Acido folinico
Tra le forme ridotte di acido folinico, quella più stabile sotto il profilo chimico è il 5-formiltetraidrofolato (acido folinico), denominato leucovorin (citrovorum factor).
L'acido folinico può venire utilmente impiegato in associazione con i preparati anti-folico usati per la chemioterapia delle infezioni batteriche e protozoarie e di conseguenza anche in tutte le sindromi da carenza di folati che si manifestano in clinica soprattutto sotto forma di anemie.
Studi condotti mediante traccianti radioattivi hanno dimostrato che il 5-formiltetraidrofolato (acido folinico) viene assorbito per via orale con un picco di assorbimento nel plasma dopo circa 60'dalla somministrazione.
Sulla base delle ricerche cromatografiche il 5-formiltetraidrofolato viene eliminato in modo costante per via urinaria sotto forma di 10-formil o di 5,10-meteniltetraidrofolato.
Anche il rene esercita un controllo selettivo sulla secrezione di folati, tendendo a conservare il 5-metiltetraidrofolato a preferenza del 5-formiltetraidrofolato. La somministrazione per via orale a scopo terapeutico del 5-formiltetraidrofolato per prevenire o combattere la carenza di folati appare suffragata da dati sperimentali inequivocabili.
Cianocobalamina (Vitamina B 12)
Nell'organismo dei mammiferi la vitamina B12 svolge numerose attività metaboliche importanti e in apparenza diverse.
È probabile che la vitamina svolga una sola fondamentale attività biochimica non ancora chiarita, che potrebbe eventualmente rendere ragione delle molteplici manifestazioni provocate dalla sua carenza osservate sia in vitro sia in vivo nei sistemi biologici.
La vitamina B12 è un fattore essenziale per il normale svolgimento dei processi di accrescimento e di nutrizione.
La cianocobalamina è infatti un precursore dei coenzimi attivi 5-adenosilcobalamina e metilcobalamina, indispensabili per l'accrescimento e la replicazione cellulare, per il normale trofismo della mielina, per la sintesi della metionina e del succinil-CoA. Gli stati di carenza di vitamina B12 sono caratterizzati tra l'altro da un deficit della produzione di eritrociti con comparsa di anemia megaloblastica e da alterazioni anatomo-funzionali del sistema nervoso.
Vitamine del complesso B
I sistemi enzimatici che hanno come gruppo prostetico le vitamine del gruppo B formano delle unità funzionali a livello del metabolismo intermedio. Poiché la velocità globale di reazione di questi sistemi si fissa sul gradino più basso interessato nella catena delle reazioni, la riduzione di attività di un solo enzima può alterare la funzione dell'intero sistema. La formazione di apoenzimi può essere favorita dalla somministrazione dei corrispondenti cofermenti; le vitamine del complesso B, che hanno una funzione coenzimatica in oltre un centinaio di sistemi enzimatici, sono pertanto indicate nei disturbi dei processi ossidoriduttivi e negli squilibri del metabolismo protidico, lipidico e glucidico da carenza di coenzimi specifici.
Tiamina cloridrato (vitamina B 1)
È il coenzima di numerosi fermenti che occupano posizioni chiave nel metabolismo glucidico.
La vitamina B1 è essenziale per la decarbossilazione ossidativa dell'acido piruvico e dell'acido a-chetoglutarico e, come gruppo prostetico della transchetolasi, per il breakdown dei carboidrati via pentoso fosfato.
Riboflavina (vitamina B 2)
Entra nel gruppo prostetico di FMN (flavinmononucleotide) e FAD (flavinoadenindinucleotide), più noti con il nome di fermenti gialli respiratori o flavoproteine, di cui sono noti almeno 40 tipi presenti nei diversi sistemi enzimatici cellulari.
Nicotinamide (vitamina PP)
Come componente dei dinucleotidi della nicotinammide (NAD+ e NADP+), la vitamina PP è presente in numerose ossidoriduttasi, fermenti che catalizzano il trasporto intracellulare dell'idrogeno.
Il NADH trasferisce parte dell'idrogeno prodotto nei processi del ciclo dell'acido citrico agli enzimi gialli B12 -dipendenti della catena respiratoria, mentre l'idrogeno NADPH viene utilizzato per i processi biosintetici.
Sotto il profilo clinico le vitamine B, particolarmente in forma di associazione, trovano una precisa indicazione nel trattamento coadiuvante delle epatopatie, per lo più nel quadro di una multiterapia che ha lo scopo di agire, a diversi livelli e con vari meccanismi, sull'affezione.