04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza e allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio
05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
05.1 Propriet� farmacodinamiche
05.2 Propriet� farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
_2
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08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO

- [Vedi Indice]

IMMUCYST

- [Vedi Indice]

PRINCIPI ATTIVI

CONTENUTI PER FLACONE DI LIOFILIZZATO

BCG� V

27 mg (peso secco)

(bacillo di Calmette-Guérin)

3.4 ± 3.0 x 108 Colony Forming Units (CFUs)

V�ceppo CONNAUGHT

- [Vedi Indice]

Polvere e solvente per sospensione endovescicale

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - [Vedi Indice]

  - [Vedi Indice]

ImmuCyst è indicato per uso intravescicale nel trattamento e nella profilassi del carcinoma in situ (CIS) primario o recidivante della vescica urinaria e per la profilassi a seguito di resezione transuretrale (TUR) dei tumori papillari ad alto rischio primari o recidivanti di livello Ta e/o T1, oppure di qualsiasi loro combinazione, nonostante il trattamento intravescicale precedente.

  - [Vedi Indice]

Il trattamento intravescicale e la profilassi per il CIS della vescica urinaria va iniziato tra il 7° - 14° giorno dopo la biopsia o la resezione transuretrale (qualora questa venga eseguita).

Una dose di 3 flaconi di ImmuCyst va somministrata per via intravescicale 1 volta/settimana per 6 settimane (terapia di induzione).

Ogni dose (3 flaconi ricostituiti) va diluita con 50 ml di soluzione sterile salina per un totale di 53 ml.

Inserire il catetere in vescica in condizioni sterili, drenare la vescica, infondere lentamente (per gravità) la sospensione dei 50 ml di ImmuCyst, quindi estrarre il catetere.

Durante la prima ora che segue l’instillazione, il paziente deve giacere per 15 minuti in posizione supina, poi in posizione prona e quindi su entrambi i lati. Il paziente poi può alzarsi, ma deve ritenere il farmaco per altri 60 minuti, per un totale di 2 ore.

I pazienti che non sono capaci di trattenere il farmaco, potranno urinare prima. Alla fine delle 2 ore tutti i pazienti dovrebbero urinare in posizione seduta per ragioni di sicurezza. I pazienti dovrebbero mantenere una adeguata idratazione. La terapia di induzione deve poi continuare con un trattamento a 3, 6, 12, 18 e 24 mesi seguenti al trattamento iniziale.

Dopo l’uso, tutti gli strumenti impiegati, debbono essere sterilizzati o smaltiti come qualsiasi altro materiale infettante (vd. Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso).

RICOSTITUZIONE DEL PRODOTTO LIOFILIZZATO E PRELIEVO DA FLACONE CHIUSO CON TAPPO

NON RIMUOVERE IL TAPPO DI GOMMA DAI FLACONI

Ricostituire e diluire immediatamente prima dell’uso

Maneggiare come materiale infettante

Ricostituire e diluire immediatamente prima dell’uso, utilizzando una tecnica asettica in un’area ad elevata aerazione (per esempio cappa aspirante). Le persone che maneggiano il prodotto devono indossare una mascherina e dei guanti. Nel caso il prodotto venisse maneggiato al di fuori della cappa aspirante, le persone che maneggiano il prodotto dovranno indossare una mascherina ed anche una protezione per gli occhi.

Soggetti con immunodeficienza nota, non debbono maneggiare l’ImmuCyst.

Per la ricostituzione dell’ImmuCyst usare esclusivamente il diluente fornito, così da assicurare una adeguata dissoluzione del BCG.

Prelevare il contenuto di un flacone di diluente e iniettarlo in un flacone di liofilizzato.

Passare del cotone sterile imbevuto di disinfettante sui tappi dei 3 flaconi di diluente e di liofilizzato.

Lasciare agire per almeno 5 minuti.

Aspirare in una siringa sterile un volume di aria pari al volume del diluente di un flacone.

Forare il tappo del flacone contenente il diluente con l’ago sterile della siringa, capovolgere il flacone, iniettare lentamente l’aria contenuta nella siringa e, trattenendo l’ago nello stesso foro, aspirare 1 ml di diluente nella siringa; e tenendo fermo lo stantuffo, estrarre poi l’ago dal flacone.

Iniettare quindi il diluente nel flacone del prodotto liofilizzato. Agitare delicatamente finché la sospensione risulti omogenea. Ripetere l’operazione con gli altri due flaconi.

Diluire il materiale così ricostituito dei 3 flaconi (1 dose) in 50 ml di soluzione sterile salina senza conservanti, fino ad ottenere una soluzione di 53 ml che può quindi essere usata per l’instillazione intravescicale e per l’iniezione intracutanea.

