02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
 

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE - [Vedi Indice]

ZOMIG

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - [Vedi Indice]

Zolmitriptan 2,5 mg.

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Compresse film rivestite.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

 

- [Vedi Indice]Trattamento acuto della cefalea emicranica con o senza aura.

  - [Vedi Indice]

La dose di Zomig raccomandata per il trattamento di un attacco di emicrania è di 2,5 mg. Si consiglia di assumere le compresse di Zomig il più presto possibile dall'inizio della cefalea emicranica, tuttavia esse sono efficaci anche se assunte in una fase più tardiva.

Le compresse devono essere ingerite intere e con acqua.

Se i sintomi dell'emicrania dovessero ricomparire entro 24 ore dalla risposta iniziale, può essere presa una seconda dose. Qualora sia necessaria una seconda dose, questa non deve essere presa prima di 2 ore dalla dose iniziale. Se il paziente non risponde alla prima somministrazione è improbabile che una seconda dose possa apportare beneficio nel corso del medesimo attacco.

Se il paziente non ha ottenuto una risposta soddisfacente con la dose di 2,5 mg, per gli attacchi seguenti possono essere considerate dosi di Zomig di 5 mg.

La dose totale giornaliera non deve superare i 10 mg. Zomig non deve essere assunto in più di 2 somministrazioni in un periodo di 24 ore.

Zomig non è indicato per la profilassi dell'emicrania.

Bambini (sotto i 12 anni di età)

La sicurezza e l'efficacia di Zomig in pazienti pediatrici non sono state valutate. Pertanto, l'uso di Zomig nei bambini non è consigliato.

Adolescenti (12-17 anni di età)

La sicurezza e l'efficacia negli adolescenti non sono state stabilite. Pertanto, l'uso di Zomig negli adolescenti non è consigliato.

Anziani (di età superiore a 65 anni)

La sicurezza e l'efficacia di Zomig nei pazienti di età superiore a 65 anni non sono state stabilite. Pertanto, l'uso di Zomig negli anziani non è consigliato.

Insufficienza epatica

Pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata non richiedono aggiustamenti della dose, tuttavia, per pazienti con insufficienza epatica grave, si raccomanda una dose massima di 5 mg in 24 ore.

Insufficienza renale

Non è richiesto un aggiustamento del dosaggio in pazienti con clearance della creatinina superiore a 15 ml/min. (vedi paragrafo "Controindicazioni" e paragrafo "Proprietà Farmacocinetiche")

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Zomig è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota verso uno dei componenti del prodotto.

Ipertensione moderata o grave e ipertensione lieve non controllata.

Questa classe di composti (agonisti dei recettori 5HT1B/1D ) è stata associata a vasospasmo coronarico, di conseguenza i pazienti con patologia cardiaca ischemica sono stati esclusi dagli studi clinici.

Pertanto, Zomig non deve essere somministrato a pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio o che hanno una malattia cardiaca ischemica, vasospasmo coronarico (angina di Prinzmetal), malattie vascolari periferiche o a pazienti che hanno sintomi o segni indicativi di una patologia cardiaca ischemica.

La somministrazione concomitante di Zomig con ergotamina, derivati dell'ergotamina (inclusa metisergide), sumatriptan, naratriptan e con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D è controindicata (vedi paragrafo "Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione").

Zomig non deve essere somministrato a pazienti con storia di accidenti cerebrovascolari o di attacchi ischemici transitori (TIA).

Zomig è controindicato nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 15 ml/min.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Zomig deve essere somministrato solamente quando sia stata effettuata una diagnosi certa di emicrania. Come con altre terapie acute per l'emicrania, prima di trattare la cefalea in pazienti non diagnosticati precedentemente come emicranici ed in pazienti emicranici che presentino sintomi atipici, deve essere posta cautela al fine di escludere altre patologie neurologiche potenzialmente gravi. Zomig non è indicato per l'impiego nell'emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica.

Zomig non deve essere somministrato a pazienti con sindrome di Wolff-Parkinson-White sintomatica o con aritmie a carico di altre vie accessorie della conduzione cardiaca.

Zolmitriptan non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio per malattie cardiache ischemiche (quali fumo, ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, familiarità) senza effettuare prima una valutazione cardiovascolare (vedi paragrafo "Controindicazioni"). Particolare attenzione deve essere prestata alle donne in periodo postmenopausale e agli uomini di età superiore a 40 anni con questi fattori di rischio.

Come con altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D , senso di pesantezza, oppressione o tensione precordiale (vedi paragrafo "Effetti Indesiderati") sono stati riportati dopo la somministrazione di zolmitriptan, ma negli studi clinici questi sintomi non sono stati associati ad aritmie o alterazioni ischemiche all'ECG.

