Capsule rigide a rilascio prolungato.
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Profilassi degli attacchi di angina pectoris, terapia di
mantenimento dell’insufficienza coronarica, trattamento
post-infarto miocardico, terapia di mantenimento
nell’insufficienza miocardica cronica anche in associazione
a cardiotonici e diuretici. Per le sue caratteristiche
farmacologiche il prodotto non è idoneo al controllo degli
episodi stenocardici acuti.
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Si consiglia un dosaggio di 40 mg al giorno. La dose
giornaliera può essere assunta in un’unica
somministrazione (1 capsula da 40 mg) o frazionata in due
somministrazioni giornaliere (2 capsule x 20 mg). La dose
può essere aumentata a 60 mg al giorno.
Le capsule devono essere assunte secondo il seguente schema
posologico:
Capsule da 20 mg:����������� 2 capsule al giorno, ossia
40 mg al giorno.
Per evitare l’insorgenza di tolleranza, si consiglia di
somministrare la duplice dose giornaliera secondo un regime
asimmetrico (ad esempio alle ore 8.00 e alle 15.00 interponendo
così tra le somministrazioni intervalli di 7 e 17
ore).
Capsule da 40 mg:���� 1 capsula al giorno.
Capsule da 60 mg:���� 1 capsula al giorno.
Le capsule devono essere ingerite con un po' di liquido senza
masticare.
La posologia più efficace dovrebbe essere raggiunta in
modo progressivo, a causa dell’insorgenza in alcuni
pazienti di sintomi di ipotensione e violente cefalee.
La posologia giornaliera dovrebbe essere suddivisa ed adeguata
in base all’efficacia e alla tolleranza del paziente.
In caso di uso di dosi elevate, si raccomanda di non
interrompere bruscamente il trattamento.
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ISOSORBIDE-5-MONONITRATO TEVA è controindicato nei
seguenti casi:
Ipersensibilità ai nitroderivati
Infarto miocardico in fase acuta
Insufficienza cardiaca sinistra
Shock
Grave ipotensione arteriosa
Cardiomiopatia ostruttiva
Pericardite costrittiva
Pazienti con ipertensione polmonare primaria
Per il suo profilo farmacologico, il preparato non è
indicato per il trattamento degli episodi acuti di angina
pectoris.
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Un controllo particolarmente attento del medico è
necessario nei seguenti casi:
glaucoma,
stenosi aortica o mitralica,
soggetti con predisposizione ai disordini nella regolazione
pressoria ortostatica,
soggetti con disturbi da ipertensione endocranica, anche se un
ulteriore aumento della pressione è stato osservato solo
dopo l’assunzione di dosi� endovenose di
nitroglicerina,
pazienti con insufficienza renale.
Qualora insorgesse cianosi senza pneumopatia intercorrente
dovrebbe essere misurato il livello di metaemoglobina (le
metaemoglobinemie intervengono più frequentemente durante
i trattamenti con dosi elevate).
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
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I vasodilatatori, gli antiipertensivi, i diuretici e
l’alcol possono potenziare l’effetto ipotensivo dei
nitroderivati, particolarmente nelle persone anziane.
L’Isosorbide-5-mononitrato può essere associato
con betabloccanti e calcio antagonisti.
Può essere prescritto simultaneamente ad
anticoagulanti, sedativi e inibitori delle MAO.
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Benché esperimenti sugli animali non abbiano dimostrato
alcun effetto dannoso sull’embrione, la somministrazione di
Isosorbide-5-Mononitrato durante la gravidanza o
l’allattamento esige in prima istanza una scrupolosa
valutazione dei rischi e dei possibili benefici, dal momento che
non è disponibile nessuna informazione sull’uso del
prodotto in donne in stato di gravidanza o durante
l’allattamento.
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Anche quando assunto secondo le prescrizioni, il farmaco
può alterare la capacità individuale di reazione in
maniera tale da influenzare la guida di veicoli e l’uso di
macchine. Questo effetto può essere intensificato dal
consumo di alcolici.
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All’inizio del trattamento, può insorgere
frequentemente cefalea, come nel caso di tutti i nitroderivati;
essa generalmente scompare dopo qualche giorno di
trattamento.
Quando il preparato è usato per la prima volta, ma
anche nel caso di aumento del dosaggio, si può osservare
frequentemente una caduta della pressione arteriosa che
può essere accompagnata da un conseguente aumento della
frequenza del polso e da una sensazione di vertigine e
debolezza.
Occasionalmente possono verificarsi nausea, vomito, episodi
transitori di arrossamenti cutanei, vampate e reazioni allergiche
della pelle.
