Interazioni - [Vedi Indice]
Reazioni di ergotismo con possibili necrosi periferiche sono
state riferite dopo terapia concomitante con macrolidi e
alcaloidi vasocostrittori dell'ergot.
Non ci sono interazioni cliniche significative con
carbamazepina, ranitidina, idrossido di alluminio o di magnesio e
contraccettivi orali a base di estrogeni e progestinici.
Negli studi su volontari non è stata evidenziata
nessuna interazione con warfarina; tuttavia un aumento del tempo
di protrombina o dell'I.R.N.(International Normalized Ratio), che
si giustificano con episodi infettivi, sono stati riferiti in
pazienti che ricevevano Roxitromicina insieme ad antagonisti
della vitamina K.
E' stato osservato un leggero aumento delle concentrazioni
plasmatiche di teofillina e di ciclosporina A che, tuttavia, non
impongono generalmente una modifica della posologia della
teofillina e della ciclosporina, adottate.
In uno studio "in vitro" è stato osservato che la
Roxitromicina può spiazzare il legame proteico della
disopiramide. Un tale effetto "in vivo" potrebbe determinare un
aumento dei livelli plasmatici� di disopiramide non legata alle
proteine.
Uno studio nel volontario sano ha rivelato che la
Roxitromicina può far aumentare l'assorbimento della
digoxina. Un fenomeno simile è stato descritto anche con
altri macrolidi.
La Roxitromicina, al pari di altri macrolidi, può
determinare un incremento dell'area sotto la curva nonché
del tempo di emivita del midazolam; per ciò gli effetti
del midazolam possono essere intensificati e prolungati nei
pazienti trattati con Roxitromicina. Non esistono evidenze che
dimostrino una interazione certa tra� Roxitromicina e
Triazolam.
Alcuni macrolidi interagiscono con la cinetica della
terfenadina provocando un aumento dei livelli sierici di questa.
Ciò può determinare una grave aritmia ventricolare
quale la "torsade de pointes". Sebbene una reazione di questo
tipo non sia stata dimostrata con l'uso di Roxitromicina,e che
studi su un limitato numero di volontari sani non abbiano
evidenziato alcuna interazione farmacocinetica o alterazioni ECG,
tuttavia cautela deve essere usata se la Roxitromicina viene
prescritta con terfenadina.
�
Non compete.
�
Non compete.
�
Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, gastralgia,
diarrea e, molto raramente, sanguinamento.
In casi isolati sono stati osservati sintomi di pancreatite;
la maggior parte erano pazienti che avevano assunto anche altri
farmaci per i quali la pancreatite è una reazione avversa
ben conosciuta.
Reazioni di ipersensibilità come con altri macrolidi:
rash, orticaria, angioedema; eccezionalmente porpora,
broncospasmo, shock anafilattico.
Vertigini, mal di testa, parestesie.
Aumenti modesti delle transaminasi SGOT e SGPT e/o della
fosfatasi alcalina. Epatite colestatica o più raramente
danno epatocellulare acuto.
Possibili superinfezioni da miceti.
Come per altri macrolidi, sono stati riferiti disturbi del
gusto e dell'olfatto.
�
In caso di sovradosaggio, si consiglia un lavaggio gastrico ed
un trattamento sintomatico. Non esiste un antidoto specifico.
�
La Roxitromicina é un antibiotico antibatterico
semisintetico appartenente alla famiglia dei macrolidi con
caratteristiche terapeutiche sostanzialmente corrispondenti a
quelle degli altri macrolidi (eritromicina).
Il suo spettro antibatterico comprende batteri aerobi
ed anaerobi, sia Gram positivi :
Streptococcus pyogenes (streptococco beta-emolitico di gruppo
A), Streptococcus agalactiae (streptococco beta-emolitico di
gruppo B), streptococchi alfa-emolitici (streptococchi
"viridans"), Streptococcus pneumoniae (pneumococco),
Corynebacterium diphteriae, Listeria monocytogenes, Clostridium
spp, Staphylococcus aureus, che Gram negativi: Neisseria
meningitidis (meningococco), Bordetella pertussis, Branhamella
catarrhalis, Pasteurella multocida, Legionella pneumophila,
Chlamydia psittaci e trachomatis, Neisseria gonorrhoeae
(gonococco), Gardnerella vaginalis, Campy-lobacter, Haemophilus
influenzae, Bacteroides fragilis, Vibrio cholerae.
La Roxitromicina é inoltre attiva nei confronti del
Mycoplasma pneumoniae, dell' Ureaplasma urealyticum e dei ceppi b
lattamasi produttori.
