Ciascuna capsula di UFT contiene tegafur (100 mg) e uracile
(224 mg).
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
Capsula rigida.
Le capsule sono bianche, opache e con impresso il codice
TC434.
- [Vedi Indice]
UFT è indicato per il trattamento di prima linea del
carcinoma metastatico del colon retto in combinazione con calcio folinato (vedi 5.1).
�
Adulti: la dose di UFT è di 300 mg/m 2 /die di
tegafur e 672 mg/m 2 /die di uracile associata a 90 mg/die
di calcio folinato per os, somministrato in tre dosi refratte
(preferibilmente ogni 8 ore). Il calcio
folinato deve essere somministrato contemporaneamente
all’UFT. Le dosi devono essere assunte
almeno un’ora prima o un’ora dopo i pasti per 28
giorni consecutivi. I cicli successivi devono iniziare
dopo sette giorni dalla sospensione della combinazione
UFT/calcio folinato (es. 35 giorni per ciclo di
trattamento). La dose giornaliera in ragione della superficie
corporea (SC) è indicata di seguito:
SC (m2) |
UFT (capsule/die) |
Regime giornaliero
(numero di capsule)
Mattino Pomeriggio Sera |
< 1,17 |
3 |
1 |
1 |
1 |
1,17-1,49 |
4 |
2 |
1 |
1 |
1,50-1,83 |
5 |
2 |
2 |
1 |
> 1,83 |
6 |
2 |
2 |
2 |
Aggiustamenti posologici: per controllare la
tossicità, si segua il seguente schema per la
riduzione posologica e la sospensione:
|
Peggiore Grado
di Tossicità
(CTC) |
Aggiustamento posologico dell’UFT * |
Tossicità non-ematologica
(inclusa
diarrea) |
0-1 | Nessuno |
2 |
Terapia sospesa fino a che la tossicità
raggiunga il grado 1 o meno. Nessun
aggiustamento per la dose successiva. |
3-4 |
Terapia sospesa fino a che la tossicità
raggiunga il grado 1 o meno. Ridurre la dose
successiva di 1 capsula/die. Mantenere la
riduzione del dosaggio per la durata del ciclo
e per il resto della terapia.
|
Tossicità
ematologica (basata
sulla conta dei
granulociti o delle
piastrine) |
0-1 | Nessuno |
2-4 | Terapia sospesa fino ad un valore dei
granulociti >1.500/mm3 e delle piastrine
>100.000/mm3. |
Tossicità
ematologica: al
riciclo | 0-2 | Nessuno |
3-4 |
Ridurre la dose successiva di 1 capsula/die.
Mantenere la riduzione del dosaggio per il
ciclo in corso e per il resto della terapia. |
*La dose del calcio folinato rimane immodificata, anche se
fossero necessarie < 3 capsule di
UFT al giorno. Se il trattamento con UFT è interrotto,
anche il calcio folinato deve essere
sospeso. Quando la terapia con UFT è interrotta, le
dosi non somministrate durante i 28 giorni
consecutivi non devono essere somministrate
successivamente.
|
Adolescenti, bambini e lattanti: la sicurezza e
l’efficacia dell’UFT e del calcio folinato in
combinazione non sono state determinate, e non devono essere
quindi usati, in questi pazienti (vedi
4.3).
Anziani: gli anziani sono stati studiati adeguatamente
dato che il 45% dei pazienti studiati avevano
almeno 65 anni di età e il 26% di questi ne aveva
almeno 75. Tuttavia, i pazienti anziani devono essere
controllati sia per le disfunzioni renali, epatiche o
cardiache correlate all’età o per la presenza di
farmaci o malattie concomitanti (vedi 4.4 e 4.8).
Disfunzione renale: l’effetto di una disfunzione
renale sull’escrezione di UFT non è stato
determinato. Sebbene la via di eliminazione primaria sia non
renale, si eserciti cautela in pazienti con
disfunzione renale. Questi devono essere strettamente
controllati in caso di manifestazioni tossiche.
Disfunzione epatica: l’effetto di una disfunzione
epatica sull’eliminazione di UFT non è stato
determinato (vedi 4.3 e 4.4).
