02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
04.1 Indicazioni terapeutiche

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso
04.5 Interazioni
04.6 Gravidanza ed allattamento
04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine
04.8 Effetti indesiderati
04.9 Sovradosaggio

  Farmaci in Emergenza

05.1 Proprietà farmacodinamiche
05.2 Proprietà farmacocinetiche
05.3 Dati preclinici di sicurezza
06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
06.2 Incompatibilità
06.3 Periodo di validità
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
06.5 Natura e contenuto della confezione
06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione
07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90
12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO

DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE - [Vedi Indice]

ZOTON 15 - ZOTON 30

02.0 COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA - [Vedi Indice]

Una capsula da 15 mg contiene : lansoprazolo 15 mg

Una capsula da 30 mg contiene : lansoprazolo 30 mg

FORMA FARMACEUTICA - [Vedi Indice]

Capsule uso orale.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

- [Vedi Indice]

04.1 Indicazioni terapeutiche - [Vedi Indice]

Trattamento a breve termine di ulcere duodenali, ulcere gastriche ed esofagite da reflusso. Sindrome di Zollinger Ellison.

Terapia di mantenimento nella Sindrome di Zollinger Ellison, ulcera duodenale o gastrica recidivante, malattie da reflusso gastro-esofageo.

Trattamento dell'ulcera peptica quando associata ad infezione da Helicobacter Pylori.

Trattamento e prevenzione delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all'uso di FANS.

  - [Vedi Indice]

Ulcera duodenale

La dose raccomandata è di una capsula di Zoton da 15 mg una volta al giorno al mattino a digiuno, da assumere con acqua o altro liquido.

Nella maggior parte dei pazienti si ottiene un rapido miglioramento della sintomatologia dolorosa nell'arco di 24-48 ore, mentre la cicatrizzazione dell'ulcera si raggiunge nella maggioranza dei casi entro 2 settimane dall'inizio del trattamento.

Nel caso di ulcere non completamente cicatrizzate, la cicatrizzazione generalmente si ottiene prolungando il trattamento per altre 2 settimane.

In pazienti affetti da ulcera duodenale, refrattari ad altre terapie, e particolarmente severa, con 30 mg di Lansoprazolo in un'unica somministrazione giornaliera si è ottenuta la cicatrizzazione generalmente in 4 settimane.

Nelle ulcere con tendenza alla recidiva, Zoton può essere impiegato al dosaggio di 15 mg/die per trattamento antisecretorio prolungato secondo il giudizio del medico curante.

Ulcera gastrica

La dose raccomandata è di una capsula di Zoton da 15 mg una volta al giorno al mattino a digiuno, da assumere con acqua o altro liquido.

La durata del trattamento per la maggior parte dei pazienti è di 4 settimane. Solo nei casi di ulcere non completamente cicatrizzate sarà necessario un prolungamento a 6-8 settimane.

In pazienti affetti da ulcera gastrica, refrattari ad altre terapie, e particolarmente severa, con 30 mg di lansoprazolo in un'unica somministrazione giornaliera si è ottenuta la cicatrizzazione generalmente in 8 settimane.

Nelle ulcere con tendenza alla recidiva, Zoton può essere impiegato al dosaggio di 15 mg/die per trattamento antisecretorio prolungato secondo il giudizio del medico curante.

Eradicazione dell'Helicobacter Pylori

Zoton è efficace nella terapia di eradicazione dell'Helicobacter Pylori quando associato ad antibiotici. Non escludendo l'efficacia di altri schemi eradicanti, i migliori risultati si ottengono utilizzando i seguenti schemi di associazione da somministraredue volte al giorno per 7 giorni :

Zoton 30 mg + Claritromicina 250 mg + Metronidazolo o Tinidazolo 500 mgZoton 30 mg + Amoxicillina 1 gr + Claritromicina 500 mgZoton 30 mg + Amoxicillina 1 gr + Metronidazolo o Tinidazolo 500 mg

Trattamento delle ulcere da FANS

La dose raccomandata è di una capsula di Zoton 15 mg o 30 mg una volta al giorno per 4-8 settimane, da assumere la mattina a digiuno con acqua o altro liquido. La maggior parte dei pazienti cicatrizzeranno dopo 4 settimane; per quei pazienti non completamente cicatrizzati il trattamento può essere proseguito per ulteriori 4 settimane.

Prevenzione delle ulcere da FANS

Si raccomanda l'assunzione giornaliera di una capsula di Zoton 15 mg o 30 mg durante il trattamento con farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).

Esofagite da reflusso

In pazienti affetti da esofagite da reflusso con 30 mg di lansoprazolo in un'unica somministrazione giornaliera si è ottenuta la risoluzione generalmente in 4-8 settimane. Le capsule vanno assunte con acqua o altro liquido.

