- [Vedi Indice]Dipeptiven è indicato come parte di un regime di nutrizione parenterale endovenosa come completamento di soluzioni a base di aminoacidi o di regimi infusionali contenenti aminoacidi in pazienti in stati ipercatabolici e/o ipermetabolici.
Per infusione endovenosa via vena centrale dopo addizione ad una soluzione di aminoacidi compatibile.
Soluzioni di associazioni con osmolarità superiore a 800 mOsmol/l dovrebbero essere infuse via vena centrale.
La posologia dipende dalla gravità dello stato catabolico e dalla richiesta di aminoacidi.
Nella nutrizione parenterale non deve essere superata la dose massima giornaliera di 2 g di aminoacidi/kg. L'apporto di alanina e glutamina con Dipeptiven deve esser tenuto in considerazione nel calcolo. La proporzione di aminoacidi apportati con Dipeptiven non deve superare circa il 20% dell'apporto totale.
Dose giornaliera:
1,5-2,0 ml di Dipeptiven/kg (equivalenti a 0,3 - 0,4 g di N (2)-L-alanil-L-glutamina).
Si forniscono i seguenti suggerimenti per l'apporto di aminoacidi attraverso una soluzione di supporto:
-Richiesta di aminoacidi pari a 1,5 g/kg/die:
1,2 g di aminoacidi + 0,3 g di N (2)-L-alanil-L-glutamina/kg.
-Richiesta di aminoacidi pari a 2,0 g/kg/die:
1,6 g di aminoacidi + 0,4 g di N (2)-L-alanil-L-glutamina/kg.
La velocità di infusione dipende da quella della soluzione vettrice di aminoacidi compatibile e non deve eccedere 0,1 g di aminoacidi/kg/ora.
Dipeptiven è una soluzione infusionale concentrata di cui non è prevista la somministrazione diretta.
Deve essere miscelata con una soluzione vettrice di aminoacidi compatibile o ad un regime infusionale contenente aminoacidi prima della somministrazione.
Una parte in volume di Dipeptiven deve essere miscelata con almeno 5 parti in volume di soluzione vettrice (cioè, ad esempio, 100 ml di Dipeptiven + almeno 500 ml di aminoacidi).
La concentrazione massima non deve superare il 3,5%.
La durata d'impiego non deve essere superiore a 3 settimane.
Dipeptiven non va somministrato a pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina minore di 25 ml/min.), con grave insufficienza epatica, grave acidosi metabolica od ipersensibilità nota ai componenti.
È opportuno controllare i parametri di funzionalità epatica nei pazienti con insufficienza epatica compensata.
Devono essere controllati il bilancio idroelettrolitico, l'osmolarità serica, l'equilibrio acidobase ed i tests di funzionalità epatica (fosfatasi alcalina, ALT, AST) sintomi possibili di una iperammoniemia. Vanno monitorati anche SGPT, SGOT e bilirubinemia.
La scelta di una vena centrale o di una vena periferica come via di infusione dipende dalla osmolarità finale della soluzione. Il limite generalmente accettato per una infusione via vena periferica è di circa 800 mOsmol/l ma varia considerevolmente a seconda dell'età, delle condizioni generali del paziente e delle caratteristiche delle vene periferiche.
Esiste attualmente limitata esperienza circa l'uso di Dipeptiven per periodi superiori a nove giorni.
Non essendo ancora disponibile sufficiente esperienza sulla somministrazione di Dipeptiven a gestanti, donne che allattano al seno e bambini, la somministrazione del preparato non è raccomandata in queste classi di pazienti.
Nessuna finora conosciuta.
A causa della mancanza di esperienza Dipeptiven non va somministrato durante la gravidanza e l'allattamento.
Non si pone.
Nessuno, se impiegato correttamente.
Se la velocità di infusione supera quella prescritta possono comparire, come per altre soluzioni infusionali, brividi, nausea e vomito. In tal caso l'infusione va immediatamente interrotta.
Il dipeptide N (2)-L-alanil-L-glutamina è scisso dopo somministrazione negli aminoacidi glutamina ed alanina e rende possibile l'apporto di glutamina con soluzioni infusionali per nutrizione parenterale. Gli aminoacidi liberati si distribuiscono come agenti nutrizionali nei rispettivi pools corporei e sono metabolizzati a seconda delle necessità dell'organismo.
Molte situazioni morbose nelle quali è indicata la nutrizione parenterale sono accompagnate da una deplezione di glutamina che è contrastata da Dipeptiven.
