In pazienti affetti da arteriosclerosi coronarica e/o cerebrale Igroton-Reserpina deve essere impiegato con estrema cautela.
Si deve evitare qualsiasi brusco abbassamento della pressione arteriosa. In presenza di funzione renale compromessa (clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. o creatininemia superiore a 2,5 mg/100 ml=> 221 mmol/l) l'intervallo tra le somministrazioni deve essere prolungato per evitare il rischio di fenomeni di accumulo.
Usare con particolare prudenza nei pazienti anziani.
Tenere fuori della portata dei bambini.
Da usare sotto il diretto controllo del Medico.
Clortalidone
L'effetto ipotensivo dei tiazidici è aumentato nei simpatectomizzati, mentre diminuisce la reattività arteriosa alla noradrenalina.
Il basso dosaggio (25-50 mg al giorno) non determina eccessive perdite di potassio.
Come per le tiazidi e i diuretici correlati, si possono tuttavia verificare disordini nel bilancio elettrolitico sierico durante trattamenti prolungati.
Poiché l'escrezione di elettroliti viene aumentata, si dovrebbe evitare una dieta eccessivamente povera di sali.
In caso di trattamento prolungato, nei pazienti sottoposti a terapia infusionale con soluzioni povere di potassio, in quelli con emesi massiva, nei digitalizzati, nei cirrotici, in corso di terapia con steroidi o ACTH, è opportuno determinare periodicamente il quadro elettrolitico plasmatico ed urinario onde evitare stati di iponatriemia, ipokaliemia o alcalosi ipocloremica. Segni premonitori di squilibri elettrolitici sono secchezza della mucosa orale, sete, astenia, sonnolenza, crampi muscolari, ipotensione, oliguria, nausea, vomito, aritmie cardiache o comparsa di modificazioni ECGrafiche.
In caso di comparsa di tali segni di esaurimento, o se si verifica ulteriore perdita di potassio, dovuta alla comparsa delle patologie o all'instaurarsi delle terapie sovradescritte, si dovrà somministrare potassio sotto sorveglianza.
Nei pazienti iperuricemici o diabetici trattati con il clortalidone può aumentare il tasso uricemico o glicemico; il trattamento può evidenziare una predisposizione alla gotta o al diabete in soggetti altrimenti normali; nonostante questa influenza negativa sulla tolleranza al glucosio, il diabete mellito compare molto raramente durante il trattamento. Nei pazienti con iperlipidemia i valori sierici dei lipidi dovrebbero essere regolarmente controllati; in caso di innalzamento di tali valori si dovrebbe prendere in considerazione l'eventualità di sospendere la terapia.
Pazienti in trattamento con dosi relativamente alte possono sviluppare ipomagnesiemia accompagnata da manifestazioni e sintomi quali irritabilità, spasmi muscolari e aritmie cardiache.
I pazienti anziani, specie se affetti da malattie croniche, o con cirrosi epatica sono più soggetti a disturbi regolatori riguardanti il bilancio idroelettrolitico, e andrebbero pertanto sottoposti con maggior frequenza a controlli degli elettroliti plasmatici. Durante il trattamento con clortalidone sono stati osservati rari casi di iponatriemia accompagnata da sintomi neurologici (nausea, astenia, disorientamento progressivo, apatia).
La presenza del diuretico rende opportuna una certa cautela nell'uso del farmaco in soggetti con nefropatie ed epatopatie per la possibilità di provocare, come tutti i diuretici, iperazotemia, accumulo, coma epatico.
Reserpina
L'associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione con la reserpina.
Per quanto raramente, reazioni di ipersensibilità possono verificarsi specialmente negli allergopatici.
Usare con cautela in pazienti con anamnesi di ulcera gastrica o duodenale, gastrite erosiva acuta, calcoli biliari, anamnesi di depressione, ed inoltre in pazienti affetti da insufficienza cardiaca, bradicardia sinusale, disordini della conduzione cardiaca o pazienti recentemente infartuati.
Sospendere la somministrazione di reserpina 7 giorni prima di elettroshock terapia e qualche giorno prima di un intervento chirurgico, per evitare cadute pressorie durante l'anestesia.
In caso di interventi d'urgenza occorre somministrare un'adeguata dose di atropina prima dell'operazione, in modo da prevenire l'eccessiva bradicardia.