Una compressa due o tre volte al giorno secondo il giudizio del medico. Le compresse vanno ingerite intere, durante i pasti, con una sufficiente quantità d'acqua. Non assumere le compresse in posizione coricata o prima di coricarsi.
Ipersensibilità nota al prodotto. Il bromuro di pinaverio non deve essere somministrato in associazione con farmaci inibitori delle MAO. Questa specialità è riservata all'adulto.
Sebbene la sperimentazione sull'animale non abbia, fino ad ora, evidenziato alterazioni fetali, si sconsiglia alle donne in caso di gravidanza, accertata o presunta, l'impiego del prodotto. Non sono apparsi, fino ad ora, in letteratura, rapporti per ciò che riguarda l'eliminazione del farmaco attraverso il latte materno. Se ne sconsiglia pertanto l'uso nelle donne che allattano.
Il bromuro di pinaverio ha presentato una scarsa incidenza di effetti collaterali (gastralgie, nausea) ed un'ottima tollerabilità. In particolare non sono stati rilevati effetti collaterali come midriasi, tachicardia, stipsi che sono caratteristici dei farmaci anticolinergici.
Dati non pubblicati ma disponibili dimostrano che l'assunzione di dosi singole fino a 1200 mg di pinaverio bromuro o quella di dosi pari a 250 mg tre volte al giorno (pari a 5 volte la dose singola consigliata) protratte per otto giorni inducono soltanto, ed in maniera non costante, fenomeni diarroici ed a tipo nausea. Pertanto il trattamento consigliato in caso di assunzione accidentale di quantità di pinaverio bromuro molto superiore a quelle consigliate, è quello abituale per l'ingestione orali di farmaci di questo tipo (lavaggio gastrico, vomito indotto).
Il bromuro di pinaverio mostra notevoli proprietà spasmolitiche muscolotrope "in vitro" sulle fibre lisce intestinali, biliari e uterine; deboli effetti sedativi sul SNC, correlati alle proprietà antalgiche e simpaticolitiche centrali; effetti anticolinergici molto deboli e tali da non far temere la presenza di effetti secondari a livello del cuore, degli occhi e della vescica. Il bromuro di pinaverio, confrontato con mebeverina e papaverina, ha mostrato: effetti spasmolitici nettamente superiori alla papaverina e uguali o superiori alla mebeverina; effetti anticolinergici nettamente inferiori a quelli della mebeverina e praticamente identici, come intensità, a quelli della papaverina.