BLOPRESID
Una compressa di Blopresid 16/12.5 contiene 16 mg di Candesartan Cilexetil e 12.5 mg di Idroclorotiazide (per gli eccipienti vedi paragrafo 6.1)
Compresse
Le compresse di Blopresid 16/12.5 sono rosa chiaro, ovali, piatte, divisibili con impresso su entrambi i lati 16/C
Placebo (n=526) % |
Cand. Cil./Idroclorotiazide (n=1025) % |
|
Cefalea |
5.5 |
3.2 |
Dolore alla schiena |
2.4 |
3.0 |
Vertigini |
1.2 |
2.6 |
Infezioni� vie aeree� superiori |
1.4 |
2.5 |
Sintomi� simil-influenzali |
1.6 |
2.1 |
Sinusite |
1.6 |
1.7 |
Bronchite |
1.4 |
1.7 |
Infezioni� delle vie urinarie |
0.4 |
1.4 |
Nausea |
0.6 |
1.3 |
Lesioni accidentali |
1.2 |
1.2 |
Tachicardia |
0.8 |
1.1 |
Astenia |
0.8 |
1.1 |
Dolore addominale |
0.8 |
1.0 |
Faringite |
1.0 |
1.0 |
Si sono verificati anche i seguenti eventi avversi clinici con una frequenza da 0.5% a < 1%, assenti nel gruppo placebo: blocco atrioventricolare, vomito.
In genere non ci sono state influenze clinicamente rilevanti di Blopresid 16/12.5� sui parametri di laboratorio routinari. Aumenti sierici di uricemia, glicemia e ALT (SGPT) sono stati riportati come eventi avversi un po’ più spesso con candesartan/idroclorotiazide (1.1%, 1.0% e 0.9% rispettivamente) che con placebo (0.4%, 0.2% e 0% rispettivamente).
In alcuni pazienti che hanno ricevuto candesartan cilexetil/idroclorotiazide sono state osservate minime diminuzioni nei livelli di emoglobina e aumenti sierici di AST (SGOT).
In studi clinici controllati verso placebo con Candesartan Cilexetil in monoterapia sono stati inoltre riportati i seguenti eventi avversi clinici, indipendentemente dalla correlazione con il farmaco, con una frequenza cumulativa ³1%�in un periodo di 8 settimane: tosse, diarrea, edema periferico, rinite. Molto raramente sono stati riportati casi di angioedema, rash cutaneo, orticaria e prurito nei pazienti trattati con candesartan cilexetil. Sono stati anche riportati casi molto rari di aumento degli enzimi epatici, di funzionalità epatica anormale o epatite. Sono state riportate altre reazioni avverse con candesartan cilexetil che includono casi molto rari di neutropenia, leucopenia e agranulocitosi.
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Con idroclorotiazide in monoterapia sono stati riportati i seguenti eventi avversi clinici: anoressia, perdita di appetito, irritazione gastrica, diarrea, costipazione, ittero (ittero intraepatico colestatico), pancreatite, leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, anemia emolitica, depressione del midollo osseo, reazioni di fotosensibilità, febbre, rash cutaneo, reazioni� tipo lupus eritematoso cutaneo, riattivazione del lupus eritematoso cutaneo, orticaria, angioite necrotizzante (vascolite, vascolite cutanea), reazioni anafilattiche, necrolisi tossica epidermica, difficoltà respiratoria (inclusa polmonite e edema polmonare), iperglicemia, glicosuria, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (inclusa iposodiemia e ipopotassiemia), aumenti di colesterolo e trigliceridi, aumenti di azotemia e creatinina sierica, disfunzione renale, nefrite interstiziale, crampi muscolari, debolezza, irrequietezza, transitorio appannamento della vista, leggero senso di stordimento, ipotensione posturale, vertigini, parestesia, aritmie cardiache, disturbi del sonno, depressione.
Sintomi
Sulla base delle considerazioni farmacologiche, le manifestazioni principali da sovradosaggio dovrebbero essere� ipotensione sintomatica e vertigini. Nei rari casi di sovradosaggio�(fino a 672 mg di candesartan cilexetil), la guarigione del paziente è avvenuta senza conseguenze.
La manifestazione più frequente da sovradosaggio con idroclorotiazide è la perdita acuta di liquidi e di elettroliti. Sono stati osservati anche sintomi come vertigini, ipotensione, sete, tachicardia, aritmia ventricolare, sedazione/perdita di coscienza e crampi muscolari.
