Dobutamina cloridrato 14,01 mg equivalente a dobutamina 12,5 mg
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à Dosaggio di somministrazione (mcg/kg/min) | Velocità d'infusione | ||
250 mcg/ml* (ml/kg/min) | 500 mcg/ml** (ml/kg/min) | 1000 mcg/ml*** (ml/kg/min) | |
2,5 | 0,01 | 0,005 | 0,0025 |
5 | 0,02 | 0,010 | 0,0050 |
7,5 | 0,03 | 0,015 | 0,0075 |
10 | 0,04 | 0,020 | 0,0100 |
12,5 | 0,05 | 0,025 | 0,0125 |
15 | 0,06 | 0,030 | 0,0150 |
* 250 mg/l di diluente
** 500 mg/l o 250 mg/500 ml di diluente
*** 1000 mg/l o 250 mg/250 ml di diluente
La velocità di somministrazione e la durata della terapia debbono essere aggiustate in base alla risposta del paziente, determinata dalla frequenza cardiaca, dalla presenza di attività ectopica, dalla pressione arteriosa, dal flusso urinario e, quando possibile, dalla misurazione della pressione capillare polmonare e dalla portata cardiaca.
Nell'uomo sono state somministrate concentrazioni fino a 5000 mcg/ml (250 mg/50 ml).
Il volume complessivo dei liquidi da somministrare deve essere determinato in base al fabbisogno idrosalino del paziente.
Stenosi subaortica ipertrofica idiopatica.
Generalmente controindicato in gravidanza (vedere paragrafo "Gravidanza e allattamento").
Aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
La Dobutamina Abbott può causare un marcato aumento della frequenza cardiaca o della pressione arteriosa, specie sistolica. Approssimativamente il 10% circa dei pazienti osservati nel corso di studi clinici ha evidenziato un aumento della frequenza di 30 pulsazioni al minuto o più e circa il 7.5% ha avuto un incremento della pressione sistolica di 50 mmHg o più.
Una riduzione del dosaggio è generalmente sufficiente ad eliminare prontamente tali effetti. Poiché la dobutamina facilita la conduzione atrioventricolare, i pazienti con fibrillazione atriale si trovano a rischio di sviluppare una risposta ventricolare rapida. I pazienti precedentemente ipertesi si trovano nella condizione di maggior rischio nei confronti di una risposta pressoria esagerata.
Attività ectopica
La Dobutamina Abbott può precipitare od aggravare una attività ventricolare ectopica, ma raramente ha causato tachicardia ventricolare.
Studi sugli animali indicano che la Dobutamina Abbott può risultare inefficace nel caso in cui siano stati somministrati di recente farmaci beta-bloccanti. In tal caso le resistenze vascolari periferiche possono aumentare.
Nessun miglioramento può essere osservato in presenza di una ostruzione meccanica marcata, come nella stenosi valvolare aortica grave.
Solfiti - Il prodotto contiene sodio bisolfito; nei soggetti sensibili, e più frequentemente negli asmatici, questa sostanza può causare reazioni di tipo allergico quali reazioni anafilattiche o crisi asmatiche anche gravi.
Uso dopo l'infarto acuto del miocardio
L'esperienza clinica con la Dobutamina Abbott dopo infarto acuto del miocardio è insufficiente a stabilire la sicurezza del farmaco per tale impiego.
È noto che qualsiasi agente farmacologico in grado di aumentare la forza contrattile del cuore e la sua frequenza può provocare un aumento dell'area infartuata, ma non è noto se ciò possa verificarsi anche con la dobutamina.
Uso in pediatria
La sicurezza e l'efficacia della Dobutamina Abbott per l'impiego in pediatria non sono state studiate.
Precauzioni per l'uso
Durante la somministrazione della Dobutamina Abbott, come con qualsiasi altro agente adrenergico, si devono monitorare continuamente l'ECG e la pressione arteriosa. Inoltre, ogni qualvolta sia possibile ed ai fini di una sicura ed efficace infusione di Dobutamina Abbott, si dovrebbero monitorare la pressione capillare polmonare e la portata cardiaca.
