Interazioni - [Vedi Indice]
Nessuna incompatibilità o interazione con
corticosteroidi, antibiotici, ipertensivi, indometacina e
prednisolone. La bleomicina diminuisce l'attività del
metotressato ed è potenziata dalla vincristina.
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Non somministrare in caso di gravidanza accertata o presunta
nè durante l'allattamento
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Nessuno.
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L'impiego della bleomicina può determinare la comparsa
di effetti collaterali, più frequenti quando si impiegano
dosi troppo alte o somministrazioni troppo ravvicinate.
I principali effetti collaterali sono:
rash cutaneo e mucoso; prurito; ipercheratosi; caduta dei peli
e delle unghie; stomatite. Altri effetti collaterali includono
febbre, anoressia, nausea e vomito, cefalea ed alopecia.
Può altresì aversi lieve depressione midollare.
Reazioni locali e tromboflebitiche possono seguire la
somministrazione parenterale del farmaco. Serie reazioni
polmonari a tipo polmonite e/o fibrosi, con esito anche letale,
sono state riportate.
In pazienti affetti da linfoma sono state segnalate reazioni
acute con iperpiressia e collasso cardiocircolatorio.
Seppure infrequenti, sono stati riportati casi di epato e/o
nefrotossicità. A parte il trattamento sintomatico di
volta in volta opportuno, è possibile in molti casi
dominare efficacemente questi disturbi secondari somministrando
degli anti-istaminici e/o dei corticosteroidi.
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Gli effetti da iperdosaggio a livello polmonare (fibrosi) non
sono regredibili a meno che non siano evidenziati
precocemente.
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La bleomicina è un antibiotico ad azione antimitotica,
costituito da una miscela di glicopeptidi, isolato da un ceppo di
Streptomyces verticillus.
Benchè i meccanismi attraverso i quali esplica la sua
azione non siano ancora perfettamente conosciuti, sembra che la
bleomicina agisca soprattutto mediante una inibizione della
sintesi del DNA, antagonizzando così la divisione
cellulare. L'azione antiblastica si manifesta in animali
portatori di cancro-ascite di Ehrlich e di carcinosarcoma di
Walker. La bleomicina esplica un'azione inibente lo sviluppo di
altri tumori sperimentali ma il suo potere antagonista è
decisamente maggiore per i carcinomi che non per i sarcomi.
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Dopo somministrazione endovenosa, intramuscolare,
sottocutanea, la bleomicina si concentra in misura elevata a
livello cutaneo, polmonare, renale, peritoneale e linfatico;
è stato inoltre rilevato, in pazienti con carcinoma del
pene e della cervice uterina, che la concentrazione di bleomicina
è di molto maggiore nei tessuti neoplastici che nei
tessuti sani adiacenti. Bassa è, invece, la concentrazione
di bleomicina nell'apparato ematopoietico.
Studi clinici di farmacocinetica hanno evidenziato, dopo
somministrazione i.m., un t½ plasmatico di circa 2 ore e
un'escrezione urinaria del 60/70% in 24 ore.
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La bleomicina presenta, nei comuni animali di laboratorio, una
tossicità relativamente modesta soprattutto se si
considera la sua attività citostatica. Ben tollerate
risultano dosi singole di 50 mg/kg/die sia i.v. che i.m. nel Mus
musculus, Mus rattus, cavia e coniglio (la dose singola
terapeutica umana è di 0,25-0,50 mg/kg).
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Nessun eccipiente.
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Nessuna.
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A confezionamento integro:
-fiala di liofilizzato: 24 mesi dalla data di
preparazione.
-fiala ricostituita: stabile 24 ore a temperatura
ambiente in soluzione fisiologica in destrosio al 5%, in
destrosio al 5% e con eparina 100-1000 unità/ml.
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Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
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Astuccio contenente 1 fiala di liofilizzato
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Nessuna istruzione particolare
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30.07.1971/ 31.05.2000
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Febbraio 2002
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