un aumento dose-dipendente delle concentrazioni plasmatiche di prolattina con possibile conseguente comparsa di galattorrea, ginecomastia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea.
- Sintomi
In linea generale, i segni e i sintomi sono quelli derivanti da una accentuazione degli effetti farmacologici conosciuti del prodotto, quali sonnolenza e sedazione, tachicardia e ipotensione e sintomi extrapiramidali. Sono stati riportati casi di sovradosaggio relativi all'assunzione di quantità fino a 360 mg di risperidone. I dati disponibili suggeriscono un ampio margine di sicurezza. In un paziente che aveva ingerito 360 mg di risperidone, in presenza di concomitante ipokaliemia, è stato osservato un incremento dell'intervallo QT.
In caso di sovradosaggio acuto, dovrebbe essere considerata la possibilità che altri farmaci somministrati contemporaneamente siano coinvolti.
- Trattamento
È opportuno stabilire e mantenere la pervietà delle vie respiratorie e assicurare una adeguata ossigenazione e ventilazione. Dovrebbe essere considerata la possibilità di effettuare una lavanda gastrica (dopo intubazione, se il paziente si trova in stato di incoscienza) e di somministrare carbone attivo insieme con un lassativo. Il monitoraggio cardiovascolare dovrebbe essere iniziato immediatamente e dovrebbe includere l'esame elettrocardiografico continuo per evidenziare eventuali aritmie.
Non esiste un antidoto specifico al Belivon. Pertanto dovrebbero essere istituite appropriate misure di supporto. L'ipotensione ed il collasso cardiocircolatorio dovrebbero essere trattati con misure appropriate come fleboclisi e/o agenti simpaticomimetici. In presenza di severi sintomi extrapiramidali dovrebbero essere somministrati farmaci anticolinergici. Un'attenta supervisione medica e un monitoraggio continuo dovrebbero essere eseguiti fino ad un completo recupero del paziente.
Risperidone è un antagonista selettivo monoaminergico con proprietà uniche. Possiede una elevata affinità per i recettori serotoninergici 5-HT2 e per quelli dopaminergici D2 . Risperidone si lega inoltre ai recettori alfa1 -adrenergici e, con minore affinità, a quelli H1 -istaminergici e alfa2 -adrenergici mentre non ha affinità per i recettori colinergici. Sebbene risperidone sia un potente D2 antagonista, attività dalla quale si ritiene dipenda il miglioramento dei sintomi positivi della schizofrenia, il farmaco rispetto ai neurolettici classici determina una minore depressione della attività motoria e dell'attività catalettica. L'antagonismo centrale bilanciato tra serotonina e dopamina può ridurre il rischio di effetti collaterali extrapiramidali ed estendere l'attività terapeutica al miglioramento dei sintomi negativi ed affettivi della schizofrenia.
Risperidone viene completamente assorbito dopo somministrazione orale raggiungendo concentrazioni di picco plasmatico nell'arco di 1-2 ore. L'assorbimento non viene influenzato dall'assunzione di cibo e pertanto risperidone può essere assunto indipendentemente dai pasti.
Risperidone viene parzialmente metabolizzato dal citocromo P-450 IID6 in 9-idrossi-risperidone con attività farmacologica simile a quella di risperidone. Risperidone e 9-idrossi-risperidone formano la frazione antipsicotica attiva. Risperidone viene N-dealchilato attraverso un altro percorso metabolico.
Dopo somministrazione orale nei pazienti psicotici, risperidone viene eliminato con un tempo di dimezzamento di circa 3 ore. L'emivita del 9-idrossi-risperidone e della frazione antipsicotica attiva è di 24 ore.
Nella maggior parte dei pazienti lo steady-state viene raggiunto nell'arco di 1 giorno, mentre quello del 9-idrossi-risperidone viene raggiunto dopo 4-5 giorni dall'assunzione. Le concentrazioni plasmatiche di risperidone, all'interno dell'intervallo posologico, sono proporzionali alle dosi.
Risperidone viene rapidamente distribuito ed il volume di distribuzione è di 1-2 l/kg. Nel plasma il risperidone si lega all'albumina e all'alfa1 -glicoproteina acida. Il legame di risperidone con le proteine plasmatiche è pari all'88%, mentre quello del 9-idrossi-risperidone è pari al 77%.