Il prodotto dovrebbe essere usato immediatamente dopo la ricostituzione.

Si sconsiglia l’uso del prodotto che, quando ricostituito, presenti flocculazioni o agglutinati che non possano essere disciolti dopo lieve agitazione.

Il prodotto ricostituito non va esposto alla luce del sole diretta o indiretta.

Ridurre al minimo l’esposizione alla luce artificiale.

INFORMAZIONI DA FORNIRE AL PAZIENTE DA PARTE DEL MEDICO

I pazienti devono avvisare il più presto possibile il loro medico qualora si verifichi un aumento dei sintomi esistenti, qualora i sintomi persistano dopo aver ricevuto un determinato numero di trattamenti o anche qualora si manifesti uno qualsiasi dei seguenti sintomi:

Più comuni

Rari

Sangue nelle urine

Tosse

Febbre e brividi

Rash cutaneo

Stimolo frequente alla minzione

Aumentata frequenza della minzione

Dolore articolare

Nausea e vomito

Dolore alla minzione

Una tosse che si manifesti dopo somministrazione di ImmuCyst potrebbe essere un indice di pericolosa infezione sistemica da BCG, che, qualora fosse confermata, deve immediatamente essere trattata con antibiotici antitubercolari.

Durante la prima ora che segue l’instillazione, il paziente deve giacere per 15 minuti in posizione supina, poi prona e quindi su entrambi i lati. Il paziente poi può alzarsi ma deve comunque ritenere la sospensione per altri 60 minuti per un totale di 2 ore.

I pazienti che non sono capaci di trattenere il farmaco per 2 ore potranno urinare prima.

Alla fine delle 2 ore tutti i pazienti dovrebbero urinare in posizione seduta per ragioni di sicurezza. I pazienti dovrebbero mantenere una adeguata idratazione.

Le urine delle 6 ore successive alla instillazione, saranno disinfettate con uguale volume di soluzione di ipoclorito al 5% (candeggina casalinga non diluita) e andranno smaltite dopo 15 minuti.

E’ opportuno anche avvisare i pazienti che, combinazioni con farmaci che deprimono l’attività del midollo osseo e/o immunosoppressivi e/o radiazioni, potrebbero pregiudicare la risposta all’ImmuCyst, o aumentare il rischio di osteomielite o di infezione diffusa da BCG.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Pazienti in terapia immunosoppressiva o con un sistema immune compromesso non vanno trattati con BCG a causa del rischio di sepsi sistemica da mycobacterium.

Associazioni con farmaci che possano determinare depressione dell’attività midollare e/o immunosoppressivi e/o radiazioni potrebbero pregiudicare la risposta all’ImmuCyst e potrebbero aumentare il rischio di osteomielite o di sepsi da BCG.

L’ImmuCyst non va somministrato a pazienti in stato febbrile a meno che la causa della febbre sia determinata e valutata; se tale febbre è dovuta ad infezione, l’ImmuCyst va ritardato fin tanto che questa persiste.

Pazienti con infezione del tratto urinario non debbono essere trattati con ImmuCyst per il rischio di una infezione disseminata da BCG o di un peggioramento dell’infiammazione vescicale.

ImmuCyst è generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (cfr. 4.6).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

CONTIENE MYCOBATTERI ATTENUATI VIVI.

Tutti i materiali (per esempio siringhe, cateteri) usati per l’instillazione dell’ImmuCyst vanno gettati in contenitori di plastica contrassegnati e distrutti come rifiuti pericolosi.

Durante la somministrazione per via intravescicale di ImmuCyst, va evitata l’introduzione di sostanze contaminanti nel tratto urinario o la traumatizzazione della mucosa urinaria.

Si raccomanda che l’ImmuCyst usato per via intravescicale non venga somministrato prima di una settimana seguente la resezione transuretrale.

L’ImmuCyst non va somministrato qualora il medico ritenga che la cateterizzazione sia stata traumatica (per esempio sanguinamento o possibile falso passaggio), e quindi il trattamento va rinviato di almeno una settimana. La seguente somministrazione poi può riprendere come se non ci fossero state interruzioni. Quindi tutte le dosi di ImmuCyst debbono essere somministrate anche dopo un possibile temporaneo arresto.

Se si sospetta un’infezione da BCG (per esempio nel caso i pazienti accusino febbre oltre i 39°C oppure la febbre o il malessere persistesse al di sopra dei 38°C per oltre 2 giorni), dovrà essere iniziata una terapia antitubercolare con Isoniazide 300 mg/al giorno, Rifampicina 600 mg/al giorno e Etambutolo 1200 mg/al giorno, in seguito interrotta la terapia con BCG, si dovrà consultare uno specialista in malattie infettive.

