Compresse per uso orale.
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Galattorrea con o senza amenorrea: post partum
(Chiari-Frommel), idiopatica (Argonz- del Castillo), tumorale
(Forbes Albright), da farmaci (psicotropi, contraccettivi).
Amenorrea prolattino-dipendente senza galattorrea.
Infertilità iperprolattinemica. Disfunzioni del ciclo
mestruale (sindrome premestruale, fase luteinica breve).
Ipogonadismo maschile prolattino-dipendente. Acromegalia: il
trattamento di prima istanza di questa affezione è quello
chirurgico o radioterapico. Bromocriptina DOROM è un utile
adiuvante di tali trattamenti oppure, in casi particolari,
può essere usata indipendentemente da essi.
Morbo di Parkinson, idiopatico ed arteriosclerotico:
Bromocriptina DOROM è particolarmente utile in pazienti
che mostrano una decrescente risposta terapeutica alla L-DOPA ed
in casi dove la levodopaterapia è inficiata dalla comparsa
di fenomeni "on-off". L'associazione con L-DOPA ottiene un
incremento degli effetti antiparkinsoniani, il che permette un
ridotto dosaggio di entrambi i farmaci. Bromocriptina DOROM
può essere data da sola in casi iniziali o lievi di morbo
di Parkinson e può anche essere associata ad
anticolinergici e/o ad altri farmaci antiparkinsoniani.
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Il farmaco andrebbe sempre preso al momento dei
pasti.
Galattorrea e/o amenorrea prolattino-dipendente,
infertilità iperprolattinemica: ½ compressa tre
volte al giorno; se questa posologia si dimostra insufficiente,
aumentare gradualmente a 1 compressa due-tre volte al giorno, ai
pasti. Proseguire il trattamento fini alla completa scomparsa
della secrezione mammaria e, se coesiste amenorrea, fino al
ritorno alla normalità del ciclo mestruale. Se necessario,
il trattamento può essere continuato per parecchi cicli
mestruali onde evitare recidive.
Disfunzioni del ciclo mestruale:
-����� sindrome pre-mestruale: iniziare il 14°
giorno del ciclo con ½ compressa al giorno, aumentando poi
gradualmente di ½ compressa al giorno raggiungendo la dose
di 1 compressa due volte al giorno da mantenersi fino alla
comparsa del flusso mestruale.
-����� fase luteinica breve: ½ compressa tre
volte al giorno aumentando poi gradualmente ad 1 compressa due
volte al giorno, ai pasti, fino al ripristino di una fase
luteinica normale.
Ipogonadismo maschile: ½ compressa tre volte al
giorno, aumentando gradualmente fino ad 1 compressa tre volte al
giorno, per 2-3 mesi.
Acromegalia: iniziare con 1 compressa al giorno,
aumentare gradualmente il dosaggio entro 1-2 settimane, fino a 4-8
compresse, in relazione alla richiesta individuale, alla
risposta clinica e alla tolleranza. Il dosaggio giornaliero dovrebbe
essere ripartito in 4 dosi singole uguali.
Morbo di Parkinson: gli effetti antiparkinsoniani si
possono ottenere con dosi basse, da 10 a 15 mg al giorno. Comunque,
la dose terapeuticamente efficace, quando Bromocriptina DOROM
è data da sola, è abitualmente superiore (30 mg o più al
giorno).
Se Bromocriptina DOROM viene data in associazione con L-DOPA,
con o senza inibitore della dopa-decarbossilasi, possono bastare
dosi inferiori. La dose iniziale raccomandata è di 2,5 mg 2
volte al giorno (ai pasti) per una settimana. Gli aumenti di
dosaggio devono essere piccoli e regolari, normalmente non superiori a
5 mg ogni 2-3 giorni nella fase iniziale del trattamento; in
seguito aumenti ulteriori di dosaggio possono essere fatti con
gradualità, di non oltre 10 mg per volta, in relazione alla risposta
terapeutica ed alla tolleranza. Ogni riduzione di dosaggio di L-DOPA
dovrebbe essere graduale, fino ad ottenere l'effetto ottimale; in certi
casi la L-DOPA può essere totalmente soppressa.