�
Assorbimento
Roxitromicina è assorbita rapidamente per via orale e
compare nel plasma già 15 minuti dopo la somministrazione,
raggiungendo rapidamente elevati tassi ematici dopo l'assunzione
a digiuno di una compressa da 150 mg con un picco plasmatico di
6,6 mg/l e con una concentrazione plasmatica che rimane a 12 ore
di 1,8 mg/l.
Nel bambino, dopo l'assunzione a digiuno di 2,5 mg/kg, essa
raggiunge rapidamente elevati tassi ematici con un picco
plasmatico di 8,7 mcg/ml a 1,6 ore.
Distribuzione
Dopo somministrazioni ripetute nel bambino (2,5 mg/kg ogni 12
ore) le concentrazioni plasmatiche rimangono inalterate durante
tutto il periodo di trattamento.
Allo steady state le concentrazioni plasmatiche risultano:
-��� concentrazione massima: 9 mcg/ml
-��� concentrazione minima: 3,1 mcg/ml. Essa è simile a
quella che si ottiene dopo una dose singola di 2,5 mg/kg (p.e.
3,6 mcg/ml).
Emivita media di eliminazione: 20 ore (più lunga di
quella degli adulti che è di 10,5 ore).
Dato che non c'è accumulo di prodotto dopo
somministrazioni ripetute, il dosaggio giornaliero può
essere somministrato in due dosi con un intervallo di 12 ore
affinché le concentrazioni plasmatiche dell'antibiotico
possano garantire una completa copertura antibiotica per 24
ore.
Le concentrazioni tissutali risultano soddisfacenti in
particolare nel tessuto polmonare, tonsille, adenoidi, nelle
secrezioni dell'orecchio medio, 6 e 12 ore dopo la
somministrazione di dosi ripetute di Roxitromicina.
Il legame proteico è del 96% ed è
soprattutto a carico della 1-alfa-glicoproteina acida. Tale
legame è saturabile e diminuisce per concentrazioni di
Roxitromicina superiori a 4 mg/l.
Biotrasformazione
La Roxitromicina è limitatamente metabolizzata; oltre
il 50% della dose assorbita viene escreta immodificata. Tre
metaboliti sono stati identificati nelle urine e nelle feci. Di
questi, il metabolita maggiore è la Roxitromicina
descladinosa ed i due minori sono la N-mono e la
N-dimetilroxitromicina.� Sia la Roxitromicina che i suoi
metaboliti si trovano nelle urine e nelle feci in proporzioni
simili.
Escrezione
L'eliminazione è prevalentemente fecale, infatti, 72
ore dopo la somministrazione orale di Roxitromicina
C14, la radioattività urinaria escreta
rappresenta nell'adulto solo 12% di quella totale escreta nelle
urine e nelle feci.
�
Le prove di tossicit� hanno messo in evidenza una DL50 di 665-843 mg/kg nel topo rispettivamente di sesso maschile e femminile.
I corrispondenti valori di DL50 per il ratto sono di 1059-1712 mg/kg (nel maschio e nella femmina) e > 2000 mg/kg nel cane.
Inoltre, roxitromicina � risultata priva di attivit� mutagena e di effetti teratogeni e fetotossici nel topo, ratto e coniglio fino alle dosi di 200 mg/kg (40 volte la dose terapeutica).
�
Polietilenglicole 6000, Copolimeri dell'acido metacrilico,
Sodio idrossido, Trietilcitrato, Talco, Cellulosa
microcristallina, Crospovidone, Acido fumarico, Saccarina sodica,
Sodio laurilsolfato, Silice colloidale, Essenza liquirizia,
Essenza fragola, Magnesio stearato.
�
Non sono note incompatibilità chimico-fisiche.
�
3 anni.
�
Nessuna.
�
12 compresse confezionate in blister formato da alluminio
(blister pack).
Scatola da 12 compresse� dispersibili.
�
Sciogliere il prodotto in un cucchiaino di acqua per ottenere
la disgregazione quasi istantanea prima della
somministrazione.
�
HOECHST PHARMA S.p.A.
P.le S. Türr, 5 - 20149 Milano
�
AIC n. 026922031
�
-----
�
Prima autorizzazione: 30.12.1965
Rinnovo AIC: 31.5.2000
�
-----
�
Giugno 2002
�
Prontuariofarmaci. - Copyright � 2000-2012 - Anibaldi.it@Network -
Tutti i diritti riservati.
[http://www.carloanibaldi.com/terapia/schede/summary.htm]