IDROPLURIVIT LIOFILIZZATO.
Polvere per soluzione orale ed intramuscolare.
- [Vedi Indice]
Profilassi e terapia delle carenze vitaminiche multiple.
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Una o più fiale al dì per via intramuscolare, od
orale. La soluzione se indicata per uso orale, può essere
diluita in acqua, latte, succhi di frutta, ecc.
N.B. - La solubilizzazione dell'Idroplurivit Liofilizzato
comporta la formazione di poca schiuma; nel caso che il farmaco
debba essere somministrato per via intramuscolare è
pertanto opportuno, prima di aspirare il liquido in siringa,
attendere pochi secondi sufficienti a che la schiuma
spontaneamente scompaia. Il preparato può essere usato
anche, sotto il diretto controllo del medico, per fleboclisi
lenta diluito in 1000 mL di soluzione salina o glucosata; la
posologia sarà allora di 1-3 fiale al dì.
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A causa dell’alto contenuto di vitamina A, Idroplurivit
Liofilizzato, somministrato per via intramuscolare, è
controindicato in gravidanza e allattamento
Ipersensibilità verso i componenti del prodotto.
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Per la presenza di vitamina B2, le urine possono
assumere una colorazione gialla.
Nelle terapie pluriennali, non eccedere nel numero e nella
durata dei cicli terapeutici consigliati per ogni anno, per non
incorrere nel rischio di iperdosaggio cronico di vitamine A e
D3.
È bene che il prodotto sia tenuto lontano dalla portata
dei bambini (pericoli di iperdosaggio acuto di vitamine A e
D3).
I preparati contenenti vitamina B1 o derivati
possono, particolarmente per via parenterale, provocare disturbi
in quei soggetti che hanno avuto fenomeni di
ipersensibilizzazione o manifestazioni morbose da
allergopatia.
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Da segnalare soltanto: per la vitamina E, il possibile
potenziamento dell'azione della digitale e dell'insulina (di cui
quindi dovranno essere eventualmente ridotte le dosi); per la
vitamina B6 l'antagonismo nei confronti
dell'attività della levodopa.
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Dosi molto elevate di vitamina A negli animali sono teratogene
e sono state associate in casi isolati a malformazioni
nell’uomo. Quantitativi giornalieri di vitamina A
più elevati di 10.000 U.I. vanno evitati in gravidanza
(specie nei primi mesi) e si deve consultare il medico per i
consigli circa la quantità totale di vitamina A
assimilabile attraverso le diverse fonti.
Idroplurivit Liofilizzato, somministrato per via
intramuscolare, è controindicato in gravidanza e durante
l’allattamento.
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Non sono segnalati, né sono del resto previsti, effetti
negativi del preparato su tali attività.
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Non sono noti effetti indesiderati attribuibili ai componenti
di Idroplurivit Liofilizzato.
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Non sono stati descritti casi di iperdosaggio di Idroplurivit
Liofilizzato. Sono stati descritti invece casi di iperdosaggio di
vitamina A: acuto (ipertensione endocranica con conseguente
cefalea, nausea, vomito, sonnolenza, irritabilità;
epatomegalia; prurito e desquamazioni cutanee), i cui sintomi
scompaiono entro 72 ore dalla sospensione dell'assunzione;
cronico: (desquamazione cutanea, alopecia, ragadi labiali, dolori
osteo-articolari, cefalea, irritabilità, astenia,
anoressia), i cui sintomi tendono a regredire più o meno
gradualmente con la sospensione dell'assunzione. Anche per la
vitamina D3 sono stati descritti casi di iperdosaggio
che si traducono essenzialmente nell'ipercalcemia e nei segni e
sintomi ad essa correlati. Per le altre vitamine contenute in
Idroplurivit Liofilizzato non sembrano sussistere problemi di
sovradosaggio.
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La vitamina A gioca un ruolo essenziale nella
funzionalità retinica; è necessaria per le normali
funzioni del tessuto epiteliale ed è richiesta per
l'accrescimento osseo, la funzione riproduttiva e lo sviluppo
embrionale. L'assorbimento intestinale è totale ma, come
per tutte le vitamine liposolubili, richiede la presenza di bile;
viene immagazzinata nel fegato dove va a costituire delle grosse
riserve sufficienti a coprire i fabbisogni normali per un lungo
periodo di tempo. Circola nel sangue legata ad una proteina
specifica, la proteina legante il retinolo (RBP), sintetizzata
nel fegato. Nell'organismo il retinolo, almeno in parte, viene
coniugato con acido glucuronico e partecipa ad un circolo
enteroepatico, in cui viene ossidato a retinale e ad acido
retinoico. L'acido oxoretinoico è un altro metabolita
identificato. In condizioni normali la vitamina A non si ritrova
mai nelle urine in forma immodificata, ma sempre come metabolita.
