Una capsula da 30 mg contiene : lansoprazolo 30 mg
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Terapia di mantenimento nella Sindrome di Zollinger Ellison, ulcera duodenale o gastrica recidivante, malattie da reflusso gastro-esofageo.
Trattamento dell'ulcera peptica quando associata ad infezione da Helicobacter Pylori.
Trattamento e prevenzione delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all'uso di FANS.
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La dose raccomandata è di una capsula di Zoton da 15 mg una volta al giorno al mattino a digiuno, da assumere con acqua o altro liquido.
Nella maggior parte dei pazienti si ottiene un rapido miglioramento della sintomatologia dolorosa nell'arco di 24-48 ore, mentre la cicatrizzazione dell'ulcera si raggiunge nella maggioranza dei casi entro 2 settimane dall'inizio del trattamento.
Nel caso di ulcere non completamente cicatrizzate, la cicatrizzazione generalmente si ottiene prolungando il trattamento per altre 2 settimane.
In pazienti affetti da ulcera duodenale, refrattari ad altre terapie, e particolarmente severa, con 30 mg di Lansoprazolo in un'unica somministrazione giornaliera si è ottenuta la cicatrizzazione generalmente in 4 settimane.
Nelle ulcere con tendenza alla recidiva, Zoton può essere impiegato al dosaggio di 15 mg/die per trattamento antisecretorio prolungato secondo il giudizio del medico curante.
Ulcera gastrica
La dose raccomandata è di una capsula di Zoton da 15 mg una volta al giorno al mattino a digiuno, da assumere con acqua o altro liquido.
La durata del trattamento per la maggior parte dei pazienti è di 4 settimane. Solo nei casi di ulcere non completamente cicatrizzate sarà necessario un prolungamento a 6-8 settimane.
In pazienti affetti da ulcera gastrica, refrattari ad altre terapie, e particolarmente severa, con 30 mg di lansoprazolo in un'unica somministrazione giornaliera si è ottenuta la cicatrizzazione generalmente in 8 settimane.
Nelle ulcere con tendenza alla recidiva, Zoton può essere impiegato al dosaggio di 15 mg/die per trattamento antisecretorio prolungato secondo il giudizio del medico curante.
Eradicazione dell'Helicobacter Pylori
Zoton è efficace nella terapia di eradicazione dell'Helicobacter Pylori quando associato ad antibiotici. Non escludendo l'efficacia di altri schemi eradicanti, i migliori risultati si ottengono utilizzando i seguenti schemi di associazione da somministraredue volte al giorno per 7 giorni :
Zoton 30 mg + Claritromicina 250 mg + Metronidazolo o Tinidazolo 500 mgZoton 30 mg + Amoxicillina 1 gr + Claritromicina 500 mgZoton 30 mg + Amoxicillina 1 gr + Metronidazolo o Tinidazolo 500 mg
Trattamento delle ulcere da FANS
La dose raccomandata è di una capsula di Zoton 15 mg o 30 mg una volta al giorno per 4-8 settimane, da assumere la mattina a digiuno con acqua o altro liquido. La maggior parte dei pazienti cicatrizzeranno dopo 4 settimane; per quei pazienti non completamente cicatrizzati il trattamento può essere proseguito per ulteriori 4 settimane.
Prevenzione delle ulcere da FANS
Si raccomanda l'assunzione giornaliera di una capsula di Zoton 15 mg o 30 mg durante il trattamento con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).
Esofagite da reflusso
In pazienti affetti da esofagite da reflusso con 30 mg di lansoprazolo in un'unica somministrazione giornaliera si è ottenuta la risoluzione generalmente in 4-8 settimane. Le capsule vanno assunte con acqua o altro liquido.
I pazienti con malattia da reflusso gastro-esofageo recidivante possono continuare una terapia di mantenimento con una capsula di Zoton 15 mg/die; in casi individuali può essere necessaria una terapia di mantenimento con una capsula di Zoton 30 mg/die.
Sindrome di Zollinger-Ellison
La dose iniziale consigliata è di due capsule di Zoton da 30 mg (60 mg) una volta al giorno al mattino a digiuno, da assumere con acqua o altro liquido. In seguito il dosaggio e la frequenza di somministrazione giornaliera devono essere adattati individualmente sulla base della risposta ed il trattamento proseguito sino a quando clinicamente indicato.
Sono stati somministrati dosaggi fino a 180 mg/die.
Dosaggi giornalieri pari o superiori a 120 mg dovrebbero essere somministrati in dosi frazionate.
