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Betabioptal gel è indicato nelle infezioni oftalmiche
non purulente da germi sensibili al cloramfenicolo quando sia
utile associare l’azione antinfiammatoria del betametasone.
In particolare: flogosi del segmento anteriore dell’occhio,
post-operatorie e non; congiuntiviti batteriche ed allergiche;
iridocicliti acute.
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Una applicazione nel sacco congiuntivale da 2 a 3 volte al
giorno o secondo prescrizione medica.
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a) Ipertensione endoculare; b) Herpes simplex acuto e la
maggior parte delle altre malattie da virus della cornea in fase
acuta ulcerativa, salvo associazioni con chemioterapici specifici
per il virus erpetico, congiuntivite con cheratite ulcerativa
anche in fase iniziale (positività del test alla
fluorescina). Nelle cheratiti erpetiche virali se ne sconsiglia
l’uso, che può essere eventualmente consentito solo
sotto la stretta sorveglianza dell’oculista; c) Tubercolosi
dell’occhio; d) Micosi dell’occhio; e) Oftalmie
purulente acute, congiuntiviti purulente e blefariti purulente ed
erpetiche che possono essere mascherate o aggravate dai
corticosteroidi.
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi
degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e durante
l’allattamento.
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In occasione di trattamenti prolungati è opportuno
procedere a frequenti controlli del tono oculare. Sebbene
l’uso prolungato di steroidi potrebbe causare glaucoma, le
quantità di betametasone contenute nel Betabioptal gel ne
riduce il rischio di insorgenza.
E’ sconsigliabile l’applicazione ininterrotta di
Betabioptal gel per oltre un mese, senza controllo
specialistico.
Nelle malattie che generano assottigliamento della cornea e
della sclera il monitoraggio deve essere più attento,
tenendo presente la possibile azione negativa degli steroidi
(sono stati descritti casi di perforazione della cornea).
In coincidenza di applicazioni topiche prolungate di steroidi
e antibiotici è più probabile lo sviluppo di
microorganismi non sensibili, compresi i funghi; se ciò
dovesse verificarsi o non si notasse miglioramento clinico in un
ragionevole periodo di tempo, si sospenda l’uso del
preparato e si consulti il medico.
Sono stati descritti rari casi di ipoplasia midollare a
seguito di impiego protratto di cloramfenicolo per uso topico.
Per tale motivo, il prodotto va usato per brevi periodi, salvo
esplicita indicazione del medico.
Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei
casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del
medico.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Non sono note.
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Nelle donne in stato di gravidanza o di allattamento, il
prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità,
sotto il diretto controllo del medico. La sicurezza di terapie
intensive e prolungate a base di steroidi topici in gravidanza
non è stata del tutto appurata.
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La visione può essere offuscata per qualche minuto dopo
l’instillazione.
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L’uso prolungato del prodotto può dare origine a
reazioni di sensibilizzazione; se tali sintomi si dovessero
manifestare, interrompere il trattamento. Questa
specialità medicinale contiene mertiolato (un composto
organomercuriale) come conservante e, quindi, possono verificarsi
reazioni di sensibilizzazione (vedi sezione 4.3).
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Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.
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Le caratteristiche farmacologiche del prodotto sono
desumibili dalle proprietà dei singoli principi
attivi.
Betametasone: corticosteroide con attività
antinfiammatoria 8 volte superiore a quella del prednisolone.
Determina una rapida remissione della componente
infiammatoria sia essa determinante la patologia o concomitante a
forme infette. La esistente capacità di interferire sul
tono oculare generalmente non si manifesta quando somministrato
per via topica oculare per brevi periodi (inferiori al mese),
come richiesto nella patologia in cui trova impiego Betabioptal
gel.
Cloramfenicolo: antibiotico a largo spettro
d’azione. Agisce su germi gram-positivi e gram-negativi,
con attività batteriostatica. Incontra una ridotta
resistenza batterica. Possiede una bassa tossicità quando
somministrato per via topica oculare, ed è ben tollerato
dai tessuti dell’occhio.
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Negli studi condotti sull’animale la
preparazione “gel” dimostra di possedere una minore
velocità di eliminazione nei confronti del collirio; a due
ore dal trattamento l’intensità della fluorescenza
prodotta dal gel, risulta essere ancora il triplo di quella
presente nei trattati con collirio.
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La somministrazione di Betabioptal gel nella
congiuntiva del coniglio per un periodo di esposizione di 28
giorni non ha evidenziato alterazioni indotte sia oculari che
sistemiche. I ratti trattati con una somministrazione sotto cute,
di una dose circa 100 volte superiore a quella prevista per
l’impiego intracongiuntivale nell’uomo di Betabioptal
gel, hanno manifestato una sintomatologia imputabile alla
presenza del corticosteroide e consistente principalmente in
ridotto accrescimento corporeo, riduzione ponderale di milza e
surreni, ipocolesterolemia, aumento dei livelli ematici di
emoglobina, ematocrito e glucosio.
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Polietilenglicole 300, Alcool polivinilico, Carbomer, Edetato
bisodico, Sodio mertiolato, Acqua depurata, Sodio idrato 1N
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Non sono note.
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24 mesi
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Il gel va conservato tra 2° e 8° C.
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Tubetto di alluminio rivestito internamente con resine
epossi-fenoliche da 5 g.
Bocchello in politene, chiusura con capsula in politene munita
di sigillo di garanzia
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Nessuna particolare
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A.I.C. n. 020305052
1 tubetto da 5 g di Gel ad uso oftalmico
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Agosto 2002
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Agosto 2002
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