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Gravidanza accertata o presunta.
Per i criteri da seguire durante la gravidanza e in pazienti
con acromegalia e/o adenoma ipofisario, vedi "Speciali avvertenze
e precauzioni per l'uso".
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Il trattamento deve essere effettuato sotto controllo medico
comprendente il dosaggio ormonale e la visita ginecologica. Come
detta la buona prassi medica, tutte le donne riceventi
continuativamente Bromocriptina DOROM per più di 6 mesi,
dovrebbero avere regolari controlli ginecologici ad intervalli
annuali se la donna è in pre-menopausa, ogni 6 mesi se
è in menopausa (citologia cervicale e, se è
possibile endometriale).
Nei soggetti con galattorrea, amenorrea prolattino-dipendente,
disturbi mestruali o acromegalia, il trattamento con
Bromocriptina DOROM può eliminare la sterilità
preesistente. Le donne, quindi, che potrebbero così
diventare feconde, ma che non desiderano la gravidanza,
dovrebbero adottare un metodo di contraccezione meccanica. Prima
di iniziare il trattamento con Bromocriptina DOROM, la causa
della sterilità deve essere definita.
La gravidanza deve essere evitata se viene posta la diagnosi
di adenoma ipofisario. Un marcato allargamento della sella
turcica o un difetto del campo visivo richiede in prima istanza
il trattamento chirurgico e/o radioterapico. Bromocriptina DOROM
è indicata solo se tali misure hanno fallito.
In assenza di adenoma ipofisario e se la paziente è
ansiosa di concepire, Bromocriptina DOROM andrebbe sospesa il
più presto possibile dopo il concepimento (diagnosi
precoce di gravidanza con test immunologico), poiché le
conoscenze sui possibili effetti del farmaco sull'evoluzione
della gravidanza e sul feto umano sono tuttora incomplete. In
casi di gravidanza accertata, come misura precauzionale, i
possibili effetti negativi di un fatto patologico ipofisario
associato con la gravidanza andrebbero ricercati con
regolarità, ad esempio investigando il campo visivo.
In pazienti acromegalici sono state fatte sporadiche
segnalazioni di emorragie gastrointestinali, sia in quelli
trattati con bromocriptina che in quelli sottoposti a un
trattamento diverso o a nessun medicamento. Finché non
siano disponibili ulteriori dati, perciò, gli acromegalici
con anamnesi di ulcera peptica o di ulcera peptica in atto,
dovrebbero preferibilmente ricevere un trattamento alternativo.
Se Bromocriptina DOROM deve essere necessariamente impiegata in
tali pazienti, essi vanno invitati a segnalare prontamente ogni
reazione gastrointestinale.
E' richiesta cautela quando Bromocriptina DOROM viene
somministrata ad alte dosi a pazienti parkinsoniani con anamnesi
di disturbi psicotici, gravi affezioni cardiovascolari, ulcera
peptica od emorragie gastroenteriche. Tra i pazienti
parkinsoniani in trattamento a lungo termine con dosi elevate di
bromocriptina sono stati osservati alcuni casi di effusioni
pleuriche. La correlazione causale tra Bromocriptina DOROM e tali
reperti non è certa; è tuttavia consigliabile
esaminare con attenzione quei pazienti che presentano segni o
sintomi pleuro-polmonari non spiegabili e si dovrebbe prendere in
considerazione la sospensione della terapia con Bromocriptina
DOROM.
Se donne con affezioni non legate ad iperprolattinemia vengono
trattate con Bromocriptina DOROM, il farmaco andrebbe
somministrato alla più bassa dose efficace, necessaria per
alleviare i sintomi, allo scopo di evitare la possibilità
di abbassare i tassi di prolattina sotto alla norma, con una
conseguente alterazione della funzione luteinica. A tali pazienti
andrebbero fatte, ad intervalli regolari, determinazioni della
prolattina plasmatica e del progesterone post-ovulatorio, se il
trattamento continua per più di 6 mesi.
