BOTOX
Un flacone contiene: complesso di neurotossina di Clostridium Botulinum di tipo A (900 kD), 100 unità per flacone.
Una unità della tossina corrisponde alla dose letale media (DL50) del prodotto ricostituito iniettato per via intraperitoneale nel topo, in condizioni definite.
Tali unità sono specifiche di BOTOX e non sono applicabili ad altre preparazioni a base di tossina botulinica.
Per gli eccipienti, vedere il Paragrafo 6.1.
Polvere per soluzione iniettabile.
Muscolo |
Posologia Totale; Numero dei Siti di Iniezione |
Bicipite brachiale |
100 – 200 U; fino a 4 siti |
Flessore profondo delle dita |
15 - 50 U; 1-2 siti |
Flessore superficiale delle dita |
15 - 50 U; 1-2 siti |
Flessore radiale del carpo |
15 - 60 U; 1-2 siti |
Flessore ulnare del carpo Adduttore del pollice Flessore lungo del pollice |
10 - 50 U; 1-2 siti 20 U; 1-2 siti 20 U; 1-2 siti |
In studi clinici controllati e non controllati in aperto, dosi tra 200 e 240 U suddivise tra muscoli selezionati sono state utilizzate ad un certo ciclo di trattamento.
In studi clinici controllati, i pazienti venivano seguiti per 12 settimane dopo un singolo trattamento.
Miglioramenti del tono muscolare si osservavano entro 2 settimane e l’effetto maggiore era generalmente rilevato entro 4-6 settimane.
In uno studio aperto non controllato di proseguo, la maggior parte dei pazienti erano ri-trattati dopo un intervallo di 12-16 settimane, quando l’effetto sul tono muscolare stava diminuendo.
Questi pazienti ricevevano fino a 4 inoculi con una dose massima cumulativa di 960 U nelle 54 settimane. Se il medico lo ritiene appropriato, possono essere somministrate dosi ripetute, quando l’effetto del precedente inoculo va diminuendo. Il ri-trattamento non deve essere effettuato prima delle 12 settimane.
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Il grado ed il tipo di spasticità muscolare presente al momento del rinoculo può rendere necessario un aggiustamento posologico del BOTOX ed una variazione dei muscoli da trattare.
Deve essere utilizzata la più bassa dose efficace.
Per tutte le indicazioni
Nel caso di fallimento del trattamento dopo il primo ciclo di terapia, cioè di assenza, dopo un mese dall’iniezione, di un significativo miglioramento clinico rispetto all’inizio, è necessario svolgere le seguenti azioni:
Verifica clinica, che può comprendere un esame elettromiografico in contesto specialistico, dell’azione della tossina sul(i) muscolo(i) iniettato(i);
Analisi delle cause del fallimento, ad es. una cattiva scelta dei muscoli da iniettare, una dose insufficiente, una tecnica d’iniezione errata, la comparsa di una contrattura fissa, muscoli antagonisti troppo deboli, la formazione di anticorpi neutralizzanti la tossina;
Rivalutazione dell’appropriatezza del trattamento con tossina botulinica di tipo A;
In assenza di effetti indesiderati secondari al primo ciclo di trattamento, istituire un secondo ciclo di trattamento nel modo seguente: i) aggiustare la dose, tenendo in considerazione l’analisi del precedente fallimento della terapia; ii) fare uso di tecnica EMG; e iii) osservare un intervallo di tre mesi fra i� due cicli successivi di terapia.
Nel caso di fallimento della terapia o della diminuzione dell’effetto dopo la ripetizione delle iniezioni, devono essere impiegati metodi di terapia alternativi.
BOTOX è controindicato a) in soggetti con ipersensibilità accertata al complesso di neurotossina diClostridium Botulinum di tipo A (900 kD),o ad uno qualsiasi degli eccipienti della formulazione; b) in presenza di miastenia grave o della Sindrome di Eaton Lambert.
Prima di somministrare BOTOX è necessario essere a conoscenza della relativa anatomia normale dell’area interessata e di qualsiasi situazione anatomica anormale dovuta a precedenti interventi chirurgici. Non devono essere superate le dosi e le frequenze raccomandate per le somministrazioni di BOTOX.
Dopo somministrazione di BOTOX, molto raramente si può verificare una reazione anafilattica. E’ quindi necessario avere a disposizione epinefrina (adrenalina) e altre misure appropriate nel caso di�� reazioni anafilattiche. Vedere il punto 4.8c) per ulteriori informazioni.
