Sodio laurilsolfato���������������������������� �����������
2���� ����������� mg
Silice precipitata������������������ �����������
����������� 3���� ����������� mg
Olio vegetale F.U.���������������������������� �����������
85���� ����������� mg
Gelatina F.U.��������������������������������� �����������
50���� ����������� mg
Glicerina F.U.�������������������������������� �����������
19���� ����������� mg
Titanio biossido (E171)������������������������ �����������
0,54� ����������� mg
Ferro ossido rosso (E172)���������������������� �����������
0,03� ����������� mg
Ferro ossido giallo (E172)���������������������������� �����������
0,03� ��������������� mg
- [Vedi Indice]
Patologie vascolari con rischio trombotico.
�
Salvo diversa prescrizione medica:
Capsule: 1 capsula 2 volte al dì lontano dai
pasti.
�
Ipersensibilità individuale accertata verso il
prodotto, verso l'eparina e gli eparinoidi. Diatesi e malattie
emorragiche.
�
In tutti i casi in cui sia in atto un trattamento con
anticoagulanti è consigliabile controllare periodicamente
i parametri emocoagulativi.
Tenere fuori della portata dei bambini.
�
Essendo glucuronilglucosaminoglicano solfato una molecola
eparinosimile può aumentare gli effetti anticoagulanti
dell'eparina stessa e degli anticoagulanti orali se somministrato
contemporaneamente.
�
Per motivi cautelativi se ne sconsiglia l'uso in gravidanza
anche se gli studi di tossicità fetale non hanno messo in
evidenza effetti embrio-feto-tossici.
�
Non interferisce sulla capacità di guidare e sull'uso
di macchine.
�
Segnalati occasionalmente disturbi dell'apparato
gastroenterico con nausea, vomito ed epigastralgie.
�
L'incidente emorragico è l'unico effetto ottenibile da
un sovradosaggio. In caso di emorragia occorre iniettare come si
usa nelle "emorragie epariniche" solfato di protamina all'1% (3
ml i.v. = 30 mg).
�
Il glucuronilglucosaminoglicano solfato è dotato di
spiccata attività antitrombotica sia sul versante
arterioso che venoso.
Numerosi studi clinici condotti somministrando il prodotto per
via parenterale ed orale, dimostrano che l'attività
antitrombotica del glucuronilglucosaminoglicano solfato è
dovuta all'inibizione dose-dipendente di alcuni fattori
coagulativi tra cui, in primo luogo, il fattore X attivato,
mentre l'interferenza con la trombina, restando a livelli solo
significativi, evita in genere le conseguenze di una azione
anticoagulante.
L'azione antitrombotica è sostenuta anche
dall'inibizione dell'adesività piastrinica e
dall'attivazione del sistema fibrinolitico circolante e di
parete. Il glucuronilglucosaminogli- cano solfato, inoltre,
normalizza i parametri viscosimetrici che di solito si ritrovano
alterati in pazienti con patologie vascolari a rischio
trombotico: tale attività si esercita principalmente
mediante la riduzione dei valori di fibrinogeno. Il profilo
farmacologico sin qui descritto del glucuronilglucosamino-
glicano solfato è completato dalla normalizzazione dei
valori lipidici alterati ottenuta mediante attivazione della
lipoproteinlipasi.
�
Il glucuronilglucosaminoglicano solfato presenta un
assorbimento attraverso la barriera gastro-intestinale
dimostrabile in base agli effetti farmacodinamici dopo
somministrazione orale, intraduodenale, intraileale e rettale nel
ratto. Sono state dimostrate le correlazioni dose-effetto e
dose-tempo nel ratto e nel coniglio previa somministrazione per
le vie sopraelencate. La sostanza marcata con tritio si accumula
nelle cellule dell'intestino per poi essere liberata dal polo
sierico nel circolo sistemico.
Il livello di tritio plasmatico aumenta per 9 ore e la
concentrazione del radioisotopo aumenta nel tempo
significativamente a livello di: cervello, rene, cuore, fegato,
polmone, testicolo, plasma.
Prove farmacologiche eseguite nell'uomo con somministrazioni
i.m. e i.v. hanno dimostrato relazioni lineari dose-effetto con
le normali posologie. Metabolismo: epatico. Escrezione:
urinaria.
�
Tossicità acuta: somministrato nel topo e nel
ratto, non provoca nessuna sintomatologia tossica fino alle dosi
di: 240 mg/kg per os e 144 mg/kg per i.m.; 144 mg/kg per i.p. e
54 mg/kg per i.v.. DL50: la DL50 nel topo
è di 2595 mg/kg/i.m.; 1980 mg/kg/i.p.; >9000 mg/kg/os.
La DL50 nel ratto è di 3240 mg/kg/i.m.; 2385
mg/kg/i.p.; > 9000 mg/kg/os. Tossicità subacuta:
somministrato per 28 giorni i.v. alla dose di 150 ULS/kg a cani
non ha dato luogo a fenomeni di intolleranza, a variazioni dei
parametri ematochimici e a modificazioni anatomopatologiche dei
principali organi. Tossicità cronica: �
somministrato per os per 180 giorni alla dose di 200 ULS/kg nel
cane non ha presentato al termine del trattamento alcuna
variazione di rilievo del quadro ematologico, dei parametri
urinari e fecali e dei parametri istologici a carico dei
principali organi. Tossicità fetale: alle prove di
tossicità fetale nel coniglio è risultato privo di
effetti embrio-feto-tossici fino alla dose di 540 ULS/kg per via
sottocutanea. Mutagenesi: risulta sprovvisto di
attività mutagena nei seguenti test: Ames; sintesi
riparativa non programmata di DNA in linfociti umani (UDS); non
disgiunzione in Aspergillus; crossing-over in Aspergillus;
soppressori di metionina in Aspergillus.
�
Sodio laurilsolfato, silice precipitata, olio vegetale,
gelatina, glicerina, sodio p-ossibenzoato di etile, sodio
p-ossibenzoato di propile, titanio biossido, ferro ossido rosso,
ferro ossido marrone, ferro ossido giallo.
�
Il glucuronilglucosaminoglicano solfato essendo un
polisaccaride acido, se somministrato in associazioni
estemporanee può reagire complessandosi con tutte le
sostanze basiche. Le sostanze in uso comune incompatibili nelle
associazioni estemporanee per fleboclisi sono: vitamina K,
vitamine del complesso B, idrocortisone, jaluronidasi, gluconato
di calcio, sali di ammonio quaternario, cloramfenicolo,
tetracicline, streptomicina.
�
36 mesi.
�
Non sono necessarie particolari precauzioni.
�
Scatola di cartone litografato contenente 50 capsule da 250
ULS in blister di PVC.
�
Vedere punto 4.2.
�
Farmaceutici Caber S.p.A. - Via Cavour, 11 - Comacchio
(FE).
�
A.I.C. n° 027343033
�
Vendita su presentazione di ricetta medica.
�
02.10.1989 / 6.1995 / 31.05.2000
�
Il glucuronilglucosaminoglicano solfato non è soggetto
al DPR 309/90.
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