Respicur 200 e Respicur 400 in quanto preparati contenenti teofillina vanno dosati individualmente.
Salvo diversa prescrizione del Medico valgono le seguenti direttive:
I Dose iniziale
Il trattamento viene iniziato con 1 capsula di Respicur 400 alla sera per i pazienti di peso superiore ai 60 kg, con 1 capsula di Respicur 200 per i pazienti di peso inferiore ai 60 kg e per i pazienti con ridotta clearance, purché non sussista un trattamento precedente con un altro preparato a contenuto teofillinico.
La dose giornaliera può essere aumentata gradualmente secondo un approccio scalare ad intervalli bigiornalieri, sino a raggiungere la dose di mantenimento (vedi sotto) per il trattamento cronico.
II Dose di mantenimento
I pazienti di peso superiore ai 60 kg con normale clearance della teofillina assumono 2-3 capsule di Respicur 400; i pazienti di peso inferiore ai 60 kg, 2-3 capsule di Respicur 200, sempre alla sera.I pazienti con ridotta clearance della teofillina (per es. per la presenza di una malattia o di un trattamento concomitante) assumono 1-3 capsule di Respicur 200 alla sera.I pazienti di peso superiore ai 45 kg con aumentata clearance della teofillina (per es. forti fumatori) assumono 2 capsule di Respicur 400 alla sera ed eventualmente 1 caspula addizionale al mattino; i pazienti di peso inferiore a 60 kg con clearance accelerata della teofillina ed i bambini assumono 2 capsule di Respicur 200 alla sera ed 1-2 capsule addizionali di Respicur 200 al mattino.
Se sulla base dell'aggiustamento posologico individuale dei pazienti è appropriato uno scostamento dagli schemi di dosaggio indicati da 1) a 3), è possibile anche uno schema posologico con 1 capsula al mattino e 1 alla sera, della corrispondente intensità d'azione. Così per es. i pazienti di peso superiore ai 60 kg, con disturbi prevalenti durante il giorno sul posto di lavoro, assumono 1 capsula di Respicur 400 al mattino e 1 alla sera.
Schema posologico di mantenimento suggerito
| Peso
corporeo
ideale in kg | Dosaggio
giornaliero
(mg/kg/die) | Numero di capsule
di Respicur |
| | | 200 mg | 400 mg |
Bambini | | | | |
6 - 8 anni | 20 - 30 | 20 | 2 - 3 | |
8 -12 anni | 30 - 40 | 20 | 3 - 4 | |
12 - 16 anni | 40 - 60 | 18 | | 1 - 2/3 |
Adulti con: | | | | |
normale catabolismo della teofillina | 40 - 60 | 12 | 2 - 3 | 1 - 2 |
| 60 - 75 | 12 | | 2 |
| 75 - 90 | 12 | | 2 - 3 |
aumentato catabolismo della teofillina | 45 - 75 | 18 | 3 - 4 | 2 - 3 |
| 75 - 90 | 18 | | |
ridotto catabolismo della teofillina | 45 - 75 | 8 | 1 - 2 | |
| 75 - 90 | 8 | 2 - 3 | 1 - 2 |
Pazienti che non sono in trattamento con teofillina dovrebbero iniziare con dosaggi più bassi e dopo 3-4 giorni passare alla dose di mantenimento indicata in tabella. La dose di mantenimento deve essere determinata individualmente aumentando gradualmente in modo scalare la dose iniziale, come indicato sopra. Essa dipende fra l'altro dalla velocità individuale di clearance plasmatica del farmaco e dal peso corporeo. Nel caso sia necessario somministrare le dosi più elevate segnalate in tabella (superiori a 900 mg di teofillina in dose singola al giorno) ovvero in soggetti con modificata clearance è necessario titolare la dose ricorrendo al controllo dei livelli sierici di teofillina (valori terapeutici compresi tra 10-20 mg/l).
Come peso corporeo va utilizzato il peso ideale, poiché la teofillina non viene assorbita dal tessuto adiposo.
Qualora in alcuni soggetti si notasse la ricomparsa dei sintomi nelle ultime ore dell'intervallo di 24 ore dovrà essere presa in considerazione la ripartizione della dose in due somministrazioni giornaliere a distanza di 12 ore.
Nella determinazione graduale del dosaggio individuale giornaliero si può far ricorso, se necessario, a Respicur 200 per l'opportuno aggiustamento posologico.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca, grave carenza di ossigeno, ridotta funzionalità epatica, broncopolmoniti e polmoniti, infezione virale nonché nell'età avanzata, l'eliminazione della teofillina è molto frequentemente rallentata.