Se comparissero dolore toracico o altri sintomi indicativi di una patologia cardiaca ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi di zolmitriptan finché non sia stata effettuata una adeguata valutazione medica.

Zomig può provocare un lieve e transitorio aumento della pressione sanguigna (che può essere più pronunciato negli anziani), tuttavia, negli studi clinici, questo non è stato associato a conseguenze cliniche. Non deve essere superata la dose di zolmitriptan raccomandata.

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

Sono stati condotti studi di interazione con caffeina, ergotamina, diidroergotamina, paracetamolo, metoclopramide, pizotifene, fluoxetina, rifampicina e propranololo senza che siano state osservate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di zolmitriptan o dei suoi metaboliti attivi.

I dati relativi a soggetti sani suggeriscono che non vi sono interazioni fra Zomig ed ergotamina significative sul piano farmacocinetico o clinico. Tuttavia, l'aumento di rischio di vasospasmo coronarico è una possibilità teorica e la somministrazione concomitante è controindicata. Si consiglia di aspettare almeno 24 ore dopo l'uso di preparazioni contenenti ergotamina, prima di somministrare Zomig. Viceversa, si consiglia di aspettare almeno sei ore dalla somministrazione di Zomig, prima di somministrare un prodotto contenente ergotamina (vedi paragrafo "Controindicazioni").

A seguito della somministrazione di moclobemide, un inibitore specifico delle MAO-A, è stato registrato un lieve incremento (26%) dell'AUC di zolmitriptan ed un incremento di 3 volte dell'AUC del metabolita attivo. Pertanto, nei pazienti in terapia con un inibitore delle MAO-A, si consiglia un'assunzione massima di 5 mg di Zomig nelle 24 ore. Il farmaco non deve essere assunto contemporaneamente a dosi di moclobemide superiori a 150 mg bis in die.

Dopo somministrazione di cimetidina, un inibitore del citocromo P450, l'emivita e l'AUC di zolmitriptan e del suo metabolita attivo, risultano approssimativamente raddoppiate. Quindi, in pazienti che assumono cimetidina, è raccomandata una dose di Zomig nelle 24 ore non superiore a 5 mg .

Sulla base del profilo generale di interazione, non può essere esclusa una interazione con gli inibitori specifici del CYP 1A2. Quindi, con sostanze di questo tipo, come fluvoxamina e chinoloni (es.: ciprofloxacina) è raccomandata la medesima riduzione di dosaggio.

Selegilina (un inibitore delle MAO-B) e fluoxetina (un inibitore selettivo del reuptake della serotonina, SSRI) non provocano alcuna interazione farmacocinetica con zolmitriptan. Come con altri 5HT1B/1D agonisti, Zomig potrebbe ritardare l'assorbimento di altri farmaci.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Gravidanza

Nella donna non è stata stabilita la sicurezza di questo farmaco per l'uso in gravidanza. La valutazione di studi sperimentali negli animali non indica effetti teratogeni diretti. Tuttavia, alcuni risultati degli studi di embriotossicità suggeriscono una compromissione della vitalità embrionale. La somministrazione di zolmitriptan deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre è maggiore di qualsiasi rischio possibile per il feto.

Allattamento

Studi condotti negli animali in allattamento hanno dimostrato che zolmitriptan passa nel latte. Non vi sono dati relativi al passaggio di zolmitriptan nel latte materno umano. Pertanto, deve essere posta cautela quando si intenda somministrare Zomig a donne in corso di allattamento. L'esposizione dei neonati deve essere minimizzata evitando l'allattamento al seno nelle 24 ore dopo il trattamento.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

In un gruppo ridotto di individui sani non è stata evidenziata una riduzione significativa delle prestazioni psicomotorie, valutate mediante test, con dosi fino a 20 mg di Zomig. Si consiglia cautela nei pazienti addetti a compiti che richiedono attenzione (per esempio guidare o utilizzare macchinari) in quanto, durante l'attacco emicranico, si possono manifestare sonnolenza e altri sintomi.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Le reazioni avverse sono tipicamente lievi/moderate, transitorie, non gravi e si risolvono spontaneamente senza ulteriori trattamenti. Le reazioni avverse possibili tendono a manifestarsi entro quattro ore dalla somministrazione e la somministrazione ripetuta non ne aumenta la frequenza.

