BLOPRESS 16 MG
Ogni compressa contiene 16 mg di Candesartan Cilexetil
Per gli eccipienti vedere 6.1
Compresse.
Le compresse di Blopress 16 mg sono rosa chiaro divisibili con un lato convesso e un lato piatto con impresso 16 mg sul lato convesso.
Placebo (n=573) % |
Candesartan Cilexetil (n=1388) % |
|
Cefalea |
10.3 |
10.4 |
Infezione� vie aeree� superiori |
3.8 |
5.1 |
Dolore alla schiena |
0.9 |
3.2 |
Vertigini |
2.3 |
2.5 |
Nausea |
1.3 |
1.9 |
Tosse |
1.1 |
1.6 |
Sintomi� simil-influenzali |
0.8 |
1.5 |
Astenia |
1.6 |
1.5 |
Dolore addominale |
1.3 |
1.5 |
Diarrea |
1.9 |
1.5 |
Faringite |
0.4 |
1.1 |
Edema periferico |
0.7 |
1.0 |
Vomito |
1.2 |
1.0 |
Bronchite |
2.2 |
1.0 |
Rinite |
0.4 |
1.0 |
Nell’esperienza post-marketing molto raramente sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati�:
Gastrointestinali: �������������������������� nausea,
Epato-biliari: �������������������������������� Aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalità epatica o epatite
Muscolo-scheletrici: ��������������������� artralgia, mialgia,
Pelle: ������������������������������������������ angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito,
Sistema nervoso: ������������������������� vertigini, cefalea.
Con candesartan cilexetil sono stati riportati altri effetti collaterali che includono casi molto rari di neutropenia, leucopenia e agranulocitosi.
Parametri di laboratorio
In genere non ci sono state influenze clinicamente rilevanti di Blopress sui parametri di laboratorio routinari. Aumenti della S-GPT (S-ALAT) sono stati riportati con una frequenza leggermente superiore con Blopress che con placebo (1.3% vs 0.5%). Di solito non si richiede alcun monitoraggio routinario degli esami di laboratorio nei pazienti trattati con� Blopress. Comunque, in pazienti con insufficienza renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina
Sintomi
Sulla base delle considerazioni farmacologiche, la manifestazione principale da sovradosaggio dovrebbe essere� ipotensione sintomatica e vertigini. Nei rari casi�� di sovradosaggio (di fino a 672 mg di candesartan cilexetil), la guarigione del paziente avviene senza conseguenze.
Modalità di intervento in caso di sovradosaggio
Se dovesse insorgere ipotensione sintomatica, si dovrebbe istituire un trattamento sintomatico e monitorare le funzioni vitali. ll paziente dovrebbe essere posto in posizione supina con le gambe sollevate. Se questo non fosse sufficiente, il volume plasmatico dovrebbe� essere incrementato tramite infusione, per esempio, di soluzione salina isotonica. Farmaci simpaticomimetici possono essere somministrati nel caso in cui le misure summenzionate fossero insufficienti.
E’ improbabile che candesartan venga rimosso tramite emodialisi.
Categoria farmaco-terapeutica�: Antagonista Angiotensina II
� ATC�: C09CA
L’angiotensina II è l’ormone vasoattivo principale del sistema renina-angiotensina-aldosterone e gioca un ruolo nella fisiopatologia dell’ipertensione e di altre malattie cardiovascolari. Esso ha anche un ruolo nella patogenesi dell’ipertrofia e del danno d’organo. Gli effetti fisiologici maggiori dell’angiotensina II, come vasocostrizione, stimolazione di aldosterone, regolazione dell’equilibrio idrosalino e la stimolazione della crescita cellulare, sono mediati attraverso il recettore di tipo1 (AT1).