L'ipovolemia deve essere opportunamente corretta prima di istituire il trattamento con la Dobutamina Abbott.
La dobutamina, come altri b2 -agonisti, può provocare una modesta riduzione del potassio sierico senza raggiungere, se non raramente, livelli di ipopotassiemia. È pertanto consigliato il monitoraggio della potassiemia in corso di terapia con Dobutamina Abbott.
Il farmaco non è stato somministrato a donne in stato di gravidanza e deve pertanto essere impiegato in questi casi solo quando i potenziali benefici superino chiaramente i potenziali rischi per il feto e sotto il diretto controllo medico.
Nella maggioranza dei pazienti, è stato notato un aumento di 10-20 mmHg della pressione sistolica ed un aumento della frequenza cardiaca di 5-15 battiti al minuto. In circa il 5% dei pazienti, si è avuto un aumento dell'extrasistolia ventricolare durante l'infusione. Tali effetti sono correlati con la dose.
Ipotensione arteriosa
Occasionalmente sono state descritte rapide cadute pressorie durante la somministrazione di dobutamina. La diminuzione della dose e l'interruzione dell'infusione riportano rapidamente i valori pressori ai livelli pre-infusionali.
Reazioni nella sede di infusione
Occasionalmente è stata riportata flebite. Sono state descritte flogosi locali a seguito di stravasi conseguenti a manovre non correttamente eseguite.
Ipersensibilità
Occasionalmente sono state riportate reazioni di ipersensibilità associate alla somministrazione di Dobutamina Abbott, incluso rash cutaneo, febbre, eosinofilia e broncospasmo.
04.8 Effetti indesiderati poco comuni
Nell'1-3% dei pazienti, sono stati notati i seguenti effetti indesiderati: nausea, cefalea, dolore anginoso o dolori toracici aspecifici, palpitazioni e dispnea.
Sicurezza nei trattamenti a lungo termine
Gli effetti indesiderati per infusioni fino a 72 ore non sono stati differenti da quelli osservati nei trattamenti a breve termine.
Esami di laboratorio
La Dobutamina Abbott, come altre catecolamine, può indurre una modesta riduzione della potassiemia, raramente a livelli di ipopotassiemia (vedere paragrafo "Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso").
Segni e sintomi - I fenomeni tossici da dobutamina sono in genere dovuti ad una iperstimolazione dei recettori beta-cardiaci. La durata d'azione della dobutamina è generalmente breve (t1/2 = 2 minuti) a causa della rapida metabolizzazione da parte della catecol-O-metiltransferasi. I sintomi di tossicità comprendono anoressia, nausea e vomito, tremori, ansietà, palpitazioni, cefalea, dispnea, dolori toracici di tipo anginoso e aspecifici. Gli effetti inotropo e cronotropo positivo della dobutamina sul miocardio possono causare ipertensione, tachiaritmie, ischemia miocardica e fibrillazione ventricolare. Ipotensione può conseguire ad una vasodilatazione.
Se il prodotto viene ingerito per os, l'eventuale assorbimento dalle mucose orali ed intestinali è imprevedibile.
Trattamento - L'azione iniziale consiste nel sospendere la somministrazione della dobutamina, stabilire la pervietà delle vie aeree ed assicurare l'ossigenazione e la ventilazione. Mettere in atto prontamente le misure di rianimazione.
La tachiaritmia ventricolare grave può essere trattata con successo con propanololo o lidocaina.
L'ipertensione generalmente risponde alla riduzione della dose o alla interruzione della terapia.
Se necessario, monitorare accuratamente e mantenere entro limiti accettabili i segni vitali, i gas ematici, gli elettroliti sierici, etc.
L'assorbimento dei farmaci da parte del tratto gastrointestinale può essere ridotto mediante carbone attivo, che molto spesso risulta più efficace dell'induzione del vomito o della lavanda gastrica. Prendere quindi in considerazione la somministrazione di carbone attivo in aggiunta alla lavanda gastrica o in sostituzione di essa. La ripetuta somministrazione di carbone può accelerare l'eliminazione di alcuni farmaci precedentemente assunti.