I pazienti con malattia da reflusso gastro-esofageo recidivante possono continuare una terapia di mantenimento con una capsula di Zoton 15 mg/die; in casi individuali può essere necessaria una terapia di mantenimento con una capsula di Zoton 30 mg/die.

Sindrome di Zollinger-Ellison

La dose iniziale consigliata è di due capsule di Zoton da 30 mg (60 mg) una volta al giorno al mattino a digiuno, da assumere con acqua o altro liquido. In seguito il dosaggio e la frequenza di somministrazione giornaliera devono essere adattati individualmente sulla base della risposta ed il trattamento proseguito sino a quando clinicamente indicato.

Sono stati somministrati dosaggi fino a 180 mg/die.

Dosaggi giornalieri pari o superiori a 120 mg dovrebbero essere somministrati in dosi frazionate.

04.3 Controindicazioni - [Vedi Indice]

Ipersensibilità individuale al farmaco.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - [Vedi Indice]

Allo stato attuale non esistono esperienze cliniche sull'uso del lansoprazolo in pediatria.

Come con altre terapie anti ulcera, dovrebbe essere esclusa l'eventuale malignità nel caso di sospetta ulcera gastrica, in quanto i sintomi potrebbero essere alleviati e la diagnosi ritardata.

Il lansoprazolo è metabolizzato essenzialmente nel fegato.

Studi clinici in pazienti con patologia epatica, mostrano che il metabolismo del lansoprazolo è prolungato nei pazienti con insufficienza epatica grave. In ogni caso, non è necessario variare il dosaggio; non si dovrebbero comunque superare i 30 mg al giorno.

Non c'è alcun bisogno di variare il dosaggio nei pazienti con insufficienza renale.

Tenere fuori dalla portata dei bambini .

04.5 Interazioni - [Vedi Indice]

La somministrazione contemporanea di antiacidi non influenza l'efficacia del lansoprazolo.

Il lansoprazolo ha un'alta affinità di legame con le proteine (97%) ma studi in vitro mostrano un effetto minimo su altri farmaci legati alle proteine.

Il lansoprazolo viene metabolizzato dal sistema enzimatico del citocromo P450 , pertanto le possibilità di interazione con altri farmaci metabolizzati per le stesse vie come il diazepam, la fenitoina, i contraccettivi orali, il warfarin non può essere esclusa.

È teoricamente possibile che il lansoprazolo, a causa del suo prolungato effetto inibitorio sulla secrezione acida gastrica, possa interferire con l'assorbimento di farmaci nei quali il PH gastrico è un fattore determinante per la loro biodisponibilità (ad es. ketoconazolo, esteri dell'ampicillina, sali di ferro).

Non c'è alcuna interferenza con i farmaci anti infiammatori non steroidei.

Non ci sono effetti clinicamente significativi sui livelli plasmatici di warfarin, teofillina e diazepam.

Comunque si raccomanda cautela nelle somministrazioni multiple.

04.6 Gravidanza ed allattamento - [Vedi Indice]

Non è noto se il lansoprazolo sia escreto nel latte materno. Per tale motivo le madri che allattano devono sospendere l'uso del farmaco o l'allattamento.

Non essendone stata accertata la sicurezza d'impiego l'uso del prodotto è sconsigliato durante la gravidanza.

04.7 Effetti sulla capacit� di guidare veicoli e sull'uso di macchine - [Vedi Indice]

Non sono conosciuti effetti negativi sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.

04.8 Effetti indesiderati - [Vedi Indice]

Nel corso degli studi clinici, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: mal di testa, diarrea, dolore addominale, dispepsia, nausea, vomito, vertigini, costipazione, flatulenza, rash cutaneo. Questi effetti sono stati in genere transitori e sono regrediti spontaneamente.

La comparsa di reazioni di ipersensibilità comporta l'interruzione del trattamento.

Sono stati segnalati anche: anemie, leucopenie, eosinofilie, innalzamento di GOT, GPT, fosfatasi alcalina, LDH, gamma-GT.

04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]

Non ci sono informazioni sugli effetti da sovradosaggio del lansoprazolo.

Comunque il lansoprazolo è stato somministrato fino a 180 mg al giorno senza che si verificassero effetti collaterali significativi.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

- [Vedi Indice]

05.1 Proprietà farmacodinamiche - [Vedi Indice]

Categoria farmaco-terapeutica: Inibitore della pompa protonica

ATC: A02BC

Il lansoprazolo, farmaco della classe dei sostituti benzimidazolici, è un efficace inibitore della secrezione acida peptica. Inibisce specificatamente l'(H+ /K+ ) ATPasi (pompa protonica) delle cellule parietali della mucosa gastrica, ultimo passaggio della secrezione acida. In questo modo riduce la secrezione acida (volume acido e valore del PH) fin dalla prima dose indipendentemente dallo stimolo che la provoca. Non sono stati evidenziati altri effetti farmacodinamici clinicamente significativi oltre a quelli derivanti dall'azione sulla secrezione acida.

