Roaccutan
Roaccutan 2,5 mg capsule molli
Una capsula molle contiene: isotretinoina 2,5 mg
Roaccutan 10 mg capsule molli
Una capsula molle contiene: isotretinoina 10 mg
Roaccutan 20 mg capsule molli
Una capsula molle contiene: isotretinoina 20 mg
Per gli eccipienti, vedere 6.1
Roaccutan è disponibile in capsule molli per uso orale.
Roaccutan è indicato nel trattamento di forme gravi di acne nodulo-cistica resistente a precedenti terapie, in particolare acne cistica e conglobata, specialmente quando le lesioni interessino il tronco.
- [Vedi Indice]
Iniziare il trattamento con 0,5 mg per kg di peso corporeo al giorno. All'inizio si può verificare un transitorio aggravamento dell'acne. L'efficacia e la tolleranza sono variabili da paziente a paziente; dopo circa quattro settimane sarà possibile passare alla posologia di mantenimento che verrà ricondotta, in base alle esigenze individuali, nell'ambito di un dosaggio compreso tra 0,1-1 mg/kg al giorno. Il dosaggio massimo di 1 mg/kg al giorno deve essere somministrato per un periodo di tempo limitato. La durata totale del trattamento è in generale di sedici settimane.
Dal momento che un ulteriore miglioramento dell’acne può essere osservato fino ad 8 settimane dopo la sospensione del trattamento, si sconsiglia di ricominciare a somministrare il farmaco prima che sia trascorso tale intervallo di tempo.
Le capsule vanno assunte durante i pasti: le dosi basse in un'unica somministrazione, quelle elevate o in un'unica somministrazione o frazionate nel corso della giornata.
Roaccutan è controindicato in gravidanza (in donne che sono gravide o possono diventare gravide durante il trattamento a meno che la paziente rispetti le condizioni riportate nella sezione Gravidanza ed allattamento) e durante l’allattamento.
Roaccutan, inoltre, è controindicato in caso di:
- insufficienza epatica, insufficienza renale,
- ipervitaminosi A preesistente,
- gravi iperlipoproteinemie,
- ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Roaccutan deve essere prescritto da medici che abbiano esperienza nell’impiego dei retinoidi sistemici e siano al corrente del rischio di teratogenicità associato al trattamento con isotretinoina.
Una copia dell’Opuscolo Informativo per il Paziente dovrebbe essere consegnata ai pazienti di entrambi i sessi (vedi Gravidanza ed Allattamento).
I pazienti in trattamento con Roaccutan non possono donare il sangue (fino ad 1 mese dopo la sospensione della terapia) per prevenire il rischio di esposizione accidentale.
E' necessario controllare la funzionalità epatica prima ed 1 mese dopo l'inizio della terapia, e successivamente ogni tre mesi. Sono stati riportati aumenti reversibili e transitori delle transaminasi epatiche. In molti casi queste fluttuazioni sono rimaste nell’ambito dei valori normali e sono stati recuperati i livelli di partenza durante il trattamento. Quando invece i livelli delle transaminasi superano il range di normalità può essere necessario ridurre la dose o interrompere il trattamento.
E' necessario procedere - prima del trattamento, un mese dopo il suo inizio e alla fine - alla determinazione del livello dei lipidi sierici (valori a digiuno). I valori dei lipidi sierici di solito ritornano alla normalità riducendo la dose o interrompendo il trattamento. I valori alterati possono anche normalizzarsi modificando la dieta.
E’ importante controllare eventuali incrementi clinicamente significativi dei valori dei trigliceridi, dal momento che livelli superiori ad 800 mg/dl si rilevano a volte in concomitanza con episodi di pancreatite acuta, patologia potenzialmente fatale (vedi Effetti Indesiderati). In presenza di ipertrigliceridemia incontrollata o di sintomi di pancreatite, il trattamento con Roaccutan deve essere sospeso.
Alterazioni della struttura ossea, compresa la saldatura prematura delle epifisi, sono state osservate dopo diversi anni di somministrazione di Roaccutan ad alte dosi per il trattamento dei disturbi della cheratinizzazione. Di conseguenza il rapporto rischio/beneficio dovrebbe essere valutato attentamente in tutti i pazienti.