Blopress è un pro-farmaco per uso orale. E’ rapidamente convertito in� farmaco attivo, candesartan, per idrolisi dell’estere durante l’assorbimento dal tratto gastrointestinale. Candesartan è un antagonista del recettore dell’angiotensina II, selettivo per i recettori AT1, con stretta affinità di legame e lenta dissociazione dal recettore. Non ha attività agonista.
Candesartan non inibisce l’ACE, che converte l’angiotensina I in angiotensina II e degrada la bradichinina. Non c’è alcun effetto sull’ACE e nessun potenziamento della bradichinina o della sostanza P. Negli studi clinici controllati che hanno confrontato Blopress con gli ACE-inibitori, l’incidenza della tosse è stata più bassa nei pazienti trattati con Blopress. Candesartan non si lega o non blocca altri recettori ormonali o canali ionici che sono importanti nella regolazione cardiovascolare. L’antagonismo dei recettori (AT1) dell’angiotensina II si manifesta con aumenti dose correlati dei livelli plasmatici della renina, dei livelli di angiotensina I e angiotensina II, e con un decremento delle concentrazioni plasmatiche di aldosterone.
Nell’ipertensione, Blopress causa una riduzione dose-dipendente della pressione arteriosa, di lunga durata. L’azione antipertensiva è dovuta alla diminuzione delle resistenze periferiche sistemiche, senza aumenti riflessi nella frequenza� cardiaca. Non si sono osservati gravi o esagerati effetti� di ipotensione da prima dose o effetto “rebound” dopo la sospensione del trattamento.
Dopo somministrazione di una singola dose di Blopress, generalmente l’inizio dell’effetto antipertensivo insorge entro 2 ore. A seguito di� trattamento prolungato, la riduzione massima della pressione arteriosa con qualsiasi dosaggio si ottiene generalmente entro 4 settimane e si mantiene durante il trattamento a lungo termine. Blopress somministrato una volta al giorno causa una riduzione efficace ed omogenea della pressione arteriosa nell’arco delle 24 ore con una piccola differenza� nel rapporto valle/picco durante l’intervallo fra� dosi. Quando Blopress viene associato all’ idroclorotiazide, si ha una riduzione dei valori pressori di tipo additivo.� La somministrazione concomitante di Blopress con idroclorotiazide o amlodipina� è ben tollerata. Blopress è efficace, in egual misura, in tutti i pazienti a prescindere dall’età e dal sesso.
Blopress incrementa il flusso renale e non ha alcun effetto né incrementa il tasso di filtrazione glomerulare, riducendo nel contempo la resistenza vascolare renale e la frazione di filtrazione. In pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo II, il trattamento con Candesartan Cilexetil da 8 mg a 16 mg per 12 settimane non ha influenzato� negativamente il profilo glicolipidico.
Attualmente non esistono dati sugli effetti di Candesartan Cilexetil sulla morbilità e mortalità nei pazienti ipertesi.
Assorbimento e distribuzione
A seguito di somministrazione orale, candesartan cilexetil viene
convertito nel farmaco attivo candesartan. La� biodisponibilità assoluta è approssimativamente del 40% dopo somministrazione di una soluzione orale. La biodisponibilità relativa della formulazione in compresse confrontata con la stessa soluzione orale è approssimativamente del 34% con una variabilità molto piccola. La biodisponibilità assoluta stimata della compressa è quindi del 14%.� I valori medi di concentrazione al picco (Cmax) sono raggiunti in 3-4 ore dall’assunzione. Le concentrazioni sieriche di candesartan aumentano in modo lineare con l’incremento delle dosi nel range terapeutico. Nessuna differenza nella farmacocinetica di candesartan è stata osservata nei due sessi. L’area sotto la curva (AUC) non risulta influenzata dal cibo in maniera significativa.
Candesartan è altamente legato alle proteine plasmatiche (più del 99%). Il volume apparente di distribuzione è 0.1 l/kg.