Dopo il trattamento con tossina botulinica di tipo A sono stati riportati casi rari spontanei di decessi, talvolta associati a disfagia, polmonite e/o altre debolezze significative.
I pazienti o coloro che li assistono devono essere avvisati di richiedere immediato soccorso nel caso di comparsa di disturbi della deglutizione, della parola o della respirazione.
Fluttuazioni cliniche durante l’uso ripetuto di BOTOX (come con tutte le tossine botuliniche) possono essere dovute a differenti procedure di ricostituzione del flacone, ad intervalli di inoculo, ai muscoli iniettati ed a piccoli differenti valori di potenza dati dal test biologico utilizzato.
La somministrazione di dosi troppo frequenti o eccessive può determinare la� formazione di anticorpi, che a loro volta possono provocare una resistenza al trattamento.
Come per ogni trattamento che può consentire a pazienti che in precedenza conducevano una vita sedentaria di riprendere le loro attività, è necessario avvertire il paziente sedentario di riprendere la propria attività in modo graduale.
E’ necessario usare cautela quando si usa BOTOX in presenza di un’infiammazione in corrispondenza del(i) sito(i) prescelto(i) per l’iniezione o quando si osservi un’eccessiva debolezza o atrofia nel muscolo bersaglio. Deve essere adottata cautela anche quando si usa BOTOX per il trattamento di pazienti con sclerosi amiotrofica laterale o con disturbi che producono una disfunzione neuromuscolare periferica.
BOTOX contiene albumina di siero umano. Quando si somministrano prodotti medicinali derivati da sangue o plasma umano, non si può escludere del tutto la trasmissione di agenti infettivi. Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi, devono essere effettuati controlli rigorosi nella selezione dei donatori e delle donazioni. Inoltre, opportune procedure di inattivazione del virus devono essere incluse nel processo di produzione.
Blefarospasmo
La riduzione dell’ammiccamento causata dall’iniezione di BOTOX nel muscolo orbicolare può portare a esposizione della cornea. E’ opportuno effettuare un esame accurato della sensibilità corneale in occhi precedentemente operati, evitare la somministrazione dell’iniezione nell’area della palpebra inferiore per evitare ectropion, ed adottare un efficace trattamento preventivo di qualsiasi patologia epiteliale. Ciò può richiedere l’uso di colliri, pomate oftalmiche, lenti a contatto terapeutiche morbide, o chiusura della palpebra tramite bendaggio o altri mezzi.
Facilmente si può avere ecchimosi nei tessuti molli della palpebra. Questa può essere prevenuta comprimendo delicatamente il sito d’iniezione immediatamente dopo l’iniezione stessa.
A causa dell’attività anticolinergica della tossina botulinica, è necessario adottare particolare cautela nel trattamento di pazienti a rischio di glaucoma ad angolo chiuso.
Distonia cervicale
I pazienti con distonia cervicale devono essere informati della possibilità di presentare disfagia che può essere di grado molto lieve, ma anche di grado severo. Conseguentemente alla disfagia esiste la possibilità di aspirazione, dispnea e qualche volta la necessità di ricorrere all’alimentazione mediante sonda. In casi rari è stata riportata disfagia seguita da polmonite da aspirazione e morte. La disfagia può persistere fino a 2-3 settimane dopo l’iniezione, ma è stata descritta anche della durata fino a 5 mesi dopo l’iniezione.
La limitazione della dose iniettata nel muscolo sternocleidomastoideo ad una dose inferiore a 100 U può ridurre la comparsa di disfagia. I pazienti con una massa muscolare del collo di dimensione minore o i pazienti che ricevono iniezioni nel muscolo sternocleidomastoideo di entrambi i lati sono stati descritti come a maggiore rischio di presentare disfagia. La disfagia è da attribuirsi alla diffusione della tossina nella muscolatura dell’esofago.
Spasticità focale associata alla paralisi cerebrale infantile e spasticità della mano e del polo in pazienti adulti� post ictus cerebraleBOTOX� è un trattamento per la spasticità focale studiato solamente in associazione con altri regimi di cura standard, e non è da intendersi quale sostituto per tali modalità di terapia. Non è probabile che BOTOX risulti efficace per migliorare l’arco di movimento in un’articolazione affetta da contrattura fissa.
In teoria, l’effetto della tossina botulinica può essere potenziato dagli antibiotici aminoglicosidici o dalla spectinomicina, o da altri farmaci che interferiscono con la trasmissione neuromuscolare (ad es. miorilassanti di tipo turbocurarinico).