Sono stati riportati casi di mialgia e artralgia, a volte associati ad una ridotta tolleranza all’esercizio fisico impegnativo (vedi Effetti Indesiderati). Sono state raccolte segnalazioni sporadiche di aumenti del valore della CPK in pazienti in trattamento con Roaccutan, soprattutto tra quelli che praticano una intensa attività fisica.
E’ stata osservata una riduzione della visione notturna in corso di trattamento con Roaccutan, a volte persistente anche dopo la fine della terapia. Dal momento che in alcuni casi il deficit visivo si è presentato all’improvviso, è bene informare i pazienti di questo possibile effetto collaterale e invitarli a fare attenzione nella guida di veicoli o nell’uso di macchinari nelle ore notturne. Eventuali problemi della vista devono essere tenuti sotto controllo.
La xeroftalmia, le opacità corneali, la riduzione della visione notturna e la cheratite di solito si risolvono alla sospensione del trattamento. E’ necessario tenere sotto controllo i pazienti con xeroftalmia per prevenire l’insorgenza di cheratite. Ai pazienti con problemi della visione deve essere prescritta una visita oculistica e deve essere presa in esame la possibilità di sospendere la somministrazione di Roaccutan.
Sono stati segnalati rari casi di ipertensione endocranica benigna (pseudotumor cerebri), a volte in concomitanza con la somministrazione di tetracicline (vedi Interazioni con altri medicinali).
E’ stata osservata una correlazione tra la somministrazione di Roaccutan e l’insorgenza di patologie infiammatorie intestinali (compresa l’ileite regionale) in pazienti senza precedenti di disturbi intestinali. I pazienti che presentano diarrea grave (emorragica) devono sospendere immediatamente l’assunzione di Roaccutan.
In corso di trattamento con Roaccutan sono stati riferiti episodi di depressione, sintomi psicotici e raramente tentativi di suicidio e suicidio (vedi Effetti Indesiderati). Benché non sia stata accertata una correlazione causale con il trattamento è necessaria cautela nei pazienti con storia di depressione e tutti i pazienti dovrebbero essere tenuti sotto stretta osservazione per controllare i segni di depressione che necessitano di una terapia appropriata.
Trattamenti locali:
Non è indicato il contemporaneo impiego di altri farmaci antiacne ad attività cheratolitica o esfoliativa.
Non è neppure consigliabile associare una terapia con raggi ultravioletti. I pazienti devono evitare l’esposizione al sole.
Se necessario può essere associato un blando trattamento di tipo cosmetico.
Si consiglia di non praticare una dermoabrasione aggressiva su pazienti in trattamento con Roaccutan durante il trattamento e fino a 5-6 mesi dopo la fine della terapia a causa del rischio di formazione di cicatrici ipertrofiche in aree atipiche.
Si sconsiglia inoltre di effettuare la depilazione con ceretta durante la terapia e nei 6 mesi successivi alla sospensione a causa della possibilità di provocare cicatrici o dermatiti.
Precauzioni per particolari gruppi di pazienti
Nei pazienti ad alto rischio (diabetici, obesi, alcolisti o pazienti affetti da disturbi del metabolismo dei lipidi) sottoposti a trattamento con Roaccutan può essere necessario controllare con maggior frequenza� i valori dei lipidi sierici e/o la glicemia.
Nei pazienti diabetici, o anche solo sospetti diabetici, si consiglia di effettuare frequenti determinazioni della glicemia. Sono stati riportati casi di iperglicemia a digiuno e nuovi casi di diabete sono stati diagnosticati in corso di trattamento con Roaccutan.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
Deve essere evitato l'uso concomitante del Roaccutan e della vitamina A, in quanto esiste il rischio di intensificare i sintomi di ipervitaminosi A.
Rari casi di ipertensione endocranica benigna sono stati segnalati, alcuni dei quali in concomitanza con l’assunzione di tetracicline. Il trattamento concomitante con tetracicline durante la terapia con isotretinoina deve dunque essere evitato (vedi Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).
