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ANNO 1938E' l'alba di un nuovo capitolo
della storia umana
E' la vigilia di Natale, il 24 dicembre del 1938
E' L'ALBA DELL'ERA NUCLEARE.
OTTO HAHN, FRITZ STRASSMANN e LEO SZILARD (fisico teorico ex allievo di
Einstein all'Istituto di Fisica di
Berlino) bombardano il nucleo dell'atomo di uranio con i neutroni lenti scoperti
da Fermi (vedi 1934) e riescono a dividerlo in due facendo sprigionare una
enorme quantita' di energia.
E' la PRIMA FISSIONE NUCLERARE DELLA STORIA
FERMI
e compagni, con la supervisione di EINSTEIN,
prima a Princetown, poi ad Alamagordo, utilizzeranno questi studi per costruire
la Pila Atomica, e successivamente la bomba
atomica.
OTTO HAHN ha già intuito le enormi possibilità della sua scoperta, la reazione a catena che i protoni in eccesso producono e che vanno a bombardare quelli di uranio e così via. Ma non lo comunica al regime (un certo ostruzionismo a Hitler è in atto) dà la notizia alla sua ex assistente ebrea, LISE MEITNER, che fugge in Svezia per le persecuzioni, portandosi così dietro tutta la documentazione. Qui la scienziata austriaca con il nipote OTTO FRISCH comunica la scoperta a BOHR che sta partendo per gli Stati Uniti. Si porta dietro la documentazione della Meitner e appena giunto si incontra con EINSTEIN, anche lui rifugiato ebreo. Il grande scienziato si sofferma sulla relazione di Hahn e capisce al volo; è la conferma pratica della sua teoria (conversione di massa in energia prevista dalla teoria della relatività ristretta- la famosa E=Mc²); la vede trasformata in realtà. Informa il Presidente degli Stati Uniti Roosevelt della grande scoperta che potrebbe essere utilizzata in una grande bomba di micidiale potenza, che se non fatta dall'America (non fidandosi molto di Hahn che é a Berlino - ma lo scienziato tedesco terrà sempre tutto per sè - forse) teme possa essere invece realizzata da Hitler.
(Non dimentichiamo che EINSTEIN rifiutò sempre l'appellativo, comunemente affibbiatogli, di "padre dell'atomica". "La mia parte in questo campo - scrive - è stata indiretta. Non ho previsto, infatti, che si potesse arrivare a produrre l'energia atomica entro il corso della mia vita. Essa diventò un fatto pratico grazie alla scoperta accidentale della reazione a catena, e questo non è un fatto che io avrei potuto prevedere. Essa fu scoperta da OTTO HAHN a Berlino, ed egli stesso (forse Ndr.) non comprese subito esattamente ciò che aveva scoperto". Parole forse che sanno di giustificazione ma che attribuiscono a Hahn la reale paternità della Fissione Nucleare.)
(In effetti, a SINIGO (vicino a
Merano) la principale fabbrica di ossigeno italiana iniziò a produrre grandi
quantità di acqua pesante, che serve normalmente per esperimenti di laboratorio
ed è l'elemento indispensabile per la disintegrazione atomica.
La fonte principale dei tedeschi era quella dislocata in Norvegia; questi
stabilimenti (i servizi segreti americani funzionarono - e divenne questo
sabotaggio una "missione" leggendaria) furono gravemente danneggiati
all'inizio del 1944. Ed allora i tedeschi si rivolsero all'unica grande fabbrica
di ossigeno ancora esistente, appunto quella di Sinigo.
(l'autore che sta scrivendo queste note, ha abitato tre anni quasi a
ridosso della fabbrica)
In Italia pochissimi capirono che cosa stava accadendo
a Merano, quando dalla Germania imposero allo stabilimento italiano di produrre
grandi quantità di questa sostanza, che dentro in numerosi vagoni cisterna e
tramite la ferrovia del Brennero partivano da Sinigo con destinazione Germania.
Se Hitler e i suoi scienziati non riuscirono a portare a termine in tempo questa
prima applicazione della fisica teorica atomica che avrebbe (come poi
avvenne in America (!?) ) portato diritto alla costruzione della bomba atomica,
se non riuscirono (forse) lo dobbiamo all'intuito di un bravissimo
tecnico responsabile di produzione di quella fabbrica di Sinigo: un ingegnere di
Milano, un certo C.O.
Chiamato in Germania per concordare i piani di produzione, trovò molto strano
che importanti scienziati di fisica dessero molta importanza a questa sostanza,
ma non riuscì a farsi dire per che cosa dovesse venire impiegata l'acqua
pesante..
Comunque trasalì, del resto qualcosa aveva letto in proposito e anche se non
era un fisico nucleare, qualche principio basilare l'aveva capito. Rientrato in
Italia si tolse ogni scrupolo e la notizia fu subito trasmessa prima al
Comando Generale del CVL e questi pur non capendoci proprio nulla, e
forse proprio per questo, la trasmisero agli alleati.
L'informazione seguì sempre per scrupolo e fortunatamente la via giusta e
quando infine giunse a Los Alamos gli scienziati addetti al progetto Manhattan
capirono eccome, capirono benissimo.