Non sono stati condotti test specifici per stabilire la possibilità di un’interazione clinica con altri medicinali. Non sono state riportate interazioni di importanza clinica.
Gravidanza
Non ci sono dati adeguati sull’uso della tossina botulinica di tipo A nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti in animali hanno dimostrato tossicità per la riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per la specie umana non è noto. BOTOX non deve essere usato in gravidanza se non nei casi di evidente necessità.
Allattamento
Non esistono informazioni circa l’eliminazione di BOTOX nel latte. E’ sconsigliato l’uso di BOTOX durante l’allattamento.
Gli effetti di BOTOX sulla capacità di guidare o usare macchine possono essere valutati solamente dopo il trattamento.
a)���������� Generali
Sulla base di dati derivanti da� uno studio clinico controllato, è prevedibile che i pazienti riportino effetti avversi dopo trattamento con BOTOX in misura del 35% per il blefarospasmo, del 28% per la distonia cervicale e del 17% per la paralisi cerebrale infantile� Negli studi clinci, il 16% dei pazienti trattati con BOTOX nella spasticità focale degli arti superiori associati con ictus cerebrale riportavano una reazione avversa.
In genere, le reazioni avverse si verificano entro i primi giorni dopo l’iniezione e sono di natura transitoria.
La debolezza muscolare localizzata rappresenta l’effetto farmacologico atteso della tossina botulinica.
Come è da attendersi per qualsiasi procedura di iniezione intramuscolare,� al punto di inoculo possono associarsi dolore localizzato, irritazione e/o ecchimosi.
Sono state riportate anche febbre e sindrome influenzale dopo inoculi di tossina botulinica.
b)���������� Reazioni avverse - frequenza per indicazione
Viene indicata di seguito, sulla base dell’esperienza clinica,� la frequenza di reazioni avverse per indicazione.
La frequenza è definita nel seguente modo:
Molto comune (> 1/10)
Comune (> 1/100, < 1/10)
Non comune (> 1/100, < 1/100)
Rara (> 1/10.000, < 1/1.000)
Molto rara (< 1/10.000)
Blefarospasmo/Spasmo emifacciale
Molto comune:�������������������� Ptosi.
Comune:����������������������������� Cheratite puntata superficiale, lagoftalmo, occhio secco, irritazione, fotofobia, lacrimazione.
Non comune:���������������������� Cheratite, ectropion, diplopia, vertigini, rash cutaneo diffuso/dermatite, entropion, debolezza nel viso, calo del viso, stanchezza, disturbi visivi, offuscamento della vista.
Rara:���������������������������������� Gonfiore della palpebra.
Molto rara:������������������������� Glaucoma ad angolo chiuso, ulcerazione della cornea.
Distonia cervicale
Molto comune:�������������������� Disfagia (vedere punto c), di seguito), debolezza localizzata, dolore.
Comune:����������������������������� Vertigini, ipertonia, intorpidimento, debolezza generale, fiacca, sintomi di tipo influenzale, malessere, secchezza delle fauci, nausea, cefalea, rigidità, infiammazione, rinite, infezione delle prime vie aeree.
Rara:���������������������������������� Dispnea, diplopia, febbre, ptosi, alterazione della voce.
Paralisi cerebrale infantile
Molto comune:�������������������� Infezione virale, infezione dell’orecchio.
Comune:����������������������������� Mialgia, debolezza muscolare, incontinenza urinaria, sonnolenza, anomalie nell’andatura, malessere, rash, formicolio.
Spasticità focale dell’arto superiore associata all’ictus cerebrale
Comune:����������������������������� ecchimosi/purpura/emorragia punto di inoculo, dolore alle braccia, debolezza muscolare, ipertonia, bruciore al punto di inoculo.
� Non comune:���������������������� febbre, sindrome influenzale, artralgia, astenia, iperestesia, dolore, dermatite, cefalea, malessere, nausea, prurito, rash, borsite,� ipersensibilità al punto di inoculo, parestesia, ipotensione posturale, amnesia, parestesia circumorale, depressione, insonnia, edema periferico, vertigine (alcune delle reazioni avverse non comuni postrebbero essere correlate alla patologia).
Ulteriori informazioni
La disfagia varia di grado da lieve a grave, con il potenziale di aspirazione, che occasionalmente può richiedere l’intervento di un medico. Vedere Paragrafo 4.4, Speciali Avvertenze e Speciali Precauzioni d’Uso.
Dopo il trattamento con tossina botulinica di tipo A sono stati riportati casi rari spontanei di decessi, talvolta associati a disfagia, polmonite e/o altre debolezze significative.