L’efficacia contraccettiva dei preparati a base di progesterone a basso dosaggio (minipillole) può risultare ridotta durante il trattamento con Roaccutan.
Non sono note interazioni tra Roaccutan ed altri farmaci.
La gravidanza costituisce una controindicazione assoluta all'assunzione del farmaco.
Gravidanza:
L’isotretinoina è altamente teratogena. Se una gravidanza dovesse aver inizio nel corso della terapia con isotretinoina per os, assunta a qualsiasi posologia e anche per brevi periodi, esiste un rischio estremamente elevato di malformazioni fetali. Potenzialmente, ogni feto esposto all'azione del farmaco, può presentare malformazioni.
Roaccutan è controindicato in tutte le donne in grado di procreare, a meno che la paziente rispetti tutte le seguenti condizioni:
sia affetta da acne cistica grave e deturpante, resistente alle terapie convenzionali
sia in grado di comprendere e osservare tutte le istruzioni
sia stata informata dettagliatamente dal suo medico sui rischi di una gravidanza insorta nel� corso della terapia con Roaccutan e 1 mese dopo la sospensione
sia stata avvertita della eventuale possibilità di fallimento di ogni misura contraccettiva
dia conferma di aver capito le precauzioni
sia in grado di attenersi alle indispensabili misure contraccettive
segua misure contraccettive efficaci e costanti, intraprese da almeno 1 mese prima dell'inizio della � terapia con Roaccutan, continuate nel corso dell'intera terapia e perlomeno 1 mese dopo la sua sospensione (vedi Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)
abbia effettuato un test di gravidanza affidabile con risultato negativo non più di 11 giorni prima dell’inizio del trattamento. Si consiglia vivamente di ripetere il test di gravidanza ogni mese
inizi la terapia con Roaccutan solo dal 2° o 3° giorno dalla comparsa di un flusso mestruale normale
nel caso in cui il trattamento dovesse essere ripreso per una recidiva della patologia, è necessario che la paziente intraprenda le stesse misure contraccettive efficaci e costanti, da iniziarsi 1 mese prima, da continuare nel corso della terapia e per 1 mese dopo il termine della terapia stessa e che vengano effettuati gli stessi affidabili test di gravidanza
comprenda perfettamente le precauzioni e confermi l’intenzione di attenersi alle misure contraccettive affidabili come le è stato spiegato
Anche le donne che abitualmente non utilizzano metodi contraccettivi in quanto non fertili (tranne i casi di pregressa isterectomia) o che affermano di non avere rapporti sessuali, devono essere invitate a utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento con isotretinoina, secondo quanto previsto dalle istruzioni fin qui riportate.
Se malgrado tali precauzioni durante il trattamento con Roaccutan o nel mese successivo all'interruzione della terapia, dovesse verificarsi una gravidanza, ne risulterebbe un elevato rischio di gravi malformazioni fetali (coinvolgenti in particolare il sistema nervoso centrale, il cuore ed i vasi sanguigni di grosso calibro). Vi è pure un aumentato rischio di aborto spontaneo. Nel caso in cui insorgesse una gravidanza il medico dovrebbe parlare con la paziente a proposito dell’opportunità o meno di portare avanti la gravidanza.
Sono state documentate malformazioni fetali gravi associate all'uso del Roaccutan quali: idrocefalo, microcefalo, malformazioni dell'orecchio esterno (micropinna, sviluppo limitato o mancanza dei canali auricolari esterni), microftalmia, malformazioni cardiovascolari, dismorfia facciale, malformazioni del timo, carenza dell'ormone paratiroideo e malformazioni cerebellari.
A causa della sua spiccata lipofilia, è molto probabile che l’isotretinoina passi nel latte materno. Di conseguenza, tenendo conto dei possibili effetti collaterali, Roaccutan non deve essere somministrato alle donne nel periodo dell'allattamento.