Modalità di intervento in caso di sovradosaggio
Nessuna informazione specifica è disponibile nel trattamento di sovradosaggio con Blopresid 16/12.5.� In caso di sovradosaggio si consiglia di intraprendere le seguenti misure:
quando indicato, si dovrebbe considerare l’eventualità di indurre il vomito o di effettuare una lavanda gastrica. Se dovesse insorgere ipotensione sintomatica, si dovrebbe istituire un trattamento sintomatico e monitorare le funzioni vitali. ll paziente dovrebbe essere posto in posizione supina con le gambe sollevate. Se questo non fosse sufficiente, il volume plasmatico dovrebbe� essere incrementato tramite infusione di soluzione salina isotonica. Gli elettroliti sierici e l’equilibrio acido/base devono essere monitorati e corretti se necessario. Farmaci simpaticomimetici possono essere somministrati nel caso in cui le misure summenzionate fossero insufficienti.
Candesartan non può essere rimosso tramite emodialisi. Non si sa� quanto idroclorotiazide sia rimosso tramite emodialisi.
Categoria farmaco-terapeutica�: Antagonista Angiotensina II + diuretici� ATC�: C09DA
L’angiotensina II è l’ormone vasoattivo principale del sistema renina-angiotensina-aldosterone e gioca un ruolo nella patofisiologia dell’ipertensione e di altre malattie cardiovascolari. Esso ha anche un ruolo nella patogenesi dell’ipertrofia e del danno d’organo. Gli effetti fisiologici maggiori dell’angiotensina II, come vasocostrizione, stimolazione di aldosterone, regolazione dell’equilibrio idrosalino e la stimolazione della crescita cellulare, sono mediati attraverso il recettore di tipo1 (AT1).
Candesartan Cilexetil� è un pro-farmaco, che è rapidamente convertito in� farmaco attivo, candesartan, per idrolisi dell’estere durante l’assorbimento dal tratto gastrointestinale. Candesartan è un antagonista del recettore dell’angiotensina II, selettivo per i recettori AT1, con stretta affinità di legame e lenta dissociazione dal recettore. Non ha attività agonista.
Candesartan non influenza l’ACE o altri sistemi enzimatici di solito associati all’uso degli ACE-inibitori. Poiché non c’è alcun effetto sulla degradazione delle chinine, o sul metabolismo di altre sostanze, come la sostanza P, è improbabile che gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II siano associati a tosse. In studi clinici controllati di confronto tra Candesartan cilexetil e ACE-inibitori, l’incidenza della tosse è stata più bassa in pazienti trattati con Candesartan Cilexetil. Candesartan non si lega o blocca altri recettori ormonali o canali ionici che sono importanti nella regolazione cardiovascolare. L’antagonismo dei recettori AT1 si manifesta con aumenti dose correlati dei livelli plasmatici della renina, dei livelli di angiotensina I e angiotensina II, e in un decremento delle concentrazioni plasmatiche di aldosterone.
Idroclorotiazide inibisce il riassorbimento attivo di sodio, principalmente nei tubuli renali distali, e favorisce l’escrezione di sodio, cloro e acqua. L’escrezione renale di potassio e magnesio aumenta in maniera dose-dipendente, mentre il calcio è riassorbito in maggior misura. Idroclorotiazide diminuisce il volume plasmatico e i liquidi extracellulari e riduce la gittata cardiaca e la pressione arteriosa. Durante la terapia a lungo termine, la riduzione delle resistenze periferiche contribuisce alla riduzione della pressione arteriosa.
Candesartan e Idroclorotiazide hanno effetti antipertensivi additivi. Nei� pazienti ipertesi, Blopresid 16/12.5 causa una riduzione efficace e di lunga durata della pressione arteriosa senza aumenti riflessi della frequenza cardiaca. Non si sono osservati gravi o eccessivi� effetti� di ipotensione da prima dose o effetto“rebound” dopo la sospensione del trattamento. Dopo somministrazione di una singola dose di Blopresid 16/12.5, generalmente l’inizio dell’effetto antipertensivo insorge entro 2 ore. Nel� trattamento continuo, la massima riduzione della pressione arteriosa si ottiene entro 4 settimane e si mantiene durante il trattamento a lungo termine.
