- [Vedi Indice]Congiuntiviti (angolari, lacrimali, croniche); blefarocongiuntiviti.
2 gocce nel sacco congiuntivale, 2 o più volte al dì, secondo prescrizione medica.
Il prodotto è controindicato:
in soggetti affetti da glaucoma;nei pazienti che presentino ipersensibilizzazione verso qualsiasi componente del preparato, con particolare riguardo allo zinco solfato.controindicato nei bambini sotto i dieci anni di età.
Non superare le dosi prescritte, non somministrare per oltre sette giorni consecutivi senza consultare il Medico.
Il prodotto se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici (sopore anche profondo ed ipotonia nei bambini) che richiedono una immediata assistenza medica.
Il prodotto va usato con cautela:
nei pazienti in trattamento con farmaci anti-MAO;in presenza di stati ipertensivi, di diabete, di cardiopatie severe, di ipertiroidismo.
Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
Nessuna.
In gravidanza l'uso del preparato non presenta controindicazioni note.
Non sono descritti effetti.
In rari casi può verificarsi midriasi con transitorio incremento della tensione endoculare e talvolta iperemia congiuntivale compensatoria alla cessazione dell'azione del farmaco. Sono stati riportati occasionalmente effetti sistemici dovuti ad assorbimento (ipertensione, disturbi cardiaci, iperglicemia) ed inoltre cefalea e nausea.
Raramente possono manifestarsi fenomeni di ipersensibilità.
In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Per la presenza dello zinco solfato si può avvertire, con l'instillazione, una transitoria e talvolta marcata sensazione di bruciore, priva di significato patologico.
Non sono mai state segnalate reazioni da iperdosaggio.
Nello Zinc Imizol si hanno associate le azioni antisettica e astringente del solfato di zinco (particolarmente indicata nel trattamento per via topica delle congiuntiviti angolari da b. di Morax) e decongestionante locale della nafazolina nitrato.
Il solfato di zinco esercita un'azione antiinfiammatoria riducendo la permeabilità vascolare e, ad opportune concentrazioni, determina la precipitazione irreversibile delle proteine sia cellulari che batteriche e virali. In particolare inibisce gli enzimi proteolitici del diplobacillo di Morax-Axendelf, molte collagenasi e gli enzimi capaci di degradare i proteoglicani della cornea.
La nafazolina appartiene alla classe delle imidazoline ad azione simpaticomimetica, agendo sui recettori alfa del muscolo liscio. Esso pertanto, applicato localmente, determina una vasocostrizione di lunga durata, che si traduce in un effetto decongestionante.
Somministrato per instillazione congiuntivale, lo zinco non viene praticamente assorbito e viene escreto prevalentemente con lo stesso meccanismo della fase acquosa del film lacrimale.
Non vengono riportati dati relativi alla farmacocinetica della nafazolina, tuttavia risulta che tra i farmaci simpaticomimetici topici, i derivati dell'imidazolina presentano, se applicati su mucosa normale e ai dosaggi utilizzati in terapia umana, un assorbimento sistemico molto modesto.
Per via topica la nafazolina non determina fenomeni tossici.
Acido borico; sodio cloruro; benzalconio cloruro; acqua per preparazioni iniettabili.
Non sono note incompatibilità con altri farmaci.
3 anni a confezionamento integro.
Il prodotto non deve essere usato oltre 30 giorni dopo la prima apertura del contenitore.
Nessuna.
Flacone contagocce in polietilene da 10 ml -
Per aprire, premere la capsula di chiusura e contemporaneamente svitare. Dopo l'uso richiudere avvitando a fondo.
FARMIGEA S.p.A.
Via Carmignani, 2 - 56127 Pisa (PI)
AIC n. 003351020 - In commercio da Maggio 1950.
Su presentazione di ricetta medica ripetibile.
31.05.95
Non appartiene ad alcuna tabella.
Presentata al Min. San. 10.98
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