�
UFT è controindicato nei pazienti che:
abbiano una ipersensibilità nota al 5-FU, al tegafur,
all’uracile, o a uno qualsiasi degli eccipienti;
- siano in gravidanza o che stiano pianificando una
gravidanza;
- allattino al seno;
- siano adolescenti, bambini o lattanti;
- abbiano insufficienza epatica grave;
- si presentino con evidenze di soppressione midollare dovuta
a precedente radioterapia o farmaci
antineoplastici;
- abbiano una deficienza accertata dell'isoenzima epatico
CYP2A6.
�
Adesione del paziente alla terapia orale: il medico deve
istruire il paziente sull'importanza di attenersi
strettamente alla posologia e al metodo di somministrazione di
questo farmaco. Si deve fornire una
guida specifica sull'importanza di seguire le raccomandazioni
del medico per le riduzioni posologiche
o le interruzioni del trattamento in caso di manifestazioni
tossiche. (vedi 4.2 e 4.8). Si debbono
considerare eventuali caratteristiche individuali del paziente
che possano avere impatto negativo sulla
sua capacità di seguire strettamente la terapia al
momento della scelta del trattamento per questa
malattia.
I pazienti che ricevano la combinazione UFT/calcio folinato
devono essere controllati da un medico
esperto nell’uso di farmaci citotossici e che abbia a
disposizione strumenti adatti per un controllo
regolare degli effetti clinici, biochimici ed ematologici sia
durante sia dopo la somministrazione della
chemioterapia. Ogni tipo di tossicità che si manifesti
deve essere trattata come descritto negli
aggiustamenti posologici (vedi 4.2).
A causa del potenziale incremento della tossicità (vedi
4.5), UFT deve essere somministrato con
estrema cautela nei rari pazienti con deficit accertato o
presunto di diidropirimidina deidrogenasi.
La combinazione UFT/calcio folinato deve essere usata con
cautela nei pazienti che mostrino
disfunzione renale o epatica, segni e sintomi di ostruzione
intestinale e nei pazienti anziani.
I pazienti trattati con anticoagulanti di tipo cumarinico
(come il warfarin) in concomitanza con UFT,
devono essere controllati regolarmente per le alterazioni del
tempo di protrombina o dell'INR
(International Normalised Ratio).
Disturbi epatici: dal momento che in pazienti in
trattamento con UFT in monoterapia sono stati
osservati disturbi epatici, inclusa l’epatite fulminante
ad esito fatale, devono essere effettuati controlli
appropriati su tutti i pazienti in trattamento con la
combinazione UFT/calcio folinato che presentino
segni e sintomi di epatite, altre malattie epatiche o
disfunzione epatica.
Insufficienza renale: non c’è esperienza
sull’uso della combinazione UFT/calcio folinato nei
pazienti
con disfunzione renale. I medici devono essere cauti
nell’uso di UFT/calcio folinato in questi pazienti.
Diarrea: la combinazione UFT/calcio folinato induce
spesso diarrea, che è tuttavia lieve nella maggior
parte dei casi. I pazienti con diarrea grave devono essere
controllati con attenzione e devono essere
loro somministrati liquidi e reintegrati gli elettroliti per
evitare le complicazioni potenzialmente fatali
della disidratazione (vedi 4.2). Si presti inoltre una
specifica attenzione alla necessità di sospendere la
terapia con UFT/calcio folinato al manifestarsi di una diarrea
di grado 2 o peggiore.
Malattie cardiache di rilievo: nei pazienti con storia
di malattie cardiache di rilievo è necessaria
cautela, dato che l'ischemia miocardica e l'angina sono state
associate con la terapia a base di
fluoropirimidine e che in pazienti che hanno assunto UFT sono
stati riportati rari eventi cardiaci di
origine incerta, compreso l'infarto del miocardio.
�
Le interazioni farmacocinetiche dell’UFT con altri
farmaci somministrati contemporaneamente
non sono state specificatamente studiate.