Tali pazienti hanno perciò bisogno di dosi minori, e gli aumenti devono essere fatti con particolare cautela. I fumatori spesso hanno bisogno di dosi più elevate rispetto ai non fumatori a motivo della più rapida eliminazione della teofillina.
La teofillina deve essere impiegata soltanto dietro espressa prescrizione del Medico e con cautela in caso di: infarto miocardico recente, grave ipertensione sanguigna, disturbi del ritmo cardiaco con aumento del ritmo stesso (tachiaritmia), setto cardiaco patologicamente inspessito e/o ventricolo sinistro inspessito con ostacolo all'efflusso ventricolare (stenosi subaortica ipertrofica), iperfunzione della tiroide (ipertiroidismo), convulsioni (epilessia), ulcera gastrica o duodenale, gravi disturbi della funzionalità epatica.
Durante la gravidanza, specialmente nei primi tre mesi, Respicur dovrebbe essere usato soltanto dietro espressa prescrizione del Medico.
Nel periodo dell'allattamento il trattamento con Respicur avviene soltanto dopo aver consultato il Medico. I bambini al di sotto dei 12 anni non dovrebbero essere trattati con Respicur 400, e quelli al di sotto dei 6 anni nemmeno con Respicur 200.
Numerosi fattori possono ridurre la clearance epatica della teofillina con aumenti dei livelli plasmatici del farmaco. Tra questi sono compresi l'età, lo scompenso cardiaco congestizio, le affezioni ostruttive croniche del polmone, le infezioni concomitanti, la contemporanea somministrazione di molti farmaci quali: eritromicina, TAO, lincomicina, clindamicina, allopurinolo, cimetidina, vaccino antinfluenzale, propranololo. In questi casi può essere necessario ridurre il dosaggio della teofillina.
La fenitoina, altri anticonvulsivanti ed il fumo di sigaretta possono aumentare la clearance della teofillina con riduzione dell'emivita plasmatica. In questi casi può essere necessario aumentare il dosaggio di teofillina.
In caso di fattori che possono influire sulla clearance della teofillina, si raccomanda un monitoraggio della concentrazione dei livelli ematici del farmaco ai fini del controllo del range terapeutico della teofillina (valori terapeutici 10-15 mcg/ml, valori ai limiti della tossicità 20 mcg/ml).
Gruppo della sostanza o dell'indicazione
Metilxantine
Broncodilatatori / antiasmatici
Caratteristiche farmacologiche
La teofillina:
agisce quale broncospasmoliticomigliora la contrattilità del diaframma affaticatostimola direttamente il centro midollare del respiroriduce le resistenze vascolari del circolo polmonareesercita un'azione inotropa positivaincrementa la diuresiinibisce la liberazione di mediatori dai mastocitiaumenta la clearance mucociliareincrementa la dismissione di adrenalina dalle ghiandole surrenali.
Queste molteplici azioni sono attribuibili ad un aumento della concentrazione intracellulare di cAMP a motivo della inibizione della fosfodiesterasi e/o dell'antagonismo nei confronti dell'adenosina endogena. È stata anche ipotizzata la traslocazione del calcio intracellulare quale base cellulare dell'azione della teofillina.
Caratteristiche tossicologiche
La teofillina è stata sperimentata in numerose specie relativamente alle sue caratteristiche tossicologiche. Nell'uomo sono prevedibili manifestazioni di intossicazione (cfr. anche i paragrafi "Effetti indesiderati" e "Sovradosaggio") di norma a partire da tassi sierici di circa 20 mg/l.
Intossicazioni gravi sono prevedibili in generale con concentrazioni nel siero superiori a 40 mg/l. A motivo delle forti differenze interindividuali, questi dati vanno però considerati solo come valori orientativi generici.
Tossicità acuta
La LD50 per topi e ratti è, a seconda delle vie di introduzione, fra i 184 e i 310 mg/kg. La dose letale per gatti, conigli e cavie è, a seconda della via di somministrazione, fra i 100 e i 200 mg/kg.
Nel cane si è trovata una dose di 100 mg/kg dopo somministrazione endovenosa, una dose di 760 mg/kg dopo somministrazione per via orale.
Gli animali osservati morirono essenzialmente durante convulsioni.
Ad eccezione dei cani, che manifestarono vomito, nessuna alterazione del quadro clinico e del comportamento precedette le convulsioni.
Tossicità cronica
In studi sulla tossicità (cane 20 mg/kg di teofillina-etilendiamina al giorno per 12 settimane endovena, per os; ratto 9-34 mg/kg di teofillina-etilendiamina al giorno per os per 40 giorni) non venne osservata alcuna alterazione correlabile alla sostanza rispetto al gruppo di controllo.
