- [Vedi Indice]Ipertensione essenziale.
Dosaggio
Si consiglia una dose iniziale di Ratacand da 4 mg una volta al giorno. La dose usuale di mantenimento è 8 mg una volta al giorno. La dose massima è 16 mg una volta al giorno. La terapia dovrebbe essere adattata in base alla risposta pressoria. Il massimo effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane dall'inizio del trattamento.
Somministrazione
Ratacand deve essere somministrato una volta al giorno indipendentemente dall'assunzione di cibo.
Uso negli anziani
La dose iniziale è 4 mg nei pazienti anziani con normale funzione renale ed epatica. In presenza di insufficienza renale o epatica, si raccomanda una dose iniziale di 2 mg. La dose può essere adattata in base alla risposta.
Uso in pazienti con insufficienza renale
Nessun aggiustamento del dosaggio è necessario nei pazienti con insufficienza renale lieve. In pazienti con insufficienza renale di grado moderato e severo si raccomanda una dose iniziale di 2 mg una volta al giorno. La dose può essere adattata in base alla risposta. Data la limitata esperienza, Ratacand non è raccomandato in pazienti con insufficienza renale grave o allo stadio terminale (Clcreatinina <15 ml/min).
Uso in pazienti con insufficienza epatica
Si raccomanda una dose iniziale di 2 mg una volta al giorno in pazienti con insufficienza epatica di grado lieve e moderato. La dose può essere adattata in base alla risposta. Non esistono dati in merito a pazienti con insufficienza epatica di grado severo.
Terapia concomitante
L'aggiunta di un diuretico di tipo tiazidico come l'idroclorotiazide ha mostrato un effetto antipertensivo additivo con Ratacand.
Uso nei bambini
La sicurezza e l'efficacia di Ratacand non sono state accertate nei bambini.
Ipersensibilità ad uno qualsiasi dei componenti di Ratacand.
Stenosi dell'arteria renale
Altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, come per esempio gli ACE-inibitori, possono aumentare l'azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi dell'arteria renale bilaterale o stenosi dell'arteria renale in presenza di rene unico. Sebbene non riportato con Ratacand, questo effetto può verificarsi anche con gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II.
Deplezione di volume intravascolare
In pazienti con deplezione di volume intravascolare (come coloro che ricevono alte dosi di diuretici) può verificarsi ipotensione sintomatica, come descritto per altri agenti che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Questa condizione pertanto va corretta prima di somministrare Ratacand.
Insufficienza renale
Si dovrebbero controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina quando Ratacand viene usato in pazienti con grave insufficienza renale. L'esperienza è limitata in pazienti con insufficienza renale molto grave o allo stadio terminale (Clcreatinina <15 ml/min).
Trapianto renale
Non ci sono esperienze circa l'uso di Ratacand in pazienti che hanno subito un recente trapianto renale.
Stenosi aortica e mitralica (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva)
Come con altri vasodilatatori si raccomanda particolare cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Iperaldosteronismo primario
Pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono generalmente ai farmaci antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto l'uso di Ratacand non è raccomandato.
Iperpotassiemia
Sulla base dell'esperienza con l'uso di altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri farmaci che possono aumentare la potassiemia (come l'eparina), può causare l'aumento sierico di potassio.
Aspetti generali
In pazienti il cui tono vascolare e la funzione renale dipendono in modo predominante dall'attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (per esempio pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o con malattia renale di base, compresa la stenosi dell'arteria renale), il trattamento con altri farmaci che agiscono su questo sistema è stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta. Sebbene la possibilità di simili effetti non possa essere esclusa con l'uso degli antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, questi effetti non sono stati segnalati con Ratacand. Come con altri farmaci antipertensivi, l'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica, o malattia ischemica cerebrovascolare, potrebbe comportare l'insorgenza di infarto miocardico o di ictus.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Non sono state identificate interazioni medicamentose clinicamente rilevanti.
I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocinetica sull'uomo includono idroclorotiazide, warfarin, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide e nifedipina.
Candesartan viene eliminato solo in misura minore dal metabolismo epatico (CYP2C9). Gli studi di interazione disponibili non indicano alcun effetto su CYP2C9 e CYP3A4 ma l'effetto su altri isoenzimi del citocromo P450 non è attualmente noto.
L'effetto antipertensivo di Ratacand può essere potenziato da altri antipertensivi.
Sulla base dell'esperienza con l'uso di altri farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, l'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio, o di altri farmaci che possono aumentare la potassiemia (come l'eparina), può causare l'aumento sierico di potassio.
Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e reazioni tossiche sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con ACE-inibitori. Sebbene tale effetto non sia stato riportato con Ratacand, la possibilità di un effetto simile non può essere esclusa e si raccomanda pertanto un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio durante l'uso concomitante.
La biodisponibilità di candesartan non è influenzata dal cibo.
04.6 Gravidanza ed allattamento (vedi paragrafo "Gravidanza e allattamento").
Grave insufficienza epatica e/o colestasi.
Uso in gravidanza
Non ci sono esperienze sull'impiego di Ratacand in gravidanza, ma gli studi sugli animali condotti con candesartan cilexetil hanno dimostrato un danno renale tardivo nei feti e nei neonati.
Si pensa che il meccanismo sia farmacologicamente mediato dagli effetti sul sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Nell'uomo, la perfusione renale fetale, che dipende dallo sviluppo del sistema renina-angiotensina-aldosterone, inizia nel secondo trimestre. Quindi il rischio per il feto aumenta se Ratacand è somministrato durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza.
Sulla base delle suddette informazioni, Ratacand non deve essere utilizzato in gravidanza. Se la gravidanza è accertata durante il trattamento, Ratacand deve essere sospeso (vedi paragrafo "Controindicazioni").
Uso durante l'allattamento
Non è noto se candesartan venga escreto nel latte materno. Tuttavia, candesartan è escreto nel latte dei ratti durante l'allattamento. Se l'uso di Ratacand è considerato essenziale, l'allattamento al seno deve essere sospeso, a causa del rischio potenziale di eventi avversi nei lattanti (vedi paragrafo "Controindicazioni").
L'effetto di Ratacand sulla capacità di guidare e usare macchinari non è stato studiato, ma sulla base delle sue proprietà farmacodinamiche è improbabile che Ratacand influenzi questa capacità. Quando si guidano veicoli o si opera su macchinari si dovrebbe tenere in considerazione che occasionalmente con l'uso di farmaci antipertensivi si potrebbero verificare vertigini o affaticamento.
Negli studi clinici controllati gli eventi avversi sono stati lievi e transitori e confrontabili al placebo. L'incidenza totale degli eventi avversi non ha mostrato alcuna correlazione con la dose o l'età. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi è stata simile con candesartan cilexetil (2,4%) e placebo (2,6%).
Eventi clinici avversi, indipendentemente dalla somministrazione del farmaco, verificatesi con una incidenza
³ 1% in studi in doppio cieco controllati vs. placebo, sono presentati nella seguente tabella:
| Placebo
(n=573) % | Candesartan cilexetil
(n=1388) % |
Cefalea | 10,3 | 10,4 |
Infezioni via aeree superiori | 3,8 | 5,1 |
Dolore alla schiena | 0,9 | 3,2 |
Vertigini | 2,3 | 2,5 |
Nausea | 1,3 | 1,9 |
Tosse | 1,1 | 1,6 |
Sintomi simil-influenzali | 0,8 | 1,5 |
Astenia | 1,6 | 1,5 |
Dolore addominale | 1,3 | 1,5 |
Diarrea | 1,9 | 1,5 |
Faringite | 0,4 | 1,1 |
Edema periferico | 0,7 | 1,0 |
Vomito | 1,2 | 1,0 |
Bronchite | 2,2 | 1,0 |
Rinite | 0,4 | 1,0 |
Nell'esperienza post-marketing molto raramente sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: nausea, artralgia, mialgia, angiodema, rash cutaneo, vertigini, cefalea.
Parametri di laboratorio
In genere non ci sono state influenze clinicamente rilevanti di Ratacand sui parametri di laboratorio routinari. Aumenti della S-GPT (S-ALAT) sono stati riportati con una frequenza leggermente superiore con Ratacand che con placebo (1,3% vs. 0,5%). Di solito non si richiede alcun monitoraggio routinario degli esami di laboratorio nei pazienti trattati con Ratacand. Comunque, in pazienti con grave insufficienza renale, si dovrebbero controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina.
Sintomi
Sulla base delle considerazioni farmacologiche, la manifestazione principale da sovradosaggio dovrebbe essere l'ipotensione sintomatica e vertigini. In un caso di sovradosaggio di 160 mg di candesartan cilexetil, la guarigione del paziente è avvenuta senza conseguenze.
