- [Vedi Indice]Profilassi del tetano in persone con lesioni recenti che possono essere contaminate da spore tetaniche e che non hanno ricevuto la vaccinazione nei 10 anni precedenti o la cui vaccinazione sia stata incompleta o sconosciuta.
Trattamento del tetano clinicamente manifesto.
Posologia
Oltre alla pulitura ed allo sbrigliamento della ferita e alle iniezioni di immunoglobulina antitetano, bisogna iniziare simultaneamente l'immunizzazione attiva con vaccino antitetanico in una parte diversa del corpo (vedasi Tabella).
Tipo di ferita | Pazienti non
immunizzati o
parzialmente
immunizzati | Pazienti completamente
immunizzati
Tempo dall'ultima dose
di richiamo |
| | Da 5 a
10 anni | > 10 anni |
Pulita-piccola | Iniziare o completare
il ciclo di
immunizzazione:
anatossina tetanica
0,5 ml | Niente | Anatossina
tetanica 0,5 ml |
Pulita-grande
o soggetta
a tetano | In un braccio:
immunoglobulina
umana antitetano
250 U.I. *
Nell'altro braccio:
anatossina tetanica
0,5 ml *
Completare il ciclo
di immunizzazione* | Anatossina
tetanica
0,5 ml | In un braccio:
anatossina
tetanica 0,5 ml*
Nell'altro braccio:
immunoglobulina
umana antitetano
250 U.I.* |
Soggetta
a tetano,
sbrigliamento
ritardato
o incompleto | In un braccio:
immunoglobulina
umana antitetano
500 U.I.*
Nell'altro braccio:
anatossina tetanica
0,5 ml*
Completare in
seguito il ciclo di
immunizzazione*
Terapia antibiotica | Anatossina
tetanica
0,5 ml
Terapia
antibiotica | In un braccio:
anatossina
tetanica 0,5 ml*
Nell'altro braccio:
immunoglobulina
umana antitetano
500 U.I.*
Terapia antibiotica |
*Usare differenti siringhe, aghi e sede di iniezione.
Nota: usando differenti preparati di anatossina, il volume della singola dose di richiamo deve essere modificato come descritto sull'etichetta.
Si raccomanda che il Medico giudichi se una piccola ferita sia a rischio di tetano basandosi sulla possibilità che il Clostridium tetani fosse stato presente sull'oggetto che ha causato la ferita.
Bambini ed adulti devono ricevere la stessa dose.
Profilassi del tetano.
250 U.I. per uso intramuscolare.
Questa dose deve essere raddoppiata (ovvero 500 U.I.) nel caso di ferita anfrattuosa o infetta, se la lesione si è verificata più di 24 ore prima, o in adulti con peso corporeo superiore alla norma.
Terapia del tetano clinicamente manifesto.
Diversi studi suggeriscono il valore dell'immunoglobulina umana antitetano nel trattamento del tetano clinicamente manifesto usando una singola dose di 3000-6000 U.I. in associazione con altre procedure cliniche appropriate.
Modo di somministrazione
Esclusivamente per uso intramuscolare.
In caso di disordini coagulativi, in cui siano controindicate le iniezioni intramuscolari, l'immunoglobulina umana antitetano può essere somministrata per via sottocutanea. Dopo la somministrazione, in corrispondenza della sede d'iniezione, si deve applicare un'attenta pressione manuale con una compressa di garza.
Se sono necessarie grandi dosi totali (> 5 ml) si consiglia di somministrarle in dosi suddivise in differenti punti.
Il rischio letale associato al tetano fa trascurare qualsiasi controindicazione potenziale (si vedano le avvertenze sottostanti).
Non somministrare questo prodotto intravascolarmente (rischio di shock). Le iniezioni devono essere fatte intramuscolo e deve essere fatta attenzione aspirando con la siringa per iniezione prima di iniettare per essere certi che l'ago non sia in un vaso sanguigno.
Vere reazioni allergiche all'Immunotetan, somministrato intramuscolo come prescritto, sono rare.
In caso di shock il trattamento deve seguire le linee guida della terapia dello shock.
I pazienti devono essere osservati per almeno 20 minuti dopo la somministrazione.
Vaccini a virus vivi attenuati
La somministrazione di immunoglobuline può ridurre l'efficacia dei vaccini a virus vivi attenuati come quelli del morbillo, rosolia, parotite e varicella, per un periodo che va da almeno 6 settimane fino a 3 mesi.
Interferenze con i test sierologici
Dopo l'iniezione di immunoglobuline, il transitorio aumento di anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può causare risultati falsamente positivi nei test sierologici.
La sicurezza d'uso di questa specialità medicinale durante la gravidanza umana non è stata stabilita in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrata con cautela in donne gravide o in madri che allattano. La lunga esperienza clinica con le immunoglobuline ed in particolare con la somministrazione di immunoglobuline anti-D non fa presagire effetti dannosi sul decorso della gravidanza, sul feto e sul neonato.