A causa del potenziale aumento di tossicità, UFT non
deve essere somministrato
contemporaneamente ad altri farmaci che agiscano attraverso
l'inibizione della diidropirimidina
deidrogenasi, un enzima responsabile del catabolismo delle
pirimidine endogene e fluorinate (vedi 5.1).
Sono stati riportati aumenti marcati del tempo di protrombina
(PT) o dell'Internationl
Normalized Ratio (INR) nei pazienti stabilizzati in terapia
con warfarin una volta instaurato il
trattamento con UFT.
In vitro, il tegafur è parzialmente
metabolizzato dal citocromo CYP2A6 (vedi 4.3). L’UFT
deve essere somministrato con cautela in combinazione con
substrati o inibitori di questo enzima, ad
es. cumarina, metossipsoralene, clotrimazolo, ketoconazolo,
miconazolo. Nè il tegafur nè l’uracile
inibiscono significativamente l’attivitàin
vitro del citocromo CYP3A4 o CYP2D6. Inoltre,in
vitro,
il tegafur non è metabolizzato dai citocromi CYP1A1,
-1A2, -2B6, -2C8, -2C9, -2C19, -2D6, -2E1,
or -3A4 suggerendo l’improbabilità di
un’interazione con farmaci metabolizzati da questi
enzimi.
L’assorbimento di UFT è influenzato dal cibo
(vedi 5.2).
�
Gravidanza: non sono disponibili dati clinici
sull’esposizione in gravidanza per UFT. Si sospetta che
la combinazione uracile/tegafur causi gravi difetti neonatali
se somministrata in gravidanza. UFT è
perciò controindicato in gravidanza (vedi 4.3). Sia i
pazienti che le pazienti debbono adottare misure
contraccettive durante il trattamento e fino a tre mesi
dopo.
Allattamento: non è noto se il tegafur,
l’uracile, e il 5-FU siano escreti nel latte umano dopo
somministrazione di UFT. A causa delle potenziali reazioni
avverse gravi nei lattanti, l’uso di UFT è
controindicato nelle pazienti che allattino (vedi 4.3).
�
Non è stato dimostrato che la combinazione UFT/calcio
folinato interferisca con la capacità di guidare
o di usare macchinari. Tuttavia si deve raccomandare cautela
ai pazienti, data l’occasionale
segnalazione di confusione (vedi 4.8).
�
Se non diversamente indicato, le informazioni sugli effetti
indesiderati sono relative a 594 pazienti che
sono stati trattati con la combinazione di UFT/calcio
folinato in due studi clinici di fase III per una
mediana di 3-3,5 cicli (vedi 5.1).
Come con altri citotossici, nella maggior parte dei pazienti
sono attesi effetti indesiderati. La maggior
parte degli effetti indesiderati osservati, compresa la
diarrea, la nausea e il vomito, sono stati reversibili
e hanno raramente richiesto una definitiva interruzione della
terapia, sebbene le dosi siano state sospese
o ridotte in alcuni pazienti (vedi 4.2). Gli eventi avversi
gravi e clinicamente rilevanti più frequenti,
indipendentemente dalla loro relazione con la terapia
UFT/calcio folinato sono stati diarrea (20%),
nausea/vomito (12%), dolore addominale (12%) e astenia
(9%).
Circa il 45% di questi pazienti aveva un’età
> 65 anni, e circa il 26% di questi aveva 75 anni o
più.
Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti in
termini di sicurezza, sebbene i pazienti
più anziani tendessero ad avere una più alta
incidenza di anemia, diarrea e stomatiti/mucositi.
Le informazioni che seguono, evidenziano gli effetti
indesiderati di qualsiasi gravità che si sono
manifestati con una frequenza >1% e attribuiti
alla combinazione UFT/calcio folinato. Inoltre, un (*)
identifica effetti indesiderati gravi e di rilevanza clinica,
riportati in una percentuale di pazienti con
frequenza uguale o superiore a 0,1%, indipendentemente dalla
relazione con il trattamento UFT/calcio
folinato.
