Interazioni - [Vedi Indice]Non sono note interazioni.
Sebbene la sperimentazione nell'animale non abbia evidenziato effetti teratogeni, nei casi di gravidanza accertata o presunta somministrare solo in caso di effettiva necessità.
La mebeverina alle dosi terapeutiche non è escreta nel latte materno.
Non sono stati effettuati studi al riguardo.
Molto raramente possono manifestarsi reazioni allergiche, in particolare esantema o orticaria.
Non sono noti casi di iperdosaggio. In caso di sovradosaggio studi sperimentali sugli animali fanno presagire una ipereccitabilità del sistema nervoso centrale. Non è noto un antidoto specifico, viene raccomandato trattamento sintomatico e lavanda gastrica.
La mebeverina è un antispastico muscolotropo con un'azione diretta sulla muscolatura liscia intestinale, risolvendone lo spasmo senza influenzare la normale motilità. Poiché il suo meccanismo di azione non è mediato dal sistema nervoso autonomo, la mebeverina non dà luogo agli effetti collaterali riscontrabili con gli anticolinergici e può pertanto essere somministrata anche in pazienti con ipertrofia prostatica o glaucoma.
La mebeverina, dopo somministrazione orale, è rapidamente e completamente assorbita. La mebeverina non viene escreta in quanto tale, ma nella forma completamente metabolizzata. Il primo passaggio della metabolizzazione è la formazione di acido veratrico e di alcool mebeverinico. L'acido veratrico è escreto nelle urine, l'alcool mebeverinico è anch'esso escreto nelle urine, in parte sotto forma di acido carbossilico e in parte sotto forma di acido carbossilico demetilato.
La mebeverina è stata ampiamente studiata in numerose specie animali in prove di tossicità acuta, subacuta e cronica e in studi di riproduzione.
La DL50 dopo somministrazione orale varia da 902-1980 mg/kg mentre la DL50 dopo somministrazione endovenosa è l'1% di questo valore.
La sintomatologia più frequentemente riscontrata nell'animale dopo somministrazione di dosi elevate per via orale o parenterale, era rappresentata da un'eccitazione del sistema nervoso centrale.
Questi studi consentono di estrapolare una tossicità per l'uomo a dosaggi superiori a 40 mg/kg (il dosaggio terapeutico nell'uomo è approssimativamente 6 mg/kg/die).
Duspatal 135 mg compresse rivestite: lattosio, amido di patate, polivinilpirrolidone, talco, magnesio stearato, gelatina, gomma arabica, cera carnauba, saccarosio.
Duspatal 200 mg capsule rigide a rilascio prolungato: magnesio stearato, copolimero dell'etile acrilato e metile metacrilato, talco, metilidrossi-propilcellulosa, copolimero dell'acido metacrilico e dell'etile acrilato (1:1), triacetina, gelatina, titanio biossido.
Nessuna.
Compresse rivestite: 5 anni.
Capsule: 3 anni.
Compresse rivestite: conservare nel confezionamento originale.
Capsule rigide a rilascio prolungato: conservare nel confezionamento originale a temperatura non superiore a 25 °C e non inferiore a 5 °C.
Blister in PVC e alluminio, astuccio da 15 compresse rivestite
Blister in PVC e alluminio, astuccio da 30 compresse rivestite
Blister in PVC e alluminio, astuccio da 20 capsule
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Via della Libertà n. 30 - 10095 Grugliasco (TO)
30 compresse rivestite da 135 mg *AIC n. 021377015
15 compresse rivestite da 135 mg *AIC n. 021377027
20 capsule rigide a rilascio prolungato da 200 mg AIC n. 021377039
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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