Modalità di intervento in caso di sovradosaggio
Se dovesse insorgere ipotensione sintomatica, si dovrebbe istituire un trattamento sintomatico e monitorare le funzioni vitali. Il paziente dovrebbe essere posto in posizione supina con le gambe sollevate. Se questo non fosse sufficiente, il volume plasmatico dovrebbe essere incrementato tramite infusione, per esempio, di soluzione salina isotonica. Farmaci simpaticomimetici possono essere somministrati nel caso in cui le misure summenzionate fossero insufficienti.
È improbabile che candesartan venga rimosso tramite emodialisi.
Categoria farmacoterapeutica: antagonisti dell'angiotensina II
- ATC: C09CA.
L'angiotensina II è l'ormone vasoattivo principale del sistema renina-angiotensina-aldosterone e gioca un ruolo significativo nella fisiopatologia dell'ipertensione e di altre malattie cardiovascolari. Esso ha anche un ruolo importante nella patogenesi dell'ipertrofia e del danno d'organo. Gli effetti fisiologici maggiori dell'angiotensina II, come vasocostrizione, stimolazione di aldosterone, regolazione dell'equilibrio idrosalino e stimolazione della crescita cellulare, sono mediati attraverso il recettore di tipo 1 (AT1 ).
Ratacand è un pro-farmaco per uso orale. È rapidamente convertito in farmaco attivo, candesartan, per idrolisi dell'estere durante l'assorbimento dal tratto gastrointestinale. Candesartan è un antagonista del recettore dell'angiotensina II, selettivo per i recettori AT1 , con stretta affinità di legame e lenta dissociazione dal recettore. Non ha attività agonista.
Candesartan non inibisce l'ACE, che converte l'angiotensina I in angiotensina II e degrada la bradichinina. Non c'è alcun effetto sull'ACE e nessun potenziamento della bradichinina o della sostanza P. Negli studi clinici controllati che hanno confrontato Ratacand con gli ACE-inibitori, l'incidenza della tosse è stata più bassa nei pazienti trattati con Ratacand. Candesartan non si lega o non blocca altri recettori ormonali o canali ionici che sono importanti nella regolazione cardiovascolare.
L'antagonismo dei recettori (AT1 ) dell'angiotensina II si manifesta con aumenti dose-correlati dei livelli plasmatici della renina, dei livelli di angiotensina I e angiotensina II e un decremento delle concentrazioni plasmatiche di aldosterone.
Nell'ipertensione, Ratacand causa una riduzione dose-dipendente della pressione arteriosa, di lunga durata. L'azione antipertensiva è dovuta alla diminuzione delle resistenze periferiche sistemiche, senza aumenti riflessi nella frequenza cardiaca.
Non si sono osservati gravi o esagerati effetti di ipotensione da prima dose o effetti "rebound " dopo la sospensione del trattamento.
Dopo somministrazione di una singola dose di Ratacand, generalmente l'inizio dell'effetto antipertensivo insorge entro 2 ore. A seguito di trattamento prolungato, la riduzione massima della pressione arteriosa con qualsiasi dosaggio si ottiene generalmente entro 4 settimane e si mantiene durante il trattamento a lungo termine. Ratacand, somministrato una volta al giorno, causa una riduzione efficace ed omogenea della pressione arteriosa nell'arco delle 24 ore, con una piccola differenza nel rapporto valle/picco durante l'intervallo fra dosi. Quando Ratacand viene associato all'idroclorotiazide, si ha una riduzione dei valori pressori di tipo additivo. La somministrazione concomitante di Ratacand con idroclorotiazide o amlodipina è ben tollerata. Ratacand è efficace, in egual misura, in tutti i pazienti a prescindere dall'età e dal sesso.
Ratacand incrementa il flusso renale e non ha alcun effetto sul tasso di filtrazione glomerulare, né lo incrementa, riducendo nel contempo la resistenza vascolare renale e la frazione di filtrazione. In pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo II, il trattamento con candesartan cilexetil da 8 mg a 16 mg, per 12 settimane, non ha influenzato negativamente il profilo glicolipidico.
Attualmente non esistono dati sugli effetti di candesartan cilexetil sulla morbilità e mortalità nei pazienti ipertesi.
Assorbimento e distribuzione
A seguito di somministrazione orale, candesartan cilexetil viene convertito nel farmaco attivo candesartan. La biodisponibilità assoluta è approssimativamente del 40% dopo somministrazione di una soluzione orale. La biodisponibilità relativa della formulazione in compresse, confrontata con la stessa soluzione orale, è approssimativamente del 34% con una variabilità molto piccola. La biodisponibilità assoluta stimata della compressa è quindi del 14%.
I valori medi di concentrazione al picco (Cmax ) sono raggiunti in 3-4 ore dall'assunzione.
