Profilassi dell'angina pectoris - Salvo diversa prescrizione, nella profilassi degli attacchi e per impedire l'insorgere di dolori da sforzo, ingerire, secondo la gravità del quadro patologico, 1 compressa di Diniket 10 mg oppure di Diniket 20 mg, tre-quattro volte al giorno, senza masticare. Dosaggi superiori possono essere assunti su prescrizione e sotto controllo del Medico.
Terapia acuta degli attacchi anginosi - Durante l'attacco o subito prima di sforzi fisici o psicologici che possono causare un attacco, lasciare sciogliere 1/2 compressa di Diniket 10 mg sotto la lingua e nella borsa guanciale.
Insufficienza ventricolare - Nell'insufficienza ventricolare il dosaggio verrà determinato dal Medico curante secondo il caso.
Per dimezzare la compressa, posarla su un piano stabile con la linea di rottura verso l'alto (bombatura verso il basso).
Dopo la data di scadenza il preparato non deve essere più usato.
Come per tutti i nitroderivati è possibile la comparsa di: cefalea di intensità e durata assai variabili, vasodilatazione cutanea con arrossamenti, episodi transitori di vertigini e astenia, ipotensione arteriosa ortostatica, manifestazioni cutanee, dermatite esfoliativa.
Occasionalmente può aversi una spiccata sensibilità agli effetti ipotensivi dei nitroderivati con comparsa anche a dosi terapeutiche di sintomi accentuati quali: nausea, vomito, astenia, agitazione, pallore, sudorazione e collasso.
L'alcool può aumentare questi effetti.
Tossicità acuta: secondo il metodo di Spearman: DL50 per via orale: nel topo 3974 mg/kg; nel ratto 4178 mg/kg.
Tossicità subacuta: cane per os (30 giorni): 50, 100, 400mg/kg. Solo al dosaggio superiore si sono notati segni di tossicità: atassia e collasso. Cane i.m. ed e.v. (30 giorni): 10, 50, 100 mg/kg (i.m.) e 10, 25, 50 mg/kg (e.v.).
Solamente alla dose di 100 mg/kg i.m. si sono notati atassia e collasso. Ratto per os (30 giorni): 100, 200, 400 mg/kg. Sono stati notati segni di tossicità (atassia e collasso) solo al dosaggio superiore. Ratto i.m. (30 giorni): 50, 100, 400 mg/kg. Alla dose di 400 mg/kg si sono notati i primi segni di tossicità.
Tossicità cronica: cane per os (180 gg):25, 50, 100 mg/kg. Ratto per os (180 gg): 100, 200, 300 mg/kg. Solo al dosaggio superiore nel cane e nel ratto si sono riscontrati i primi effetti tossici: modico rallentamento dell'accrescimento corporeo e collasso. Ratto e.p. (180 gg): 25,50 e 100 mg/kg. Ai vari dosaggi non si sono riscontrati effetti tossici.
Tollerabilità : la tollerabilità locale da parte della mucosa gastroenterica è risultata ottima sia negli esperimenti acuti che in quelli cronici. Sono risultate prive di reazioni secondarie anche le prove di tollerabilità locale delle mucose delle vie respiratorie, quelle di tollerabilità locale da parte della mucosa congiuntivale, da parte della via endovenosa e della via intramuscolare.
Teratogenesi e tossicità fetale: ratto per os dal 6° al 15° giorno di gestazione: 100, 200, 400 mg/kg; coniglio per os dal 6° al 18° giorno di gestazione: 100, 200, 400 mg/kg. Risultati riferiti alle madri: al dosaggio inferiore ed intermedio nessuna alterazione, al dosaggio superiore è stato osservato un modico aumento del numero dei punti di riassorbimento. Risultati finali riferiti ai feti: solo al dosaggio superiore è stata osservata modesta riduzione del peso corporeo.
Influenza sulla fertilità e funzione riproduttiva: ratto per os: 100, 200, 400 mg/kg. Al dosaggio più alto è stato osservato un modico aumento dei punti di riassorbimento e alcuni casi di collasso.
Tossicità peri e post-natale: ratto per os: 100, 200, 400mg/kg dal 15° giorno di gestazione al 21° giorno dopo il parto. Al dosaggio più alto si è osservata una riduzione del peso dei nati.