Interazioni - [Vedi Indice]
L'assunzione contemporanea di alcool può
potenziare l'effetto ipotensivo o influenzare la capacità
di reazione dei pazienti, particolarmente nei guidatori di
veicoli e negli operatori di macchinari che richiedono
particolare attenzione.
Nel caso di somministrazione contemporanea di
antipertensivi con dosi elevate della sostanza si può
osservare un potenziamento dell'effetto ipotensivo. Può
agire come antagonista fisiologico di norepinefrina,
acetilcolina, istamina etc.
Nelle donne in stato di gravidanza e durante
l'allattamento, il prodotto va somministrato solo nei casi di
effettiva necessità, sotto il diretto controllo del
medico.
L'assunzione contemporanea di alcool può
potenziare l'effetto ipotensivo o influenzare la capacità
di reazione dei pazienti particolarmente nei guidatori di veicoli
e negli operatori di macchinari che richiedono particolare
attenzione.
Adottando la posologia consigliata non sono noti finora
effetti collaterali di particolare gravità.
Come per tutti i nitroderivati può insorgere
durante il trattamento vasodilatazione cutanea con arrossamenti,
cefalea di intensità e durata assai variabili, episodi
transitori di vertigini ed astenia, ipotensione, nausea, vomito.
In pazienti con labilità vascolare alla prima assunzione
di Isosorbide possono manifestarsi sintomi di collasso
circolatorio. Tali manifestazioni, come pure la cefalea, possono
essere eliminate o ridotte iniziando il trattamento con mezza
compressa al mattino e alla sera.
Se durante il trattamento insorgessero effetti
collaterali di altro genere (per es. eruzioni eritematose e/o
dermatite esfoliativa), deve essere interpellato il medico
curante.
Nel caso di sovradosaggio si possono manifestare i
seguenti sintomi : cefalea pulsante, eccitazione, vampate di
calore, sudori freddi, nausea,vomito, vertigini, sincope,
tachicardia e caduta della pressione.
Il trattamento per le compresse da 20 o 40 mg consiste
nel provocare il vomito e/o ricorrere alla lavanda gastrica.
Verificare se il paziente abbia ingerito
contemporaneamente altri farmaci e sorvegliare in ogni caso i
parametri emodinamici.
Il trattamento per le compresse da 60 mg retard
consiste nel provocare il vomito e nel somministrare carbone
vegetale attivo.
In caso di caduta della pressione occorre anzitutto
porre il paziente in posizione supina con gli arti inferiori sollevati e, se necessario,
somministrare liquidi per via endovenosa.
L'isosorbide-5-mononitrato, metabolita attivo
dell’isosorbide dinitrato, ha un’azione
vasodilatatrice, per effetto miorilassante sulla muscolatura
liscia delle pareti venose ed arteriose del circolo sistemico e
sulle arterie coronariche. Alla vasodilatazione venosa segue
riduzione del ritorno venoso e quindi del carico ventricolare
presistolico, riduzione del lavoro del cuore e miglioramento del
bilancio fra biodisponibilità e richiesta di ossigeno del
miocardio.
L'isosorbide-5-mononitrato viene rapidamente e
completamente assorbito dal tratto gastroenterico dopo
somministrazione orale senza presentare, a differenza
dell'isosorbide-dinitrato, alcun effetto di "first pass" epatico.
La biodisponibilità per via orale è pari al 100%,
come risulta dai livelli ematici, che presentano valori
sovrapponibili dopo somministrazione orale ed endovenosa. Il
volume di distribuzione è paragonabile a quello
dell’acqua corporea.
L’isosorbide-5-mononitrato viene eliminato
principalmente nelle urine come glicuronato.
Per le compresse da 20 e 40 mg il tempo di emivita, di
circa 5 ore, è circa 8 volte superiore a quello
dell’isosorbide-dinitrato. Si tratta quindi di un nitrato a
lunga durata d’azione.
La somministrazione di compresse 60 mg retard porta ad
una controllata liberazione della sostanza attiva indipendente
dal pH con una riduzione dei picchi dei livelli plasmaatici.
Paragonando questa formulazione alle compresse normali,
la fase di assorbimento e la durata dell’attività
sono più prolungate.
Tossicità acuta
DL50 (ratto): i.v. 2044 mg/kg; os 1965 mg/kg.
DL50 (topo): i.v. 2479 mg/kg; os 2581 mg/kg.
Tossicità subacuta
Cane "beagle" per os (14 giorni): 50, 150, 450
mg/kg.