Una settimana dopo la somministrazione, il 70% della dose viene eliminato con le urine e il 14% con le feci. Nelle urine, il risperidone più il 9-idrossi-risperidone rappresentano il 35-45% della dose. La restante parte è rappresentata da metaboliti inattivi. In uno studio effettuato con dosi singole sono state dimostrate concentrazioni plasmatiche più elevate ed una più lenta eliminazione di risperidone nei pazienti anziani ed in quelli con insufficienza renale. Le concentrazioni plasmatiche erano normali nei pazienti con insufficienza epatica.
Nel corso degli studi di tossicità animale non sono emerse ulteriori informazioni di rilevanza clinica che non siano state già trattate nei paragrafi precedenti.
Gli studi di carcinogenesi nei roditori hanno mostrato un significativo incremento dell'incidenza di iperplasia, neoplasia delle ghiandole mammarie. Non esiste tuttavia alcuna indicazione diretta per un aumentato rischio di tali alterazioni nell'uomo.
- Compresse 1, 2, 3 e 4 mg:
Lattosio, amido di mais, cellulosa microcristallina, idrossipropilmetilcellulosa, magnesio stearato, silice precipitata, sodio laurilsolfato, glicol propilenico.
Le compresse di Belivon 2, 3 e 4 mg contengono anche:
2 mg: talco, titanio biossido e giallo tramonto (E110)-lacca di alluminio;3 mg: talco, titanio biossido, giallo chinolina (E104);4 mg: talco, titanio biossido, giallo chinolina (E104), indigotindisulfonato (E132)-lacca di alluminio.
- Gocce orali, soluzione 1 mg/ml
Acido tartarico, acido benzoico, idrossido di sodio, acqua purificata.
- Compresse: Nessuna.
- Gocce Orali: incompatibili con il tè
Compresse: 3 anni
Gocce Orali: 3 anni
- Compresse e gocce orali: Conservare a temperatura ambiente.
- Gocce orali: non congelare.
Compresse
Le compresse sono confezionate in blister opachi PVC/PE/PVDC e alluminio da 10 alloggi ciascuno. I blisters sono contenuti in un astuccio di cartone litografato insieme al foglio illustrativo.
- Confezioni:
20 compresse 1 mg
60 compresse 1 mg
20 compresse 2 mg
60 compresse 2 mg
20 compresse 3 mg
60 compresse 3 mg
20 compresse 4 mg
60 compresse 4 mg
Gocce orali
Le gocce sono confezionate in flacone in vetro ambra con tappo a vite a prova di bambino e pipetta graduata da 3 ml, tarata in milligrammi e millilitri (volume minimo 0,25 ml; volume massimo 3 ml).
Il flacone è fornito di un tappo a prova di bambino da aprire nel seguente modo:
Spingere verso il basso il tappo a vite e contemporaneamente ruotarlo in senso antiorario
Rimuovere il tappo svitatoestrarre la pipetta dal suo contenitore ed inserirla nel flacone.tenendo fermo l'anello inferiore della pipetta, tirare l'anello superiore fino al segno corrispondente alla quantità di milligrammi o millilitri necessaria.Impugnando l'anello inferiore, estrarre l'intera pipetta dal flacone. Svuotare la pipetta in una bibita non alcolica, ad eccezione del tè, facendo scorrere verso il basso l'anello superiore. Inserire la pipetta vuota nel suo contenitore e chiudere il flacone.
ORGANON ITALIA S.p.A.
Via Ostilia 15 - 00184 Roma
20 compresse 1 mg AIC n. 028748010
60 compresse 1 mg AIC n. 028748059
20 compresse 2 mg AIC n. 028748022
60 compresse 2 mg AIC n. 028748061
20 compresse 3 mg AIC n. 028748034
60 compresse 3 mg AIC n. 028748073
20 compresse 4 mg AIC n. 028748046
60 compresse 4 mg AIC n. 028748085
100 ml gocce orali, soluzione 1 mg/ml AIC n. 028748097
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Compresse: 27 Giugno 1995
Gocce orali: 20 Dicembre 1999
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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Luglio 2000
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