Posologia
Oltre all'accurata pulizia delle ferite ed alla somministrazione di immunoglobulina umana antitetanica, bisogna iniziare simultaneamente l'immunizzazione attiva con vaccino antitetanico in un punto diverso del corpo, con le modalità qui sotto riportate:
Ferite minori e pulite
Non si raccomanda di rivaccinare o di iniziare una terapia con immunoglobulina antitetanica nei soggetti che hanno ricevuto l'ultima dose di richiamo nei 10 anni antecedenti e nei quali la vaccinazione antitetanica precedente era stata effettuata in modo completo.
Si raccomanda di somministrare una dose di vaccino ai soggetti che non hanno ricevuto una dose di richiamo negli ultimi 10 anni ed a quelli con vaccinazione antitetanica effettuata in modo incompleto o non ben conosciuto. Non è necessario somministrare immunoglobulina antitetanica.
Ferite maggiori o sporche
Non è necessario rivaccinare i soggetti che hanno ricevuto l'ultimo richiamo nei 5 anni antecedenti e nei quali la vaccinazione antitetanica precedente era stata effettuata in modo completo. Però, se sono passati più di 5 anni dall'ultimo richiamo, si deve somministrare una dose di vaccino. In ambedue i casi, non è necessario somministrare immunoglobulina antitetanica.
È necessario somministrare una dose di vaccino insieme ad immunoglobulina antitetanica ai soggetti di cui non si conosce la pregressa vaccinazione antitetanica o nei casi in cui questa sia stata effettuata in modo incompleto.
Tipo di ferita | Pazienti non
immunizzati
o parzialmente
immunizzati | Pazienti completamente
immunizzati
Tempo dall'ultima
dose di richiamo |
Da 5 a 10
anni | > 10 anni | | |
Pulita;
minore | Iniziare o
completare
il ciclo di
immunizzazione
secondo programma.
Anatossina
tetanica 0,5 ml. | Niente | Anatossina
tetanica 0,5 ml |
Pulita;
maggiore o
a rischio di
tetano | In un braccio:
immunoglobulina
umana antitetanica
250U.I.*
Nell'altro braccio:
Anatossina tetanica
0,5 ml.
Completare il ciclo
di immunizzazione
secondo programma*. | Anatossina
tetanica
0,5 ml | In un braccio:
anatossina tetanica
0,5 ml*.
Nell'altro braccio:
immunoglobulina
umana antitetanica
250 U.I. |
A rischio di
tetano.
Pulizia
accurata
ritardata o
incompleta | In un braccio:
immunoglobulina
umana antitetanica
500 U.I.*
Nell'altro braccio:
anatossina 0,5 ml.
Completare in seguito
il ciclo
d'immunizzazione
secondo programma.*
Terapia antibiotica | Anatossina
tetanica
0,5 ml.
Terapia
antibiotica | In un braccio:
anatossina
tetanica 0,5 ml.
Nell'altro braccio:
immunoglobulina
antitetanica
500 U.I.*
Terapia antibiotica |
* Usare differenti siringhe, aghi e sedi di iniezione.
Nota: Usando differenti preparati di anatossina, il volume della singola dose di richiamo deve essere modificato come descritto sull'etichetta.
Il vaccino antitetanico che sarà usato può contenere tossoide tetanico solamente o tossoide tetanico più tossoide difterico (vaccino dT adulti). Quest'ultimo vaccino non deve essere somministrato a soggetti immunodeficienti con ferite.
Si raccomanda che il Medico giudichi se una ferita minore sia a rischio di tetano, valutando la possibilità che il Clostridium tetani possa essere presente sull'oggetto che ha causato la ferita.
Bambini ed adulti devono ricevere le stesse dosi.
Profilassi del tetano
250 U.I. per via intramuscolare.
Questa dose deve essere raddoppiata (500 U.I.) nel caso di ferita irregolare (ferita profonda e sporca con distruzione di tessuto) od infetta o se la lesione si è verificata 24 ore prima, od in adulti con peso corporeo superiore alla media.
Terapia del tetano clinicamente manifesto
Diversi studi supportano l'efficacia dell'immunoglobulina umana antitetanica nel trattamento del tetano clinicamente manifesto usando una singola dose di 3000 - 6000 U.I. i.m., in associazione con altri appropriati trattamenti.
Modo di somministrazione
Iniezione intramuscolare lenta.In caso di disturbi della coagulazione in cui siano controindicate le iniezioni intramuscolari, l'immunoglobulina umana antitetanica può essere somministrata per via sottocutanea. Dopo la somministrazione, in corrispondenza della sede d'iniezione, si deve applicare un'accurata pressione manuale con una compressa di garza.Se sono necessarie alte dosi totali (
Non somministrare il prodotto per via intravascolare (rischio di shock). Le iniezioni devono essere fatte per via intramuscolare, aspirando con la siringa prima di iniettare, per essere certi che l'ago non sia stato inserito in un vaso sanguigno.
Vere reazioni allergiche alla immunoglobulina umana antitetanica somministrata per via intramuscolare sono rare. In caso di shock, il trattamento deve seguire le linee guida della terapia dello shock. Intolleranza alle immunoglobuline può verificarsi nei rari casi di deficit di IgA, in cui il soggetto presenti anticorpi anti-IgA.
I pazienti devono essere tenuti in osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione del prodotto.
Quando vengono somministrati farmaci preparati a partire da sangue o plasma umano, non si può escludere in maniera assoluta la possibilità di insorgenza di malattie infettive dovuta alla trasmissione di agenti infettivi. Ciò vale anche per patogeni di natura attualmente sconosciuta.
Per ridurre il rischio di trasmissione di agenti infettivi, viene effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei ed inoltre nel processo produttivo vengono inseriti procedimenti di inattivazione e/o di rimozione virale.