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Ipragocce è una soluzione antisettica da utilizzare per
disinfettare e idratare la mucosa oculare, anche dopo esposizione
a polvere, smog e fumo.
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Instillare 1-2 gocce per occhio due o tre volte al giorno,
secondo necessità, sull’occhio e nella
congiuntiva.
Non superare le dosi consigliate.
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Ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi
degli eccipienti.
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Il prodotto è solo per uso esterno. L’uso, specie
se prolungato, dei prodotti per uso topico può dare
origine a fenomeni di sensibilizzazione, in tal caso interrompere
il trattamento e consultare il medico per instaurare una idonea
terapia.
Non usare per trattamenti prolungati; dopo breve periodo di
trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico.
L’ingestione o l’inalazione accidentale di alcuni
disinfettanti può avere conseguenze gravi, talvolta
fatali. Evitare che la punta del contagocce venga a contatto con
gli occhi. Lasciare trascorrere almeno 15 minuti tra l’uso
del prodotto e l’applicazione delle lenti a contatto. Non
usare mentre si indossano lenti a contatto. Non usare in bambini
al disotto dei 12 anni, salvo diversa indicazione del medico. In
caso di ingestione accidentale del prodotto consultare
immediatamente un medico.
Attenzione: non utilizzare il medicinale� dopo la data di
scadenza indicata sulla confezione.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
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Evitare l’uso contemporaneo di altri antisettici e
detergenti.
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Non vi sono controindicazioni all’uso del prodotto
durante la gravidanza e l’allattamento.
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Il prodotto non interferisce sulla capacità di guidare
e nell’utilizzo di macchinari.
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E’ possibile il verificarsi, in qualche caso, di
intolleranza (bruciore, irritazione), peraltro priva di
conseguenze, che non comporta alcuna modifica del
trattamento.
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Alle normali condizioni d’uso non sono stati riportati
danni da sovradosaggio. L’ingestione accidentale può
provocare nausea e vomito. I sintomi di intossicazione
conseguenti l’ingestione� di quantità rilevanti di
composti ammonici� quaternari comprendono dispnea, cianosi,
asfissia conseguenti alla paralisi dei muscoli respiratori,
depressione del SNC, ipotensione e coma. Nell’uomo la dose
letale è 1-3 g. Il trattamento dell’avvelenamento
è sintomatico: somministrare se necessario dei lenitivi.
Evitare emesi e lavanda gastrica.
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Benzalconio cloruro: è un derivato ammonico
quaternario costituito da una miscela di
alchil-benzil-dimetil-ammonio cloruri. In soluzione acquosa si
dissocia in un complesso cationico cui si deve
l’attività, ed in un anione inattivo.
Oltre alle proprietà tipiche degli agenti emulsionanti
e detergenti, a seconda della concentrazione possiede
proprietà battericide e batteriostatiche.
Lo spettro d’azione della molecola comprende i batteri
Gram-positivi ma, a concentrazioni più elevate, i derivati
ammonici quaternari sono attivi anche contro alcuni
Gram-negativi.
Il benzalconio cloruro possiede anche un’attività
antimicotica variabile contro Candida albicans. È
inefficace nei confronti dei virus�
Il meccanismo d’azione del benzalconio cloruro potrebbe
essere legato alla capacità di modificare la
permeabilità della membrana cellulare batterica con
perdita di enzimi, coenzimi e conseguente inattivazione dei
batteri.
L’idrossipropilmetilcellulosa presente in Ipragocce
è in grado di ricostituire e migliorare la
stabilità del film lacrimale e formare miscelandosi con
esso un film protettivo� e persistente che lubrifica e mantiene
umido l’occhio.
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Dopo applicazione topica cutanea di una soluzione allo 0,1% di
benzalconio cloruro) la riduzione del 50 % della carica batterica
avviene in circa 7 minuti.
Il tempo necessario per ottenere effetti battericidi contro E.
Coli (soluzione allo 0,002% di benzalconio cloruro) è pari
a 9 ore.
Questo tempo si abbassa notevolmente a concentrazioni maggiori
di principio attivo.
In seguito ad ingestione accidentale l’assorbimento del
benzalconio cloruro, come per tutti i composti di ammonio
quaternario, risulta di modesta entità, mentre si
riscontra un buon assorbimento sistemico dopo irrigazione di
cavità mucose a scopo antisettico, con conseguenti effetti
di ipotonia, debolezza muscolare e ipotensione.
Non si conoscono dati di farmacocinetica oculare riguardanti
la molecola di idrossipropilmetilcellulosa.
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La DL50 del benzalconio cloruro per via orale nel
ratto è di 400 mg/kg.
La tossicità sistemica del benzalconio cloruro è
riferibile alla struttura ammonico quaternaria comune ai curarici
ed ai ganglioplegici, di cui ripete alcuni effetti.�
Per quanto riguarda la tossicità locale il prodotto ad
elevate concentrazioni, può determinare
citotossicità nella sede di applicazione.
A livello oculare, instillazioni ripetute di concentrazioni
elevate possono alterare le membrane dell’epitelio
corneale. In colture cellulari umane è stata osservata una
certa citotossicità a partire dalla concentrazione di
0,007%
La tossicità dell’idrossipropilmetilcellulosa
è modesta.
La DL50 per via intraperitoneale nel ratto è
di 5.200 mg/kg, nel topo di 5.000 mg/kg.
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Sodio cloruro, Potassio cloruro, Sodio edetato, Disodio
edetato, acqua distillata.
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Si raccomanda di non miscelare Ipragocce con saponi, citrati,
ioduri, nitrati, permanganati, tartrati, salicilati, sali
d’argento, tensioattivi anionici.
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- A confezionamento integro, correttamente conservato: 36
mesi
- Dopo apertura della confezione: 15 giorni
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Conservare in luogo fresco, lontano da fonti di calore.
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Astuccio di cartone litografato contenente un flacone in
polietilene, munito di contagocce, capsula a vite in
polipropilene ed un foglietto illustrativo.
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Nessuna.
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PROGE FARM S.r.l. - Baluardo La Marmora, 4, - Novara
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A.I.C. n° 034193019
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Medicinale non soggetto a prescrizione medica.
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2 Dicembre 1999
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Sostanza non soggetta.
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2 Dicembre 1999
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