Le immunoglobuline vengono escrete nel latte e possono contribuire al trasferimento di anticorpi protettivi al neonato.
Non vi sono indicazioni che l'immunoglobulina antitetanica possa interferire con la capacità di guida e sull'uso di macchine.
Nella sede di iniezione si possono avere dolore locale e indurimento; ciò può essere prevenuto suddividendo le dosi più grandi in diverse sedi d'iniezione.
Occasionalmente si possono avere febbre, reazioni cutanee e brividi. In casi rari sono stati riportati nausea, vomito, ipotensione, tachicardia, reazioni allergiche o di tipo anafilattico incluso lo shock.
Quando si somministrano preparati medicinali ottenuti da sangue o plasma umano, non può essere totalmente escluso il rischio di trasmissione di malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche ai patogeni di natura finora sconosciuta.
Per quanto riguarda il rischio di trasmissione di agenti infettivi viene effettuata una selezione dei donatori e delle donazioni con mezzi idonei. Ogni unità di plasma usata per la produzione di questo emoderivato è controllata per l'assenza dell'HBsAg, degli anticorpi anti-HIV1, anti-HIV2 e anti-HCV e sottoposta a screening per il contenuto di ALT; il plasma pool è stato inoltre controllato per la presenza di HCV-RNA mediante tecnica di amplificazione genica ed è risultato non reattivo. Durante la produzione vengono effettuate procedure di rimozione e di inattivazione.
Il prodotto è virus inattivato con metodo solvente/detergente (TNBP/sodio colato).
Le conseguenze del sovradosaggio non sono conosciute.
Gruppo farmacoterapeutico: Immunoglobulina Umana Tetanica.
L'immunoglobulina umana antitetanica contiene anticorpi contro la tossina tetanica. L'immunoglobulina umana antitetanica è preparata da un pool di donazioni di plasma contenente anticorpi specifici contro la tossina del Clostridium Tetani.
Correntemente una quantità di 0,01 U.I. di antitossina antitetanica per ml di siero viene considerata il livello minimo con il quale non si verifica tetano nel caso in cui venga prodotta tossina tetanica nel corpo umano.
Livelli misurabili di anticorpi si ottengono approssimativamente 20 minuti dopo l'iniezione intramuscolare. I livelli di picco sierico vengono di solito raggiunti dopo 2 o 3 giorni.
L'emivita della immunoglobulina umana antitetanica nel circolo di soggetti con normali livelli di IgG è di 3-4 settimane.
Le IgG ed i complessi di IgG sono catabolizzati nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.
Le immunoglobuline sono costituenti normali dell'organismo umano.
Negli animali il controllo della tossicità della singola dose non ha rilevanza in quanto dosi più alte causano un sovraccarico. La tossicità di dosi ripetute e gli studi di tossicità embriofetale sono impraticabili per l'induzione e per l'interferenza con gli anticorpi. Gli effetti della specialità sul sistema immunitario del neonato non sono stati studiati.
Dato che l'esperienza clinica non fornisce alcun indizio per effetti oncogeni e mutagenici delle immunoglobuline, non sono considerati necessari studi sperimentali, particolarmente in specie eterologhe.
Glicina, sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
L'immunoglobulina antitetanica non deve essere mescolata con altri prodotti medicinali.
In confezione integra e conservato come prescritto il prodotto ha una validità di anni 3 dalla data di preparazione.
Mantenere ad una temperatura compresa fra +2 °C e +8 °C al riparo dalla luce.
Immunotetan Soluzione iniettabile.
Astuccio contenente un flaconcino di vetro bianco neutro con tappo in elastomero perforabile contenente 250 o 500 U.I. di immunoglobulina umana antitetanica a seconda della presentazione.
Soluzione iniettabile 250 U.I.
Soluzione iniettabile 500 U.I.
Immunotetan siringa preriempita di soluzione iniettabile.
Astuccio contenente una siringa preriempita pronta per l'uso in vetro bianco neutro contenente 250 o 500 U.I. di immunoglobulina umana antitetanica a seconda della presentazione.
Siringa preriempita di soluzione iniettabile 250 U.I.
Siringa preriempita di soluzione iniettabile 500 U.I.
Immunotetan Siringa preriempita di soluzione iniettabile.
Avvitare l'asta dello stantuffo ed iniettare.
Immunotetan soluzione iniettabile.
Rimuovere la protezione centrale sul tappo di gomma ed aspirare la soluzione iniettabile con una siringa per iniezione; sostituire l'ago per iniezione ed iniettare.
Non usare soluzioni che presentino torbidità o depositi.
ISTITUTO SIEROVACCINOGENO ITALIANO I.S.I. S.p.A.
Castelvecchio Pascoli - Lucca
Immunotetan siringa preriempita 250 U.I. AIC n. 021935034
Immunotetan siringa preriempita 500 U.I. AIC n. 021935046
Immunotetan soluzione 250 U.I. AIC n. 021935010
Immunotetan soluzione 500 U.I. AIC n. 021935022
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Giugno 2000
Non pertinente.
Giugno 2000
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