Bromazepam ���������� ����������� ����������� 2,5 mg.
Gocce orali, soluzione.
- [Vedi Indice]
Disturbi emotivi. Stati di tensione e di ansia, senso di
insicurezza e paure immotivate anche accompagnate da
manifestazioni depressive, nervosismo, agitazione,
difficoltà di contatto ed insonnia. Disturbi psicosomatici
e funzionali dell’apparato cardiovascolare e respiratorio,
dell’apparato gastro-intestinale, dell’apparato
genito-urinario, cefalea da tensione. Reazioni emotive ad una
malattia organica cronica.�
Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo
è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave
disagio.
�
Per la variabilità delle risposte individuali la
posologia va regolata caso per caso.� In media da 1,5� a 3 mg 2-3
volte al giorno che corrispondono a 15 -30 gocce 2 - 3 volte al
giorno.
Il trattamento dovrebbe essere il più breve possibile.
Il paziente dovrebbe essere rivalutato regolarmente e la
necessità di� un trattamento continuato dovrebbe essere
valutata attentamente, particolarmente se il paziente è
senza sintomi. La durata complessiva del trattamento,
generalmente, non dovrebbe superare le 8 – 12 settimane,
compreso un periodo di sospensione graduale.
In determinati casi, può essere necessaria
l’estensione oltre il periodo massimo di trattamento; in
tal caso, ciò non dovrebbe avvenire senza rivalutazione
della condizione del paziente.
�
Miastenia gravis. Ipersensibilità alle benzodiazepine.
ipersensibilità accertata al bromazepam o a qualcuno degli
eccipienti. Grave insufficienza respiratoria. Grave insufficienza
epatica. Sindrome da apnea notturna. Primo trimestre di
gravidanza, allattamento (V. par. 4.6).
�
Tolleranza�����
Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle
benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per
alcune settimane.������
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine può condurre allo
sviluppo di dipendenza fisica o psichica da questi farmaci. Il
rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del
trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di
abuso di droga o alcool. Una volta che la dipendenza fisica
è sviluppata, il termine brusco del trattamento
sarà accompagnato dai sintomi da astinenza. Questi possono
consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione,
irrequietezza, confusione e irritabilità. Nei casi gravi
possono manifestarsi i seguenti sintomi : derealizzazione,
depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio
delle estremità, ipersensibilità alla luce, al
rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.
Insonnia ed ansia di rimbalzo : all’interruzione del
trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in
cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con
benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere
accompagnata da altre reazioni compresi cambiamenti di umore,
ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il
rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore
dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di
effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
Durata del trattamento
La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve
possibile (vedere “Posologia e modo di
somministrazione”) a seconda dell’indicazione : nel
caso dell’ansia, non dovrebbe superare le otto-dodici
settimane compreso un periodo di sospensione graduale.
L’estensione della terapia oltre questi periodi non
dovrebbe avvenire senza rivalutazione della situazione clinica.
Può essere utile informare il paziente quando il
trattamento è iniziato che esso sarà di durata
limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere
diminuito progressivamente.
Inoltre è importante che il paziente sia informato
della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando
quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero
accadere alla sospensione del medicinale.
Ci sono elementi per prevedere che, nel caso di benzodiazepine
con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono
diventare manifesti all’interno dell’intervallo di
somministrazione tra una dose e l’altra, particolarmente
per dosaggi elevati.
Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione,
è importante avvisare il paziente che è
sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina
con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi
sintomi da astinenza.
Amnesia
Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda.
Ciò accade più spesso parecchie ore dopo
l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio
ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno
ininterrotto di 7-8 ore (vedere “Effetti
indesiderati”).
Reazioni psichiatriche e paradosse
Quando si usano benzodiazepine è noto che possano
accadere reazioni come irrequietezza, agitazione,
irritabilità, aggressività, delusione, collera,
incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se
ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale dovrebbe
essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei
bambini e negli anziani.
Gruppi specifici di pazienti
Le benzodiazepine non dovrebbero essere date ai bambini senza
valutazione attenta dell’effettiva necessità del
trattamento; la durata del trattamento deve essere la più
breve possibile. Gli anziani dovrebbero assumere una dose ridotta
(vedere “Posologia e modo di somministrazione”).
Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i
pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del
rischio di depressione respiratoria.
Le benzodiazepine non sono indicate nei pazienti con grave
insufficienza epatica in quanto possono precipitare
l’encefalopatia. Le benzodiazepine non sono consigliate per
il trattamento primario della malattia psicotica. Le
benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare
la depressione o l’ansia connessa con la depressione (il
suicidio può essere precipitato in tali pazienti). Le
benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in
pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.
�
L’assunzione concomitante con alcool va evitata.
L’effetto sedativo può essere aumentato quando il�
medicinale è assunto congiuntamente ad alcool. Ciò
influenza negativamente la capacità di guidare o di usare
macchinari. Associazione con i deprimenti del SNC :
l’effetto depressivo centrale può essere accresciuto
nei casi di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici),
ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici
narcotici, antiepilettici, anestetici e antistaminici sedativi.
Nel caso degli analgesici narcotici può avvenire aumento
dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza
psichica.
Composti che inibiscono determinati enzimi epatici
(specialmente citocromo P450) possono aumentare
l’attività delle benzodiazepine che sono
metabolizzate soltanto per coniugazione.
