Soluzione cutanea.
- [Vedi Indice]
Infezioni micotiche della cute causate da
dermatofiti.
Pityriasis (tinea) versicolor.
�
ADULTI
DASKIL soluzione deve essere applicato una o due volte
al giorno, a seconda dell'indicazione.
Pulire ed asciugare con cura le zone infette prima di
applicare DASKIL soluzione. Deve essere applicato un quantitativo
di soluzione sufficiente a bagnare completamente la zona o le
zone da trattare ed a coprire la pelle infetta e l'area
vicina.
Durata e frequenza del trattamento:
Tinea corporis, cruris:���� 1 settimana 1 volta al
giorno
Tinea pedis di tipo interdigitale:�������������� 1
settimana 1 volta al giorno
Pityriasis versicolor:������������������������������� 1
settimana 2 volte al giorno
La riduzione della sintomatologia clinica si osserva
normalmente dopo pochi giorni. L'uso irregolare o l'interruzione
prematura del trattamento comporta il rischio di ricadute.
USO DI DASKIL SOLUZIONE NEGLI ANZIANI
Non sono emersi dati clinici che consiglino un diverso
dosaggio nei pazienti anziani, né vi sono segnalazioni di
effetti collaterali differenti rispetto a quelli riscontrati in
pazienti più giovani.
USO DI DASKIL SOLUZIONE NEI BAMBINI
L'esperienza con DASKIL soluzione nei bambini è
limitata, pertanto se ne sconsiglia l’uso.
�
Ipersensibilità nota alla terbinafina o ad
altri eccipienti contenuti nella soluzione (vedi 6.1 Lista degli
eccipienti).
�
DASKIL soluzione deve essere usato con cautela nei
pazienti con lesioni su cui l'alcol può essere
irritante.
DASKIL soluzione è indicato soltanto per uso
esterno. Può essere irritante per gli occhi. In caso di
contatto accidentale con gli occhi, risciacquarli con acqua
corrente.
DASKIL soluzione deve essere tenuto fuori della
portata dei bambini.
�
Non sono note interazioni di DASKIL soluzione con
altri farmaci.
�
Gli studi sull'animale non hanno rivelato alcun
potenziale teratogenico o embriofeto-tossico per la terbinafina.
Fino ad oggi con DASKIL non sono state segnalate malformazioni
nella specie umana. Tuttavia, poiché l'esperienza clinica
in donne in stato di gravidanza è molto limitata, DASKIL
soluzione deve essere utilizzato in gravidanza solo in caso di
effettiva necessità.
La terbinafina è escreta nel latte materno;
le donne in allattamento non devono essere trattate con DASKIL. I
bambini non devono entrare in contattato con nessuna area della
pelle trattata, incluso il seno.
�
Applicazioni cutanee di DASKIL non alterano la
capacità di guidare e di usare macchinari.
�
Rossore, prurito o pizzicore possono verificarsi nel
punto di applicazione; tuttavia raramente il trattamento deve
essere interrotto per tali ragioni. Questi innocui sintomi devono
essere distinti dalle reazioni allergiche come prurito, rash,
eruzione bollosa e orticaria, che, per quanto molto rare,
richiedono la sospensione del trattamento.
�
Non è stato riportato alcun caso di
sovradosaggio di DASKIL soluzione. Nel caso, tuttavia, che DASKIL
soluzione venisse ingerito accidentalmente, sono da aspettarsi
reazioni avverse simili a quelle osservate con un sovradosaggio
di DASKIL compresse (ad esempio: mal di testa, nausea, dolore
epigastrico e capogiri). Si deve tenere in considerazione il
contenuto alcolico (23,5%) della soluzione.
�
Gruppo farmacoterapeutico: antifungino per uso
topico (Codice ATC: D01 A).
La terbinafina è un'allilamina che ha un
ampio spettro di attività antifungina in infezioni
micotiche della pelle causate da dermatofiti quali Trichophyton
(p. es. T. rubrum, T. mentagrophytes, T. verrucosum, T.
violaceum), Microsporum canis ed Epidermophyton floccosum.