Blopresid 16/12.5 somministrato una volta al giorno determina una riduzione efficace e omogenea della pressione arteriosa nell’arco delle 24 ore con una piccola differenza nel rapporto valle/picco durante l’intervallo fra� dosi.
In uno studio randomizzato, doppio-cieco, Blopresid 16/12.5 somministrato una volta al giorno ha ridotto in modo significativamente maggiore la pressione arteriosa e ha controllato un maggior numero di pazienti rispetto ad una associazione fissa simile già autorizzata contenente un antagonista del recettore dell’angiotensina II e idroclorotiazide.
In studi in doppio-cieco, randomizzati, l’incidenza degli eventi avversi, specialmente la tosse, è stata più bassa durante il trattamento con candesartan cilexetil/idroclorotiazide che durante il trattamento con la combinazione di ACE-inibitori e idroclorotiazide.
Candesartan cilexetil/idroclorotiazide è efficace, in egual misura, in tutti i pazienti a prescindere dall’età e dal sesso.
Attualmente non ci sono dati relativi agli effetti di candesartan cilexetil e candesartan cilexetil/idroclorotiazide sulla morbilità e mortalità in pazienti ipertesi.
Studi clinici allargati hanno dimostrato che il trattamento a lungo termine con idroclorotiazide riduce il rischio di morbilità e mortalità cardiovascolare.
Attualmente non ci sono dati sull’uso di candesartan cilexetil/idroclorotiazide in pazienti con malattia renale/nefropatia, funzione ventricolare sinistra ridotta/scompenso cardiaco congestizio e post-infarto miocardico.
Assorbimento e distribuzione
Candesartan Cilexetil
A seguito di somministrazione orale, candesartan cilexetil viene convertito nel farmaco attivo candesartan. La� biodisponibilità assoluta è approssimativamente del 40% dopo somministrazione di una soluzione orale. La biodisponibilità relativa della formulazione in compresse confrontata con la stessa soluzione orale è approssimativamente del 34% con una variabilità molto piccola. I valori medi di concentrazione sierica al picco (Cmax) sono raggiunti in 3-4 ore dall’assunzione della compressa. Le concentrazioni sieriche di candesartan aumentano in modo lineare con l’incremento delle dosi nel range terapeutico. Nessuna differenza nella farmacocinetica di candesartan è stata osservata nei due sessi. L’ area sotto la curva (AUC) della concentrazione sierica nel tempo non risulta influenzata dal cibo in maniera significativa.
Candesartan è altamente legato alle proteine plasmatiche (più del 99%). Il volume apparente di distribuzione è 0.1 l/kg.
Idroclorotiazide
Idroclorotiazide è rapidamente assorbito dal tratto gastro-intestinale con una biodisponibilità assoluta approssimativamente del 70%. La somministrazione concomitante di cibo incrementa l’assorbimento di circa il 15%. La biodisponibilità può diminuire in pazienti con insufficienza cardiaca ed edema pronunciato.
Il legame di idroclorotiazide con le proteine plasmatiche è di circa il 60%. Il volume apparente di distribuzione è approssimativamente 0.8 l/kg.
Metabolismo ed eliminazione
Candesartan Cilexetil
Candesartan viene eliminato quasi interamente immodificato per via urinaria e biliare e solo in misura minore attraverso il metabolismo epatico (CYP2C9). Gli studi di interazione disponibili non indicano alcun effetto su CYP2C9 e CYP3A4. Sulla base dei dati in vitro, non dovrebbero manifestarsi interazioni in vivo con farmaci il cui metabolismo dipende dagli isoenzimi del citocromo P450 come CYP1A2, CYP2A6, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, CYP2E1 o CYP3A4.
L’emivita terminale (t½)� di candesartan è di circa 9 ore. Non si osserva accumulo a seguito di dosi ripetute.
L’emivita di Candesartan rimane immodificata (approssimativamente 9 ore) dopo somministrazione di candesartan cilexetil in combinazione con idroclorotiazide. Si verificano un aumento dell’AUC (15-18%) e della Cmax (23-24%) di candesartan quando associato a idroclorotiazide, aumento che non è� importante dal punto di vista clinico.
Comunque è raccomandato l’incremento progressivo dei monocomponenti prima di passare a Blopresid 16/12.5 (vedi paragrafo 4.2). Nessun accumulo addizionale di candesartan si manifesta dopo somministrazioni ripetute della combinazione rispetto alla monoterapia.