[Convenzione MedDRA: molto comune (>10%),
comune (>1% e <10%), non comune (>0,1%
e
<1%)]:
Localizzazione | molto comune | comune | non comune |
Apparato gastrointestinale | diarrea*, nausea*, stomatite*,
anoressia, vomito*, dolore
addominale* |
costipazione*, flatulenza,
dispepsia, mucosite*, secchezza
delle fauci, eruttazioni,
anoressia*, ostruzione intestinale* |
enterite*, gastrite*, ileite*,
perforazione intestinale* |
Disturbi
generali/alterazioni del sito
di somministrazione |
astenia* | febbre*, cefalea, malessere,
brividi, dolore* |
dolore toracico* |
Infezioni e infestazioni | | moniliasi | infezioni*, sepsi* |
Sangue e sistema linfatico | | | disordini della coagulazione* |
Disturbi del metabolismo
e nutrizione | | disidratazione*, cachessia* | |
Disturbi del Sistema Nervoso | | disgeusia*, perdita del gusto,
sonnolenza, vertigine, insonnia, depressione, parestesia, confusione* | |
Disturbi oculari | | lacrimazione, congiuntivite | |
Disturbi cardiaci | | edema periferico* | aritmie*, insufficienza cardiaca congestizia*, infarto del miocardio*, arresto
cardiaco* |
Sistema vascolare | | tromboflebite profonda* | shock* |
Disturbi respiratori, del torace e del mediastino | | dispnea*, aumento della tosse, faringite | embolia polmonare* |
Sistema epato-biliare | | | epatite*, ittero*, insufficienza
epatica* |
Cute e annessi | | alopecia, arrossamenti, dermatite esfoliativa, discromie cutanee,
prurito, fotosensibilità, sudorazione, secchezza della cute, onicopatie | |
Apparato muscoloscheletrico, tessuto connettivo e tessuto osseo | | mialgia, rachialgia*, artralgia* | |
Sistema urinario | | | disfunzione renale*, ritenzione urinaria, ematuria* |
Disturbi del sistema riproduttivo e mammella | | | impotenza* |
Ricerche | | perdita di peso* | |
Le alterazioni degli esami di laboratorio,
indipendentemente dalla loro relazione con il trattamento
con UFT/calcio folinato, sono rappresentate di seguito:
EPATOBILIARI
Fosfatasi alcalina
qualsiasi*
grave** |
Percentuale
di pazienti
57%
4%
|
SGOT (AST)
qualsiasi | 39% |
grave | 2% |
SGPT (ALT)
qualsiasi
grave |
29%
<1% |
Bilirubina totale***
qualsiasi
grave |
36%
15% |
EMATOLOGICHE
Leucopenia
qualunque
grave | Percentuale di
pazienti
14%
<1% |
Neutropenia
qualunque | 13% |
grave | 1% |
Neutropenia febbrile | <1% |
Trombocitopenia
qualunque
grave |
20%
<1% |
* qualsiasi: grado CTC 1-4, peggiore tossicità nello
studio
** grave: grado CTC 3-4, peggiore tossicità nello
studio
*** l'iperbilirubinemia è stata riportata
approssimativamente nel doppio dei casi rispetto al braccio
di controllo con 5-FU/calcio folinato in bolo. Quando
riportata è stata di solito isolata,
reversibile e non associata ad un esito clinico negativo.
Nelle segnalazioni successive alla commercializzazione sono
stati descritti effetti indesiderati clinicamente
importanti con UFT in monoterapia; tuttavia la rilevanza di
queste segnalazioni sull’esperienza con la
combinazione UFT/calcio folinato non è chiara.
Nell’esperienza successiva alla commercializzazione per
UFT in monoterapia sono stati riportati i seguenti effetti
indesiderati aventi rilevanza clinica: malessere,
fotosensibilità, angina, pancreatite acuta, cirrosi
epatica, epatite fulminante, ulcera gastroduodenale,
disturbi della coscienza, sintomi extrapiramidali, disturbi
della deambulazione, leucoencefalopatia, perdita
di memoria, paralisi delle estremità, disturbi
dell’eloquio, polmonite interstiziale, eruzioni discoidi
simil-lupus
eritematoso, discrasie cutanee (incluse anomalie ungueali,
vescicolazioni, e dermatiti), orticaria,
anosmia, insufficienza renale acuta, sindrome nefrosica e
incontinenza urinaria.