La DL50 per la vitamina A nella scimmia è pari
a 550.000 U.I./kg.
La vitamina D3 è coinvolta nel controllo del
metabolismo del calcio e del fosforo; la sua forma attiva
diidrossilata agisce principalmente aumentando l'assorbimento
intestinale di calcio e di fosforo, regolandone il riassorbimento
e la deposizione nelle ossa, e aumentando il riassorbimento dei
fosfati a livello renale.
La vitamina E probabilmente inibisce in parte l'ossidazione di
componenti cellulari essenziali, quale il coenzima Q, e previene
la formazione di prodotti di ossidazione tossici, quali i
perossidi derivanti dagli acidi grassi insaturi. La vitamina E
favorisce l'assorbimento intestinale di vitamina A.
L'assorbimento intestinale, che avviene con meccanismo
presumibilmente analogo a quello della vitamina A, è buono
ma non è totale per cui parte della quota somministrata si
ritrova nelle feci. Circola nel plasma per la maggior parte in
forma libera e in parte legata alle beta lipoproteine. Si ritrova
in tutti i tessuti e in particolare nel fegato. Tra i suoi
metaboliti sono stati individuati nelle urine composti
glucuronoconiugati dell'acido tocoferolico e del suo g-lattone.
L'eliminazione è prevalentemente biliare. La
DL50 per la vitamina E nel topo, ratto, coniglio
è › 200 mg/kg.
Le vitamine idrosolubili (B1, B2,
B6, PP, C e B5) sono sostanze
indispensabili per il ricambio cellulare; risultano
indispensabili per la normale funzionalità del sistema
nervoso, sia per mantenere il potenziale di base che per la
induzione e la trasmissione degli impulsi a livello delle sinapsi
e dell'organo effettore. L'organismo non viene a costituire
scorte sufficienti di tali vitamine e quindi le restrizioni
alimentari di qualsiasi genere, i disturbi dell'assorbimento e un
accresciuto fabbisogno non tardano a provocare stati carenziali
da apporto o da utilizzazione subottimali: ne consegue
l'utilità di somministrare tempestivamente tali fattori
vitaminici in queste circostanze. Le vitamine idrosolubili sono
praticamente prive di tossicità, sia acuta che cronica:
sono infatti sostanze fisiologiche la cui dose letale è in
pratica in ogni caso inesistente e che per definizione non
determinano accumulo nell'organismo in quanto il loro eccesso
viene eliminato a livello urinario.
Vitamina B1: l'assorbimento a livello intestinale
avviene per trasporto attivo sodio-dipendente e per diffusione
passiva. La tiamina viene quindi immagazzinata nei tessuti fino a
saturazione ed escreta poi nell'urina come derivato piridinico o
in forma immodificata.
Vitamina B2: viene fosforilata a livello
intestinale nel corso dell'assorbimento e trasportata ai tessuti
fino a saturazione. Si elimina quasi esclusivamente per via
urinaria.
Vitamina B6: viene facilmente assorbita a livello
intestinale. Nel fegato si forma l'acido 4-piridossico, che
è il principale prodotto di escrezione. Esso deriva
dall'azione dell'aldeideossidasi epatica sul piridossale,
sostanza nella quale si trasforma la piridossina
nell'organismo.
Vitamina PP: l'assorbimento intestinale è normalmente
molto efficiente. Nell'organismo è convertita in coenzimi
ed escreta soprattutto sotto forma di derivati metilati.
Vitamina C: facilmente assorbita nel tratto intestinale,
è presente in tutti i fluidi e tessuti dell'organismo.
L'eliminazione è prevalentemente urinaria.
Vitamina B5: assorbita nel tratto intestinale,
probabilmente per diffusione, è convertita nei tessuti in
coenzima A.
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Fiala di prodotto liofilizzato:
polisorbato 80, mannite, polivinilpirrolidone, metile
p-idrossibenzoato, sodio edetato, butilidrossianisolo.
Fiala di soluzione solvente:
sodio fosfato; sodio citrato; esteri dell'acido
p-idrossibenzoico; acqua per preparazioni iniettabili.
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Non sono note ad oggi incompatibilità specifiche.
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18 mesi.
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Nessuna.
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5 fiale di vetro neutro (borosilicato) di prodotto
liofilizzato e 5 fiale di soluzione solvente alloggiate in
cassonetti di polivinilcloruro.
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Vedere punto 4.2.
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A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite s.r.l. - Via Sette
Santi 3, Firenze.
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A.I.C. n. 006387144.
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Maggio 2000.
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Maggio 1999.
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