DETRUSITOL
Ogni compressa film-rivestita contiene: tolterodina tartrato 1 mg o 2 mg corrispondenti rispettivamente a 0,68 mg e 1,37 mg di tolterodina.
Per gli eccipienti, vedi 6.1.
Compresse film-rivestite.
Le compresse film-rivestite sono bianche, rotonde e biconvesse.
La compressa da 1 mg ha tacche di incisione sopra e sotto le lettere TO e la compressa da 2 mg ha tacche di incisione sopra e sotto le lettere DT.
Comuni >1/100, <1/10 |
Non comuni >1/1000, <1/100 |
Rari >1/10000, <1/1000 |
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Disordini del sistema immunitario |
Ipersensibilità non� altrimenti specificata |
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Disturbi psichiatrici |
Nervosismo |
Confusione |
Allucinazioni |
Disturbi del sistema nervoso |
Capogiri, sonnolenza,� parestesia |
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Disturbi visivi |
Occhi asciutti, visione anormale inclusa accomodazione anormale |
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Disturbi cardiaci |
Tachicardia |
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Disturbi gastrointestinali |
Dispepsia, stitichezza, dolore addominale, flatulenza, vomito |
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Disturbi della cute e degli annessi cutanei |
Cute secca |
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Disturbi renali e urinari |
Ritenzione urinaria |
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Disturbi generali |
Affaticamento, cefalea, dolore toracico |
Edema periferico |
Un’altra reazione avversa riportata a seguito dell’uso di tolterodina è la reazione di tipo anafilattoide (molto rara).
La dose più elevata di tolterodina L-tartrato somministrata come dose singola, a volontari sani, è stata di 12,8 mg. Gli effetti avversi più gravi osservati, furono disturbi dell'accomodazione e difficoltà di minzione.
In caso di sovradosaggio, praticare una lavanda gastrica e somministrare carbone attivo.
Trattare i sintomi come segue: gravi effetti anticolinergici centrali (es.allucinazioni, grave eccitazione): �������� somministrare�fisostigmina.
Convulsioni o eccitazione pronunciata: somministrare benzodiazepine.
Insufficienza respiratoria: praticare la respirazione artificiale.
Tachicardia: somministrare ß-bloccanti.
Ritenzione urinaria:� utilizzo del catetere.
Midriasi: somministrazione gocce oculari di pilocarpina e/o tenere il paziente al buio.
Gruppo farmacoterapeutico: antispastici urinari.
Codice ATC: G04BD07
La tolterodina è uno specifico antagonista competitivo dei recettori colinergici che in vivo
dimostra selettività per la vescica urinaria rispetto alle ghiandole salivari. Uno dei metaboliti della tolterodina (5-idrossimetile derivato),� mostra un profilo farmacologico simile a quello del composto progenitore. Nei pazienti con adeguata capacità di metabolizzazione questo metabolita contribuisce significativamente all'effetto terapeutico della tolterodina (vedi punto 5.2).
Gli effetti del trattamento possono essere attesi entro 4 settimane.
Effetti del trattamento con Detrusitol 2 mg, due volte al giorno, rispettivamente dopo 4 e 12 settimane, in confronto a placebo (dati cumulativi). Variazioni assolute e percentuali rispetto al basale.
Variabile | Studi a 4 settimane | Studi a 12 settimane | ||||
Detrusitol 2 mg 2 volte die |
Placebo | Significatività statistica vs.�placebo |
Detrusitol 2 mg 2 volte die |
Placebo | Significatività statistica vs.�placebo |
|
Numero di minzioni nelle 24 ore� |
-1,6 (-14%) n=392 |
-0,9 (-8%) n=189 |
* | -2,3 (-20%) n=354 |
-1,4 (-12%) n=176 |
** |
Numero di episodi di incontinenza nelle 24 ore |
-1,3 (-38) n=288 |
-1,0 (-26%) n=151 |
n.s. | -1,6 (-47%) n=299 |
-1,1 (-32%) n=145 |
* |
Volume medio per minzione (ml)� |
+25 (+17%) n=385 |
+12 (+8%) n=185 |
*** | +35 (+22%) n=354 |
+10 (+6%) n=176 |
*** |
Numero di pazienti con assenza di o con minimi problemi alla vescica, dopo il trattamento (%) |
26% n=394 |
7% n=190 |
** | 19% n=356 |
15% n=177 |
n.s. |
n.s. = non significativo; * = p < 0,05; ** = p < 0,01; *** = p < 0,001
La tolterodina è rapidamente assorbita. Sia la tolterodina che il 5-idrossimetile metabolita raggiungono le massime concentrazioni sieriche 1-3 ore dopo la somministrazione. Il
picco medio delle concentrazioni sieriche della tolterodina e del metabolita aumentano proporzionalmente nell'intervallo della dose tra 1 e 4 mg.
La tolterodina è metabolizzata principalmente dall'enzima polimorfico CYP2D6 che porta
alla formazione del metabolita 5-idrossimetile, farmacologicamente attivo.
