Diidergot gocce
1 ml (=20 gocce) contiene:
Principio attivo:
diidroergotamina mesilato 2,00 mg
Diidergot compresse 3 mg
1 compressa da 3 mg contiene:
Principio attivo:
diidroergotamina mesilato 3,0 mg
Gli effetti farmacodinamici preminenti di Diidergot sono:
1)Effetto venotonico: in presenza di un'ipotonia venosa. Quest'effetto che è marcato, durevole, selettivo e dose dipendente, è dovuto a stimolazione di alfa-adrenorecettori. Questo agonismo di Diidergot per i recettori alfa è però solo parziale; infatti il farmaco esplica anche:
2)Effetto simpaticolitico: dovuto invece a blocco alfa-adrenergico. Come simpaticolitico fortemente attivo e ben tollerato, Diidergot diminuisce l'eccitabilità delle funzioni vegetative centrali e periferiche agli stimoli simpatici e adrenergici.
- [Vedi Indice]Come venotonico: ipotensione ortostatica; insufficienza venosa periferica, specie in stadio funzionale, disturbi ortostatici in varie condizioni (convalescenza, puerperio, ecc.); calo pressorio, disturbi ortostatici e neurovegetativi dopo trattamento con neurolettici ed antidepressivi.
Come antiemicranico: emicrania, anche di origine mestruale (terapia sintomatica dell'attacco e trattamento profilattico intervallare); cefalee vasomotorie, cefalee da commozione cerebrale.
Come simpaticolitico: stati di ipersimpaticotonia in genere, distonie neurocircolatorie; disturbi da meteoropatia; spasmi del collo uterino in travaglio di parto; ritenzione urinaria post-operatoria.
Insufficienza venosa periferica e ipotensione ortostatica:
1 compressa da 3 mg 3-4 volte al dì, secondo prescrizione medica.
30 gocce 3-4 volte al dì, secondo prescrizione medica.
Altre indicazioni:
15-20 gocce 3 volte al giorno, secondo prescrizione medica.
La posologia è individuale e deve essere adattata alle variazioni di livello del tono vegetativo ed alle condizioni circolatorie del paziente.
Per l'azione di Diidergot sul circolo, la sua somministrazione è controindicata nell'insufficienza coronarica, negli stati di ipertensione, nei disordini vascolari periferici, nelle sepsi, nell'insufficienza epatica e renale, nei soggetti con ipersensibilità individuale.
Occorre cautela nel somministrare Diidergot in modo prolungato a pazienti con grave nefropatia (a meno che essi siano sotto dialisi) e a pazienti con gravi malattie epatiche. In tali casi il dosaggio andrebbe ridotto.
Come ogni altro farmaco Diidergot deve essere tenuto lontano dalla portata di mano dei bambini.
Va evitato l'uso simultaneo con Diidergot di triacetiloleandomicina (TAO troleandomicina) o di eritromicina.
Durante la gravidanza Diidergot dovrebbe essere somministrato solo in condizioni di stretta necessità.
Nessuno.
Raramente possono comparire nausea e vomito.
In seguito a trattamento orale sono stati riportati, in casi estremamente rari, senso di intorpidimento e parestesie alle dita delle mani e dei piedi, debolezza delle gambe, dolore precordiale, tachicardia o bradicardia transitorie.
In caso di sovradosaggio adottare le seguenti misure:
se il paziente è cosciente e il farmaco è stato ingerito, provocare il vomito meccanicamente o con emetici. Lavanda gastrica se sono passate meno di 4 ore dall'ingestione. In presenza di ipotensione: noradrenalina 10 mg in 500 ml di destrosio 5%. Contro convulsioni: sedativi, fenobarbitone 0,2 g i.m.; in casi gravi, pentothal sodico da 0,05 a 0,2 g endovena.
Contro i vasospasmi periferici: vasodilatatori. Stretta sorveglianza del paziente. Terapia antibiotica profilattica in pazienti comatosi.
Diidergot contiene diidroergotamina, alcaloide peptidico dell'ergot sotto forma di metansulfonato.
Da un punto di vista farmacologico, diidroergotamina è un parziale agonista ad alta affinità del recettore-a-adrenergico.
Diidergot possiede un'elevata attività selettiva vasocostrittrice sui vasi venosi, mentre non modifica le resistenze vascolari arteriolari, grazie alla sua componente adrenosimpaticolitica.
Diidroergotamina possiede inoltre effetti centrali che sono in grado di inibire i riflessi dei barocettori del seno carotideo e dell'arco aortico ed esercita un'azione sedativa sul centro vasomotorio.
Studi sull'uomo con Diidergot nelle sue forme orali, gocce e compresse hanno evidenziato che la cinetica è la stessa per entrambe le formulazioni: rapido assorbimento e massima concentrazione plasmatica entro 30 minuti dalla somministrazione.
L'eliminazione è bifasica, il tempo di emivita associato alla fase alfa è rapido (2 ore), più lungo quello associato alla fase b (21 ore).
Il tasso di assorbimento, desunto dalle percentuali di escrezione urinaria dopo somministrazione endovenosa ed orale del composto marcato, è risultato del 30%.
La DL50 i.v. nel topo e nel ratto di diidroergotamina metansulfonato è risultata 160 e 130 mg/kg rispettivamente. Somministrazioni ripetute di Diidergot nel ratto per via endovenosa non hanno evidenziato alterazioni patologiche, in particolare nessuna evidenza di ischemia e di alterazioni istologiche a carico dei principali organi e apparati.
Diidergot gocce: acido metansulfonico; alcool etilico; glicerolo; acqua demineralizzata.
Diidergot compresse 3 mg: acido tartarico; ossido di ferro rosso; gelatina; magnesio stearato; acido stearico; talco; amido di mais; lattosio.
Nessuna.
Diidergot gocce: 4 anni
Diidergot compresse 3 mg: 5 anni
Nessuna.
Diidergot gocce: flacone di vetro contenente 15 ml di soluzione orale.
Diidergot compresse 3 mg: 20 compresse da 3 mg in blister.
Per l'apertura del flacone di Diidergot gocce, vedere le istruzioni riportate sul foglio illustrativo.
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S.S. 233 (Varesina) Km 20,5 - 21040 Origgio (VA)
Diidergot gocce AIC n. 003946011
Diidergot compresse 3 mg AIC n. 003946047
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Diidergot gocce - Prima autorizzazione: 09.10.1950
Rinnovo: 6.2000
Diidergot compresse 3 mg - Prima autorizzazione: 06.07.1983
Rinnovo: 6.2000
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Giugno 2000.
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