A basse concentrazioni la terbinafina è
fungicida contro i dermatofiti e le muffe.
L’attività contro i lieviti è
fungicida (p. es. Pityrosporum orbiculare o Malassezia furfur) o
fungistatica, a seconda della specie.
Terbinafina interferisce in modo specifico su un
passaggio iniziale della biosintesi degli steroli fungini.
Ciò provoca una diminuzione dell'ergosterolo ed un
accumulo intracellulare di squalene, con conseguente morte delle
cellule fungine. Terbinafina agisce tramite l'inibizione
dell'enzima squalene-epossidasi nella membrana cellulare dei
funghi.
L'enzima squalene-epossidasi non è legato al
sistema enzimatico del citocromo P450.
La terbinafina non influenza il metabolismo ormonale
o di altri farmaci.
�
Nell'uomo, dopo applicazione cutanea, meno del 5%
della dose applicata viene assorbita; pertanto l'esposizione
sistemica è trascurabile.
�
Studi a lungo termine (fino ad 1 anno) effettuati
sul ratto e sul cane non hanno evidenziato effetti tossici
marcati in ciascuna specie fino a dosi per via orale di circa 100
mg/kg/die. Ad alti dosaggi per os, il fegato e probabilmente
anche il rene sono stati identificati quali potenziali organi
bersaglio.
In uno studio di cancerogenesi nel topo trattato per
via orale per 2 anni, non si sono evidenziate neoplasie o altre
anomalie attribuibili al trattamento con dosi fino a 130
mg/kg/die (maschi) e a 156 mg/kg/die (femmine). Nel ratto
trattato oralmente per 2 anni ai dosaggi più elevati pari
a 69 mg/kg/die, è stato osservato nei maschi un aumento
dell'incidenza dei tumori epatici. Queste alterazioni, che
possono essere associate a proliferazione dei sistemi
perossidativi, sono risultate essere specie-specifiche in quanto
non sono state riscontrate in studi di cancerogenesi sul topo o
in altri studi su topi, cani o scimmie.
Durante gli studi con alte dosi orali di terbinafina
nella scimmia sono state osservate alterazioni nella rifrazione
oculare nella retina con le dosi più elevate (livello di
effetto non tossico: 50 mg/kg). Queste alterazioni sono state
associate alla presenza di un metabolita di terbinafina nel
tessuto oculare e sono scomparse dopo l'interruzione del
trattamento. Esse non sono state accompagnate da variazioni
istologiche.
Una batteria standard di test di
genotossicità "in vitro" e "in vivo", non ha evidenziato
alcun potenziale mutageno o clastogeno del farmaco.
Negli studi condotti nel ratto o nel coniglio non si
sono osservati effetti sulla fertilità o sugli altri
parametri riproduttivi.
�
Acqua depurata, etanolo 96%, glicol
propilenico, macrogol cetostearil etere.
�
Non applicabile.
�
3 anni.
�
Non conservare al di sopra di 30° C. Non mettere in
frigorifero e non congelare.
�
DASKIL soluzione flacone da 30 ml. Flacone
comprimibile bianco ovale di polietilene ad alta densità
(HDPE), con contagocce in polietilene a bassa densità e
tappo di chiusura a vite in polietilene ad alta
densità.
�
Non ci sono specifiche istruzioni per
l’uso.
�
LPB Istituto Farmaceutico S.p.A.
S.S. 233 (Varesina) Km 20,5� -� 21040 Origgio (VA)
Concessionaria per la vendita:
Mipharm S.p.A.
Via B. Quaranta, 12� -� 20141 Milano (MI)
�
A.I.C. n.: 028629057
�
-----
�
Prima autorizzazione: 22.05.1998
Rinnovo:
5.2002
�
-----
�
Agosto 2002
�
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]