L'effetto del farmaco è reversibile e non ci sono indicazioni di un aumento della secrezione acida di rimbalzo al termine della terapia. Il lansoprazolo non ha effetto sui recettori colinergici ed istaminici, non modifica lo svuotamento gastrico e non ha effetti sul fattore intrinseco. Le concentrazioni sieriche di gastrina e pepsinogeno hanno mostrato un aumento reversibile durante il trattamento.

In soggetti trattati durante uno studio clinico, il lansoprazolo ha ridotto, in modo dose dipendente, il danno della mucosa gastrica indotto da aspirina, misurato dal contenuto di emoglobina nel succo gastrico aspirato.

05.2 Proprietà farmacocinetiche - [Vedi Indice]

Somministrato per via orale, il farmaco, sotto forma di granuli gastroresistenti, evidenzia una latenza di assorbimento di circa mezz'ora; la massima concentrazione sierica viene raggiunta dopo un'ora e mezza. La somministrazione mattutina a digiuno ha mostrato una biodisponibilità quasi doppia del farmaco, rispetto alla somministrazione serale, insieme ad una più intensa inibizione della secrezione acida. Quindi, nella maggioranza degli studi effettuati, è stata utilizzata una somministrazione singola al mattino. La biodisponibilità assoluta del farmaco è stata determinata durante studi clinici in soggetti a digiuno in confronto con somministrazioni endovena, ed è risultata essere del 70-80% dopo somministrazione orale. Il legame con le proteine plasmatiche è del 97%. Il lansoprazolo viene metabolizzato principalmente in forma di un derivato idrossilato e di un sulfone. L'emivita di eliminazione è di circa un'ora. Il farmaco viene escreto principalmente nelle urine (32%) e nelle feci (64%). Nei pazienti con insufficienza epatica è stato osservato un prolungamento dell'emivita da 3 a 7 ore, ma non è necessario variare il dosaggio terapeutico in questi pazienti.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - [Vedi Indice]

La tossicità del lansoprazolo è risultata molto bassa. La DL50 orale, sottocutanea ed intraperitoneale nell'animale da laboratorio è risultata di 5000 mg/kg. Negli studi per somministrazioni ripetute di dosi equivalenti alle dosi terapeutiche, non sono emersi dati tossici di rilievo.

Il lansoprazolo non ha mostrato effetti teratogeni o embriotossici negli studi condotti negli animali da laboratorio, nel coniglio (30 mg/kg p.o.) è stato rilevato un incremento della mortalità fetale, e non ha influenzato la fertilità dei maschi e delle femmine osservate. L'assenza di mutagenicità è stata documentata da tests specifici in vitro ed in vivo.

Nel corso di sperimentazioni condotte su ratti trattati per 24 mesi con dosaggi tra i 15 e i 50 mg/kg/die, si sono osservate iperplasia e tumori delle cellule di Leydig. Il fenomeno è risultato specie specifico del ratto. Questi dati non hanno trovato conferma in pazienti trattati con lansoprazolo in maniera continuativa per un anno. Sono state anche rilevate iperplasie delle cellule gastriche ECL e carcinoidi originati da dette cellule. Tali modificazioni sono correlate alle ipergastrinemie indotte dal farmaco.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

- [Vedi Indice]

06.1 Eccipienti - [Vedi Indice]

Microgranuli inerti, saccarosio, copolimero dell'acido metacrilico, idrossipropilcellulosa poco sostituita, amido, magnesio carbonato, talco, glicole polietilenico 6000, titanio biossido, idrossipropilcellulosa, polisorbato 80, silice precipitata

Capsula: gelatina, titanio biossido (E171), ossido di ferro rosso (E172)

06.2 Incompatibilità - [Vedi Indice]

A tutt'oggi non è nota alcuna incompatibilità.

06.3 Periodo di validità - [Vedi Indice]

Due anni (24 mesi) a confezione chiusa e correttamente conservata.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - [Vedi Indice]

Il farmaco deve essere conservato rispettando le norme previste per i farmaci.

06.5 Natura e contenuto della confezione - [Vedi Indice]

Blister PVC/PVDC/alluminio termosaldato.

Zoton 15 - Astuccio da 14 capsule da 15 mg

Zoton 30 - Astuccio da 14 capsule da 30 mg

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - [Vedi Indice]

Nessuna specifica

07.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

WYETH LEDERLE S.p.A.

Via Nettunense, 90 - 04011 Aprilia (LT)

08.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO - [Vedi Indice]

Zoton 15 AIC n. 028775029

Zoton 30 AIC n. 028775017

09.0 REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO - [Vedi Indice]

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

10.0 DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE - [Vedi Indice]

Ottobre 1994

11.0 TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]

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12.0 DATA DI REVISIONE DEL TESTO - [Vedi Indice]

Novembre 2000

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