Allo scopo di aiutare i medici prescrittori e i pazienti, ad evitare l’esposizione del feto all’isotretinoina, l’Azienda produttrice ha messo a punto un Programma per la Prevenzione della Gravidanza, mirato a rafforzare le avvertenze circa la teratogenicità del prodotto e ad evidenziare la assoluta necessità di utilizzare un metodo contraccettivo efficace per le donne in età fertile. Il Programma si articola nelle seguenti pubblicazioni:
Opuscolo Informativo per il Paziente
Opuscolo sulla Contraccezione
Modulo per il Consenso Informato della Paziente
Guida alla Prescrizione per il Medico
Promemoria per il Medico in caso di Prescrizione a Pazienti di Sesso Femminile
Le informazioni sulla prevenzione della gravidanza dovrebbero essere fornite alla paziente sia oralmente che per iscritto.
In un certo numero di casi si è assistito ad una riduzione della visione notturna in corso di trattamento con Roaccutan, a volte persistente anche dopo la fine della terapia. Dal momento che in alcuni casi il deficit visivo si è presentato all’improvviso, è bene informare i pazienti di questo possibile effetto collaterale e invitarli a fare attenzione nella guida di veicoli o nell’uso di macchinari nelle ore notturne.
La maggior parte degli effetti indesiderati del Roaccutan sono correlati alla dose utilizzata. Se la dose è appropriata, la tolleranza del farmaco è generalmente accettabile in rapporto alla gravità della malattia.
Sintomi riconducibili ad ipervitaminosi A
I sintomi elencati di seguito sono i più frequenti effetti indesiderati indotti dall’assunzione di Roaccutan: secchezza della cute e delle mucose, che sulle labbra può essere trattata con applicazione di una pomata grassa, secchezza della mucosa nasale che può portare ad epistassi, secchezza della mucosa faringea e raucedine. La secchezza della mucosa congiuntivale può essere causa di congiuntivite e di opacità reversibile della cornea. La congiuntivite può migliorare con l'uso di una blanda pomata oftalmica. L'intolleranza verso le lenti a contatto può obbligare il paziente a portare gli occhiali durante il trattamento.
Allergia/Anafilassi
Reazioni anafilattiche sono state riferite solo in rari casi e sempre in seguito ad una precedente esposizione a retinoidi per uso topico. Reazioni allergiche a livello cutaneo vengono riportate con scarsa frequenza; in alcuni pazienti si sono verificati casi di vasculite allergica, spesso accompagnati da porpora (ecchimosi e chiazze rosse) delle estremità e coinvolgimento di strutture extracutanee. Le reazioni allergiche gravi impongono di interrompere il trattamento e di tenere il paziente sotto stretto controllo.
Sintomi a carico della cute e degli annessi
Possono inoltre verificarsi esantema, prurito, dermatite al viso, sudorazione, granuloma piogeno, paronichia, distrofia delle unghie e aumento della formazione di tessuto di granulazione. Sono stati riferiti casi rari di diradamento persistente dei capelli. Sono stati osservati alopecia reversibile, acne fulminante, irsutismo, iperpigmentazione, fotosensibilizzazione, reazioni fotoallergiche, fragilità della cute. All’inizio del trattamento si può osservare un arrossamento delle lesioni acneiche che può perdurare per diverse settimane.
Sintomi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico (vedi anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)
Mialgia (dolore muscolare) con o senza aumento dei valori di CPK nel siero, artralgia, iperostosi, artrite, calcificazione dei legamenti e dei tendinie altre alterazioni a carico delle ossa, tendinite.
Sintomi neuro-psichiatrici (vedi anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)
Si possono verificare disturbi psichiatrici quali alterazioni comportamentali, depressione, sintomi psicotici e, raramente, tentativi di suicidio e suicidio, o a carico del Sistema Nervoso Centrale, quali cefalea, ipertensione endocranica benigna (pseudotumor cerebri) e convulsioni.
Disturbi del sensorio (vedi anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)Sono stati osservati rari casi di disturbi della visione, fotofobia, disturbi dell’adattamento al buio (diminuzione della visione notturna), raramente disturbi nella visione dei colori (reversibili alla sospensione del trattamento), opacità del cristallino e cheratiti, alterazioni uditive a certe frequenze.