L'ingegnere per prima cosa ebbe l'incarico di boicottare con mille motivi
tecnici la produzione, e qualora non ci fosse riuscito, tutto era pronto per un
bombardamento a tappeto dello stabilimento. Ma non fu necessario. La consegna
del liquido continuò ad essere ritardata, gli sforzi degli scienziati e
tecnici tedeschi furono frustrati e la guerra in Europa
giunse alla sua fine avanti che questa prima applicazione potesse
venire impiegata per la costruzione e distruzione dell'Europa.
Ma ritorniamo a questo 1938-'39.
Manca ancora un particolare , qual'é la "massa critica" di uranio da
mettere insieme. Ma prima della fine dell'anno JEAN PERRIN scopre la necessaria
quantità: due mezzi chili di Uranio. Parte dunque, con i migliori fisici che
dispone l'America più tutti quelli che vi si erano rifugiati (compreso il
gruppo di Fermi - anche lui rifugiato in America con sua moglie ebrea - è lui a
realizzare la prima Pila Atomica) il progetto "Manhattan" dove
usciranno le prime 12 bombe atomiche, 6 all'Uranio e 6 al Plutonio. Quella
sganciata a Hiroshima era all'Uranio (186.000 morti) e quella di Nagasaki era al
Plutonio (102.000 morti). Le altre 10 se non finiva subito la guerra in Italia
forse sarebbero state usata nella Pianura Padana il 25 aprile se le sinistre
avessero fatto il "golpe", che gli americani temevano avvenisse
in Italia dopo la direttiva n. 16 di Longo (l'insurrezione). Non per nulla pur
potendo andare avanti con gli imponenti mezzi, fecero melina, si fermarono sul
PO.
Con l'impiego della bomba A, si sarebbero eliminati sia i tedeschi (già meno
pericolosi) e sia i bolscevichi dall'Italia del Nord (che temevano gli
alleati si unissero a quelli dell'Est di Tito - già a Trieste) in un colpo solo
(ma ne riparleremo nel 1945. -Non dimentichiamo che Truman andò al potere il 13
Aprile avendo le bombe già quasi negli hangar (anche se mancava l'ultimo
segreto - quello dell'innesco della bomba), e le voleva usare ad ogni costo per
far finire definitivamente la guerra, subito. Non voleva più nessun americano
morto. Anche perchè non era convinto nè della resa dei tedeschi nè fu mai
convinto di quella giapponese. Quella italiana rimase incerta fino al 28 aprile.
Un ordine dato in precedenza ai gruppi di partigiani, quello della
smobilitazione e della consegna delle armi non era stato ascoltato, c'erano
quindi i timori che l'insurrezione dei rossi era da prendere in seria
considerazione, come del resto era avvenuto in Grecia, poi repressa nel sangue,
con la Russia a guardare, e Stalin che chiudeva non uno ma tutti e due gli
occhi.
ANNO 1939
Roosevelt il 30-aprile, inaugura
alla NBC il PRIMO SERVIZIO TELEVISIVO AL MONDO regolare e definitivo. Alla prima
trasmissione televisiva (l'incontro di Boxe di Carnera) tutti gli intellettuali
e i sociologi del mondo di fronte a questa scatola di immagini, si scagliarono
profetizzando subito un fallimento, un bluff colossale, con nessun futuro.
Affermarono che era l'epoca, del dinamismo, del tempo libero, dei club sportivi,
della motorizzazione, dei viaggi a buon mercato, della promiscuità sempre più
libera da tabù e da pregiudizi, e stare seduti in una epoca così effervescente
e dinamica davanti a una scatola di legno, era proprio da imbecilli, da ebeti, e
che al massimo poteva andar bene per tenere tranquilli i malati di mente, per
quelli che appunto vivevano al di là della realtà.
(Ci sedemmo tutti, e sbagliano ancora oggi, perché presto demotivati e con la
nostra immunologia neurobiologica (le nostre endorfine - quelle che attivano o
non attivano la nostra attenzione, emotività, passioni, emozioni, interessi, e
anche la sonnolenza) ci farà alzare tutti, annoiati, delusi, cui seguirà la
peggiore arma che la televisione teme di più: l'indifferenza.
In Italia la televisione e' ancora seguita, anche se perde colpi ogni giorno con
la sua decadenza, che e' poi dovuta a quel palinsesto infarcito dai più
ambigui, alle volte ridicoli, e molto spesso banalissimi spot che si inseguono e
si ripetono e che alla fine fanno fare al "consiglio" la fine
dell'Asino di Buridano.
In America, salvo che in quelle fasce di utenza che é costretta
all'immobilità', o che non hanno alternative a fare cose più interessanti, e'
un semplice elettrodomestico, ed e' ormai rarissimo che una famiglia
"normale" dedichi alla televisione (o meglio agli spot, perché di
questa e' ormai fatta la Tv), 100 dei suoi 1000 mesi che ha da vivere; si sono
accorti in molti che e' meglio utilizzarli in un altro modo. E non e' proprio
molto difficile trovarne un altro meno noioso.