In rari casi, si sono osservati una grave caduta della
pressione arteriosa fino al collasso, intensificazione dei
sintomi dell’angina pectoris e/o accentuate bradicardie
paradosse.
Sono possibili casi isolati di dermatite esfoliativa.
Per impedire una perdita dell’efficacia del preparato,
dovrebbe essere evitata una somministrazione prolungata di dosi
elevate.
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In caso di sovradosaggio accidentale, si possono verificare
due tipi di sintomi:
Vasodilatazione generalizzata con collasso
Cianosi dovuta a metaemoglobinemia.
A partire da un livello di 0,8 g/100 ml di metaemoglobinemia,
il trattamento consisterà in una somministrazione
intravenosa all’1% di blu di metilene (da 1 a 2 mg/kg). In
casi meno gravi, la dose di 50 mg/kg dovrebbe essere
somministrata oralmente.
Si raccomanda il trattamento in un centro specializzato.
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Nitroderivato ad azione prolungata,
l’Isosorbide-5-Mononitrato adegua l’apporto in
ossigeno ai fabbisogni del miocardio attraverso due
meccanismi:
Riduce il fabbisogno di ossigeno del miocardio diminuendo il
precarico ventricolare e l’azione del muscolo cardiaco in
quanto agisce come vasodilatatore venoso (riduzione del ritorno
venoso, della pressione capillare polmonare, della pressione
telediastolica del ventricolo sinistro), senza modificare la
frequenza nè l’indice cardiaco.
In dosi elevate, il prodotto diminuisce le resistenze
vascolari periferiche per vasodilatazione arteriosa riducendo il
post-carico ventricolare.
Aumenta l’apporto di ossigeno, dilatando la rete
coronarica; questo effetto è più evidente nelle
regioni ischemiche.
Tali proprietà rendono possibile la prevenzione delle
insufficienze di ossigeno del miocardio, responsabili degli
attacchi di angina.
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L’Isosorbide-5-Mononitrato è il principale
metabolita attivo dell’Isosorbide Dinitrato. Intal
modo evita l’effetto di “primo passaggio
epatico” e permette una debole variazione interindividuale
dei tassi ematici.
L’assorbimento totale
dell’Isosorbide-5-Mononitrato dopo somministrazione orale e
la sua presentazione sotto forma di microgranuli ad azione
prolungata assicurano una diffusione lenta e continua del
principio attivo; ciò rende possibile mantenere
concentrazioni plasmatiche superiori a 100 ng/ml per un periodo
di circa 12 ore per le capsule da 20 mg, 16 ore per le capsule da
40 mg e 20 ore per quelle da 60 mg ed evitare le variazioni
intraindividuali elevate comunemente riscontrate con
l’Isosorbide Dinitrato.
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Studi di tossicità acuta nel ratto e nel topo e di
tossicità subacuta nel ratto e nel cane hanno evidenziato
una notevole distanza tra le dosi terapeutiche e le dosi tossiche
dell’Isosorbide-5-Mononitrato (DL50 > 2000
mg/kg). Solo a dosaggi molto elevati nel cane (60 mg/kg) sono
stati osservati segni di tossicità renale ed epatica.
Studi condotti nel coniglio e nel ratto non hanno fatto
rilevare nessun potenziale teratogeno o mutageno.
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Lattosio, saccarosio, amido di mais, gomma lacca, copolimero
di acido metacrilico e metil metacrilato, copolimero di esteri
dell’acido acrilico e metacrilico, talco, gelatina, titanio
diossido (E171).
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Nessuna nota.
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2 anni
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Conservare a temperatura ambiente.
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Blister termosaldati (PVC/alluminio).
Scatola da 30 capsule di Isosorbide-5-Mononitrato da 20 mg
Scatola da 30 capsule di Isosorbide-5-Mononitrato da 40 mg
Scatola da 30 capsule di Isosorbide-5-Mononitrato da 60 mg
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Nessuna particolare.
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TEVA PHARMA ITALIA S.r.l. - V.le G. Richard, 7 - 20143
Milano
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ISOSORBIDE-5-MONONITRATO TEVA 20 mg capsule rigide a rilascio
prolungato:�� �� AIC 033460015/G
ISOSORBIDE-5-MONONITRATO TEVA 40 mg capsule rigide a rilascio
prolungato:�� �� AIC 033460027/G
ISOSORBIDE-5-MONONITRATO TEVA 60 mg capsule rigide a rilascio
prolungato:�� �� AIC 033460039/G
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
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9 marzo 2000
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Sostanza non soggetta al D.P.R. 309/90.
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Ottobre 2002
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