- [Vedi Indice]Endometriosi associata o non a infertilità.
Prima di iniziare il trattamento è necessario eseguire un test appropriato per escludere un'eventuale gravidanza.
La posologia è di 2 capsule alla settimana equivalenti a 5 mg di gestrinone.
La prima capsula deve essere somministrataobbligatoriamente il 1° giorno del ciclo mestruale .
Il farmaco deve essere somministrato regolarmente e senza interruzioni due volte alla settimana, sempre negli stessi giorni.
Il trattamento normalmente dura 6 mesi.
Qualora la paziente dimentichi l'assunzione di una delle due capsule settimanali, la somministrazione potrà avvenire il giorno successivo e, quindi, si potrà riprendere lo schema posologico precedente. Ad esempio: se le capsule vanno assunte il martedì ed il venerdì e si è dimenticato di prendere quella del martedì, si può assumere la dose il mercoledì e continuare poi con la capsula prevista per il venerdì.
Nella settimana successiva si riprende con il ritmo consueto: una capsula il martedì, una capsula il venerdì.
Nel caso la dimenticanza riguardasse più capsule, occorrerà sospendere il trattamento fino alla comparsa del successivo ciclo mestruale; prima di riprendere il trattamento dal 1° giorno del ciclo mestruale, sarà necessario escludere un'eventuale gravidanza con un test specifico. In ogni caso è necessario continuare la contraccezione locale.
Ipersensibilità nota verso i componenti.
Gravidanza.
Allattamento.
Insufficienza cardiaca, renale o epatica grave.
Effetti secondari, conseguenti all'impiego di steroidi, manifestatisi in precedenza.
Alterazioni metaboliche e/o vascolari durante terapia precedente con estrogeni e/o progestinici.
La possibilità di gravidanza deve essere esclusa prima dell'inizio del trattamento, specialmente in caso di amenorrea preesistente. Il gestrinone, alla dose indicata, può provocare l'inibizione dell'ovulazione in alcune donne; tuttavia possono verificarsi gravidanze durante il trattamento.
Il gestrinonenon deve essere impiegato come contraccettivo.
Poiché la somministrazione concomitante di contraccettivi orali può modificare l'attività del gestrinone, è indispensabile usare metodi barriera durante tutta la durata del trattamento.
Poiché il gestrinone può causare occasionalmente una ritenzione idrica di varia entità, le pazienti con funzionalità cardiaca o renale alterata necessitano di un accurato monitoraggio.
Occorre monitorare transaminasi e frazioni di colesterolo nei soggetti iperlipidemici, nonché i livelli di glicemia nei diabetici.
Il gestrinone può provocare una diminuzione della concentrazione della globulina che lega l'ormone tiroideo. È pertanto possibile una diminuzione dei livelli sierici di tiroxina totale. Questo non ha significato clinico dal momento che i livelli di tiroxina libera permangono all'interno del range di normalità così come i livelli di TSH.
È indispensabile rispettare le modalità d'impiego per assicurare la completa efficacia del trattamento.
Tenere fuori dalla portata dei bambini
La somministrazione concomitante di farmaci antiepilettici o di rifampicina può provocare un incremento del metabolismo del gestrinone.
Il farmaco non va somministrato in gravidanza in quanto una leggera azione androgena è stata osservata nel coniglio trattato con dosi molto elevate.
Negli studi di embriotossicità sull'animale non è stato tuttavia evidenziato alcun effetto teratogeno.
Non noti.
Sono stati segnalati casi di spotting in alcune pazienti, sia durante le prime settimane che nel prosieguo del trattamento. In alcune pazienti sono stati segnalati sporadici casi di acne, seborrea, ritenzione idrica, incremento ponderale, irsutismo, alterazione della voce ed altri effetti secondari di tipo androgeno.
Altre reazioni indesiderate rilevate durante la terapia con gestrinone includono aumenti transitori delle transaminasi, cefalea, disturbi gastrointestinali, alterazioni della libido, vampate di calore, diminuzione del volume mammario, nervosismo e depressione, crampi ed alterazioni dell'appetito.
Non sono noti casi di intossicazione con il gestrinone. In caso di ingestione di dosi elevate, sarà opportuno praticare una lavanda gastrica.