�
In caso di sovradosaggio, la frequenza e la gravità
degli effetti indesiderati può aumentare, fino a
possibili condizioni fatali. Manifestazioni precoci includono
nausea, vomito, diarrea, ulcerazioni
gastrointestinali, sanguinamento, e mielodepressione
(trombocitopenia, leucopenia, e agranulocitosi).
Non è disponibile uno specifico antidoto; deve essere
fornita terapia di supporto.
�
Classificazione farmacoterapeutica/codice ATC:
antineoplastici, antimetaboliti, analoghi delle pirimidine,
L01B C.
UFT, una fluoropirimidina orale che inibisce la
diidropirimidina deidrogenasi (DPD), è una
combinazione
di tegafur e uracile in un rapporto molare fisso (1:4).
L'uracile è un inibitore competitivo della
degradazione del 5-FU.
Le singole attività combinate di uracile e calcio
folinato danno luogo a una doppia biomodulazione: (1)
il tegafur è un profarmaco orale del 5-FU e
l’uracile inibisce reversibilmente la DPD, l’enzima
catabolico
primario del 5-FU e (2) il calcio folinato aumenta la citotossicità del
5-FU attraverso uno dei suoi metaboliti intracellulari, il
5,10-metilenetetraidrofolato.
Il 5-FU viene attivato a livello intracellulare nei suoi
metaboliti attivi, il 5-fluoro-deossiuridin-monofosfato
(FdUMP) e il 5-fluorouridin-trifosfato (FUTP). L’FdUMP
inibisce la sintesi del DNA formando
complessi terziari inibenti con la timidilato sintetasi (TS) e
i folati ridotti intracellulari. Il FUTP è integrato
nell’RNA cellulare, causando una interruzione delle
funzioni dell’RNA. A seguito dell’inibizione
competitiva del DPD da parte dell’uracile, le
concentrazioni plasmatiche di 5-FU derivato dal tegafur
sono elevate.
L’efficacia della combinazione UFT/calcio folinato nel
carcinoma metastatico del colon-retto è stata
determinata in 2 studi di fase III randomizzati e di confronto
vs loschema Mayo (5-FU ev [425
mg/m2/die] e calcio folinato [20 mg/m
2/die]) somministrato per 5 giorni ogni 4
settimane (studio -011)
oppure ogni 5 settimane (studio -012).
Nello studio -011 (n=816) non è stata rilevata alcuna
differenze statisticamente significativa per
l'obiettivo primario della sopravvivenza tra i due bracci di
trattamento. La sopravvivenza mediana è stata
di 12,4 mesi (95% CI: 11,2 – 13,6 mesi), e di
13,4 mesi (95% CI: 11,6 – 15,4 mesi) per i pazienti
trattati
con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con 5-FU/calcio
folinato, rispettivamente.
Il rapporto di rischio per il 5-FU/calcio folinato rispetto a
UFT/calcio folinato è risultato 0,96 (95% CI:
0,83 – 1,13). La valutazione del tempo a progressione
(obiettivo secondario) in questo studio è stata
complicata dalla differenza nella durata dei cicli tra i due
bracci di trattamento. Il tempo mediano a
progressione è stato di 3,5 mesi (95% CI: 3,0 –
4,4 mesi) e 3,8 mesi (95% CI: 3,6 –5,0 mesi) per i
pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per quelli
trattati con 5-FU/calcio folinato, rispettivamente
(p=0,01).