La sicurezza e l'efficacia di Bromocriptina DOROM non sono
state definite in bambini al di sotto di 15 anni.
Bromocriptina e' stata associata a sonnolenza e a episodi di
attacchi� di� sonno� improvviso,� particolarmente� nei� pazienti�
con malattia di Parkinson.
Molto raramente sono stati segnalati attacchi di sonno
improvviso durante� l'attivita' quotidiana, in qualche caso senza
consapevolezza e�� senza�� segni�� premonitori.�� I�� pazienti�
in� trattamento� con bromocriptina� devono� essere� informati�
di� queste� eventualita'� e avvertiti� di usare cautela durante
la guida o l'uso di macchinari. I pazienti che hanno manifestato
episodi di sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso�
devono� astenersi� dalla� guida� e dall'uso di macchinari.
Inoltre puo' essere presa in considerazione una riduzione del
dosaggio o l'interruzione della terapia.
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Non si può escludere la possibilità
d'interazione tra bromocriptina e farmaci psicoattivi o
ipotensivi.
Particolare cautela deve essere adottata in pazienti in
trattamento con alcaloidi della segale cornuta o farmaci che
agiscono sulla pressione arteriosa in relazione ad un possibile
effetto potenziante. L’uso concomitante di macrolidi
può aumentare i tassi plasmatici di bromocriptina. La
tolleranza al trattamento può essere ridotta
dall’assorbimento simultaneo di alcool. La risposta al
trattamento può risultare inibita dall’associazione
con griseofulvina.
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Bromocriptina DOROM è controindicata in gravidanza
accertata o presunta; vedi "Speciali avvertenze e precauzioni per
l'uso".
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In caso di reazioni ipotensive, manifeste in alcuni pazienti,
specie durante i primi giorni di trattamento, particolare
attenzione dovrebbe essere fatta nella guida di veicoli o nella
manovra di macchinari.
Pazienti in trattamento con bromocriptina che presentino
episodi di� sonnolenza� e/o� di� attacchi� di� sonno improvviso
devono essere informati� di� astenersi� dalla� guida o
dall'intraprendere qualsiasi attivita' in cui una alterata
attenzione potrebbe esporre loro stessi o� altri� al� rischio�
di� grave� danno� o� di� morte (p.es. l'uso di macchinari) fino a
che tali episodi ricorrenti e la sonnolenza non si siano�
risolti� (vedi� anche� paragrafo� 4.4� "Speciali� avvertenze e
precauzioni per l'uso").
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Durante i primi pochi giorni di trattamento alcuni soggetti
possono accusare lieve nausea e, più raramente, vertigine,
stanchezza o vomito, mai, comunque, d'intensità tale da
richiedere la sospensione della terapia.
In rari casi bromocriptina può indurre un abbassamento
della pressione; nei pazienti ambulatoriali è
perciò consigliabile controllarne i valori durante i primi
giorni di trattamento.
Se gli effetti collaterali persistono, la dose andrebbe
adeguatamente ridotta.
Episodi di pallore reversibile delle dita delle mani e dei
piedi, determinati dal freddo, sono stati talvolta riferiti con
trattamento prolungato a dosi giornaliere di 20 mg e più,
specie in pazienti che presentavano precedentemente fenomeno di
Raynaud.
Sono stati segnalati casi di vasospasmo, allucinazioni e
confusione, ipotensione, discinesie. Questi effetti secondari,
cui possono aggiungersi stipsi, sonnolenza e, meno spesso,
eccitazione psicomotoria, secchezza delle fauci e crampi alle
gambe, sono stati riferiti durante il trattamento del morbo di
Parkinson con bromocriptina.
Talora alcuni effetti secondari sono dose-dipendenti e possono
essere dominati con una riduzione del dosaggio. L'ipotensione
posturale può essere disturbante, ma può essere
trattata in modo sintomatico.
Casi isolati di ipertensione con e senza complicanze
cerebrovascolari sono state riportate in donne trattate con
bromocriptina nel periodo post partum. Non è stata
stabilita una correlazione tra questi effetti e la
somministrazione del farmaco.