Nell'eseguire le manovre di svuotamento gastrico o di somministrazione di carbone attivo, assicurarsi l'integrità delle vie respiratorie.
Le manovre di diuresi forzata, dialisi peritoneale, l'emodialisi e l'emoperfusione su carbone, non hanno dimostrato di recare alcun beneficio nei casi di sovradosaggio da dobutamina.
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A differenza della dopamina non induce secrezione di noradrenalina endogena.
Negli animali da laboratorio, per un dato effetto inotropo, la dobutamina causa un minor aumento della frequenza cardiaca ed una minore diminuzione delle resistenze vascolari periferiche rispetto all'isoproterenolo.
Nei pazienti con funzione cardiaca depressa, sia la dobutamina che l'isoproterenolo inducono lo stesso aumento della portata cardiaca. La dobutamina incrementa la gittata sistolica senza aumentare significativamente la frequenza cardiaca (tuttavia, occasionalmente, è stata osservata tachicardia). L'isoproterenolo, al contrario, aumenta la portata cardiaca essenzialmente con un aumento della frequenza cardiaca, mentre la gittata sistolica varia di poco o diminuisce.
La pressione differenziale aumenta con la dobutamina come conseguenza dell'aumento della gittata sistolica. La dobutamina ha un effetto minimo sulla pressione arteriosa media in pazienti normotesi, mentre in pazienti ipotesi per sindrome da bassa gittata la pressione arteriosa media aumenta con l'aumentare della portata cardiaca.
Una facilitazione della conduzione atrioventricolare è stata osservata negli studi di elettrofisiologia umana ed in pazienti con fibrillazione atriale.
Le resistenze vascolari sistemiche, dopo somministrazione di dobutamina, generalmente diminuiscono. In qualche caso è possibile osservare una vasocostrizione di minimo grado.
La maggior parte delle esperienze con dobutamina è stata effettuata nel breve termine, fino ad alcune ore.
Nel limitato numero dei pazienti che vennero studiati per 24, 48 e 72 ore, in alcuni l'aumento della portata cardiaca è persistito, mentre in altri è ritornato ai valori basali.
Nelle urine umane, i principali prodotti escreti consistono in coniugati di dobutamina e di 3-0-dobutamina. Il 3-0-metil-derivato della dobutamina è inattivo.
Modificazioni delle concentrazioni sinaptiche delle catecolamine usando la reserpina o gli antidepressivi triciclici, non alterano gli effetti della dobutamina nell'animale, il che indica che gli effetti della dobutamina non sono dipendenti da meccanismi pre-sinaptici.
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Dobutamina Abbott non deve essere usata assieme ad altri medicinali contenenti solfiti o etanolo.
Le soluzioni preparate devono essere utilizzate entro le 24 ore.
Le soluzioni contenenti Dobutamina Abbott possono assumere colorazione rosa, che può aumentare d'intensità nel tempo. Questo cambiamento di colore è dovuto ad una lieve ossidazione del farmaco ma, nel tempo consigliato per la somministrazione, non si verifica una significativa perdita di potenza.
In alternativa può essere confezionato in fiale di vetro tipo I da 20 ml.
Al momento della somministrazione, la Dobutamina Abbott deve essere ulteriormente diluita in un flacone almeno fino a 50 ml, usando uno dei seguenti solventi per uso endovenoso: destrosio al 5%; destrosio al 5% e cloruro di sodio al 0,45%; destrosio al 5% e cloruro di sodio al 0,9%; destrosio al 10%, isolyte-M con destrosio al 5%; ringer lattato; destrosio al 5% in ringer lattato; osmitrol al 20% in acqua; cloruro di sodio al 0,9% per iniezioni; lattato di sodio; normosol M in destrosio 5%
Campoverde di Aprilia (LT), CAP 04010