Nello studio -012 (n=380) non è stata rilevata alcuna
differenze statisticamente significativa per
l'obiettivo primario del tempo a progressione nè per
l'obiettivo secondario della sopravvivenza tra i due
bracci di trattamento. Il tempo mediano a progressione
è stato di 3,4 mesi (95% CI: 2,6 – 3,8 mesi) e
3,3 mesi (95% CI: 2,5 –3,7 mesi) per i pazienti trattati
con UFT/calcio folinato e per quelli trattati con
5-FU/calcio folinato, rispettivamente. La sopravvivenza
mediana è stata di 12,2 mesi (95% CI: 10,4 –
13,8 mesi), e di 10,3 mesi (95% CI: 8,2 – 13,0
mesi) per i pazienti trattati con UFT/calcio folinato e per
quelli trattati con 5-FU/calcio folinato, rispettivamente. Il
rapporto di rischio per il 5-FU/calcio folinato
rispetto a UFT/calcio folinato è risultato 1,14 (95%
CI: 0,92 – 1,42).
Nel trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del
colon-retto sono state autorizzate
combinazioni di nuovi farmaci con il 5-FU. Tuttavia, l'uso di
UFT in combinazione con nuovi agenti
è ancora oggetto di studio.
�
La farmacocinetica plasmatica dopo dose singola di UFT e allo
steady-state è stata valutata in
pazienti con carcinoma del colon-retto
Assorbimento
A seguito di una somministrazione di UFT, il tegafur e
l'uracile sono assorbiti rapidamente. La Cmax
del tegafur, dell'uracile e del 5-FU vengono raggiunte entro 1
o 2 ore. La somministrazione
concomitante di calcio folinato orale con UFT non altera in
maniera significativa la farmacocinetica
plasmatica del tegafur, dell'uracile, o del 5-FU. Allo stesso
modo, l'UFT non altera l'assorbimento del
calcio folinato orale. A seguito di un pasto ad alto contenuto
di grassi, l'AUC plasmatica dell'uracile e
del 5-FU sono il 66% e il 37% più basse,
rispettivamente, di quelle rilevate con UFT in condizioni di
digiuno. L'AUC plasmatica del tegafur non risulta
significativamente alterata. La Cmax risulta ridotta e
ritardata per tegafur, uracile e 5-FU.
Distribuzione
Dopo somministrazione orale di UFT, le concentrazioni
plasmatiche nel tempo di UFT e uracile
mostrano generalmente un assorbimento e un processo di
eliminazione monoesponenziali. Allo steady
state, il volume di distribuzione medio apparente
(somministrazione orale) per il tegafur e l'uracile dopo
una dose di UFT è di 59 e 474 l, rispettivamente. Il
legame con le proteine sieriche per il tegafur è del
52% mentre è trascurabile per l’uracile.
Metabolismo
La conversione del tegafur in 5-FU avviene attraverso
ossidazione in C-5' (enzimi microsomiali) e idrolisi
in C-2' (enzimi citosolici). L’ossidazione microsomiale
del tegafur è mediata in parte dal citocromo
CYP2A6. Non sono noti gli enzimi citosolici responsabili del
metabolismo del tegafur. Altri prodotti di
metabolismo del tegafur includono 3'-idrossi tegafur,
4'-idrossi tegafur, e diidro tegafur, tutti
significativamente meno tossici del 5-FU. Il metabolismo del
5-FU formato a partire dal tegafur segue
de novo le stesse vie intrinseche osservate per la
pirimidina naturale, l’uracile.
Nè il tegafur, nè l'uracile, nè il 5-FU
inibiscono la conversione catalizzata dagli isoenzimi -1A2,
-2C9,
-2C19, -2D6 e -3A4 del citocromo P450 derivato dal cDNA, a
concentrazioni di almeno 100 mM. Questi
dati suggeriscono che L'UFT non alteri significativamente
l'eliminazione metabolica dei farmaci
attraverso queste vie.
Eliminazione
Meno del 20% del tegafur è escreto immodificato nelle
urine. L’emivita terminale di eliminazione del
tegafur e dell’uracile dopo somministrazione di UFT
è approssimativamente di 11 ore e 20-40 minuti,
rispettivamente. I tre idrossi-metaboliti del tegafur sono
escreti nelle urine. L’emivita plasmatica del S-tegafur
(10,3 ore) è 4,4 volte più lunga del R-tegafur
(2,4 ore).
