Eccipienti: amido, metilcellulosa, magnesio
stearato.
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Iperuricemie primarie (gotta primaria) in qualsiasi stadio,
iperuricemie indotte da farmaci citolitici o da diuretici.
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Nella maggior parte dei casi è sufficiente una
compressa al giorno dopo un pasto per cicli di 1-3 settimane.
Se necessario, e a giudizio del medico, il dosaggio può
essere aumentato fino a 3 compresse distribuite nella
giornata.
In caso di insufficienza epatica e/o renale il dosaggio
andrà adeguatamente ridotto.
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Ipersensibilità già nota verso i componenti e/o
verso lo iodio. Insufficienza renale grave con filtrato
glomerulare inferiore a 5 ml/min.
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Anche se effetti teratogeni ed embriotossici non sono stati
dimostrati è regola generale astenersi dal somministrare
Uricodue in gravidanza, nell’allattamento e nella prima
infanzia.
Particolare attenzione dovrà essere usata
nell’insufficienza epatica; evitare la concomitante
somministrazione di preparati contenenti ferro.
Come tutti i farmaci ipouricemizzanti è possibile nei
primi giorni di trattamento la comparsa di un eventuale isolato
episodio artralgico (riacuzie gottosa): può essere allora
opportuno somministrare in detta fase iniziale dosi terapeutiche
di colchicina o di un antinfiammatorio non steroideo. Durante la
terapia con Uricodue si consiglia un apporto di liquidi adeguato
a mantenere una diuresi giornaliera di almeno un litro e mezzo.
Precauzione dovrà essere osservata in presenza di litiasi
uratica e nei soggetti ipersensibili allo iodio.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
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Uricodue per la presenza dell’allopurinolo potenzia
l’azione degli anticoagulanti orali; diuretici e salicilati
ne diminuiscono l’azione ipouricemizzante.
Nell’eventualità di contemporaneo trattamento con
6-mercaptopurina o azatioprina si rende necessario ridurre anche
sino al 25% il dosaggio di questa sostanza perché
l’inibizione della xantino-ossidasi ne prolunga
l’attività. In corso di trattamento e per un periodo
di due mesi dopo la sua sospensione non si potrà tener
conto delle prove relative alla funzionalità tiroidea per
il contenuto in iodio del benziodarone.
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Studi sulla riproduzione non mostrano effetti indesiderati del
prodotto sui neonati degli animali trattati tuttavia non si
conoscono gli effetti dell’inibizione della
xantino-ossidasi sui feti umani. Uricodue deve essere usato in
gravidanza solo in caso di effettiva necessità.
Uricodue non deve essere usato nel periodo
dell’allattamento.
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A causa dell’occasionale verificarsi di sonnolenza, i
pazienti devono essere avvertiti di prendere le necessarie
precauzioni qualora svolgano attività in cui è
necessaria integrità del grado di vigilanza.
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Reazioni cutanee. Queste sono le reazioni più comuni e
possono verificarsi in qualsiasi momento del trattamento. Possono
essere: prurito, reazioni maculopapulari, qualche volta
purpuriche e raramente esfoliative.
Il medicamento deve essere sospeso immediatamente quando si
manifestano queste reazioni.
Dopo la guarigione di reazioni lievi, può essere
somministrato nuovamente ad una dose inferiore che può
essere gradualmente aumentata. Se ricompare rash, il trattamento
deve essere sospeso definitivamente.
Ipersensibilità generalizzata. Raramente si osservano
reazioni cutanee esfoliative, febbre, linfoadenopatie, artralgie
e/o eosinofilia.
Questi fenomeni si possono osservare in qualsiasi momento
della terapia con Uricodue e se compaiono, il farmaco deve essere
immediatamente e definitivamente sospeso.
I corticosteroidi possono essere utilmente impiegati per
superare queste reazioni. Nei casi di ipersensibilità sono
di solito concomitanti alterazioni renali e/o epatiche.
Disturbi gastroenterici: sono stati segnalati dolori
addominali, diarrea, nausea, vomito, questa reazione non
costituisce un problema e può essere evitata prendendo
Uricodue dopo i pasti.
Sono stati segnalati rari casi di epatomegalia e ittero,�
ematuria.
Sangue e sistema linfatico: è stata occasionalmente
notata una transitoria riduzione nel numero delle cellule
ematiche mature, solitamente in concomitanza ad alterazioni
renali e/o epatiche. Non è stato confermato un rapporto
causale con Uricodue. Il prodotto inoltre per la presenza del
benziondarone potrebbe causare ipertiroidismo.
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Un sovradosaggio o un avvelenamento da allopurinolo non
è mai stato dimostrato. E’ opportuno durante la
terapia aumentare l’apporto di liquidi che non deve essere
inferiore a 2 litri al giorno e possibilmente con
un’alcalinizzazione dell’urina.
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E’ un farmaco ipouricemizzante composto da allopurinolo
e benziodarone, sostanze che agiscono in modo complementare, con
differente meccanismo d’azione.
L’allopurinolo rallenta il catabolismo purinico mediante
il suo effetto anti xantino-ossidasi, blocca la trasformazione
della ipoxantina a xantina e da questa ad acido urico.
Il benziondarone aumenta l’escrezione urinaria
dell’acido urico.
E’ evidente, quindi l’azione sinergica
dell’associazione. Uricodue è generalmente ben
tollerato.
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L’allopurinolo è rapidamente assorbito nel tratto
gastrointestinale. Nell’uomo ha un’emivita plasmatica
di circa 1 ora ed è rapidamente trasformato in
ossipurinolo, anch’esso attivo. Sia l’allopurinolo
che l’ossipurinolo sono escreti principalmente per via
renale.
Il benziodarone viene analogamente assorbito dal canale
dirigente; tra la 4° e la 6° ora dall’assunzione
raggiunge il picco ematico massimo.
L’eliminazione avviene sia per via gastrointestinale
(27% della dose assorbita si ritrova nelle feci e il 49% nella
bile) sia per via renale (circa il 6% della dose assorbita).
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Proprietà tossicologiche: la tossicità acuta
dell’associazione allopurinolo+benziodarone nel ratto non
è diversa da quella delle due sostanze impiegate da sole e
cioè: per l’allopurinolo la DL50 è
di 6000 mg/kg/os. .
Teratogenesi: nei ratti e nei conigli trattati con mezza
compressa pro/kg/die, non sono mai state rilevate malformazioni
fetali.
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Una compressa contiene: amido, metilcellulosa, magnesio
stearato.
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Non sono riportate in letteratura altre
incompatibilità.
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La durata di stabilità di Uricodue è pari a 2
anni dalla data di preparazione.
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Conservare in luogo asciutto.
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Astuccio di 30 compresse in blisters.���������
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Nessuna.
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BENEDETTI S.p.A., Vicolo De’ Bacchettoni, 1
– 51100 Pistoia
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A.I.C. 022906010
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Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica
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Prima autorizzazione: 30/09/1980�������
Rinnovo: 01/06/2000
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Non soggetta
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31.01.2002
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