Sintomi gastro-enterici(vedi anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)
Sono state occasionalmente riportate nausea e manifestazioni infiammatorie dell’intestino (quali colite e ileite) ed emorragie. I pazienti in trattamento con Roaccutan sono a rischio di sviluppare una pancreatite acuta, soprattutto in presenza di alti livelli di trigliceridi. In rare occasioni sono stati riportati casi di pancreatite acuta che hanno provocato il decesso del paziente.
Disturbi a carico del fegato e delle vie biliari (vedi anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)
Sono stati osservati aumenti transitori e reversibili delle transaminasi epatiche ed alcuni casi di epatite correlati con Roaccutan. Spesso le modificazioni dei valori dei parametri considerati si sono mantenute nell’ambito della normalità e sono regredite� nel corso del trattamento. In alcuni casi è stato necessario ridurre la dose o interrompere il trattamento.
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Sintomi respiratori
In rari casi sono stati segnalati episodi di broncospasmo, a volte in pazienti già conosciuti come asmatici.
Alterazioni ematologiche
Neutropenia, alterazioni dei parametri cellulari dei globuli rossi (es, riduzione del numero degli eritrociti e dell’ematocrito), aumento della VES, aumento e diminuzione del numero delle piastrine.
Alterazioni dei test di laboratorio (vedi anche Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego)
Aumento dei trigliceridi sierici e del livello del colesterolo, riduzione dell’HDL, iperuricemia. Sono stati riportati rari casi di iperglicemia e nuovi casi di diabete sono stati diagnosticati.
Alterazioni del sistema immunitario
Infezioni locali o sistemiche dovute a microrganismi Gram + (Staphylococcus aureus).
Miscellanea
Linfoadenopatie, ematuria e proteinuria, vasculiti, compresa la granulomatosi di Wegener, vasculiti allergiche, reazioni allergiche, ipersensibilità sistemica, glomerulonefrite.
Sebbene la tossicità acuta del Roaccutan sia bassa, in caso di sovradosaggio accidentale possono comparire sintomi di ipervitaminosi A.
Tali sintomi sono reversibili, tuttavia nelle prime ore successive all'assunzione del farmaco si consiglia lo svuotamento gastrico.
Categoria farmacoterapeutica: preparato antiacne per uso sistemico, codice ATC: D10BA01
Meccanismo d’azione
L'isotretinoina, principio attivo del Roaccutan, è lo stereoisomero di sintesi dell'acido tutto-trans retinoico (tretinoina).
Il meccanismo di azione del Roaccutan non è stato ancora chiarito nei dettagli, è stato provato tuttavia che il miglioramento osservato nel quadro clinico dell'acne grave si accompagna ad una diminuzione dell'attività delle ghiandole sebacee e ad una riduzione, dimostrata istologicamente, del volume delle ghiandole stesse. E' stata anche dimostrata un'attività antiinfiammatoria a livello cutaneo dell'isotretinoina.
Efficacia
L’eccessiva corneificazione del rivestimento epiteliale dell’unità pilosebacea comporta un accumulo di cellule cornee all’interno del dotto e il blocco di quest’ultimo a causa della cheratina e dell’eccesso di sebo. Ne consegue la formazione del comedone e quindi la comparsa di lesioni di tipo infiammatorio. Roaccutan inibisce la proliferazione delle cellule produttrici di sebo e la sua efficacia nel trattamento dell’acne sembra correlata alla capacità di restaurare il normale processo di differenziazione cellulare.
Inoltre dal momento che il sebo è un importante substrato per la crescita di Propionibacterium acnes riducendo la produzione di sebo si combatte la colonizzazione batterica del dotto sebaceo.
Le concentrazioni plasmatiche dell’isotretinoina in corso di trattamento possono essere estrapolate dai dati ottenuti dagli studi di farmacocinetica su dose singola, grazie alla cinetica regolare� mostrata dall’isotretinoina e dai suoi metaboliti.� Questa caratteristica suggerisce anche che l’isotretinoina non induca l’attività degli enzimi in grado di metabolizzare il farmaco a livello epatico.