Dalla� immissione in commercio del prodotto, raramente sono stati descritti� le seguenti reazioni: rash cutaneo (compreso eritema multiforme, orticaria e eruzione tipo psoriasi), prurito e reazioni allergiche.
Raramente sono stati riportati�� anche casi di effetti avversi che interessavano l’apparato cardiovascolare, fra cui aritmie e infarto del miocardio, alcuni dei quali ad esito fatale. Alcuni di tali pazienti presentavano dei fattori di rischio, fra cui malattie cardiovascolari.
E’ stato riportato un caso di reazione anafilattica dopo� inoculo di BOTOX.
E’ stato descritto un caso di neuropatia periferica in un maschio adulto di grande dimensione corporea dopo la somministrazione di quattro serie di iniezioni di BOTOX, per una quantità complessiva di 1800 U (per spasmo e dolore intenso del collo e del dorso) in un arco di 11 settimane.
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Il glaucoma ad angolo chiuso è stato riportato molto raramente dopo il trattamento con tossina botulinica per blefarospasmo.
Una donna ha sviluppato disturbi del plesso brachiale due giorni dopo la somministrazione di 120 Unità di BOTOX per il trattamento di distonia cervicale, con guarigione dopo cinque mesi.
Non sono stati riferiti casi di tossicità sistemica derivante da iniezione accidentale di BOTOX. Non sono noti casi di ingestione orale di BOTOX. I segni di sovradosaggio non sono evidenti immediatamente dopo l’iniezione. Nel caso di iniezione o ingestione accidentale, il paziente deve essere osservato clinicamente per vari giorni per eventuali segni o sintomi di debolezza sistemica o paralisi muscolare.
Per i pazienti che si presentano con sintomi di intossicazione da tossina botulinica di tipo A (debolezza generale, ptosi, diplopia, disturbi della deglutizione e della parola, o paresi dei muscoli respiratori) deve essere considerato il ricovero in ospedale.
Con l’aumento della dose, si verifica paralisi muscolare generale e profonda. Quando vengono interessate le muscolatura dell’orofaringe e dell’esofago, ne può seguire polmonite da aspirazione. Nel caso di paralisi dei muscoli respiratori, si renderà necessario il ricorso all’intubazione e alla respirazione assistita, fino alla guarigione.
Classe ATC M03A X01.
Il complesso della neurotossina delClostridium Botulinum di Tipo A blocca il rilascio periferico dell’acetilcolina a livello delle terminazioni nervose colinergiche presinaptiche interrompendo la liberazione di SNAP-25, una proteina che integra il successo della raccolta e del rilascio di acetilcolina dalle vescicole situate nelle terminazioni nervose.
Dopo l’iniezione si realizza un’iniziale rapido legame a elevata affinità della tossina a specifici recettori sulla superficie della cellula. Questo è seguito dal trasferimento della tossina attraverso la membrana plasmatica per endocitosi mediata da recettori. Infine, la tossina viene rilasciata nel citosol. Quest’ultimo processo è accompagnato da una progressiva diminuzione del rilascio di acetilcolina, e si manifestano i segni clinici entro 2-3 giorni con un effetto massimo osservabile entro 5-6 settimane dopo l’iniezione.
Il recupero avviene normalmente entro 12 settimane dopo l’iniezione in quanto le terminazioni nervose si rigenerano e si ricollegano con le placche terminali.
Il complesso neurotossinico nel BOTOX deriva da un nuova banca di cellule madre (Master Cell Bank). Studi clinici effettuati negli adulti hanno dimostrato nel range di dosaggio la similare efficacia della nuova preparazione di BOTOX a quella già disponibile.
Con la nuova preparazione non sono stati condotti studi clinici nei bambini.
Caratteristiche generali del principio attivo:
Studi di distribuzione eseguiti in ratti hanno indicato una lenta diffusione muscolare del complesso della neurotossina 125I-botulinica di tipo A nel muscolo gastrocnemio dopo l’iniezione, seguita da un rapido metabolismo sistemico e eliminazione nell’urina. La quantità di materiale radiomarcato nel muscolo è diminuita con un’emivita di circa 10 ore. Nel sito d’inoculo la radioattività è risultata legata a molecole proteiche di grandi dimensioni, mentre nel plasma essa è risultata legata a molecole di dimensioni piccole, a suggerimento di un rapido metabolismo sistemico del substrato. Entro 24 ore dalla somministrazione, il 60% della radioattività� veniva eliminata nelle urine. Probabilmente la tossina viene metabolizzata dalle proteasi e le componenti molecolari vengono riciclate mediante le normali vie metaboliche.