Sono state riportate le seguenti reazioni avverse:

Più comuni (³ 1/100)
Gastrointestinali Nausea; secchezza delle fauci
Generali Astenia; senso di pesantezza agli arti;
tensione alla faringe, al collo, agli arti
e al torace
Sistema Nervoso Centrale Vertigini; sonnolenza; sensazione di
caldo; parestesia; disestesia
Muscoloscheletriche Debolezza muscolare; mialgie
Meno comuni (£ 1/100)
Generali Senso di pesantezza al torace e al collo;
senso di pressione o dolore alla faringe,
alle fauci, al collo e al torace
Circolatorie Tachicardia, palpitazioni e lieve aumento
della pressione arteriosa

Con questa classe di farmaci (agonisti dei recettori 5HT1B/1D ) sono stati riportati angina pectoris e infarto miocardico. In casi molto rari l'angina pectoris e l'infarto miocardico sono stati riferiti anche con Zomig.

Alcuni sintomi possono fare parte dell'attacco stesso di emicrania.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

La somministrazione di 50 mg, in dose orale singola, a soggetti volontari ha provocato frequentemente la comparsa di sedazione.

L'emivita di eliminazione di zolmitriptan in compresse è compresa fra 2.5 e 3 ore (vedi paragrafo "Proprietà Farmacocinetiche") e pertanto, in caso di sovradosaggio con Zomig compresse, il monitoraggio del paziente deve essere effettuato per almeno 15 ore o finché persistono segni o sintomi.

Non esiste un antidoto specifico per zolmitriptan. In caso di intossicazione grave si raccomandano procedure di terapia intensiva con instaurazione e mantenimento della pervietà delle vie aeree, supporto di una adeguata ossigenazione e ventilazione, monitoraggio e supporto della funzionalità cardiovascolare.

Non si conosce l'effetto dell'emodialisi e della dialisi peritoneale sulla concentrazione sierica di zolmitriptan.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Classificazione ATC: N02CC03.

È stato dimostrato che zolmitriptan è un agonista selettivo dei recettori 5HT1B/1D che mediano la contrazione vascolare. Zolmitriptan ha un'elevata affinità per i recettori ricombinanti umani, 5HT 1B/1D ed una modesta affinità per i recettori 5HT1A . Zolmitriptan non possiede affinità significativa o attività farmacologica nei confronti degli altri sottotipi di recettori 5HT (5HT2 , 5HT3, 5HT4 ) o nei confronti dei recettori adrenergici, istaminici, muscarinici o dopaminergici.

Nei modelli animali, la somministrazione di zolmitriptan causa vasocostrizione nella circolazione arteriosa carotidea. Inoltre, studi sperimentali condotti negli animali, suggeriscono che zolmitriptan inibisce l'attività del nervo trigemino sia a livello centrale che a livello periferico, con inibizione del rilascio di neuropeptidi (peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), peptide intestinale vasoattivo (VIP) e Sostanza P).

Negli studi clinici, l'inizio dell'efficacia si manifesta dopo un'ora, con un incremento dell'efficacia sulla cefalea e su altri sintomi dell'emicrania, quali nausea, fotofobia e fonofobia, osservato fra 2 e 4 ore.

Zomig è costantemente efficace nell'emicrania con o senza aura e nell'emicrania associata al ciclo mestruale. Non è stato dimostrato che Zomig, se preso durante l'aura, prevenga la cefalea emicranica e pertanto Zomig deve essere preso durante la fase di cefalea dell'emicrania.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Nell'uomo zolmitriptan viene assorbito rapidamente e bene (almeno al 64%) dopo somministrazione orale. La biodisponibilità assoluta media del composto originario è pari a circa il 40%. Vi è un metabolita attivo (il metabolita N-demetilato), anch'esso con attività 5HT1B/1D agonista, che è risultato, nei modelli animali, da 2 a 6 volte più potente di zolmitriptan.

Nei soggetti sani, dopo somministrazione in dose singola, zolmitriptan ed il suo metabolita attivo, il metabolita N-demetilato, presentano una AUC ed una Cmax proporzionali alla dose, nell'ambito di un intervallo di dosi da 2,5 a 50 mg. L'assorbimento avviene rapidamente, con il raggiungimento del 75% della Cmax entro 1 ora nei volontari sani e le concentrazioni plasmatiche vengono successivamente mantenute per 4 - 6 ore. L'assorbimento di zolmitriptan non è influenzato dalla presenza di cibo. Non vi sono stati segni di accumulo dopo somministrazione ripetuta di zolmitriptan.