Come con altre terapie anti ulcera, dovrebbe essere esclusa l'eventuale malignità nel caso di sospetta ulcera gastrica, in quanto i sintomi potrebbero essere alleviati e la diagnosi ritardata.
Il lansoprazolo è metabolizzato essenzialmente nel fegato.
Studi clinici in pazienti con patologia epatica, mostrano che il metabolismo del lansoprazolo è prolungato nei pazienti con insufficienza epatica grave. In ogni caso, non è necessario variare il dosaggio; non si dovrebbero comunque superare i 30 mg al giorno.
Non c'è alcun bisogno di variare il dosaggio nei pazienti con insufficienza renale.
Tenere fuori dalla portata dei bambini .
Il lansoprazolo ha un'alta affinità di legame con le proteine (97%) ma studi in vitro mostrano un effetto minimo su altri farmaci legati alle proteine.
Il lansoprazolo viene metabolizzato dal sistema enzimatico del citocromo P450 , pertanto le possibilità di interazione con altri farmaci metabolizzati per le stesse vie come il diazepam, la fenitoina, i contraccettivi orali, il warfarin non può essere esclusa.
È teoricamente possibile che il lansoprazolo, a causa del suo prolungato effetto inibitorio sulla secrezione acida gastrica, possa interferire con l'assorbimento di farmaci nei quali il PH gastrico è un fattore determinante per la loro biodisponibilità (ad es. ketoconazolo, esteri dell'ampicillina, sali di ferro).
Non c'è alcuna interferenza con i farmaci anti infiammatori non steroidei.
Non ci sono effetti clinicamente significativi sui livelli plasmatici di warfarin, teofillina e diazepam.
Comunque si raccomanda cautela nelle somministrazioni multiple.
Non essendone stata accertata la sicurezza d'impiego l'uso del prodotto è sconsigliato durante la gravidanza.
La comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l'interruzione del trattamento.
Sono stati segnalati anche: anemie, leucopenie, eosinofilie, innalzamento di GOT, GPT, fosfatasi alcalina, LDH, gamma-GT.
Comunque il lansoprazolo è stato somministrato fino a 180 mg al giorno senza che si verificassero effetti collaterali significativi.
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ATC: A02BC
Il lansoprazolo, farmaco della classe dei sostituti benzimidazolici, è un efficace inibitore della secrezione acida peptica. Inibisce specificatamente l'(H+ /K+ ) ATPasi (pompa protonica) delle cellule parietali della mucosa gastrica, ultimo passaggio della secrezione acida. In questo modo riduce la secrezione acida (volume acido e valore del PH) fin dalla prima dose indipendentemente dallo stimolo che la provoca. Non sono stati evidenziati altri effetti farmacodinamici clinicamente significativi oltre a quelli derivanti dall'azione sulla secrezione acida.
L'effetto del farmaco è reversibile e non ci sono indicazioni di un aumento della secrezione acida di rimbalzo al termine della terapia. Il lansoprazolo non ha effetto sui recettori colinergici ed istaminici, non modifica lo svuotamento gastrico e non ha effetti sul fattore intrinseco. Le concentrazioni sieriche di gastrina e pepsinogeno hanno mostrato un aumento reversibile durante il trattamento.
In soggetti trattati durante uno studio clinico, il lansoprazolo ha ridotto, in modo dose dipendente, il danno della mucosa gastrica indotto da aspirina, misurato dal contenuto di emoglobina nel succo gastrico aspirato.
Il lansoprazolo non ha mostrato effetti teratogeni o embriotossici negli studi condotti negli animali da laboratorio, nel coniglio (30 mg/kg p.o.) è stato rilevato un incremento della mortalità fetale, e non ha influenzato la fertilità dei maschi e delle femmine osservate. L'assenza di mutagenicità è stata documentata da tests specifici in vitro ed in vivo.
Nel corso di sperimentazioni condotte su ratti trattati per 24 mesi con dosaggi tra i 15 e i 50 mg/kg/die, si sono osservate iperplasia e tumori delle cellule di Leydig. Il fenomeno è risultato specie specifico del ratto. Questi dati non hanno trovato conferma in pazienti trattati con lansoprazolo in maniera continuativa per un anno. Sono state anche rilevate iperplasie delle cellule gastriche ECL e carcinoidi originati da dette cellule. Tali modificazioni sono correlate alle ipergastrinemie indotte dal farmaco.
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Capsula: gelatina, titanio biossido (E171), ossido di ferro rosso (E172)
Zoton 15 - Astuccio da 14 capsule da 15 mg
Zoton 30 - Astuccio da 14 capsule da 30 mg
Via Nettunense, 90 - 04011 Aprilia (LT)
Zoton 30 AIC n. 028775017