Nei pazienti con adeguata capacità di metabolizzazione la clearance sistemica sierica della tolterodina è di circa 30 l/ora e l'emivita terminale è di 2-3 ore. L'emivita del 5-
idrossimetile metabolita è di 3-4 ore.
Nei pazienti con scarsa capacità di metabolizzazione (con deficit di CYP2D6),la tolterodina è dealchilata attraverso gli isoenzimi CYP3A, mentre si forma l'N-
tolterodina dealchilata. Questo metabolita non determina effetti clinici.
Nei pazienti con scarsa capacità di metabolizzazione, la ridotta clearance e la prolungata emivita (circa 10 ore) del composto progenitore, determinano aumentate concentrazioni di tolterodina (circa 7 volte) associate a concentrazioni non determinabili del 5-idrossimetile metabolita.
Come risultato, l'esposizione (AUC) della tolterodina libera nei pazienti con scarsa
capacità di metabolizzazione è simile a quella combinata di tolterodina libera e 5-idrossimetile derivato nei pazienti con attività CYP2D6, quando somministrata allo stesso dosaggio. La sicurezza, la tollerabilità e la risposta clinica sono simili e indipendenti dai
due genotipi. Le concentrazioni allo steady state sono raggiunte entro 2 giorni.
La biodisponibilità assoluta della tolterodina è pari al 65% nei pazienti con scarsa capacità di metabolizzazione (con deficit di CYP2D6) e al 17% nei pazienti con adeguata capacità di metabolizzaizone (la maggioranza dei pazienti).
Nei pazienti con adeguata capacità di metabolizzazione, il cibo non influenza
l'esposizione alla tolterodina non-legata e al metabolita attivo 5-idrossimetile, nonostante i livelli della tolterodina aumentino quando assunta con il cibo.
Analogamente non si prevedono modificazioni clinicamente significative nei pazienti con scarsa capacità di metabolizzazione.
La tolterodina e il 5-idrossimetile metabolita si legano principalmente all'orosomucoside. Le frazioni non legate sono rispettivamente il 3,7% e il 36%. Il volume di distribuzione della tolterodina è di 113 litri.
L'escrezione di radioattività dopo somministrazione di [14 C]-tolterodina è circa il 77% nell'urina e il 17% nelle feci. Meno dell'1% della dose è escreto come farmaco invariato e circa il 4% come metabolita 5-idrossimetile. Il metabolita carbossilato e il corrispondente metabolita dealchilato rappresentano rispettivamente circa il 51% e il 29% del ricupero urinario.
Nel fegato di pazienti affetti da cirrosi epatica, è stata riscontrata un'esposizione due volte più elevata di tolterodina libera e del metabolita 5-idrossimetile.
Negli studi di tossicologia, mutagenesi, carcinogenesi� e di sicurezza farmacologica� non sono stati osservati effetti clinicamente significativi, tranne quelli correlati con gli effetti farmacologici del farmaco.
Studi sulla riproduzione sono stati condotti sul topo e sul coniglio.
Nel topo non ci furono effetti della tolterodina sulla fertilità o sulla funzione riproduttiva.
La tolterodina determinò mortalità embrionale e malformazioni fetali a seguito di esposizione plasmatica (Cmax o AUC) di 20 o 7 volte più elevata rispetto a quelle osservate nell'uomo trattato.
Nel coniglio non fu osservato alcun effetto sulle malformazioni, ma gli studi furono condotti a valori di esposizione plasmatica (Cmax o AUC) di 20 o 3 volte più elevati rispetto a quelli attesi nell'uomo dopo dosi terapeutiche.
Negli studi condotti nel cane ad alte concentrazioni di tolterodina e del suo maggior metabolita (dosi 50 - 100 volte superiori ai livelli terapeutici), è stato osservato un lieve prolungamento dell'intervallo QT.
Negli studi clinici condotti su un'ampia e rappresentativa popolazione di pazienti trattati alle dosi raccomandate di tolterodina compresse, non è stato osservato alcun prolungamento dell'intervallo QT.
Nucleo:
Cellulosa microcristallina
Calcio fosfato bibasico biidrato
Sodio amido glicollato (tipo B)
Magnesio stearato
Silice colloidale anidra
Pellicola di rivestimento:
Granuli di rivestimento contenenti:
Ipromellosio
Cellulosa microcristallina
Acido stearico
Titanio biossido
Non si applica.
3 anni.
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Le compresse sono confezionate in blister di PVC/PVDC e foglio d'alluminio con un rivestimento termosaldato di PVDC o in contenitori di plastica provvisti di cappuccio a vite di polipropilene.
Confezioni: Detrusitol compresse è disponibile in blister di 2x10, 3x10, 5x10 e 10x10 compresse, 1x14, 2x14 e 4x14 compresse, da 280 e 560 compresse e in flaconi da 60 e 500 compresse.
Non tutte le confezioni potrebbero essere messe in commercio.
Nessuna.
Pharmacia Italia S.p.A. - Milano
DETRUSITOL, 28 compresse da 1 mg, AIC n. 034168017/M
DETRUSITOL, 28 compresse da 2 mg, AIC n. 034168029/M
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12 Gennaio 1999.
- [Vedi Indice]
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Giugno 2002���