Preparazione del paziente
Al paziente va raccomandato di presentarsi all'indagine radiologica a digiuno da almeno 12 ore. Nei soggetti impressionabili è consigliabile la somministrazione preventiva di un tranquillante o di un barbiturico adeguato. Nei bambini è preferibile espletare l'esame in anestesia generale.
Angiocardiografia
Uromiro 420 può essere somministrato mediante iniezione in una vena periferica appropriata oppure per mezzo di un catetere diretto alle cavità cardiache o introdotto nei grandi vasi da visualizzare. A prescindere dalle modalità di somministrazione è essenziale che l'iniezione sia praticata rapidamente (1-2 secondi).
Si possono ottenere maggiori pressioni di iniezione impiegando un iniettore meccanico.
Precauzioni
Adulti: il preparato va iniettato con cautela nel ventricolo destro o nell'arteria polmonare di pazienti con ipertensione polmonare o insufficienza ventricolare destra, in quanto può aumentare la pressione atriale destra, ventricolare destra o dell'arteria polmonare con successiva bradicardia e ipotensione sistemica.
Bambini: l'iniezione nel cuore destro richiede particolare cautela nei neonati cianotici con ipertensione polmonare e funzione cardiaca destra compromessa.
Posologia
Adulti: dosi medie di 25-50 ml.
Bambini: ai bambini piccoli e neonati si somministra in genere una dose di 0,5-1,0 ml/kg.
Aortografia
Per visualizzare l'aorta e le sue branche maggiori, Uromiro 420 può essere somministrato direttamente nell'aorta o per via arteriosa o venosa.
Posologia
Aortografia retrograda (catetere): la dose abituale per adulti e bambini è di 0,5-1,0 ml/kg.
Aortografia endovenosa: per adulti e bambini la dose corrisponde a 1,0 ml/kg sino ad un massimo di 75-100 ml pro iniezione. Sovente la dose viene suddivisa in parti uguali per l'iniezione bilaterale simultanea.
Aortografia percutanea transfemorale e arteriografia renale: la dose abituale per gli adulti è di 25ml. Per l'arteriografia renale selettiva possono essere sufficienti dosi di 4-8 ml.
Nei bambini la dose va ridotta in proporzione al peso corporeo.
Arteriografia periferica e flebografia
Uromiro 420 può essere iniettato per visualizzare la circolazione arteriosa o venosa periferica.
In genere, si procede ad una iniezione percutanea nell'arteria brachiale o nell'arteria femorale.
Flebogrammi si ottengono mediante iniezioni in una vena appropriata nelle estremità superiore o inferiore.
Posologia
Arteriografia periferica: negli adulti, in genere, è sufficiente l'iniezione rapida unica di 20-30 ml per visualizzare tutta l'estremità; nei bambini la dose va ridotta in rapporto al peso corporeo. Flebografia: la dose consueta per adulti consiste in una iniezione rapida unica di 20-30 ml; nei bambini la dose va ridotta in rapporto al peso corporeo.
Urografia endovenosa
Dopo iniezione endovenosa, Uromiro 420 viene rapidamente eliminato per via renale ed è particolarmente indicato nei soggetti adiposi per una migliore visualizzazione dell'apparato urinario o quando si voglia ottenere una urografia potenziata. I tempi ottimali per l'assunzione dei radiogrammi sono normalmente compresi fra i 5 e i 12 minuti.
Preparazione del paziente
Per ottenere risultati ottimali, si consiglia una adeguata preparazione del paziente. Nel giorno che precede l'esame è consigliata una dieta povera di scorie. Al paziente va raccomandato di non ingerire liquidi per 12-15 ore prima della somministrazione del mezzo di contrasto e, se non controindicato, la sera prima dell'esame si prescrive un lassativo.
Posologia
La dose abituale è di 25 ml. In genere la dose complessiva viene iniettata in vena in 40-90 secondi.
L'impiego dei prodotti per indagini cardio-angiografiche può aver luogo esclusivamente in Cliniche, Ospedali o Case di cura, ove è assicurata l'immediata disponibilità delle necessarie attrezzature di rianimazione e del personale competente ad utilizzarle. Per gli altri esami contrastografici di più comune pratica diagnostica, è necessario che nei reparti radiologici, siano essi pubblici o privati, siano presenti e disponibili immediatamente quei presidi e medicamenti che l'esperienza ha dimostrato idonei (pallone Ambu, ossigeno, antistaminici, vasocostrittori, cortisoni, ecc.).
L'impiego di queste sostanze deve essere limitato a quei casi in cui esiste una precisa indicazione clinica all'esame contrastografico, indicazione che dovrà essere valutata in rapporto alla situazione clinica del soggetto, in particolare in relazione a stati morbosi a carico dell'apparato cardiocircolatorio, uropoietico ed epatobiliare, eventualmente noti.
Nei lattanti e nei bambini non si deve limitare l'apporto di liquidi ed inoltre, prima dell'impiego dei mezzi di contrasto ipertonici, devono essere compensate eventuali turbe del ricambio idrico ed elettrolitico.
L'esecuzione di un esame radiologico in soggetti con ipertireosi deve essere presa in considerazione solo se il medico la ritiene indispensabile.
Qualora si preveda un eventuale esame diagnostico della tiroide con l'impiego di iodio radioattivo, va tenuto presente che la captazione dello iodio da parte del tessuto tiroideo è ridotta per alcuni giorni, talvolta fino a due settimane, dopo l'impiego di mezzi di contrasto iodati ad eliminazione renale.
Aortografia
Nell'eseguire esami dell'arco aortico, si consiglia particolare attenzione alla posizione dell'estremità del catetere.
L'inavvertita iniezione diretta nei vasi brachiocefalici si traduce in un significativo rallentamento della frequenza cardiaca, ipotensione periferica e gravi lesioni a carico del sistema nervoso centrale, incluse convulsioni.
Anche ripetute iniezioni della dose clinica consigliata possono risultare pericolose.
Arteriografia periferica e flebografia
Modeste diminuzioni della pressione arteriosa sono di frequente riscontro nella estremità distale alle iniezioni endoarteriose (brachiali). In genere si tratta di una modificazione transitoria che non richiede alcuna terapia.