Metabolismo ed eliminazione
Candesartan viene eliminato quasi interamente immodificato per via urinaria e biliare e solo in misura minore attraverso il metabolismo epatico. L’emivita terminale è di circa 9 ore. Non si osserva accumulo a seguito di dosi ripetute.
La clearance totale plasmatica di candesartan è circa 0.37 ml/min/kg, con una clearance renale di circa 0.19 ml/min/kg.� L’escrezione renale avviene sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva. A seguito di dose orale di� candesartan cilexetil marcato 14C, circa il 26% della dose è escreta nelle urine come candesartan e il 7% come metabolita inattivo, mentre circa il 56% della dose� si trova nelle feci come candesartan e il 10% come metabolita inattivo.
Farmacocinetica in popolazioni speciali
Negli anziani (età superiore ai 65 anni) sia la Cmax che la AUC di candesartan risultano aumentate circa del 50% e 80% rispettivamente, � in confronto ai soggetti giovani. Comunque, la risposta pressoria e l’incidenza di eventi avversi sono simili dopo la somministrazione di una stessa dose di Blopress nei pazienti giovani e anziani (vedi Paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”).
In pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato, la Cmax� e la AUC� di Candesartan durante somministrazioni ripetute sono aumentate rispettivamente di circa il 50% e 70%, ma il t½ non è stato alterato rispetto ai pazienti con una funzionalità renale normale. I corrispondenti cambiamenti in pazienti con insufficienza renale di grado severo sono stati invece di circa il 50% e 110%. Il t½ terminale di candesartan è stato approssimativamente raddoppiato in pazienti con insufficienza renale di grado severo. La farmacocinetica nei pazienti in� emodialisi è stata simile a quella dei pazenti con insufficienza renale di grado severo.
In pazienti con insufficienza epatica di grado lieve-moderato si è osservato un aumento pari al 23% nell’AUC di Candesartan (vedi paragrafo 4.2 “Posologia e modo di somministrazione”).
Non è stata osservata alcuna tossicità sistemica anomala o a livello degli organi bersaglio a dosi clinicamente rilevanti. In studi preclinici di sicurezza candesartan ha avuto effetti sui reni e sui parametri� eritrocitari a dosi elevate nei topi, ratti, cani e scimmie, causando una riduzione dei parametri dei globuli rossi (eritrociti, emoglobina, ematocrito).� Gli effetti sui reni (come nefrite interstiziale, distensione tubulare, basofilia tubulare�; aumentate concentrazioni plasmatiche di azotemia e creatinina) sono stati indotti da candesartan e potrebbero essere secondari all’effetto ipotensivo� che determina alterazioni della perfusione renale. Inoltre, candesartan ha indotto iperplasia/ipertrofia delle cellule juxtaglomerulari. E’ stato considerato che queste modificazioni possano essere state causate dall’azione farmacologica dicandesartan. Con dosi terapeutiche di candesartan nell’uomo, la suddetta iperplasia/ipertrofia delle cellule juxtaglomerulari non sembra avere alcuna rilevanza.
E’ stata osservata fetotossicità nella gravidanza avanzata (vedi paragrafo 4.6 Gravidanza ed Allattamento).
I dati di mutagenesi in vitro ed in vivo indicano che candesartan non esercita attività mutagenica o clastogenica in condizioni di uso clinico. Non sono stati osservati fenomeni di carcinogenicità
Calcio carbossimetilcellulosa, idrossipropilcellulosa, lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais,� macrogol, ossido di ferro rosso (E172)
Non pertinente
3 anni
Conservare a temperatura non superiore ai 30°C
Blister in polipropilene
Confezioni da 28 compresse in blister
Nessuna istruzione particolare.
Takeda Italia Farmaceutici SpA
Via� Elio Vittorini 129 - 00144 Roma
Blopress 16�mg compresse: 28 compresse ������������������� AIC N° 033451269/M
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16 dicembre 1997/29 Aprile 2002
- [Vedi Indice]
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Giugno 2002