Bromocriptina� puo'� provocare� sonnolenza� e� molto raramente
e' stata associata a eccessiva sonnolenza diurna e a episodi di
attacchi di sonno improvviso.
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Il trattamento dell'intossicazione acuta è sintomatico.
Metoclopramide può essere utilizzata nel trattamento del
vomito o delle allucinazioni.
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Bromocriptina DOROM inibisce l'increzione di prolattina,
ormone della preipofisi, senza influenzare altri ormoni ipofisari
(ormone somatotropo, gonadotropine, ormone tireotropo), salvo in
pazienti con acromegalia o con tasso di ormone della crescita
elevato, in cui essa abbassa gli elevati tassi ematici di ormone
somatotropo. Questo effetto può essere spiegato con un
meccanismo dopaminergico.
La prolattina è necessaria per la comparsa ed il
mantenimento della lattazione puerperale. Al di fuori della
gravidanza e del post partum, tuttavia, un'aumentata increzione
di prolattina dà origine ad una lattazione patologica
(galattorrea), che spesso si accompagna a disordini
dell'ovulazione e del ciclo mestruale (amenorrea secondaria,
sterilità).
Nella galattorrea associata con amenorrea e/o mancanza di
ovulazione, Bromocriptina DOROM può essere usata per
ristabilire un normale ciclo ovulatorio mestruale e quindi per
promuovere la fertilità.
La prolattina può anche avere un ruolo nella patogenesi
di vari casi di ipogonadismo maschile; con Bromocriptina DOROM si
ottiene allora, con la regolazione del tasso prolattinemico, un
ripristino della normale funzione gonadica e potenza sessuale.
Nei pazienti acromegalici, a parte l'abbassamento dei livelli
plasmatici di ormone somatotropo e di prolattina, vengono
favorevolmente influenzati il quadro clinico e la tolleranza al
glucosio.
Per la sua attività dopaminergica Bromocriptina DOROM
è pure efficace nel morbo di Parkinson, che è
caratterizzato da una specifica carenza di dopamina a livello
nigro-striatale.
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Dopo somministrazione orale la bromocriptina viene assorbita
rapidamente a livello duodenale (emivita di invasione: 25 min.
ca., coefficiente di assorbimento: 95%). Si lega all'albumina
serica in ragione dell'89-96%. L'eliminazione è
prevalentemente biliare e fecale e solo in minima parte urinaria
(non dà accumulo in presenza di insufficienza renale
cronica). Le emivite di eliminazione sono state calcolate in base
ai tassi plasmatici (t½= 6,2 ± 0,5h (a); 50
± 6h (ß)) e ai tassi urinari (t½= 4,2
± 0,3h (a); 48 ± 4h (ß)). Considerate le
proprietà del farmaco e il suo particolare impiego
è stata accertata la sua capacità di superare la
barriera placentare.
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La somministrazione per os di 2 mg/kg in ratti e topi non ha
provocato alcuna mortalità; somministrato e.v. nelle
stesse specie animali la DL50, calcolata separatamente
per maschi e femmine, è risultata rispettivamente di
71-74,5 mg/kg e di 187-181 mg/kg. Dopo somministrazione ripetuta
per 180 gg la bromocriptina non ha indotto manifestazioni
tossiche nè lesioni istologiche a carico dei principali
organi ed apparati ed è risultata priva di attività
teratogena e di tossicità fetale.
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Lattosio; amido di mais; polivinilpirrolidone; acido
maleico; magnesio stearato; silice colloidale.
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Nessuna.
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3 anni.
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Nessuna.
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Blister opaco in AL/PVC/PVDC termosaldato inserito, unitamente
al foglio illustrativo, in una scatola di cartone
litografato.
BROMOCRIPTINA DOROM, 30 compresse da 2,5 mg
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Nessuna.
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DOROM s.r.l.
Via Volturno 48, Quinto dè Stampi - Rozzano
(Mi)
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A.I.C. n.029068018/G
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Giugno 1995/Giugno 2000
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Aprile 2002
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