Assorbimento
L’assorbimento dell’isotretinoina da parte del tratto gastrointestinale è variabile. La biodisponibilità assoluta non è stata determinata, dal momento che il principio attivo non è disponibile sotto forma di preparazione iniettabile endovenosa per uso umano; tuttavia estrapolando i dati degli studi effettuati sui cani si può ipotizzare una biodisponibilità sistemica piuttosto bassa e variabile. In pazienti con acne, allo steady state, dopo 2-4 ore dalla somministrazione di 80 mg/die di isotretinoina a digiuno sono stati osservati valori di picco plasmatico (Cmax) pari a 310 ng/ml (range: 188-473 ng/ml). La concentrazione plasmatica di isotretinoina è circa 1,7 volte la concentrazione ematica a causa della scarsa penetrazione all’interno degli eritociti.
Quando il farmaco viene assunto con il cibo la biodisponibilità raddoppia rispetto all’assunzione a digiuno.
L’isotretinoina si lega alle proteine plasmatiche, principalmente all’albumina, al 99,9%; di conseguenza in un ampia gamma di concentrazioni terapeutiche, la frazione libera, farmacologicamente attiva, della molecola è inferiore allo 0,1% del totale.
Il volume di distribuzione dell’isotretinoina nell’uomo non è stato determinato dal momento che il principio attivo non è disponibile sotto forma di preparazione iniettabile endovenosa per uso umano.
Le concentrazioni ematiche di isotretinoina allo steady state (Cmin, ss)� in pazienti affetti da acne grave trattati con 40 mg due volte al giorno variano tra 120 e 200 ng/ml; la concentrazione di 4-ossi-isotretinoina in questi pazienti è risultata pari a 2-5 volte quella dell’isotretinoina. Esistono pochi dati circa la distribuzione dell’isotretinoina nei tessuti nell’uomo; le concentrazioni di isotretinoina e 4-ossi-isotretinoina nell’epidermide sono la metà delle concentrazioni sieriche.
Dopo somministrazione orale di isotretinoina sono stati identificati� nel plasma tre metaboliti principali: 4-ossi-isotretinoina, tretinoina (acido tutto-trans retinoico), e 4-ossi-tretinoina. Il più importante è il 4-ossi-isotretinoina, presente con concentrazioni plasmatiche allo steady state 2,5 volte superiori a quelle del composto originario. Sono stati localizzati anche altri metaboliti meno importanti non ancora del tutto identificati, tra i quali anche alcuni coniugati glucuronati.
Diversi studi in vitro hanno dimostrato che i metaboliti dell’isotretinoina possiedono una propria attività biologica. Di conseguenza il profilo clinico osservato nei pazienti potrebbe essere il risultato dell’attività farmacologica dell’isotretinoina e dei suoi metaboliti.
Dal momento che è possibile un metabolismo reversibile (interconversione) tra isotretinoina e tretinoina (acido tutto-trans retinoico), il metabolismo della tretinoina è legato a quello dell’isotretinoina. Si stima che il 20-30% dell’isotretinoina somministrata venga metabolizzata per isomerizzazione.
Sembra che la circolazione enteroepatica giochi un ruolo significativo nella farmacocinetica dell’isotretinoina nell’uomo.
Studi sul metabolismo condotti in vitro hanno dimostrato il coinvolgimento di diversi enzimi CYP (sistema del citocromo P450) nella trasformazione metabolica dell’isotretinoina in 4-ossi-isotretinoina e tretinoina. Non sembra che un singolo isoenzima svolga un ruolo predominante. Il maggiore contributo al metabolismo della isotretinoina in 4-ossi-isotretinoina è dato probabilmente da� CYP2C8, CYP2C9, CYP2B6, e forse CYP3A4. CYP2C9, CYP2B6, e forse CYP2C8, CYP3A4, CYP2A6, e CYP2E1 contribuiscono al metabolismo dell’ isotretinoina. Si sa che anche CYP 26 interviene nel metabolismo dei retinoidi.
Eliminazione
Dopo somministrazione orale di isotretinoina marcata, nelle feci e nelle urine si ritrovano percentuali della dose approssimativamente equivalenti. In seguito all’assunzione di isotretinoina per os da parte di pazienti affetti da acne l’emivita di eliminazione terminale del farmaco immodificato è in media di 19 ore. L’emivita di eliminazione terminale della 4-ossi-isotretinoina è più lunga (29 ore in media).