La clearance totale plasmatica di candesartan è circa 0.37 ml/min/kg, con una clearance renale di circa 0.19 ml/min/kg.� L’escrezione renale avviene sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva. A seguito di dose orale di� candesartan cilexetil marcato 14C, circa il 26% della dose è escreta nelle urine come candesartan e il 7% come metabolita inattivo, mentre circa il 56% della dose� si trova nelle feci come candesartan e il 10% come metabolita inattivo.
Idroclorotiazide
Idroclorotiazide non è metabolizzato ed è escreto quasi interamente come farmaco immodificato tramite filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva.
L’emivita terminale (t½) di idroclorotiazide è approssimativamente di 8 ore. Approssimativamente il 70% di una dose orale è eliminata nelle urine entro 48 ore.
L’emivita di idroclorotiazide rimane invariata (approssimativamente 8 ore) dopo somministrazione di idroclorotiazide in combinazione con candesartan cilexetil. Non c’è accumulo addizionale di idroclorotiazide dopo somministrazioni ripetute della combinazione rispetto alla monoterapia.
Farmacocinetica in popolazioni speciali
Candesartan cilexetil
Negli anziani (età superiore ai 65 anni) sia la Cmax che la AUC di candesartan risultano aumentate circa del 50% e 80% rispettivamente,� in confronto ai soggetti giovani. Comunque, la risposta pressoria e l’incidenza di eventi avversi sono simili dopo la somministrazione di una stessa dose di Blopresid 16/12.5 nei pazienti giovani e anziani (vedi Paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”).
In pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato, la Cmax� e la AUC di Candesartan durante somministrazioni ripetute sono aumentate rispettivamente di circa il 50% e 70%, ma il t½ terminale non è stato alterato rispetto ai pazienti con una funzionalità renale normale. I corrispondenti cambiamenti in pazienti con insufficienza renale di grado severo sono stati invece di circa il 50% e 110%. Il t½ terminale di candesartan è stato approssimativamente raddoppiato in pazienti con insufficienza renale di grado severo. La farmacocinetica nei pazienti in� emodialisi è stata simile a quella dei pazenti con insufficienza renale di grado severo.
In pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato si è osservato un aumento pari al 23% nell’AUC di Candesartan.
Idroclorotiazide
Il t½ terminale di idroclorotiazide è prolungato nei pazienti con insufficienza renale.
Non si sono osservati effetti tossici nuovi con la combinazione rispetto a quelli osservati con i singoli componenti. In studi preclinici di sicurezza candesartan ha avuto effetti sui reni e sui parametri� eritrocitari a dosi elevate nei topi, ratti, cani e scimmie, causando una riduzione dei parametri dei globuli rossi (eritrociti, emoglobina, ematocrito).� Gli effetti sui reni (come rigenerazione, dilatazione e basofilia tubulare; aumentate concentrazioni plasmatiche di azotemia e creatinina) sono stati indotti da candesartan e potrebbero essere secondari all’effetto ipotensivo� che determina alterazioni della perfusione renale. L’aggiunta di idroclorotiazide potenzia la nefrotossicità di candesartan. Inoltre, candesartan ha indotto iperplasia/ipertrofia delle cellule juxtaglomerulari. Queste modificazioni possono essere causate dall’azione farmacologica di candesartan e sono state di lieve rilevanza clinica.
E’ stata osservata fetotossicità nella gravidanza avanzata con candesartan. L’aggiunta di idroclorotiazide non ha influenzato significativamente lo sviluppo fetale nei ratti, topi e conigli (vedi paragrafo 4.6 Gravidanza ed Allattamento).
Candesartan ed idroclorotiazide mostrano attività genotossica a concentrazioni/dosi molto alte.
I dati di genotossicità in vitro ed in vivo indicano che candesartan ed idroclorotiazide� non esercitano attività mutagenica o clastogenica in condizioni di uso clinico. Non sono stati osservati fenomeni di carcinogenicità con entrambi i composti.
Calcio carbossimetilcellulosa, idrossipropilcellulosa, ossido di ferro rosso E172, lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais, macrogol 8000.
Non applicabile
3 anni
Nessuna� specifica
Blisters Alluminio/Alluminio da 28 compresse
Non applicabile
Takeda Italia Farmaceutici SpA - Via E. Vittorini 129 - Roma
Blopresid�16/12.5�: 28 compresse ����������� AIC N° 034187144/M�
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Agosto 2000
- [Vedi Indice]
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Maggio 2002