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Come antireumatico in:
-� osteoartrosi in tutte le sue localizzazioni (artrosi
cervicale, dorsale, lombare; artrosi della spalla,
dell’anca, del ginocchio, artrosi diffusa, ecc.),
periartrite scapolo-omerale, lombalgie, scialtagie,
radicolo-nevriti; fibrositi, tenosinoviti, miositi, traumatologia
sportiva; artrite reumatoide, morbo di Still.
Come analgesico in forme dolorose di diversa
eziologia:
-� nella traumatologia accidentale e sportiva;
-� nella pratica dentistica, nei dolori post-estrazione e dopo
interventi odontostomatologici;
-� in ostetricia: nel dolore post-episiotomico e
post-partum;
-� in ginecologia: nella prevenzione e nel trattamento della
dismenorrea;
-� in chirurgia: nel trattamento del dolore
post-operatorio;
-� in oculistica: nel dolore post-operatorio e nelle forme
dolorose di varia eziologia;
-� in medicina generale: nel trattamento di
emicrania e cefalea.
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Compresse effervescenti 400 mg: 2-4 al giorno a giudizio del
Medico.
La dose massima giornaliera non deve superare i 1800 mg. In
reumatologia, per migliorare la rigidità mattutina, la
prima dose giornaliera viene somministrata al risveglio del
paziente; le dosi successive possono essere assunte ai pasti.
In presenza di insufficienza renale l’eliminazione
può essere ridotta e la posologia va di conseguenza
adeguata.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere
attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare
un’eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
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Ipersensibilità ai componenti del prodotto e ad altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico,
poliposi nasale, angioedema.
Come per altre sostanze antiinfiammatorie non steroidee
è opportuno non somministrare il prodotto a pazienti
portatori di ulcera peptica grave o in fase attiva. Insufficienza
epatica o renale grave.
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Se si manifestano disturbi visivi, segni persistenti di
disfunzione epatica o manifestazioni sistemiche quali
eosinofilia, rash, ecc., occorre interrompere il trattamento e
istituire una terapia idonea.
In caso di dieta iposodica, occorre tenere presente che 1
compressa effervescente contiene 572 mg di sodio (pari a 51,26
mEq).
In caso di impiego prolungato sorvegliare la
funzionalità renale particolarmente in caso di lupus
eritematoso diffuso.
Ibuprofene deve essere prescritto con cautela in quei soggetti
che hanno manifestato broncospasmo, dopo l’impiego di
aspirina o altri FANS, nonché in soggetti con anamnesi di
emorragia o ulcera gastro-intestinale, scompenso cardiaco,
ipertensione, difetti di coagulazione.
Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di
pazienti con funzionalità cardiaca, epatica o renale
fortemente ridotta. In tali pazienti è opportuno ricorrere
al monitoraggio periodico dei parametri clinici e di laboratorio,
specialmente in caso di trattamento prolungato.
Essendosi rilevate alterazioni oculari nel corso di studi su
animali con farmaci antinfiammatori non steroidei si raccomanda,
in caso di trattamenti prolungati, di effettuare periodici
controlli oftalmologici.
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Il vastissimo impiego di ibuprofene in tutto il mondo non ha
dato luogo a segnalazioni di effetti� interattivi.
E’ comunque opportuno monitorare i pazienti in
trattamento con cumarinici e non associare l’ibuprofene con
aspirina o altri FANS. La contemporanea somministrazione di Litio
e FANS provoca aumento dei livelli plasmatici del Litio.
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Nelle donne in stato di gravidanza e durante
l’allattamento il prodotto va somministrato solo nel caso
di assoluta necessità, sotto il diretto controllo
Medico.
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L’impiego di ibuprofene nell’arco della giornata
non risulta interferire sullo stato di veglia del soggetto.
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L’esteso impiego di ibuprofene ha evidenziato una
limitata incidenza di effetti collaterali. Le segnalazioni
più frequenti sono state quelle relative a rash cutanei,
usualmente risoltisi rapidamente con la cessazione della terapia.
Sono stati segnalati inoltre casi di dispepsia e, in pazienti
particolarmente sensibili, isolati casi di enterorragia, ulcera
gastroduodenale anche perforata, melena.
Sono stati infine riportati: broncospasmo e alcuni casi di
trombocitopenia, neutropenia, agrunulocitosi aplastica, anemia
emolitica, riduzione dell’emoglobina e
dell’ematocrito, disturbi del SNC (depressione, confusione,
ecc.), insufficienza renale in pazienti con funzionalità
compromessa, insufficienza cardiaca congestizia,
ipertensione.
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In caso di sovradosaggio è indicata la lavanda gastrica
e la correzione degli elettroliti ematici. Non esiste un antidoto
specifico per ibuprofene.
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Ibuprofene è un analgesico-antiinfiammatorio di
sintesi, dotato inoltre di spiccata attività antipiretica.
Chimicamente è il capostipite dei derivati
fenilpropionici. L’attività analgesica è di
tipo non narcotico ed è 8-30 volte superiore a quella
dell’acido acetilsalicilico.
Ibuprofene è un potente inibitore della sintesi
prostaglandinica ed esercita la sua attività inibendone la
sintesi perifericamente.
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Ibuprofene è ben assorbito dopo somministrazione orale;
assunto a stomaco vuoto produce nell’uomo livelli serici
massimi dopo circa 45 minuti. La somministrazione di pari dosi
precedute da ingestione di cibo ha rilevato un assorbimento
più lento e il raggiungimento del livelli massimi in un
periodo di tempo compreso entro un minimo di un’ora e mezza
e un massimo di tre ore. L’escrezione è rapida e i
livelli serici non mostrano segni di accumulo. Il 44 % di una
dose di ibuprofene viene recuperata nelle urine sotto forma di
due metaboliti farmacologicamente inerti e il 20 % sotto forma di
farmaco come tale.
Nell’animale, dal 16% al 38 % della dose giornaliera
viene escreto nelle feci, e dal 38 % al 70 % nelle urine.
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Ogni compressa effervescente da 400 mg contiene:
Potassio carbonato - Acido citrico anidro - Sorbitolo -
Saccarina sodica - Aroma Menta - Saccarosio monopalmitato.
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Non sono note incompatibilità chimico-fisiche di
ibuprofene verso altri composti.
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36 mesi.
La data si riferisce al prodotto in confezionamento integro
correttamente conservato. Il preparato va assunto una volta
allestita la soluzione.
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Conservare il contenitore ben chiuso.
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Astuccio di cartone litografato contenente 1 contenitore pe
rcompresse in polipropilene con tappo in polietilene con gel di
silice - 1 contenitore contiene 10 compresse effervescenti.
Astuccio di cartone litografato contenente 2 tubi in
polipropilene con tappo in polietilene con gel di silice - 1 tubo
contiene 15 compresse effervescenti.
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Sciogliere una compressa in un bicchiere contenente un
po’ d’acqua mescolando al bisogno con un cucchiaino.
Si ottiene così una soluzione gradevole che può
essere bevuta direttamente dal bicchiere.
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PLIVA Pharma � S.p.A. Via Tranquillo Cremona, 10
– 20092 Cinisello Balsamo (MI)
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10 compresse 400 mg AIC n° 034602019/G
30 compresse 400 mg AIC n° 034602021/G
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Data di prima autorizzazione 3.12 2001 – GU 293
18.12.2001
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Maggio 2002 – GU� 133
dell’08-06-2002
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