Dopo una dose di 300 mg/m 2 /die, in tre dosi refratte,
vengono mantenute concentrazioni plasmatiche
di tegafur >1000 ng/ml, mentre le concentrazioni di uracile
decrescono rapidamente dopo il
raggiungimento della Cmax. Le concentrazioni plasmatiche per
il 5-FU raggiungo il loro picco in 30-60
minuti con valori di 200 ng/ml e rimangono misurabili (>1
ng/ml) per le 8 ore di intervallo tra le
somministrazioni. Durante un ciclo di terapia di 28 giorni con
UFT, non si sono manifestati accumuli
significativi di tegafur, uracile o 5-FU.
Linearità/non linearità
Dopo una dose singola di UFT (da 100 a 400 mg), gli aumenti
nell'esposizione plasmatica (Cmax e AUC)
del tegafur sono stati generalmente proporzionali alla dose.
Gli aumenti nell'esposizione plasmatica
dell'uracile e del 5-FU sono stati più che
proporzionali.
Farmacocinetica in popolazioni speciali
Un'analisi statistica cumulata sui dati di farmacocinetica
(Cmax e AUC) per una singola dose di UFT (200
mg) provenienti da tre studi (46 pazienti, età media 60
anni, 28 uomini, 18 donne) non ha identificato
associazioni clinicamente significative tra l'età del
paziente, il sesso e la presenza di metastasi epatiche
e la farmacocinetica del tegafur, dell'uracile o del 5-FU dopo
dose singola.
Tenendo conto dell'importanza predominante dei processi
epatici per il metabolismo e l'eliminazione sia
del tegafur sia dell'uracile, è improbabile che
anomalie renali possano avere un effetto significativo sulla
farmacocinetica dell'UFT.
�
Nei ratti e nei cani, dosi ripetute di UFT provocano
tossicità a carico del tratto gastrointestinale, degli
organi linfoidi, del midollo osseo, del fegato, dei reni e dei
testicoli. Vacuoli rotondi sono stati
osservati istologicamente nel cervello di cani in assenza di
sintomatologia clinica. Ad eccezione delle
modificazioni testicolari e dei vacuoli cerebrali nei cani,
tutti questi eventi sono stati reversibili.
A seguito della somministrazione di UFT, il tegafur, l'uracile
e il 5-FU sono escreti nel latte dei ratti.
Ancora nei ratti, UFT ha mostrato tossicità nella madre
e una diminuzione nel tasso di concepimento.
Nei ratti, nei topi e nei conigli sono state osservate
mortalità embrionale, tossicità fetale e
teratogenicità. UFT non si è dimostrato mutageno
su ceppi di batteri ma ha indotto aberrazioni
cromosomiche nelle cellule ovariche del Chinese Hamster ed
è stato genotossico in un test sul
nucleolo del ratto. Non sono stati condotti studi di
carcinogenicità a lungo termine sugli animali.
Tuttavia la presenza di dati positivi di mutagenicità
è indicativa di un potenziale carcinogeno.
�
Idrossipropilcellulosa a basso grado di sostituzione, sodio
lauril solfato.
Involucro delle capsule: gelatina, ferro ossido rosso (E172) e
titanio diossido (E171).
�
Non applicabile.
�
2 anni.
�
Conservare a temperature non superiori ai 25 °C.
�
Le capsule di UFT sono confezionate in blister
PVC/PVDC/Alluminio contenenti 3, 4, 5, o 6 capsule di
UFT per ciascun blister. Ciascuna scatola contiene sette
blister (es. fornitura per una settimana).
�
Il prodotto non utilizzato ed I rifiuti derivati da tale
medicinale devono essere smaltiti in conformità ai
requisiti di legge locali.
Devono essere seguite le procedure per la corretta
manipolazione e la somministrazione di farmaci
citotossici.
�
Bristol-Myers Squibb S.p.A., Via del Murillo, km 2,800 –
Sermoneta (LT).
�
21 capsule rigide AIC N. 034864013/M
28 capsule rigide AIC N. 034864025/M
35 capsule rigide AIC N. 034864037/M
42 capsule rigide AIC N. 034864049/M
�
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Febbraio 2002.
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Febbraio 2002.
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