- Adulti: cefonicid viene somministrato in una dose singola i.m. giornaliera. In genere il dosaggio per l'adulto è di 1 g di cefonicid ogni 24 ore per via intramuscolare profonda. Dosi giornaliere superiori ad 1 g sono raramente necessarie. Comunque in casi eccezionali dosi fino a 2 g in unica somministrazione sono state ben tollerate. Dovendo somministrare 2 g i.m. in unica dose giornaliera, metà di questa dose dovrebbe essere somministrata in una massa muscolare diversa.
- Insufficienza renale: nei pazienti con funzionalità renale ridotta è necessario modificare la posologia di cefonicid. Dopo una dose da carico iniziale di 7,5 mg/kg i.m. le dosi di mantenimento devono essere adattate seguendo la tabella sottostante. Ulteriori somministrazioni dovrebbero essere indicate dal monitoraggio terapeutico, dalla gravità dell'infezione e dalla sensibilità del microorganismo responsabile dell'infezione.
- Posologia di cefonicid in adulti con ridotta funzionalità renale:
Clearance della
creatinina
ml/min x 1,73 m 2 | Dosaggio |
Infezioni meno gravi | Infezioni ad alto rischio | |
79 - 60 | 10 mg/kg (ogni 24 ore) | 25 mg/kg (ogni 24 ore) |
59 - 40 | 8 mg/kg (ogni 24 ore) | 20 mg/kg (ogni 24 ore) |
39 - 20 | 4 mg/kg (ogni 24 ore) | 15 mg/kg (ogni 24 ore) |
19 - 10 | 4 mg/kg (ogni 48 ore) | 15 mg/kg (ogni 48 ore) |
9 - 5 | 4 mg/kg (ogni 3 - 5 gg) | 15 mg/kg (ogni 3 - 5 gg) |
< 5 | 3 mg/kg (ogni 3 - 5 gg) | 4 mg/kg (ogni 3 - 5 gg) |
Nota: in caso di dialisi non sono necessarie somministrazioni supplementari.
- Bambini: cefonicid viene somministrato per via i.m. alla dose singola giornaliera di 50 mg/kg.
Prima di iniziare la terapia con cefonicid, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso cefonicid, cefalosporine, penicilline, altri antibiotici beta-lattamici o altri farmaci.
Inoltre, per le preparazioni per uso intramuscolare, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilità verso la lidocaina o gli altri anestetici locali di tipo amidico.
È stato accertato, infatti, che pazienti allergici alla penicillina possono essere allergici ad altri antibiotici beta-lattamici comprese le cefalosporine e che quelli allergici alla lidocaina possono esserlo anche agli altri anestetici locali di tipo amidico; inoltre, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato gravi reazioni di tipo anafilattico, specialmente dopo somministrazione di medicinali iniettabili.
L'insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento. Le reazioni di ipersensibilità gravi, ed in particolare l'anafilassi, possono richiedere la somministrazione di adrenalina ed altri interventi terapeutici di emergenza.
Le cefalosporine dovrebbero essere usate con cautela nei pazienti con una storia di malattie gastrointestinali ed in particolare di colite.
La terapia antibatterica può provocare lo sviluppo di germi non sensibili e, raramente, un'alterazione della normale flora del colon con possibile selezione di clostridi responsabili di colite pseudomembranosa. È importante considerare questa patologia nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano diarrea dopo l'uso di un antibiotico. Casi lievi di colite pseudomembranosa possono regredire con l'interruzione del trattamento. Nelle forme di media e grave entità il trattamento di elezione è rappresentato dalla vancomicina per uso orale integrato dalla somministrazione di fluidi, elettroliti e proteine.
L'uso contemporaneo di farmaci che favoriscono la stasi fecale deve essere assolutamente evitato.
Nei pazienti con sospetta patologia renale, in particolare, un'attenta valutazione della funzione renale, clinica e di laboratorio, deve essere condotta prima e durante la terapia con cefalosporine. Gli effetti nefrotossici sono più probabili nei pazienti di età superiore a 50 anni, in quelli con precedenti patologie renali e nel caso di concomitanti somministrazioni di altri farmaci nefrotossici (vedere "Interazioni"). Tutte le cefalosporine devono essere somministrate con cautela e a dosaggio ridotto in presenza di insufficienza renale (vedere "Posologia e modo di somministrazione").
In caso di infezioni, il microorganismo responsabile dovrebbe sempre essere isolato e la terapia antibatterica dovrebbe essere basata su test di sensibilità condotti su campioni raccolti prima dell'inizio della terapia.
La sensibilità a cefonicid deve essere confermata con metodi standardizzati (dischi per antibiogramma contenenti 30 mg di principio attivo - test di Kirby Bouer). La terapia con cefonicid può comunque essere iniziata in attesa dei risultati di queste analisi.
Prima di impiegare cefonicid in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente valutate le relative interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni ed effetti indesiderati.