E’ da notare che infezioni sistemiche da BCG possono essere confermate solo raramente da colture positive.

Per i pazienti che si sottopongono ad una terapia antimicrobica per altre infezioni, si dovrà valutare se la terapia possa interferire con l’efficacia dell’ImmuCyst.

Nei pazienti con ridotta capacità vescicale, a maggior rischio di sviluppare più serie reazioni locali, dovrà essere valutata la possibilità del trattamento con ImmuCyst.

E’ necessario evitare la terapia con BCG qualora si sospetti infezione sistemica, per esempio epatite granulomatosa.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Il trattamento intravescicale con ImmuCyst può indurre sensibilità alla tubercolina, e quindi causare errate interpretazioni alla reazione con lo skin test nella diagnosi di sospette infezioni da mycobacterio.

Si consiglia a questo proposito la determinazione della reattività alla tubercolina prima della somministrazione di ImmuCyst.

04.6 Gravidanza e allattamento - [Vedi Indice]

Non sono stati condotti studi con ImmuCyst sulla riproduzione animale.

Non si sa se l’ImmuCyst possa causare danni fetali quando somministrato a gestanti o se possa interferire con la capacità di riproduzione.

L’ImmuCyst va somministrato a gestanti solo se strettamente necessario.

Le donne durante il periodo dell’allattamento potrebbero infettare il bambino con infezione sistemica da BCG.

Non è noto se questo farmaco venga escreto nel latte umano.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non conosciuti.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

La somministrazione di ImmuCyst per uso intravescicale provoca una risposta infiammatoria nella vescica ed è stata associata con ematuria, poliuria, disuria e infezioni batteriche del tratto urinario. Si richiede pertanto un accurato controllo delle vie urinarie.

Si sono manifestate, in seguito ad immunoterapia con ImmuCyst, alcune reazioni collaterali sistemiche, sebbene sintomi irritativi locali o simili all’influenza siano più comuni.

Le reazioni sistemiche osservate sono: febbre, nausea, diarrea, anemia e leucopenia, prostatite e ostruzione uretrale, e infezione sistemica da BCG.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non conosciuto.

05.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE - [Vedi Indice]

Gruppo farmacoterapeutico: sostanza ad azione immunostimolante - Classe ATC L03AX03.

Il BCG stimola una reazione immunitaria locale con infiltrazione di istiociti e leucociti nella vescica urinaria.

Gli effetti infiammatori locali sono associati ad apparente scomparsa o riduzione delle lesioni cancerose superficiali della vescica urinaria.

Non è chiaro l’esatto meccanismo attraverso il quale ciò possa verificarsi.

05.1 Propriet� farmacodinamiche - [Vedi Indice]

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05.2 Propriet� farmacocinetiche - [Vedi Indice]

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05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

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- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Flacone liofilizzato: Glutammato monosodico 5% p/v, Idrossido di sodio

Flacone solvente: Cloruro di sodio, Tampone fosfato consistente in: Fosfato sodico dibasico, anidro - Fosfato monobasico di sodio, monoidrato - Polisorbato 80 (Tween 80) - Acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Vedi controindicazioni.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

24 mesi, nelle condizioni di conservazione raccomandate (tra +2°C e + 8°C).

- [Vedi Indice]

L’ImmuCyst ed il relativo diluente devono essere conservati in frigorifero alla temperatura tra + 2°C e + 8°C.

L’ImmuCyst non va utilizzato dopo la data di scadenza riportata sul flacone, in quanto il prodotto potrebbe essere inattivo.

NON ESPORRE MAI IL LIOFILIZZATO ALLA LUCE SOLARE DIRETTA O INDIRETTA. RIDURRE AL MINIMO ANCHE L’ESPOSIZIONE ALLA LUCE ARTIFICIALE.

- [Vedi Indice]

ImmuCyst è fornito in confezioni da tre flaconi di prodotto liofilizzato, contenenti circa 3x108 CFU/flacone e da tre flaconi da 1 ml/flacone di diluente

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Vale quanto riportato ai paragrafi precedenti.

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AVENTIS PASTEUR S.A. - Lione, Francia

Rappresentante esclusivo per l'Italia: ALFA WASSERMANN S.p.A. - Alanno (PE)

Produttore: AVENTIS PASTEUR LIMITED - Toronto, Ontario, Canada

Controllato da: ALFA WASSERMANN S.p.A. - Pomezia (Roma)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

A.I.C. n. 028422018

spazio01 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

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15/11/1994 - 15/11/1999

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26/02/2002

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