A causa della natura del prodotto, non sono stati eseguiti i classici studi sull’assorbimento, la distribuzione, la biotrasformazione e l’eliminazione del principio attivo.
Caratteristiche nei pazienti:
Si ritiene che dosi terapeutiche di BOTOX provochino una scarsa distribuzione sistemica. Studi clinici eseguiti con tecniche elettromiografiche a fibra singola hanno dimostrato l’aumento di attività elettrofisiologica neuromuscolare in muscoli distanti dal sito d’iniezione, non accompagnato da alcun segno o sintomo clinico.
Studi sulla riproduzione
Sottoponendo topi , ratti e coniglie gravide a iniezioni intramuscolari di BOTOX nel periodo dell’organogenesi,� il Livello di Nessun Effetto Avverso Osservabile (NOAEL) sullo sviluppo era 4, 1 e 0,125 U/Kg, rispettivamente.
Dosi più alte erano associate con la riduzione del peso corporeo fetale e/o ritardata ossificazione e nei conigli venivano osservati aborti.
Altri studi
Oltre agli studi di tossicologia per la riproduzione, sono stati eseguiti i seguenti studi preclinici di sicurezza per BOTOX: tossicità acuta, tossicità dopo somministrazione ripetuta, tolleranza locale, mutagenicità, antigenicità, compatibilità col sangue umano. Tali studi non hanno evidenziato rischi particolari per la specie umana� ai livelli di dosi clinicamente rilevanti.
La dose massima raccomandata relativa ad una sessione di trattamento è 300 U (corrispondente a 6 U/Kg in una persona di 50 Kg). La DL50� intramuscolare pubblicata, nelle scimmie giovani è 39 U/Kg.
Albumina sierica umana
Cloruro di sodio
In assenza di studi di incompatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali.
Flacone chiuso:����� Due anni
Flacone ricostituito:�� Quattro ore
Flacone chiuso: Conservarea 2°C-8°C (in frigorifero), o in congelatore alla temperatura di -5°C o inferiore.
Flacone ricostituito: Conservare a 2°C-8°C.
Flacone di vetro incolore di Tipo I, capacità nominale di 10 ml, dotato di un tappino in gomma e sigillo di alluminio a prova di manomissione.
E’ buona pratica effettuare la ricostituzione del flacone e la preparazione della siringa sopra della carta assorbente plastificata , in modo da raccogliere eventuale prodotto versato. Ricostituire BOTOX con normale soluzione fisiologica sterile senza conservanti(cloruro di sodio allo 0,9% per uso iniettabile). Deve essere prelevata con una siringa una quantità appropriata di diluente (vedere la tavola di diluizione che segue).
Quantità di diluente aggiunto (cloruro di sodio allo 0,9%per uso iniettabile) |
Dose risultante (Unità per 0,1 ml) |
0,5 ml |
20,0 U |
1,0 ml |
10,0 U |
2,0 ml |
5,0 U |
4,0 ml |
2,5 U |
8,0 ml |
1,25 U |
Poiché BOTOX viene denaturato da effervescenza o da agitazioni vigorose, il diluente deve essere iniettato lentamente dentro il flacone. Gettare il flacone se la forza del suo vuoto non è tale da attirare il diluente dentro il flacone stesso. Il BOTOX ricostituito deve essere una soluzione limpida incolore o di colore giallo chiaro, senza depositi. La soluzione ricostituita deve essere visualmente controllata prima dell’uso per la limpidezza e l’assenza di particelle. Una volta ricostituito, BOTOX può essere conservato in frigorifero (2-8°C) fino a 4 ore prima dell’uso.� Questo prodotto è solo per uso singolo ed� eventuale soluzione residua non utilizzata deve essere scartata.
Per sicurezza, i flaconi non utilizzati devono essere ricostituiti con una modesta quantità di acqua e quindi passati in autoclave. Eventuali flaconi non utilizzati, siringhe, e materiale versato devono essere decontaminati in autoclave, oppure eventuale BOTOX residuo deve essere reso inattivo con l’uso di una soluzione di ipoclorito di sodio (0,5%) per 5 minuti.
Allergan Pharmaceuticals (Ireland) Ltd
Castlebar Road
Westport
County Mayo
Irlanda
Rappresentante per la vendita in Italia:
Allergan SpA, Via Salvatore Quasimodo no. 134/138, Roma
A.I.C. N.° 034883013/M
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4 Agosto 2000
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Luglio 2002