N (2)-L-alanil-L-glutamina è rapidamente scissa in alanina e glutamina dopo infusione.
Nell'uomo sono state determinate una emivita tra 2,4 e 3,8 min (nell'insufficienza renale terminale 4,2 min) ed una clearance plasmatica tra 1,6 e 2,7 l/min. La scomparsa del dipeptide è accompagnata da un aumento equimolare dei corrispondenti aminoacidi liberi. L'idrolisi avviene probabilmente solo nello spazio extracellulare. L'eliminazione renale di N (2)-L-alanil-L-glutamina in condizioni di infusione costante è al disotto del 5%, valore simile a quello degli aminoacidi infusi.
Tossicità acuta e subcronica: ricerche di dose sono state realizzate nel ratto e nel cane per periodi di 1-7 giorni. Nel ratto, infusioni di 50 ml/kg di soluzioni di N (2)-L-alanil-L-glutamina al 10, 15, 20 e 30% per oltre 4 ore al giorno hanno provocato spasmi tonici, aumento della frequenza respiratoria e morte. L'infusione di 50 ml/kg di una soluzione al 10% (5 g di N (2)-L-alanil-L-glutamina/kg) ha provocato aree necrotiche nel sito di infusione, diminuzione del peso corporeo ed ingiallimento dei reni nel ratto (6 h/die) e temporaneo incremento della frequenza cardiaca nel cane (8 h/die).
Ricerche sono state condotte nel cane (8 h/die) e nel ratto (8 h/die) con 0,5 ed 1,5 g di N (2)-L-alanil-L-glutamina/kg/die i.v. per 13 settimane e con 4,5 g/kg/die i.v. per 6 settimane. Nel cane si è manifestato vomito. Con la dose elevata sono stati osservati crampi tonico-clonici, scialorrea, atassia, sedazione e posizione laterale.
Potenziale mutagenico e tumorigeno: test in vitro e in vivo non hanno dato indicazioni per un potenziale mutageno. Non sono stati condotti studi sul potenziale tumorigeno. Non sono da attendersi effetti carcinogeni.
Tossicità riproduttiva: studi negli animali non hanno condotto ad osservazioni di teratogenesi od altri danni embriotossici e peri-postnatali fino a dosi i.v. di 1,6 g di N (2)-L-alanil-L-glutamina/kg/die.
Tollerabilità locale: nel ratto e nel cane dopo infusioni endovenose ripetute di N (2)-L-alanil-L-glutamina (soluzioni dal 5 al 10%) per 13 settimane sono comparse reazioni nel sito di iniezione (edema, decolorazione, necrosi) a partire da dosi di 0,5 g/kg. Dal punto di vista istopatologico le reazioni infiammatorie indotte dalla sostanza nel ratto sono costituite da lieve fino a grave dermatite purulenta necrotizzante ed osteomalacia delle vertebre della coda, tromboflebite e periflebite. Nel cane sono stati osservati reazione infiammatoria perivascolare e, occasionalmente, blocco vasale.
I test condotti nel cane sulla tollerabilità locale dopo somministrazione singola intraarteriosa, paravenosa e intramuscolare non hanno fornito indicazioni di particolari reazioni di intolleranza per somministrazione scorretta.
Acqua per preparazioni iniettabili.
In occasione della diluizione, in condizioni asettiche, è imperativo controllare la compatibilità operando la miscelazione. Altri farmaci non devono essere aggiunti alla soluzione diluita così preparata.
Dipeptiven non deve essere conservato dopo l'aggiunta di altri componenti.
36 mesi in confezionamento originale. Usare immediatamente dopo l'apertura del flacone.
Conservare a temperatura ambiente (20 °C).
Flaconi in vetro da 50 ml - 100 ml - 250 ml.
Flacone da 50 ml
Flacone da 100 ml
Dipeptiven è una soluzione infusionale concentrata non destinata a somministrazione diretta. Deve essere miscelata con una soluzione vettrice di aminoacidi compatibile o ad un regime infusionale contenente aminoacidi prima della somministrazione. La miscelazione deve avvenire in condizioni asettiche. Dipeptiven va infuso con una soluzione vettrice. Una parte in volume di Dipeptiven deve essere miscelata con almeno 5 parti di soluzione vettrice (cioè, ad esempio, 100 ml di Dipeptiven + almeno 500 ml di soluzione di aminoacidi).
La concentrazione massima del principio attivo nel corso della terapia dovrebbe essere del 3,5%.
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Marzo 1997.
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Settembre 1997.
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