Il gestrinone, ormone steroideo di sintesi, è un antiprogestinico caratterizzato "in vitro" da deboli proprietà agoniste che si evidenziano a livello dell'endometrio di coniglio sui recettori del progesterone e che in diversi test farmacologici agisce come antagonista del progesterone.
Presenta, inoltre, "in vitro" un'azione agonista sui recettori androgeni della prostata, attività che è possibile ritrovare "in vivo" espressa in modo meno significativo.
Il gestrinone rivela una debole attività progestativa ed androgena, è dunque un inibitore ipofisario; la sua azione si manifesta soprattutto a livello della liberazione delle gonadotropine, ma in maniera minore sulla loro sintesi; il gestrinone possiede, infine, un'attività antiestrogena. Se la somministrazione del farmaco inizia il primo giorno del ciclo mestruale, già al primo mese di trattamento si ottiene la soppressione del picco ovulatorio delle gonadotropine, ne consegue la cessazione delle secrezioni ovariche che provoca un'atrofia dell'endometrio così che nei primi due mesi una elevata percentuale delle pazienti è in amenorrea con una simultanea cessazione del dolore.
Oltre all'azione antiipofisaria, il gestrinone è caratterizzato da proprietà antiprogestiniche evidenti sia a livello dei recettori cellulari dell'endometrio che degli impianti ectopici extrauterini. Peraltro, il gestrinone non possiede alcuna attività estrogena e/o uterotrofica specifica né alcuna attività sulle ghiandole surrenali.
L'azione antiglucocorticoide non è stata provata nell'animale.
Dopo somministrazione orale di dosi di 1,25 mg, 2,5 mg o 5 mg, la farmacocinetica del gestrinone è lineare.
La concentrazione plasmatica massima si osserva mediamente entro 2,8-3,1 ore.
L'emivita è di circa 24 ore.
I tassi plasmatici, tre giorni dopo il trattamento, rappresentano solamente il 5% della concentrazione massima; lo steady state viene raggiunto con la seconda somministrazione e ciò avviene 3 giorni dopo la prima somministrazione. Non esiste, pertanto, rischio di accumulo in condizioni normali di impiego. Uno studio di biodisponibilità dimostra che l'assorbimento del gestrinone per via orale è completo e che le conseguenze del primo passaggio sono trascurabili.
Il gestrinone è metabolizzato intensamente con un processo di idrossilazione nel fegato; i prodotti coniugati che ne derivano sono facilmente eliminati dall'organismo.
Studi tossicologici condotti in acuto in differenti specie animali hanno dimostrato che gestrinone presenta una bassissima tossicità; dopo somministrazione orale nel ratto e nel topo, non è stato possibile determinare la DL50 .
Una bassa tossicità è stata inoltre dimostrata in studi cronici condotti nel ratto, nel cane e nella scimmia. Questi studi (10 anni nella scimmia e 7 nel cane) hanno evidenziato una buona tollerabilità cronica del gestrinone.
Test di mutagenesi condotti in vivo ed in vitro su organismi procarioti ed eucarioti hanno mostrato che gestrinone non ha effetti mutageni diretti o indiretti a carico del DNA e non provoca aberrazioni cromosomiche in linfociti umani.
La teratogenicità di gestrinone è stata indagata nel topo, nel ratto e nel coniglio.
Risultati ottenuti da questi studi indicano che gestrinone non presenta un potenziale teratogenico.
Silice precipitata; amido di mais; cellulosa microcristallina; lattosio; magnesio stearato; talco.
Costituenti della capsula: titanio biossido, gelatina.
Non sono segnalate.
3 anni.
Non sono previste speciali precauzioni per la conservazione.
Le capsule di gelatina dura sono confezionate in blister termoformato.
Il blister è inserito in un astuccio di cartone litografato che riporta stampato all'interno un promemoria che facilita la paziente nel seguire lo schema posologico.
L'astuccio è corredato di foglio illustrativo.
10 capsule 2,5 mg
Non compete.
SEARLE FARMACEUTICI
Divisione della Monsanto Italiana S.p.A.
Via Volturno, 48 - 20089 Quinto de' Stampi - Rozzano (MI)
AIC n. 026845014
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
29.01.1992.
Il prodotto non è soggetto al DPR 309/90.
Novembre 1998
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]