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Se il prodotto viene prescritto ad una donna in età
fertile, ella deve mettersi in contatto con il� proprio medico,
sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere
incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale
(vedere “Controindicazioni”) ; se, per gravi motivi
medici, il prodotto è somministrato durante l’ultimo
periodo di gravidanza, o durante il travaglio a dosi elevate,
possono verificarsi effetti sul neonato quali ipotermia, ipotonia
e moderata depressione respiratoria dovuti all’azione
farmacologica del farmaco. Inoltre, neonati nati da madri che
hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi
avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e
possono presentare un certo rischio per sviluppare i sintomi da
astinenza nel periodo postnatale. Poiché le benzodiazepine
sono escrete nel latte materno, esse non dovrebbero essere
somministrare alle madri che allattano al seno ( vedere
“Controindicazioni”).
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La sedazione, o l’amnesia, l’alterazione della
concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare
negativamente la capacità di guidare e utilizzare
macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente,
la probabilità che la vigilanza sia alterata può
essere aumentata (vedere “Interazioni”).
�
Sonnolenza, ottundimento delle emozioni, riduzione della
vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini,
diminuzione del tono muscolare, atassia, visione doppia. Questi
fenomeni si presentano principalmente all’inizio della
terapia e solitamente scompaiono con le successive
somministrazioni. Sono state segnalate occasionalmente altre
reazioni avverse che comprendono: disturbi gastrointestinali,
cambiamenti nella libido e reazioni a carico della cute
Amnesia
Amnesia� anterograda può avvenire anche ai dosaggi
terapeutici, il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli
effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del
comportamento (vedere “Speciali avvertenze e precauzioni
per l’uso”).
Depressione
Durante l’uso di benzodiazepine può essere
smascherato uno stato depressivo preesistente. Le benzodiazepine
o i composti benzodiazepinosimili possono causare reazioni come :
irrequietezza, agitazione, irritabilità,
aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni,
psicosi, alterazioni del comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Sono più
probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza
L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche)
può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la
sospensione della terapia può provocare fenomeni di
rimbalzo o da astinenza (vedere “Speciali avvertenze e
precauzioni per l’uso”). Può verificarsi
dipendenza psichica. E’ stato segnalato abuso di
benzodiazepine.
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Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non
dovrebbe presentare rischio per la vita, a meno che non vi sia
l’assunzione concomitante di altri deprimenti del SNC
(incluso l’alcool). Nel trattamento dell’iperdosaggio
di qualsiasi farmaco, dovrebbe essere considerata la
possibilità che siano state assunte contemporaneamente
altre sostanze. A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine
per uso orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro
un’ora) se il paziente è cosciente o intrapreso il
lavaggio gastrico con protezione delle vie respiratorie se il
paziente è privo di conoscenza. Se non si osserva
miglioramento con lo svuotamento dello stomaco, dovrebbe essere
somministrato carbone attivo per ridurre l’assorbimento.
Attenzione speciale dovrebbe essere prestata alle funzioni
respiratorie e cardiovascolari nella terapia d’urgenza.
L’iperdosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente
con vario grado di depressione del sistema nervoso centrale che
varia dall’obnubilamento al coma. Nei casi lievi, i sintomi
includono obnubilamento, confusione mentale e letargia. Nei casi
più gravi, i sintomi possono includere atassia, ipotonia,
ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto
raramente morte. Il “Flumazenil” può essere
utile come antidoto.
�
Bromazepam presenta le proprietà farmacologiche
caratteristiche dei tranquillanti benzodiazepinici. In
particolare negli animali da laboratorio esplica effetti
addomesticanti, miorilassanti, anticonvulsivi e decondizionanti
che risultano, in rapporto a quelli del clordiazepossido,
rispettivamente all’incirca pari a 4, 10 e 16 volte
superiori.
Bromazepam attua un pronto controllo degli squilibri
emozionali (stati di tensione, ansia, associati o meno a
depressione) e di conseguenza la normalizzazione delle turbe
viscerali e genericamente somatiche che trovano una loro genesi
o, comunque una concausa scatenante o aggravante, in una
perturbazione dell’equilibrio psico-emotivo del
soggetto.
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Bromazepam è ben assorbito dopo somministrazione ed il
picco plasmatico, pari a circa 100 ng/ml, è raggiunto dopo
un’ora dalla somministrazione di 6 mg. Nel fegato esso
viene metabolizzato a 4 composti, uno solo dei quali. Il
3-idrossibromazepam, risulta dotato di attività
farmacologica. L’eliminazione prevalentemente renale (70%)
avviene secondo una cinetica lineare, con un tempo di emivita
pari a circa 20, 1 ore, sia per il bromazepam che per il
3-idrossibromazepam. Il legame con le proteine plasmatiche
è pari al 70%.
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La DL50 nel topo è pari a 2000 mg/Kg
p.o.
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Acqua depurata; aromi misti di frutta; disodio edetato;
glicole propilenico; saccarina sodica.
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Non sono stati rilevati fenomeni di
incompatibilità.
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36 Mesi
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Il farmaco si conserva nelle normali condizioni
ambientali
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Flaconcino di vetro di tipo III con contagocce
inserito in astuccio di cartone.
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Nessuna
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GNR Spa - Via Europa, 35 - 20053 Muggiò
(MI)
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BROMAZEPAM GNR 2,5 mg/ml gocce orali, soluzione
– flacone 20 ml con contagocce –
AIC n. 034422016/G
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1 giugno 2001
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