Potere cancerogeno
Sinora non sono state eseguite sperimentazioni a lungo termine sul potere cancerogeno della teofillina nel senso comunemente inteso.
Potere mutageno
La teofillina non ha azione mutagena nel mammifero in vivo (micronucleotest) e nelle prove in vitro, tenuto conto del metabolismo dei mammiferi (Ames-test, Host mediated assay).
Reperti positivi in vitro sono stati descritti in prove che prescindevano dal metabolismo dei mammiferi. Poiché è noto che la teofillina nelle condizioni in vivo viene rapidamente demetilata, questi risultati in vitro sono di scarsa rilevanza per l'uomo.
Tossicità fetale ed effetti sulla fertilità
La teofillina a dosi elevate (100-120 mg/kg) ha evidenziato azione teratogena in numerose specie (ratto, topo, cane). Nell'uomo non è stato descritto alcun evento teratogeno. La teofillina è in grado di attraversare la placenta.
Farmacocinetica
La teofillina viene metabolizzata per circa il 90% nel fegato ad acido 1,3-dimetilurico, acido 1-metilurico, e 3-metilxantina. I metaboliti vengono eliminati per via renale insieme al 7-13% di teofillina immodificata. A motivo di un legame con le proteine plasmatiche pari a circa il 60%, sangue, liquido extracellulare e tessuto muscolare costituiscono i compartimenti primari di distribuzione della teofillina.
Negli adulti (non fumatori) il tempo di dimezzamento ammonta mediamente a 5-10 ore, e per i bambini di età superiore ai 6 mesi esso è compreso fra 2,5 e 5 ore. Nei lattanti la metabolizzazione della teofillina è fortemente rallentata, cosa che può provocare oscillazioni del tempo di dimezzamento, dipendenti dall'età, da 5 sino ad oltre 24 ore.
Nei forti fumatori si modifica il tempo di dimezzamento della teofillina probabilmente per l'induzione di enzimi metabolizzanti nel fegato. Con una quantità di 1-2 pacchetti al giorno (corrispondente a circa 20-40 sigarette), il tempo di dimezzamento in media è ridotto da 5-10 ore a 4-5 ore.
Il tempo di dimezzamento può essere prolungato nei pazienti con gravi affezioni polmonari o malattie concomitanti (ridotta funzione cardiaca/epatica, infezione virale, febbre elevata).
Modificazioni concomitanti e determinate abitudini alimentari e del bere possono avere influenza sul metabolismo della teofillina.
Biodisponibilità
La liberazione della sostanza attiva dalla capsula a rilascio controllato di Respicur è regolata in modo che nei pazienti a metabolismo normale a seguito della monosomministrazione serale si ottengano concentrazioni plasmatiche comprese nel range terapeutico (8-20 mg/l) per la maggior parte degli intervalli liberi da somministrazioni. L'entità delle fluttuazioni plasmatiche è ridotta.
La biodisponibilità assoluta di Respicur è in media del 101%.
La biodisponibilità relativa in confronto ad una compressa di teofillina ritardo per assunzione unica è del 93% (gli andamenti dei tassi plasmatici per Respicur e del preparato di riferimento dopo assunzioni ripetute sono esposti nelle Figure 1 e 2). La biodisponibilità di Respicur con l'assunzione prima di una cena calda o fredda rispetto al valore con l'assunzione 30 minuti dopo rimane del tutto invariata.
Figura 1
Figura 2
Concentrazioni nel siero medie (0,0) e individuali dopo Respicur (Fig. 1) e dopo un preparato di riferimento (Fig. 2) con somministrazione ripetuta di 800 mg di teofillina al giorno senza adeguamento alla clearance individuale in soggetti volontari sani.
Altri cenni
Si deve prestare attenzione ad una precedente terapia teofillinica.
Controlli regolari delle concentrazioni di teofillina nel siero contribuiscono all'ottimizzazione e alla sicurezza della terapia.
La teofillina passa attraverso la placenta e raggiunge nel sangue del cordone ombelicale pressappoco il 100% della concentrazione sierica materna. Sinora non sono state rese note malformazioni nell'uomo, che possano essere in connessione con una esposizione alla teofillina; non ci sono però esperienze sufficienti. Perciò si devono pesare criticamente l'utilità e il rischio di una terapia teofillinica durante la gravidanza.
La teofillina passa nel latte materno (rapporto latte materno/siero circa 0,7). La quantità di teofillina assunta dal lattante attraverso il latte materno può raggiungere dimensioni clinicamente rilevanti.