Interazioni - [Vedi Indice]
L'assunzione concomitante con alcool va evitata. L'effetto
sedativo può essere aumentato quando il medicinale
è assunto congiuntamente ad alcool. Ciò influenza
negativamente la capacità di guidare o usare
macchinari.
Associazione con i deprimenti del SNC: l’effetto
depressivo centrale può essere accresciuto nei casi di uso
concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici,
ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici,
anti-epilettici, anestetici e antistaminici sedativi.
Nel caso degli analgesici narcotici, può avvenire
aumento dell’euforia, conducendo ad un aumento della
dipendenza psichica.
Composti che inibiscono determinati enzimi epatici
(particolarmente il citocromo P450) possono aumentare
l'attività delle benzodiazepine. In grado inferiore questo
si applica anche alle benzodiazepine che sono metabolizzate
soltanto per coniugazione.
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Non sono disponibili dati sul flunitrazepam sufficienti ad
accertarne la sicurezza d'impiego durante la gravidanza e
l'allattamento.
Se il farmaco viene prescritto a una donna in età
fertile, questa deve mettersi in contatto con il proprio medico
sia se intende iniziare una gravidanza sia se� sospetti di essere
incinta, per quanto riguarda la sospensione del medicinale.
Se, per gravi motivi medici, il flunitrazepam è
somministrato durante l’ultimo periodo di gravidanza, o
durante il travaglio a dosi elevate, possono verificarsi effetti
sul neonato quali ipotermia, ipotonia e moderata depressione
respiratoria dovuti all’azione farmacologica del
farmaco.
Inoltre, neonati da madri che hanno assunto benzodiazepine
cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza, possono
sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo
rischio per sviluppare i sintomi da astinenza� nel periodo
post-natale. Poichè le benzodiazepine sono escrete nel
latte materno, esse non dovrebbero essere somministrate alle
madri che allattano al seno.
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La sedazione, l’amnesia, l’alterazione della
concentrazione e della funzione muscolare possono influenzare
negativamente la capacità di guidare o � utilizzare
macchinari. Se la durata del sonno è stata insufficiente,
la probabilità che la vigilanza sia alterata può
essere aumentata (vedere "Interazioni").
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Sonnolenza durante il giorno, ottundimento delle emozioni,
riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea,
vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia. Questi
fenomeni si presentano principalmente all'inizio della terapia e
solitamente scompaiono con le successive somministrazioni.
Occasionalmente sono state segnalate altre reazioni avverse
che comprendono disturbi gastrointestinali, cambiamenti nella
libido e reazioni a carico della cute.
Amnesia
Amnesia anterograda può avvenire anche ai dosaggi
terapeutici, il rischio � aumenta ai dosaggi più alti. Gli
effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del
comportamento (vedere "Speciali avvertenze e precauzioni per
l'uso ").
Depressione
Durante l'uso di benzodiazepine può essere smascherato
uno stato depressivo preesistente.
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono
causare reazioni come: irrequietezza, agitazione,
irritabilità, aggressività, delusione, collera,
incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del
comportamento.
Tali reazioni possono essere abbastanza gravi. Sono
più probabili nei bambini e negli anziani.
Dipendenza
L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche)
può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la
sospensione della terapia può provocare fenomeni di
rimbalzo o da astinenza (vedere "Speciali avvertenze e
precauzioni per l'uso"). Si può verificare dipendenza
psichica. E’ stato segnalato abuso di benzodiazepine.
�
Come per le altre benzodiazepine, una dose eccessiva non
dovrebbe presentare rischio per la vita a meno che non vi sia
assunzione concomitante di altri deprimenti il SNC (incluso
l'alcool).
Nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi farmaco,
dovrebbe essere considerata la possibilità che siano state
assunte contemporaneamente altre sostanze.
A seguito di una dose eccessiva di benzodiazepine per uso
orale, dovrebbe essere indotto il vomito (entro 1 ora) se il
paziente è cosciente o intrapreso il lavaggio gastrico con
protezione delle vie respiratorie, se il paziente è privo
di conoscenza.
Se non si osserva miglioramento con lo svuotamento dello
stomaco, dovrebbe essere somministrato carbone attivo per ridurre
l'assorbimento. Attenzione speciale dovrebbe essere prestata alle
funzioni respiratorie e cardiovascolari nella terapia
d’urgenza.� L’iperdosaggio di benzodiazepine si
manifesta solitamente con vario grado di depressione del sistema
nervoso centrale che varia dall’obnubilamento al coma. Nei
casi lievi i sintomi includono obnubilamento, sonnolenza,
confusione mentale e letargia. Nei casi più gravi i
sintomi possono includere atassia, ipotonia, ipotensione,
depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente
morte.�
Il flumazenil può essere utile come antidoto.
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Flunitrazepam è una benzodiazepina agonista completa,
con alte affinità, dei recettori benzodiazepinici
centrali. Essa mostra una preferenza per i recettori B22 rispetto
ai B21. Possiede proprietà ansiolitiche, anticonvulsivanti
e sedative e dà luogo ai seguenti effetti: rallentamento
delle performance psico-motorie, amnesia, rilassamento muscolare
ed induzione del sonno.
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Il flunitrazepam è rapidamente e quasi completamente
assorbito dopo somministrazione orale. Tmax è ottenuto,
per un dosaggio di 1 mg, in 1,25 ±0,8 ore, Cmax (in caso
di 1 mg) è uguale a 6,1 - 10,9 ng/ml. Flunitrazepam
è quasi completamente metabolizzato. I principali
metaboliti sono il 7-aminoflunitrazepam (inattivo) e il
N-desmetil-flunitrazepam. Quest'ultimo esplica una qualche azione
ma è meno attivo del farmaco di origine; allo steady state
(stato stazionario) i livelli rimangono al di sotto della
concentrazione minima efficace.
Emivita di eliminazione:
t½ di eliminazione: 16-35 ore
t½ di distribuzione lenta: 2-4 ore��������� per il
farmaco d'origine
t½ del metabolita attivo:� 2-4 ore
Il volume di distribuzione è di 3,3-5,5 l/kg.
Flunitrazepam è per il 78% legato alle proteine
plasmatiche.
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DL50 nel topo è di 1255 mg/kg/os e di 720
mg/kg/i.p.
DL50 nel ratto è di 2350 mg/kg/os e di 525
mg/kg/i.p.
Le prove di tossicità subacuta (topo - somministrazione
orale/intraperitoneale per 10 giorni consecutivi) e cronica
(ratto - somministrazione orale/sottocutanea per 26 settimane,
cane - somministrazione orale per sei settimane) hanno permesso
di evidenziare che il principio attivo è ben tollerato a
dosaggi estremamente superiori a quelli utilizzati in terapia
umana.
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Cellulosa microgranulare, lattosio, talco, magnesio
stearato
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Non note
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5 anni
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Il farmaco si conserva nelle normali condizioni
ambientali.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei
bambini
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blister in PVC/alluminio
10 compresse da 1 mg
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Bayer S.p.A.� - Viale Certosa, 130 - Milano
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Darkene compresse 1 mg���� ��������� AIC
024056057
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica
utilizzabile una sola volta.
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Prima autorizzazione compresse da 1 mg:���������� 30
giugno 1999
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TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
Tabella IV
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Giugno 2000
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