Ai due primi dosaggi nessun fenomeno tossico. Solo al
dosaggio superiore si sono notati segni di tossicità:
atassia, collasso, inibizione attività motoria,
tachicardia.
Tossicità cronica
Cane "beagle" per os (52 settimane): 30, 90, 270, 405
mg/kg.
Con il dosaggio più basso non si sono osservati
fenomeni di intolleranza. La minima dose tossica è
valutabile intorno ai 90 mg/kg.
Ratto per os (78 settimane): 30, 90, 270, 405
mg/kg.
Solo con la dose di 405 mg/Kg si sono evidenziati
sintomi non severi di tossicità a partire dalla 27a
settimana. La minima dose tossica è valutabile intorno ai
405 mg/Kg.
Teratogenesi e tossicità fetale
Ratto per os dal 6° al 15° giorno di
gravidanza: 90, 270, 540 mg/kg.
Minima dose tossica per il feto: oltre i 540 mg/kg.
Minima dose tossica per la madre: sotto i 540
mg/kg.
Coniglio per os dal 6° al 18° giorno di
gravidanza: 270, 810, 2430 mg/kg.
Risultati riferiti alle madri: al dosaggio basso
nessuna alterazione; al dosaggio intermedio diminuzione del peso
corporeo; il dosaggio più alto cade nel range di
letalità.
Risultati riferiti ai feti: a 270 e 810 mg/kg non si
è notata alcuna influenza sullo sviluppo prenatale.
Un feto è morto al dosaggio più basso, 4
a 810 mg/kg per morte spontanea, 3 morti nei controlli.
Tossicità peri e post natale
Ratto per os dal 16° giorno di gestazione al
21° giorno di� lattazione: 90, 270, 540 mg/kg.
I dosaggi più bassi sono stati ben
tollerati.
Al dosaggio più alto segni di tossicità
benchè la durata della gravidanza sia risultata normale e
i parti spontanei.
Influenza sulla fertilità e funzione
riproduttiva
Ratto per os: 40, 120, 360 mg/kg.
La minima dose tossica per gli animali genitori, i loro
feti e i giovani animali va ricercata fra i 120 e i 360
mg/kg.
Mutagenesi
Test di Ames (in vitro) su salmonella typhimurium : non
è stato osservato alcun effetto mutageno.
Test di aberrazione cromosomiale (in vivo) sul criceto
cinese. Dosi utilizzate: 430,17 e 860,33 mg/kg : non è
stato osservato alcun effetto mutageno.
Test di induzione "sister chromatid exchanges" (in
vitro) sul criceto cinese. Dosi utilizzate: 430,17 e 860,33 mg/kg: non è stato osservato alcun effetto mutageno.
ISOSORBIDE MONONITRATO GNR 20� mg
Cellulosa microcristallina, lattosio, magnesio
stearato, silice precipitata,� amido di mais, talco.
ISOSORBIDE MONONITRATO GNR 40� mg
Cellulosa microcristallina, lattosio, magnesio
stearato, silice precipitata, amido di mais, talco, E 110.
ISOSORBIDE MONONITRATO GNR 60� mg� retard
Glicerilpalmitostearato, idrossipropilmetilcellulosa ,
lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais.
A tutt’oggi� non è nota alcuna
incompatibilità con altri farmaci.
36 mesi per tutti i tipi di compresse.
Il prodotto può essere conservato nelle normali
condizioni ambientali di temperatura ed umidità.
Isosorbide mononitrato GNR 20 mg� :� blisters di
PVC/alluminio contenenti 50 compresse.
Isosorbide mononitrato GNR 40 mg� :� blisters di
PVC/alluminio contenenti 30 compresse.
Isosorbide mononitrato GNR 60 mg retard : blisters di
PVC/alluminio contenenti 30 compresse.
Per dividere la compressa, occorre porla su una
superficie rigida con l’incisione mediana rivolta verso
l’alto. Con una leggera pressione del pollice, la compressa
di spezza in due parti uguali.
GNR Spa
Via Europa, 35
20053 - MUGGIO’ (Milano)
ISOSORBIDE MONONITRATO GNR�20 mg:��������� AIC n.
033684010/G
ISOSORBIDE MONONITRATO GNR� 40 mg:��������� AIC n.
033684022/G
ISOSORBIDE MONONITRATO� GNR� 60 mg RETARD: AIC n.
033684034/G
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Settembre 2000
TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]
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