La concentrazione plasmatica di zolmitriptan e dei suoi metaboliti è più bassa nelle prime 4 ore dopo la somministrazione del farmaco durante l'emicrania, rispetto ai periodi liberi dall'emicrania, indicando un ritardo dell'assorbimento in accordo con la riduzione della velocità di svuotamento gastrico osservata durante l'attacco di emicrania.

Zolmitriptan viene eliminato prevalentemente mediante metabolizzazione epatica a cui segue l'escrezione renale dei metaboliti. I metaboliti principali sono tre: l'acido indolo-acetico (il metabolita principale nel plasma e nelle urine) e gli analoghi N-ossidato e N-demetilato. Il metabolita N-demetilato è attivo, mentre gli altri due sono privi di attività. Le concentrazioni plasmatiche del metabolita N-demetilato sono pari a circa la metà di quelle del prodotto originario, e pertanto si può ritenere che contribuisca all'effetto terapeutico di Zomig .Più del 60% di una dose orale singola viene escreto nelle urine (principalmente sotto forma del metabolita acido indolacetico) e circa il 30% viene escreto nelle feci, soprattutto come prodotto immodificato.

A seguito della somministrazione per via endovenosa, la clearance plasmatica totale media è pari a circa 10 ml/min/kg, di cui un quarto è rappresentato dalla clearance renale. La clearance renale è più elevata della velocità di filtrazione glomerulare, suggerendo la presenza di secrezione tubulare renale. Il volume di distribuzione dopo somministrazione endovenosa è pari a 2.4 l/kg. Il legame di zolmitriptan e del metabolita N-demetilato con le proteine plasmatiche è basso (circa il 25%). L'emivita di eliminazione media di zolmitriptan va da 2.5 a 3 ore. L'emivita dei suoi metaboliti è simile, suggerendo che la loro eliminazione è un processo limitato dalla velocità di formazione.

La clearance renale di zolmitriptan e dei suoi metaboliti è ridotta (di 7-8 volte) nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave rispetto ai soggetti sani, anche se le AUC del composto originario e del suo metabolita attivo sono solo moderatamente più elevate (rispettivamente 16% e 35%), con un aumento di un'ora, ovvero fino a 3 e 3.5 ore, dell'emivita. Questi valori rientrano nel range di quelli evidenziati nei volontari sani.

Il metabolismo di zolmitriptan, nel caso di insufficienza epatica, è ridotto in proporzione all'entità dell'insufficienza. In soggetti affetti da patologie epatiche gravi, l'AUC e la Cmax di zolmitriptan sono aumentate rispettivamente del 226% e del 50% e l'emivita si è prolungata fino a 12 ore, rispetto ai soggetti sani. L'esposizione ai metaboliti, compreso il metabolita attivo, è risultata ridotta.

Selegilina, un inibitore delle MAO-B, e fluoxetina non hanno avuto effetti sui parametri farmacocinetici di zolmitriptan.

Il profilo farmacocinetico di zolmitriptan in soggetti anziani sani è risultato simile a quello evidenziato nei soggetti volontari sani giovani.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

Effetti preclinici, negli studi di tossicità con dose singola e ripetuta, sono stati osservati solo con esposizioni notevolmente superiori alla massima esposizione nell'uomo.

In base ai risultati degli studi di tossicità genetica in vivo ed in vitro, non sono presumibili effetti genotossici di zolmitriptan nelle normali condizioni di impiego clinico.

Negli studi di cancerogenesi nel ratto e nel topo non sono stati osservati tumori di rilevanza clinica.

Come altri agonisti dei recettori 5HT1B/1D , zolmitriptan si lega alla melanina.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

In ciascuna compressa sono contenuti i seguenti eccipienti, come riportato:

Lattosio anidro; cellulosa microcristallina; sodio amido glicolato (tipo A) magnesio stearato; ipromellosio; polietilenglicole (400 e 8000); ossido di ferro (E172: giallo - compresse da 2,5 mg; biossido di titanio (E171).

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

Non sono note.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

36 mesi, se conservato a temperatura inferiore a +30 °C.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - [Vedi Indice]

Nessuna.

06.5 Natura e contenuto della confezione - [Vedi Indice]

Compresse da 2,5 mg confezionate in blister contenenti: 3 compresse.

Il blister è di poliammide Al-PVC/Al

Confezione da 3 compresse

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - [Vedi Indice]

Non vi sono istruzioni particolari

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

ASTRA ZENECA S.p.A.

Palazzo Volta, Via F. Sforza - Basiglio (MI)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

3 compresse AIC n. 033345012/M

09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

AIC: Agosto 1997 - G.U. n. 207 del 5.9.1997.

11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

Non si pone.

12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - [Vedi Indice]

Marzo 2000

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