Le concentrazioni sieriche di candesartan aumentano in modo lineare con l'incremento delle dosi nel range terapeutico. Nessuna differenza nella farmacocinetica di candesartan è stata osservata nei due sessi. L'area sotto la curva (AUC) non risulta influenzata dal cibo in maniera significativa.
Candesartan è altamente legato alle proteine plasmatiche (più del 99%). Il volume apparente di distribuzione è 0,1 l/kg.
Metabolismo ed eliminazione
Candesartan viene eliminato quasi interamente immodificato per via urinaria e biliare e solo in misura minore attraverso il metabolismo epatico. L'emivita terminale è di circa 9 ore. Non si osserva accumulo a seguito di dosi ripetute.
La clearance totale plasmatica di candesartan è circa 0,37 ml/min/kg, con una clearance renale di circa 0,19 ml/min/kg. L'escrezione renale avviene sia per filtrazione glomerulare che per secrezione tubulare attiva.
A seguito di dose orale di candesartan cilexetil marcato 14 C, circa il 26% della dose è escreta nelle urine come candesartan e il 7% come metabolita inattivo, mentre circa il 56% della dose si ritrova nelle feci come candesartan e il 10% come metabolita inattivo.
Farmacocinetica in popolazioni speciali
Negli anziani (età superiore ai 65 anni) sia la Cmax che la AUC di candesartan risultano aumentate circa del 50% e 80% rispettivamente, in confronto ai soggetti giovani. Comunque, la risposta pressoria e l'incidenza di eventi avversi sono simili dopo somministrazione di una stessa dose di Ratacand nei pazienti giovani e anziani (vedi paragrafo "Posologia e modo di somministrazione").
In pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato, la Cmax e la AUC di candesartan durante somministrazioni ripetute sono aumentate rispettivamente di circa 50% e 70%, ma il t1/2 non è stato alterato rispetto ai pazienti con una funzionalità renale normale. I corrispondenti cambiamenti in pazienti con insufficienza renale di grado severo, sono stati invece di circa il 50% e 110%. Il t1/2 terminale di candesartan è stato approssimativamente raddoppiato in pazienti con insufficienza renale di grado severo. La farmacocinetica nei pazienti in emodialisi è stata simile a quella dei pazienti con insufficienza renale di grado severo.
In pazienti con insufficienza epatica di grado lieve e moderato si è osservato un aumento pari al 23% nell'AUC di candesartan (vedi paragrafo "Posologia e modo di somministrazione").
Non è stata osservata alcuna tossicità sistemica anomala o a livello degli organi bersaglio a dosi clinicamente rilevanti. In studi preclinici di sicurezza, candesartan ha avuto effetti sui reni e sui parametri eritrocitari a dosi elevate nei topi, ratti, cani e scimmie, causando una riduzione dei parametri dei globuli rossi (eritrociti, emoglobina, ematocrito). Gli effetti sui reni (come nefrite interstiziale, distensione tubulare, basofilia tubulare; aumentate concentrazioni plasmatiche di azotemia e creatinina) sono stati indotti da candesartan e potrebbero essere secondari all'effetto ipotensivo che determina alterazioni della perfusione renale. Inoltre, candesartan ha indotto iperplasia/ipertrofia delle cellule juxtaglomerulari. È stato considerato che queste modificazioni possano essere state causate dall'azione farmacologica di candesartan. Con dosi terapeutiche di candesartan nell'uomo, la suddetta iperplasia/ipertrofia delle cellule juxtaglomerulari non sembra avere alcuna rilevanza.
È stata osservata fetotossicità nella gravidanza avanzata (vedi paragrafo "Gravidanza e allattamento").
I dati di mutagenesiin vitro ein vivo indicano che candesartan non esercita attività mutagenica o clastogenica in condizioni di uso clinico. Non sono stati osservati fenomeni di carcinogenicità.
Calcio carbossimetilcellulosa, idrossipropilcellulosa, ossido di ferro (E 172), lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais, glicole polietilenico.
Nessuna.
3 anni.
Conservare ad una temperatura inferiore a 30 °C.
Compresse tonde, rosa chiaro, divisibili (diametro 7 mm). Blister in PVC/PVDC.
Confezione da 28 compresse da 8 mg
Nessuna specifica.
ASTRA ZENECA S.p.A.
Palazzo Volta - Via F. Sforza - 20080 Basiglio (MI)
Ratacand 8 - 28 compresse 8 mg AIC n. 033577180/M
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica
Dicembre 1997
Non soggetto.
09/02/2000
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