L’isotretinoina è un retinoide fisiologico, e le concentrazioni endogene dei retinoidi vengono raggiunte all’incirca entro due settimane dalla fine del� trattamento con Roaccutan.
Farmacocinetica in particolari gruppi di pazienti
Per la scarsità di dati di farmacocinetica e clinici in soggetti affetti da insufficienza epatica o renale, il farmaco è controindicato in questi tipi di pazienti.
La somministrazione orale ed endoperitoneale di isotretinoina nel topo e nel ratto, ha determinato un basso grado di tossicità. La DL50 presenta valori superiori a 4000 mg/kg dopo somministrazione orale ed endoperitoneale nel ratto, valori superiori a 3000 mg/kg dopo somministazione orale nel topo e valori superiori a 1000 mg/kg dopo somministrazione endoperitoneale nel topo.
I segni rilevabili alle dosi elevate, in entrambi le specie animali, sono stati soprattutto sedazione e depressione respiratoria.
Studi condotti per 4 settimane in ratti hanno dimostrato che la somministrazione giornaliera di isotretinoina, a dosaggi variabili fra 5 e 50 mg/kg, determina la comparsa di sintomi legati ad uno stato di ipervitaminosi A riduzione ponderale e fratture ossee. Studi condotti per 13 settimane nel ratto, hanno evidenziato la buona tolleranza a dosaggi giornalieri compresi fra 10 e 25 mg/kg, mentre la somministrazione di 50 mg/kg giornalieri ha determinato la comparsa di una sintomatologia riferibile ad uno stato di ipervitaminosi A.
Il preparato è stato somministrato ad un gruppo di cani per 13 settimane ed in tre differenti dosaggi: 20-40-80 mg/kg.
Solo nel gruppo che assumeva 80 mg/kg giornalieri sono stati rilevati lievi segni di steatosi nelle fibrocellule muscolari cardiache ed una riduzione della spermatogenesi. L'isotretinoina è stata ben tollerata in uno studio di tossicità cronica condotto sul cane per 52 settimane con dosaggi compresi fra 3 e 20 mg/kg.
L'isotretinoina è stata somministrata a ratte e coniglie gravide: nel ratto è stato osservato che la somministrazione giornaliera di 150 mg/kg è teratogena; nel coniglio la somministrazione giornaliera di 15 mg/kg ha portato a fenomeni embriotossici e teratogeni.
Questi dati dimostrano che l'isotretinoina può determinare malformazioni fetali a dosaggi lievemente superiori a quelli terapeutici. Per contro, ricerche volte a puntualizzare il potenziale mutageno dell'isotretinoina, hanno dato esito negativo.
Olio di semi di soia parzialmente idrogenato, cera gialla, olio di semi di soia idrogenato, olio di soia. Costituenti l'involucro gelatinoso: gelatina, glicerina, prodotto di idrogenazione di amido parzialmente idrolisato, titanio biossido, colorante di tipo naturale E161g (cantaxantina).
Non sono note, ad oggi, incompatibilità specifiche.
Scadenza della confezione integra correttamente conservata: 3 anni.
Conservare a temperatura non superiore ai 25 °C.
Le capsule sono contenute in blister di accoppiato alluminio e materiale plastico. I blister sono inseriti, unitamente al foglietto illustrativo, dentro un astuccio di cartone.
��������� 30 capsule molli da 2,5 mg
��������� 30 capsule molli da 10 mg
��������� 30 capsule molli da 20 mg
Nessuna istruzione particolare.
Roche S.p.A.- Piazza Durante 11 - 20131 Milano.
Roaccutan 2,5 mg�������� AIC 026359012
Roaccutan 10 mg��������� AIC 026359036
Roaccutan 20 mg��������� AIC 026359048
Roaccutan 2,5 mg�������� AIC 026359012 - rinnovo 1 giugno 2000
Roaccutan 10 mg��������� AIC 026359036 - rinnovo 1 giugno 2000
Roaccutan 20 mg��������� AIC 026359048 - rinnovo 1 giugno 2000
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Aprile 2002